Procrastinare, rinviare eternamente le cose, non decidere mai cosa fare!
“Non c’è nulla di così faticoso come sostenere l’eterno peso di un compito non concluso” (aforisma di William James)*
La procrastinazione è sempre più una emergenza. Rinviare le decisioni è una cosa che “succhia” via la forza vitale dalla nostra anima, impedisce di prendere le decisioni migliori per la nostra vita, stanca noi stessi ed i nostri familiari. Non decidere mai, è stato accertato da diversi studi, peggiora anche diverse malattie, deprime il sistema immunitario, determina insonnia e dolore miofasciale. La tendenza a procrastinare è tipica in persone che soffrono di problemi alla schiena, esauribilità e stanchezza cronica o astenia
La procrastinazione è un argomento molto discusso tra gli psicologi ed i Life Coach.
Definizione di procrastinzione:
Differire, spostare in avanti, rinviare al futuro e da un giorno all’altro, continuamente rinviare dall’oggi al domani, al solo scopo di guadagnare tempo con l’intenzione di non fare mai quello che si dovrebbe
Psicologia della procrastinazione
Joseph Ferrari, considerato un esperto in materia, individua tre principali gruppi psicologici che portano a definire il procrastinatore e cause sia genetiche che ambientali.
- Amanti del brivido: “procrastinatori temerari”, traggono piacere dall’ansia e dalla scarica adrenalinica delle cose fatte all’ultimo minuto,
- Paurosi: “Procastinatori ad oltranza”, individui che hanno paura del fallimento o anche del successo personale. Eccessivamente interessati a ciò che gli altri pensano di loro. In genere sono degli ultra perfezionisti.
- Attendisti cronici: “procrastinatori ignavi”, assolutamente incapaci di decidere. Non decidere fa credere loro di non assumere nessuna responsabilità sui risultati.
Come la procrastinazione può riguardare gli ortopedici?
Le patologie croniche di ossa ed articolazioni (artrosi, dolore lombare, cervicalgia, rigidità…) non possono essere risolte solamente con il ricorso a farmaci e fisioterapia. Bisogna, nei confronti di queste patologie ortopediche, applicare strategie complesse e multi obiettivo che prevedono la piena approvazione e partecipazione del paziente al programma curativo. Nelle patologie croniche di tipo ortopedico la procrastinazione porta a quadri complessi ed irrisolvibili. Altresì il paziente dovrà comprendere, e deve essere aiutato in questo, che questo tipo di patologia non è guaribile nel senso di scomparsa dei disturbi ma solo nel senso di miglioramento del dolore e della qualità di vita.
Un obeso con dolore alle ginocchia dovrà essere aiutato a dimagrire e dovrà decidere di farlo adesso e non dopo. Procrastinare una dieta sarà “mortale”.
Uno sportivo del week end dovrà decidersi a fare riscaldamento e palestra anche durante la settimana per evitare traumi da sport.
Un runner che corre con le scarpe vecchie dovrà comprarne di nuove. I disturbi in chi corre sono spesso causati da equipaggiamento non corretto. E’ inutile che vada dall’ortopedico per la “spina calcaneare” chiedendo fisioterapia. Dovrà evitare di procrastinare la spessa per le scarpe nuove.
Una artrosi di ginocchio o di anca che merita una protesi la deve ottenere. E’ inutile (ed anche dannoso) aspettare prima i 60 anni e poi i 70 e poi…
Una cervicalgia da monitor del computer posto lateralmente necessita che si sposti il monitor e non le sedute di laser o la RNM.
Decidiamo quindi! Non procrastiniamo gli interventi necessari. Questo potrà ridare tono alla nostra vita, migliorare le nostre relazioni sociali, evitare di stressare i familiari e …
* William James (New York, 11 gennaio 1842 – Chocorua, 26 agosto 1910) è stato uno psicologo e filosofo statunitense di origine irlandese.
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Pubblicato il 10 maggio 2013 Ultimo aggiornamento: 18 ottobre 2017