Quando si parla di frattura,
lesione o rottura di un osso si parla comunque di un evento drammatico che determina una compromissione delle capacità di movimento del nostro corpo. Necessita quindi approntare tutta una serie di strategie che portino al miglior trattamento possibile.
La Fondazione AO è una organizzazione non profit fondata nel 1958, da un gruppo di Chirurghi Ortopedici portatori di una visione ampia e proiettata al futuro.
Attualmente la Fondazione AO è guidata da un comitato internazionale di chirurghi ortopedici specializzati nel trattamento delle patologie traumatiche dello scheletro e nel trattamento dei disordini scheletrici. Si avvale della collaborazione di oltre 10.000 tra chirurghi, infermieri di sala operatoria e scienziati provenienti da ogni parte del modo.
La mission della fondazione AO è ottenere per i pazienti con frattura un livello di cure efficaci, standardizzate ed uniformate ai migliori livelli internazionali.
La fondazione AO promuove a tale fine la formazione e l’ampliamento di una rete di professionisti sanitari in grado di migliorare l’istruzione, la ricerca e lo sviluppo clinico in ambito ortopedico e non solo.
La classificazione AO delle fratture
è una delle innovazioni apportate dalla AO nel mondo della chirurgia ortopedica.
La classificazione serve da vero e proprio riferimento al chirurgo per individuare la procedura più adatta al trattamento di una singola lesione ossea ed inoltre la sua struttura consente, anche a chirurghi distanti tra loro geograficamente o con idiomi diversi di parlare una unica lingua.
Struttura della classificazione AO
Ogni segmento scheletrico viene indicato da un numero che lo individua in modo univoco.
1 = braccio (omero)
2 = avambraccio (radio ed ulna)
3 = coscia (femore e rotula)
4 = gamba (tibia e perone)
5 = tronco (solo colonna vertebrale)
6 = bacino
7 = mano (ossa del carpo, metacarpo e dita)
8 = piede (ossa del tarso, metatarso e dita)
La clavicola e la scapola sono al momento fuori da questa classificazione.
Una volta individuato il segmento si deve individuare la porzione relativa alla frattura come prossimale, intermedia e distale
1 = prossimale (epifisi prossimale, parte più vicina al centro del corpo)
2 = intermedia (diafisi)
3 = distale (epifisi distale, parte più lontana al centro del corpo)
Quindi una frattura dell’omero prossimale sarà descritta come 1.1; e cioè 1 (braccio) + 1 porzione prossimale del braccio.
Individuato quindi il segmento e la porzione in cui ha sede la frattura si continua evidenziando il tipo di frattura con una scala di gravità indicata con lettere dalla A (meno grave) a B gravità intermedia e C gravità massima.
Quindi una frattura del femore porzione intermedia sarà: 3.2.A o 3.2.B o infine 3.2.C in base alla gravità del quadro radiografico.
Un ulteriore parametro di tre punti, viene aggiunto per una ulteriore precisione di gravità delle classi A,B e C.
Quindi la frattura precedentemente descritta del femore sarà 3.2.A.1 la meno grave e 3.2.C.3 la più grave.
Questo sistema consente di individuare e descrivere la stragrande maggioranza della fratture possibili.
Il vantaggio della guida di riferimento alla chirurgia ortopedica (classificazione) è almeno duplice. Da un lato consente di individuare con estrema precisione il tipo e la sede di una lesione ossea, dall’altro consente di trovare rapidamente i riferimenti più attuali per il trattamento più idoneo e con maggiori possibilità di successo.
La classificazione AO è importante anche per il paziente?
La classificazione AO è importantissima per il paziente. Il suo chirurgo ortopedico la starà usando sicuramente, anche senza dirlo, per individuare il trattamento attualmente più indicato. Inoltre alcune delle informazioni riguardo alla lesione ossea, come tempo di guarigione da una frattura, conseguenze a distanza, tempi di recupero da una frattura saranno in parte determinabili proprio partendo dalla classificazione della frattura.
Questo articolo non deve essere interpretato come consulenza medica o parere medico relativamente a fatti o circostanze specifiche. Per quanto riguarda la vostra personale situazione e risposta a domande specifiche siete invitati a consultare un professionista Medico. L’uso delle informazioni reperite su questo sito deve rispettare i termini e le condizioni d’uso.
Pubblicato il 04 maggio 2013 Ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2017
Approfondimenti: https://www.aofoundation.org/Structure/Pages/default.aspx
Dallo stesso sito sono tratte alcune delle immagini.
Sei magico
SONO FRANCESCO, O SUBITO UN INCIDENTE ,FRATTURANDOMI TIBIA E PERONE,USCENDO FUORI POSTO LA TIBIA ALLA GAMBA DESTRA,CON SANGUINAMENTO,E CON IL PIEDE CHE PENDEVA,AVENDO DEI DOLORI TERRIBILI.MI ANNO SUBITO FATTO L’INTERVENTO,METTENDOMI DEI FERRI LUNGHI CON DELLE VITI.VORREI SAPERE,QUANTO TEMPO CI VORRA X LA CALCIFICAZIONE DELLE OSSA?E QUALE RIABILITAZIONE DOVREI FARE?E QUANTO TEMPO CI VORRA X POTER CAMMINARE NORMALE,E GUIDARE LA VETTURA.GRAZIE.DISTINTI SALUTI.
Sono bravo come medico ma non come mago 🙂
La pazienza è opportuna, la guarigione passa per diverse fasi, in generale sono i primi tre mesi i più brutti.
Buongiorno Dottore, in Agosto causa caduta mi hanno riscontrato con rx, frattura metapifisaria distale del radio dx.Alla visita ortopedica mi veniva riferito della frattura scomposta, mi è stata ridotta manualmente e poi i gassata. Dopo 10 giorni ho fatto controllo rx con risultato:Controllo radiologico in esiti della nota frattura radiale distale trattata e ridotta in gesso. Buon allineamento dei moncone ossei fratturativi. Alla visita con ortopedico mi è stato riferito che la frattura era ancora scomposta e che bisognava intervenire con osteoporosi. Vorrei chiederle: ma la frase Buon allineamento non ha il significato che tutto sta procedendo bene? Ringrazio e cordialmente saluto.
La frase dice quello che lei ha ben compreso. Esiste però in pratica una differenza tra referto radiologico e indicazione ortopedica. Gli aspetti descrittivi dei radiologi non colgono gli aspetti pratici, meccanici, ricostruttivi e terapeutici che invece vengono visti e ricercati dagli ortopedici. Gli ortopedici guardano le lastre e ne colgono l’aspetto ortopedico, in tale senso non ci “fidiamo” mai del referto.
Grazie Dottore, avrei un’altra domanda da porgli.Ho accompagnato mio marito da un ortopedico e già che c’ero ho mostrato la mia mano. Lui sospetta che abbia aglodistrofia. Mi ha prescritto oltre fisioterapia che già eseguo, una cura x 15 giorni di Nimesulide 100 1 al dì.
Non si è prolungato nei chiarimenti . Potrebbe darmi spiegazioni a riguardo.
Grazie e cordiali saluti
Ha consigliato giustamente un anti dolorifico. Segua il consiglio.