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La Trombosi Venosa Profonda TVP

se nelle vene si forma una occlusione si è affetti da tromboembolismo o trombosi venosa profonda. La manifestazione clinica della formazione di un trombo in una vena viene chiamata Trombosi Venosa Profonda o TVP, è una patologia grave che può portare in caso di embolia polmonare anche al decesso. La TVP è di completa esclusiva degli arti inferiori con rare e particolarissime eccezioni.

Cosa è un trombo venoso?

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Le occlusioni venose non sono diverse da quelle dei tubi metallici

con il termine di trombo, in medicina si descrive la formazione di un coagulo di sangue all’interno di un vaso sanguigno. Il trombo può formarsi sia all’interno di una vena che di una arteria. Esistono anche tipi diversi di trombo vascolare, descritti in base alla loro evoluzione, consistenza e volume.

Tipi di occlusione vascolare

  1. trombo da conglutinazione: quasi totalmente formato da piastrine aderisce alla parete del vaso
  2. trombo rosso: simile in tutto ad un coagulo di globuli rossi e piastrine
  3. trombo misto: formato da strati misti alternati di globuli rossi e piastrine
  • trombo murale: sviluppato sulla parete del vaso
  • trombo occludente: che occlude in parte od in tutto il lume del vaso ematico
  • trombo a “palla” : libero dai vasi, immerso completamente nel flusso ematico

Perché si formano i trombi?

la trombosi venosa profonda si sviluppa durante il decorso di altre malattie che affliggono la circolazione. La trombosi venosa profonda può svilupparsi anche durante periodi di immobilità a letto o da immobilizzazione in gesso per patologie ortopediche o anche nel post operatorio in caso di fratture di femore o anche durante il ricovero per varie malattie di pertinenza sia chirurgica che medica.

La patologia da trombosi venosa profonda è un malattia veramente seria soprattutto per le conseguenze che può avere sullo stato di salute. In ortopedia si pone molta attenzione alla malattia tromboembolica e si cerca in ogni modo di prevenire la trombosi venosa profonda e la sua evoluzione fatale che è la embolia polmonare

Sintomi di trombosi venosa profonda

i sintomi ed i segni clinici della trombosi venosa profonda possono includere i seguenti disturbi:

  1. gonfiore degli arti
  2. dolore agli arti inferiori
  3. calore o rossore della pelle sopra la zona coinvolta

Rischio di sviluppare una TVP

il rischio di sviluppare una TVP dipende da fattori personali e predisponenti, malattie in corso, età, sesso…

I fattori individuati e codificati sono riassunti nella seguente tabella dei fattori di rischio per TVP

Tabella dei fattori di rischio per tromboembolismo venoso (1)

  • Storia di TEV personale o familiare (parenti di primo grado)**
  • Trombofilia congenita o acquisita nota **
  • Neoplasia in fase attiva **
  • Obesità (BMI >30) **
  • Allettamento prolungato (>3 giorni)**
  • Impedimento ad una normale deambulazione *
  • Età (>60 – 70 anni) *
  • Terapia estro progestinica oppure ormonale sostitutiva (in corso ed entro 1 mese dalla sospensione)*
  • Gravidanza o puerperio (6 settimane dopo il parto) *
  • Recente IMA o ictus *
  • Scompenso cardiaco cronico *
  • Insufficienza respiratoria cronica *
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali *
  • Sepsi o infezioni gravi *
  • Varici importanti *
  • Sindrome nefrosica *

** = alto rischio
* = basso rischio

Prevenzione trattamento della TVP

prevenzione farmacologica della TVP

la prevenzione del tromboembolismo venoso è il motivo per cui molti pazienti ortopedici praticano la terapia con “calciparina”. La “calciparina” effettivamente è uno dei farmaci utilizzati ma la sua diffusione le ha dato l’onore di diventare il termine usato normalmente tra i non addetti ai lavori per indicare la terapia di prevenzione della TVP.

tabella che indica i nomi delle eparine in commercio in Italia
Tabella vari tipi di eparine in uso in Italia con loro indicazioni

Effettivamente quasi sempre non sarà calciparina ma una Eparina a Basso Peso Molecolare EBPM. Riguardo al trattamento ed all’uso di farmaci non è argomento di questo articolo o abitudine di questo sito.

Prevenzione fisica della TVP

Esistono strategie non farmacologiche per prevenire la TVP. Le pratiche di prevenzione fisica della TVP devono essere consigliate e praticate in ogni occasione in cui si è sottoposti a condizioni che aumentano il rischio di una trombosi venosa.

  • promuovere il movimento degli arti, stretching muscolare e contrazione muscolare possono essere eseguiti anche da persone immobilizzate in gesso agli arti inferiori. Questi esercizi di prevenzione della trombosi devono essere eseguiti anche da chi rimane molto tempo seduto (consigliati per i voli aerei intercontinentali)
  • non rimanere a letto durante una malattia se non necessario.
  • usare calze elastiche durante i periodi di convalescenza da malattie ortopediche o di altra natura che hanno costretto a letto per lungo tempo.

Sindrome post trombotica

Si definisce sindrome post-trombotica un insieme di sintomi a carico degli arti inferiori che si sviluppano quadro dopo un episodio di trombosi venosa. Si configura come sindrome ad andamento cronico con fasi di progressione e periodi di regressione dei disturbi principali. Può anche passare inosservata per mesi. Di solito si manifesta con segni e sintomi di gravità variabile. E’ caratterizzata dalla presenza di edema, varici, macchie cutanee, coloritura scura della pelle, riduzione del grasso sottocutaneo, cute secca e sottile con formazione di ulcere. L’ulcera vascolare rappresenta il culmine di questa patologia ed anche l’evento più temibile.

(1) Modificato da Italian intersociety consensus statement on antithrombotic prophylaxis in hip and knee replacement and in femoral neck fracture surgery (open access at Springerlink. com).

Questo articolo non deve essere interpretato come consulenza medica o parere medico relativamente a fatti o circostanze specifiche. Per quanto riguarda la vostra personale situazione e risposta a domande specifiche siete invitati a consultare un professionista Medico. L’uso delle informazioni reperite su questo sito deve rispettare i termini e le condizioni d’uso.


Dott. Giuseppe Fanzone

Pubblicato il 14 giugno 2013
Ultimo aggiornamento: 19 febbraio 2017

Di Dr. Giuseppe Fanzone

Mi chiamo Giuseppe Fanzone. Nato a Mazzarino nel 1967, al termine di una carriera scolastica irreprensibile, mi sono laureato in Medicina e Chirurgia, magna cum laude, nel luglio del 1991, all’Università di Catania. Iniziata prestissimo l’attività lavorativa, sono riuscito comunque a conciliarla con la vita familiare arricchita dalla nascita di tre splendidi figli. Ho ottenuto il titolo di specialista in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università Campus Biomedico di Roma. Sono iscritto all’Ordine dei Medici della provincia di Caltanissetta. Sono diventato un Ortopedico “On Line” quasi per caso ma, questa condizione, ha finito per piacermi! Attualmente lavoro come Medico Ortopedico nella UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’ Ospedale Umberto I di Enna dopo avere lavorato nell'altro ospedale della ASP di Enna Il Michele Chiello di Piazza Armerina.

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