La comparsa di parestesie (addormentamento, formicolio, punture di spillo) a carico del mignolo ed anulare della mano possono essere causate dalla sindrome del tunnel cubitale. Tale sindrome è legata all’ intrappolamento con
compressione del nervo ulnare
nel suo passaggio attraverso il tunnel cubitale sul margine esterno del gomito. Questo tunnel è formato da un solco osseo sul margine laterale e posteriore dell’omero e da una stria fibrosa che lo scavalca. In condizioni di normalità, la sua funzione principale sembra essere la protezione del nervo ulnare da urti e contusioni, in un tratto superficiale del suo decorso ed ad impedire il suo stiramento o inginocchiamento durante i movimenti dell’articolazione del gomito. In seguito a traumi, patologie infiammatorie croniche, diabete, sarcoidosi, analogamente a quello che avviene in altre patologie da intrappolamento nervoso, il tunnel diventa troppo stretto per il nervo che lo attraversa e questo finisce per danneggiarlo. I primi sintomi sono spesso limitatati a parestesie (punture di spillo, addormentamento, formicolio simili a quello che succede con il “colpo della suocera”) del mignolo ed anulare. Spesso questi sintomi insorgono a letto durante il sonno, e sono legate alla posizione del braccio, spesso il soggetto viene svegliato dalla sensazione di formicolio alle dita. Nella maggior parte dei casi questi sintomi tendono a scomparire spontaneamente, o si presentano saltuariamente. Se limitato a questo il disturbo può essere facilmente curato anche soltanto cambiando la posizione abituale in cui si dorme. Nei casi più estremi, il formicolio diventa persistente ed insorgono anche disturbi muscolari con indebolimento fino alla paresi dei muscoli interossei. In questi casi bisogna senza dubbio fare ricorso alla chirurgia.
Diagnosi della sindrome da compressione dell’ulnare
La diagnosi di sofferenza del nervo ulnare in genere è semplice. Già la clinica indica con chiarezza se è il nervo ulnare il responsabile dei disturbi o viceversa glia altri due nervi che possono essere coinvolti nei disturbi parestesici della mano (mediano e radiale). Esistono segni clinici che indicano con buona approssimazione anche la sede di intrappolamento. In alcuni casi comunque potrà rendersi necessario un ulteriore approfondimento e l’utilizzo di tecniche di imaging (ecografia, RNM) o studi elettromiografici per individuare la causa dell’impingement o per eseguire una diagnosi differenziale. Questo accade anche in alcuni pazienti affetti da sindromi da compressione multiple o in persone con sofferenza cervicale
La prevenzione è possibile?
La sindrome del tunnel cubitale può essere prevenuta o ridotta curando particolarmente la postura. Di recente questa patologia è stata anche chiamata “gomito del cellulare”, in passato “gomito del camionista” (per la insorgenza in chi guida con il gomito poggiato sul bordo dello sportello a finestrino aperto) ed in altri modi ancora in cui il tratto comune era la presenza di lunghi periodi in cui il gomito viene poggiato su di una superficie dura.
Trattamento
Un trattamento efficace non può prescindere dalla rimozione di eventuali cause scatenanti. Può essere agevolata dall’uso di farmaci (FANS, cortisonici, neurotrofici) e dalle terapie fisiche (laser, ultrasuoni, kiropratica)
Prognosi
Generalmente il paziente si rivolge all’ortopedico solo in una fase avanzata della malattia quando i sintomi iniziali si sono cronicizzati e sono già in corso l’atrofia muscolare e la paresi nervosa. In questi casi l’unico trattamento possibile è quello chirurgico. Comunque rimane altamente probabile una ripresa solo parziale.
Immagini relative ad un intervento chirurgico di liberazione del nervo ulnare al canale cubitale.
Tutte le immagini presenti riguardano interventi di Ortopedia eseguiti personalmente dal dott. Giuseppe Fanzone in Ospedale a Piazza Armerina Enna.
Questo articolo non deve essere interpretato come consulenza medica o parere medico relativamente a fatti o circostanze specifiche. Per quanto riguarda la vostra personale situazione e risposta a domande specifiche siete invitati a consultare un professionista Medico. L’uso delle informazioni reperite su questo sito deve rispettare i termini e le condizioni d’uso.
Pubblicato il 11 marzo 2012 Ultimo aggiornamento: 26 novembre 2016
sono 3 mesi che ho avuto miglioramenti alla mano destra ,come mai adesso ,si adormentano amche le dita della mano ,sinistra?
La bilateralità di una affezione come questa può essere del tutto naturale. Ciò perchè le “cause” possono essere ancora presenti nel suo organismo. Però non ho altri dati su cui basarmi per risponderle con maggiore precisione
Buongiorno , io abito in svizzera ed il mio problema e iniziato nel2008 con il tunnel carpale di mestiere ero pizzaiolo con questo vorrei dire che il problema si è esteso verso il gomito ho subito in totale 4 operazioni da professori svizzeri ma il problema resta dolori al gomito e poca sensibilità al mignolo della mano destra e mano destra, vorrei gentilmente che qualche medico italiano mi desse un consiglio perché qui non la vogliono riconoscere come causa di malattia di lavoro ed è una battaglia continua cosa ne pensate? Ringrazio da ora per la risposta.
Non conosco le la normativa svizzera.
Salve dott. Io presento problemi alla mano sx da circa una settimana sento kome pungere ma solo mignolo e anulare a volte anche sotto il gomito ho fastidi maggiormente di notte ma anche durante tutta la giornata cosa posso fare grazie.
SONO PASSATI 7 MESI DA QUA NDO HO AVUTO UN INTERVENTO AL NERVO ULNARE E LE MIE DITA ( ANULARE E MIGNOLO) NON LE RIESCO A STENDERE E SENTO UN FORMICOLIO NELLA MANO CHE DITE RIUSCIRO’ A RECUPERARE LA MANO DESTRA? LA PREGO DI RISPONDERMI GRAZIE
La mancata estensione delle dita è legata ad una sofferenza del nervo radiale. Mi lascia perplesso l’associazione di questo disturbo ad un intervento a carico dell’ulnare. Potrebbero esserci disturbi delle radici nervose a livello cervicale.
gentile dottore ho dimenticato di dirle che ho subito l’ intervento al nervo ulnare perche’ era spezzato in due in seguito ad un incidente domestico ( rottura di un vetro di una porta ) pero’ le ripeto che le ultime due dita si piegano in due cosa devo fare?
Un mio Maestro mi disse un giorno “devi essere bravo come medico, ma devi avere la fortuna di avere bravi pazienti”! Lei mi ha scritto che non riesce ad estendere le dita, oggi mi scrive che “si piegano in due”. Vede qual’è l’importanza della visita di persona! Solo con la visita il Medico riesce a “capire” perchè non lo fa seguendo solo le descrizioni fatte dal paziente o a volte addirittura da un familiare, ma “vede” e “tocca” con i propri sensi.
mi scusi volevo dire che le dita non le riesco a stendere e a volte si addormenta anche il braccio
Credo che il disturbo sia da riferire alla lesione del n. radiale o dei gruppi muscolari. Non so come e se risolvibile.Ma non lo posso sapere via internet.
Egregio dottore, le scrivo per sottoporle il mio problema.
Da circa una settimana avverto uma sensazione di mignolo freddo che in seguito si e estesa anche a anulare e zona palmo mano in corrispondenza di queste dita.Questa sensazione a volte diminuisce molto,mentre ultimamente a volte sul palmo sento una sensazione di leggero bruciore.Altre informazioni che posso darle sono:
1)ho prodlemi di circolazione, mani e piedi spesso freddi
2)faccio un lavoro manual e con gesti spesso ripetitivi
3))Ho avuto per ben 2 volte ciste tendinea al polso.
Purtroppo io sono ansioso e ipocondriaco e anche un piccolo problema mi fa stare male a livello mentale.
Distinti saluti,Pasquale S.
Le malattie non bisogna cercarle. Vengono da sole e senza invito. Il disturbo che mi racconta può avere decine di spiegazioni diverse. Se il dito è sensibile e funziona non si preoccupi, passerà presto.
Sinceramente questa mattina appena alzato sento solo leggero bruciore sul palmo alla base del mignolo e questo dito un po tirare, comunque non ho avuto nessun problema nel muoverlo o fare forza. La sensazione di freddo la avverto di piu durante il lavoro,dove le temperature sono piu basse, ma ho notato che questa sensazione aumenta e diminuisce con l’ansia. Per il resto ho 31 anni e faccio l’elettricista da 12. Inoltre ho un polso molto piccolo per essere un uomo, quindi penso piu soggetto a sforzi.
Cordiali saluti e grazie della disponibilita’.
Mi sono ricordato di uncaso analogo di un suo collega. Utilizzava (non so come si chiama in gergo) la sonda per inserire i cavi dentro i tubi, e forse per debolezza o altro la strattonava facendole fare una curva stretta sul taglio della mano. Si era così procurato una sofferenza del nervo. LA soluzione è stata usare i guanti e cambiare tipo di presa sulla mano. Magari ha un problema simile.
Cmq dottore ieri dopo il lavoro ho cercato di mettere il braccio a riposo piegandolo il meno possibile e dopo un paio d’ore il fastidio e quasi scomparso.In effetti anche quando piego il braccia avverto fastidio al gomito. Cosa posso fare x evitare che si irriti di piu e peggiori oltre a piegarlo il meno possibile? Cordiali saluti.
salve dottore, le vorrei sottoporre un mio dubbio. Ho un problema di compressione del nervo ulnare al canale di Guyon (per il quale ho già subito intervento di decompressione 20 giorni fa). Purtroppo sono arrivata un po’ tardi ad operarmi infatti manifestavo anzi manifesto (so che il recupero sarà lentissimo) importante atrofia dei muscoli intrinseci. Volevo chiederle questo: ho il dito indice in una posizione un po’ ad artiglio, ovvero con mano aperta, dita estese ed unite, il dito indice è l’unico che si piega verso l’alto ma alla nocca si piega verso il basso (se vuole ho una foto che può chiarire meglio delle parole). Non è una piegatura molto evidente però io la noto. Questa deformità può essere collegata all’atrofia degli intrinseci?
Potrebbe essere una piega solo apparente legata cioè all'”abbassamento” delle strutture vicine che rendono più evidente la nocca dell’indice.
la ringrazio per la risposta dottore. No la piega non è apparente, ho proprio difficoltà a estendere perfettamente l’indice. Girovagando su internet ho letto di un ragazzo che dopo una lesione al nervo ulnare si è ritrovato con mignolo e indice ad artiglio, perciò speravo fosse un qualcosa di collegato sempre all’ulnare, e non un’altra patologia! Il nervo mediano può avere un ruolo?
volevo dire “interossei” non instrinseci 😉
Gli interossei sono muscoli intrinseci della mano. Comunque è bene precisare….
Salve,
dopo un anno dalla diagnosi del tunnel carpale (ambo i polsi) mi e’ stato diagnosticato il tunnel cubitale e la sindrome di Quervain (di cui soffro da gennaio). I sintomi sono esattamente li stessi di quando si sbatte il gomito colpendo il nervo. Cosa posso fare per evitare l’intervento? di mestiere sono chef e venerdì ho subito l’intervento al polso destro.
ringrazio e saluto
Valentina
Si evita un intervento se si guarisce in altro modo. Sicuramente potrà provare a guarire e così evitare l’intervento. Pensi alle sue attività quotidiane e verifichi se qualche movimento ripetitivo non può essere il responsabile del sovraccarico di lavoro del gomito. Si può con fiducia provare a trattare localmente con ghiaccio e antidolorifici ad uso locale. Per via generale esistono in commercio diversi prodotti “neuortrofici” che il suo medico o il suo farmacista potranno consigliarle
la ringrazio per la risposta.
anche stare al pc mi causa fastidio. ora sto prendendo acido a lipoico e antinfiammatori (sinflex per la tendinite). ci sono altre cose che potrei fare come ad es la posizione delle braccia? consideri che sono a casa da a riposo da 3 settimane ed ancora avverto fastidio.
Abbia pazienza ancora un pò. Se non risolve con ciò che sta già facendo bisognerà valutare un trattamento più aggressivo.
Salve, ho 49 anni e gioco a tennis a livello amatoriale (2-3 volte la settimana) da quando avevo 10 anni; a novembre scorso ho cominciato a sentire dolore al gomito e mi è stata diagnosticata una epitrocleite. Ho ridotto l’attività e poi interrotto a fine gennaio ma senza beneficio anzi a metà marzo ho cominciato ad avere formicolio a mignolo e anulare. Con l’esame EMG mi è stata diagnosticata una sofferenza di grado discreto del nervo ulnare senza segni di denervazione periferica e mi è stato consigliato l’intervento. Domanda: non è che il nervo soffra in conseguenza della infiammazione tendinea e quindi sia meglio curare l’epitrocleite e poi in secondo momento l’intevento al nervo? Scusi se mi sono dilungato nella descrizione. Grazie
Domanda interessantissima! Troppo complesso spiegare come il n. ulnare possa “strozzarsi” a più livelli e spesso proprio a livello di una piccola “fessura” muscolare a causa di “infiammazione”. La sua logica però mi pare ineccepibile e personalmente seguirei il suo consiglio. PRP? Steroidi? Laser?
dopo essere stato operato con la sostituzione del ginocchio,mi sono svegliato dalla anestesia con la mancanza di sensibilita’ su il mignolo e l’anulare, giorno dopo giorno ho sempre piu’ dolori e mancanza di sensibilita’, alla mia rimostranza il medico mi disse che probabilmente durante la operazione al ginocchio, il braccio e’ rimasto compresso per piu’ di 3 ore in una cattiva posizione , e questa dovrebbe essere la causa, ci sara’ un recupero totale della mano ,e puo’ essere veramente questa la causa del disturbo ? dovro’ operarmi per cercare di ricuperare
Ciò che le è stato prospettato è l’ipotesi più probabile. Geeneralmente in questi casi, piuttosto rari, si tratta di una sofferenza transitoria con recupero totale, potranno essere necessari anche più di sei mesi. Un neurologo le potrà dire di più.
LA RINGRAZIO PER LA RISPOSTA ,DOPO LA VISITA DI UN CHIRURGO DELLA MANO HA RISCONTRATO UNA COMPRESSIONE IN PIU’ PUNTI ,PRESUBILMENTE CAUSATA DA UN MALPOSIZIONAMENTO DURANTE LA OPERAZIONE AL GINOCCHIO, IL MESE PROSSIMO DOVRO’ OPERARMI MA IL CHIRURGO MI HA AVVISATO CHE IL MASSIMO DEL RECUPERO SARA’ IL 70%
COME FACCIO A DIMOSTRARE DI CHI E’ LA RESPONSABILITA’? ESISTE UNA STATISTICA DI QUESTO INCIDENTE ? POTRO’ ESSERE COMPENSATO ? CORDIALI SALUTI
Prima di richiedere risarcimento bisogna avere una documentazione completa ed accurata. Ogni singola visita eseguita dovrà riportare con esattezza la diagnosi di certezza e il movente.
Buongiorno egregio Dottore,
due anni fa mi è stato diagnosticato “sospetta dell’ulnare al gomito sn”. Ho eseguito tutte le visite: EMG,RX, RM. Dall’ultima visita ortopedica è risultato che ho il tunnel cubitale al gomito sn e mi è stato consigliato di fare un’intervento chirurgico. Tengo a precisare che svolgo un’attività lavorativa di sollevamento pesi. Prima di questa, svolgevo un lavoro più leggero, stavo bene e non sollecitavo tanto le braccia. Da due mesi sono tornata a fare il lavoro di sollevamento pesi e sono ricomparsi i sintomi di prima…anzi sento i stessi sintomi anche all’avambraccio destro. Ora sono in attesa di un’ultima visita ortopedica,
DOMANDA: può apparire lo stesso problema anche al braccio destro,visto che i sintomi sono uguali a quelli dell’avambraccio sinistro? (formicolii fino al gomito, dolori al polso, gonfiori ecc…)
La ringrazio anticipatamente in attesa di una sua risposta.
Ho diversi casi di sintomatologia bilaterale. Un particolare anatomia del gomito lo prevede. Dopo l’intervento non mi viene riferita una perdita di forza o di capacità manuale.
Buonasera,
da un paio d’anni soffro di “addormentamento” delle mani di notte, con insorgenza iniziale al mignolo e anulare. Inizialmente il medico di base mi aveva suggerito, stante l’insorgenza improvvisa e bilaterale, un problema di natura cervicale. A parte qualche seduta fisioterapica che non ha dato alcun risultato, non ho approfondito il tema, anche perché avevo risolto il problema cercando di dormire a braccia distese (solevo da anni tenerle piegate completamente sotto il busto dormendo a pancia in giù). Ho capito leggendo qua e là che poteva trattarsi di un problema al nervo ulnare al gomito, che peraltro da mia memoria è sempre stato “mobile”, ovvero dopo un certo grado di piegamento del braccio scattava (ho una congenita lassità: spalla lussata due volte, dita della mano che si flettono molto ecc.).
A luglio il problema è peggiorato nel senso che ho iniziato ad avere dolorini, formicolii, ecc anche di giorno. Peraltro nel frattempo sono insorti “addormentamenti” anche con braccia distese e con insorgenza a pollice e indice, come da tunnel carpale, ma senza dolori o altri sintomi.
Mi sono così rivolto a un chirurgo della mano che ritiene dalla visita effettuata si tratti di problema al nervo ulnare, in particolare al braccio sinistro. Da EMG tuttavia non è emerso alcun problema, tanto che il chirurgo mi ha suggerito solo neurotrofici e sconsigliato operazione con trasposizione nervo, anche stante la mia lassità congenita.
Ora, la mia domanda è: secondo lei, non vale la pena approfondire problemi eventuali a livello cervicale o di altra natura? Perché o di colpo mi son venuti due tunnel cubitali e due tunnel carpali un paio d’anni dopo, oppure il fattore scatenante è un altro e magari univoco no?
Scusi la prolissità e grazie infinite per la risposta
I suoi dubbi sono coerenti e condivisibili. Diverse opzioni possibili 1) una visita da un neurologo capace che si occupi di sistema nervoso periferico ed esegua la EMG (non tutte le EMG sono eseguite da neurologi); 2) Visita Neurochirurgica; 3 ) RNM della colonna cervicale.
La 1 è la mia opzione consigliata. Esiste poi la necessità di verificare se non si è diabetici o ipo ipertiroidei.
Grazie per le indicazioni. La EMG è stata eseguita da un neurologo, che mi ha dato indicazione di nervo sano e suggerito solo di non tenere braccio piegato di notte ed evitare sollevamento pesi che ingrossino bicipite e avambraccio (facevo palestra da un paio d’anni e ora ho interrotto).
Seguirò anche le altre indicazioni e la terrò informato.
Per quanto riguarda il diabete, mio padre in effetti è diabetico, come mia nonna. Dagli ultimi esami del sangue avevo glicemia a digiuno a 100. Proverò ad approfondire.
Grazie mille intanto
buon giorno, come le ho scritto precedentemente ,ho fatto una operazione per sbloccare la compressione, ma come mi aveva annunciato il medico prima della operazione, il ricupero non e’ stato totale, ho ricevuto la sensibilita’ ma la funzionalita’ della mano e’ rimasta uguale, dovendo seguire la via legale, come si puo’ capire che il danno subito e’ dovuto alla compressione ricevuta causa il malposizionamento durante la operazione chirurgica ? non avendo nessun disturbo antecedente alla sostituzione del ginocchio e con la stessa ammissione da parte del medico
Chi ha eseguito l’intervento per “sbloccare” dovrebbe essere la persona meglio indicata. Avranno fatto degli accertamenti preoperatori? Avranno impostato una diagnosi?
Egregio Dr. Giuseppe Fanzone,
mi è stata diagosticata da poco la sindrome del tunnel cubitale dopo aver fatto un’EMG.
Avendo avuto una sola esperienza ospedaliera e vivendo in una piccola realtà non saprei proprio a quale centro specializzato potrei rivolgermi…
Lei potrebbe darmi delle indicazioni?
Grazie mille.
Non credo esistano centri specializzati in tunnel cubitale. Un reparto di ortopedia o di neurochirurgia. Potrebbe chiedere al Curante.
Salve dottore sono stato operato al carpale della mano dx circa un anno fà, e non ho avuto più problemi, ora però ho dei dolori 5/6 centimetri piu su della cicatrice al centro tra i due ossi. il dolore non è continuo si fa sentire ogni 2/3 giorni con dolori avvolte molto forti. Cosa può essere. la ringrazio anticipatamente.
Difficile pensare che possa trattarsi degli esiti del vecchio intervento. Magari è una cosa diversa.
Egregio Dottore,
Ho 35 anni ed a 20 ho interrotto body building per pastesie delle braccia che di notte perdevano completamente sensibilità.
Interrompendo l’attività sportiva e cambiando lavoro, per fortuna all’epoca ero manovale ed oggi sono un professionista, il problema è rientrato. Mi ha sempre accompagnato una sensazione leggerissima alle braccia che definire fastidiosa è veramente troppo.
Mi capita raramente fare movimenti ripetitivi e riecco che compare il fastidio localizzato prima al gomito e poi al polso.
Il quesito che vorrei porLe è volendo riprendere l’attività sportiva ed essendo consapevole che il problema insorgerà di nuovo, l’operazione avrà efficacia tale da consentirmi di tornare in palestra o devo abbandonare per sempre l’intento?
Grazie anticipatamente.
Non sono sicuro, da ciò che racconta, che il disturbo sia un intrappolamento dell’ulnare al gomito. Le consiglierei di eseguire, previo parere del suo Curante, una radiografia del rachide cervicale ed un esam Elettromiografico (EMG) degli arti superiori per potere localizzare la sede di sofferenza del nervo periferico. Esiste infatti la possibilità che la sofferenza nervosa avvenga a vari livelli. La EMG riesce ad individuarli.
Buonasera. Avverto da 4, 5 giorni dolore in un punto preciso situato tra l’anulare e il mignolo. Non gli ho dato peso i primi 2 giorni perchè pensavo di aver urtato da qualche parte pur senza ricordarmi nulla. M stamattina mi son svegliata con questo dolore a fitte che mi ha impedito per tutta la giornata di aprire e chiudere completamente la mano. Non capisco da cosa dipenda pur essendo cosciente del fatto che spesso di notte mi si addormenta la stessa mano dormendoci di sopra. Ma il dolore che ora è preciso in quel punto mi crea parecchi problemi. Non so se può essere influente che quando mi siedo poggiando il golmito sul tavolo e rimanendo per un pò in questa posizione, faccio fatica poi a raddizzare di nuovo il braccio e il gomito mi fa un pò male. Ho 40 anni ma mia madre soffre da anni di osteoporosi, mio padre e mia nonna son diabetici e ci son altre malattie autoimmuni in famiglia. Può aiutarmi?
Non sono sicuro che serva il mio aiuto di ortopedico. Osteoporosi, malattie autoimmuni… si presentano in modo diverso. 4 -5 giorni può essere tutto e niente. Aspettiamo ancora qualche giorno?
Salve dottore, mi chiamo alessandro, ho 22 anni e scrivo per porre dei dubbi riguardi dei formicolii.
A volte ho dei formicolii quando mi tocco un punto del gomito(una volta, qualche mese fa, sentì come una fortissima scossa nel gomito e delle parestesie forti e di pochi secondi al mignolo e al gomito(forse, perché ricordo male, pure ai flessori))
Quando eseguo lo stretching del tricipite, porto la mano sulla spina dorsale e tiro il gomito verso la testa (così: ) dopo un pò che tengon la posizione inizio a sentire un intorpidimento progressivo proprio sul mignolo e sul dito accanto.
E’ anche vero che sto molto al computer.. Macino ore quasi tutti i giorni.
Pensa sia un aspetto della sindrome di cui ha parlato?
Posso fissare una elettromiografia di mia iniziativa presso un ambulatorio privato con cui sono in convenzione, o devo rivolgermi prima al medico curante per una visita generale?
Grazie mille per l’attenzione!!
Sembra proprio una sofferenza dell’ulnare. Non si tratta di fare accertamenti ma di verificare se cambiando la posizione di lavoro al video le cose migliorano. Nella sindrome vera il formicolio tende ad essere costante e non limitato ad alcune occasioni. I casi come il suo o sono iniziali o sono legati ad una cosa simile che è l’infiammazione dei muscoli e tendini vicini (tipo epicondilite).
Grazie mille della risposta!
Allora potrei provare a stare 1-2 settimane senza toccare il computer e usando poco il cellulare e guardare se la situazione migliora.
Sarebbe una buona idea fissare una ecografia dei muscoli dell’avambraccio presso l’ambulatorio di cui parlavo per guardare se si vedono infiammazioni ai flessori e gli estensori dell’avambraccio?
Mi fa un pò strano il fatto che non ho problemi nell’eseguire piegamenti a terra, giusto per rendere l’idea.
Le flessioni a terra sono un movimento diverso. Il moviment che crea problemi al gomito è più quello di strizzare una spugna.
Buongiorno ,
dopo una bruta caduta in MTB ho rotto gomito destro più precisamente capitelo radio in più lussazione del gomito.
Intervento chirurgico fato 26.09.2013 tutto in ordine secondo chirurgo.
– qualche giorno dopo intervento sento dolore al gomito, credevo che sia normale tengo duro qualche giorno ma dolore sempre più forte vado dal chirurgo eseguito controlli infezione lo Staphylococcus aureus, 6 giorni di ospedale dopo credevo di essere a posto invece no infezione ricompare una seconda volta dopo 15 giorni, niente un’altra volta 12 giorni in ospedale.
Finalmente infezione sconfitta con una cura di antibiotici fino al scorsco 30.12.2013.
– siamo nel fra tempo andati avanti con fisioterapia, ma non funziona braccio alla sera si richiedeva sempre, estensione andava con dolore dolore forte ma sopportabile invece flessione oltre 100 gradi dolore troppo forte e per miei gusti strano.
– hanno detto visto che non riesci resistere al dolore facciamo una mobilitazione sotto anestesia per circa 8 giorni, già primo giorno sento forte dolore alla mano e 4 e 5 dito addormento.
Fenomeni sono riusciti a infiammare nervo ulnare.
– dopo circa due settimane dalla mobilitazione forzata vado da neurologo, mi consiglia di spostare nervo ulnare al interno del gomito, nessuna complicazioni intervento andato bene.
Sono passati 20 giorni dal intervento ma nervo sempre sofferente anche se devo dire che dolore è diminuito.
Comunque spostando nervo dalla sua sede originale ho subito. Recuperato la flessione.
La mia domanda e non si poteva spostare nervo dalla sua sede prima della mobilitazione forzata?
Non sono di lingua madre italia spere che riesce a capire lo scritto.
Cordiali saluti
Sonic
–
Scrive un italiano abbastanza comprensibile. Complimenti. La risposta è: si sarebbe potuto. Anche se ritengo che sia andata bene così.
Grazie 1000 Dottore buona continuazione .
Cordiali Saluti
Sonic
Salve dottore, avrei un quesito per Lei: chi soffre di questo disturbo può praticare attività fisica con gli arti superiori oppure l’esercizio fisico peggiora la situazione? grazie
Chi soffre di questo disturbo dovrebbe farsi operare. Si guarisce in fretta e si torna come prima (o quasi) della nascita del disturbo. Il peggioramento del disturbo comunque non è legato a specifiche attività fisiche. Potrbbe cioè peggiorare anche in modo indipendente.
buona sera! Sono un ragazzo di 35 anni , da circa un anno di notte mi sveglio con il il Mignolo ed l’anulare di entrambi le mani addormentate , se accidentalmente mi toccano l’interno dei gomiti salto prendendo delle scosse . Quale specialista può aiutarmi ? La ringrazio per l’attenzione prestata.
La sintomatologia è tipica di una sofferenza dell’ulnare al gomito. Prima visita? da Un fisiatra per tentare una cura con FKT. Poi si vedrà.
Salve Dott. Fanzone, soffro di tunnel cubitale ormai da 11 mesi, ho provato il trattamento con fans e non ho avuto alcun risultato, poi a fine febbraio ho fatto l’intervento chirurgico sperando di risolvere la situazione ma a distanza di 2 mesi e mezzo la situazione rimane la stessa, con sensazione di bruciore e formicolio delle prime due dita della mano sinistra e cosa ancor più fastidiosa un forte prurito all’avanbraccio e alla mano, cosa mi consiglia? sono disperato, non ne posso più. Cordiali saluti, Andrea.
Il disturbo neurologico persiste anche per diversi mesi. Ciò è legato alla “lentezza” con cui il nervo guarisce. Potrebbe aiutarlo con alcuni integratori studiati allo scopo.
Grazie Dottor Fanzone, credevo che l’intervento non fosse andato a buon fine, potrebbe darmi il nome degli integratori? cordiali saluti, Andrea.
No. Non posso. Via internet solo consigli non prescrizioni. Altrimenti questo sito diventa solo pubblicità e smette di essere quello che è attualmente.
Grazie comunque Dottor Fanzoni, proverò a chiedere al medico di base, cordiali saluti, andrea.
Salve dottor Franzone, all’età di 12 anni ho subito la frattura del gomito sx ed i medici di allora non ritennero opportuno dovermi operare. Anche quando tolsi il gesso e si notava che qualcosa nella mano sx non andasse nessuno consigliò i miei genitori di fare ulteriori controlli ed eventualmente sottopormi ad un intervento. Da allora – ora ho 42 anni – a causa della compressione del nervo ulnare (da callo osseo?) convivo con la mano sx che presenta i disturbi parestesici descritti: atrofia dei muscoli interossei, di quello tra il pollice e l’indice, di quello laterale sotto il mignolo, nonché dello stesso mignolo che è ha scarsa sensibilità e presenta la falangetta più piccola rispetto a quella della mano dx.
La mia domanda è questa: dopo 30 anni avrebbe ancora senso un intervento chirurgico per “liberare” il nervo o sarebbe totalmente privo di utilità?
Le premetto che il dover affrontare questo argomento mi ha sempre creato una situazione di disagio.
Nel ringraziarla sin d’ora per l’attenzione ed il parere medico, la saluto cordialmente.
Sicuramente avrebbe un senso. Certo bisogna verificare la fattibilità tecnica e valutare il rapporto costo / beneficio.
La ringrazio dott. Fanzone, non so se può, ma Lei può indirizzarmi in tal senso?
Io abito a Roma. Grazie ancora, cordialità!
A Roma c’è solo l’imbarazzo della scelta. Mi sono specializzato al Campus Biomedico per cui anche solo per conoscenza personale chiederei un parere da quelle parti.
Salve dott Fanzone,io ho 37 anni e tre anni fa sono stato operato al nervo radiale e pultroppo non ho mai visto dei miglioramenti,anzi nell’ultimo anno ho dei seri problemi al muscolo del braccio superiore,dolori alla spalla e alla mascella vicino l’orecchio mi tira sempre e mi scocchia l’orecchio. Da un paio di settimane ho anche del formichio al braccio e il nervo ulnare e molto sensibile e dolorante a 90 gradi. Tutti i lavori fini e di ripetizione non riesco a farli e i lavori sopra la spalla, il chirungo dice che tutti questi disturbi possono rimanere .volevo un suo parerela ringrazio
Mi confonde. Nervo radiale, orecchio, spalla, gomito ???? Di cosa staimo parlando?
buon giorno dottore, io da tempo soffro di formicoli alle mani:
è iniziato tutto con la mano sinistra che mi faceva passare notti insonni per il dolore sensazioni di bruciori ma poi di giorno non ne risentivo più di tanto; ora invece la mano sinistra è leggerissimamente formicolante mentre la destra è perennemente in formicolio (maggiore alle prime tre dita) con mancanza di sensibilità e a volte il dolore si protrae fino alla spalla. Ora sto prendendo antiinfiammatori ma l’unico beneficio è stato che il dolore alla spalla è meno frequente. Secondo lei si tratta di tunnel carpale? Questi problemi li ho avuti da quando mangio pochissima carne e pochi carboidrati ma molta verdura e frutta. Può essere colpa di una dieta scorretta? Ho fatto gli esami del sangue e i valori risultano di norma tranne per il colesterolo alto di familiarità.
Grazie per il suo tempo!
Saluti
Potrebbe sicuramente essere un disturbo da “intrappolamento” nervoso. La dieta determina problemi per deficit vitaminico solo dopo diversi mesi. Servirà fare una elettromiografia. Consulti il suo Curante.
Gent.mo dr Fanzone,
esattamente un anno fa mi sottoponevo ad un intervento di osteoriduzione e osteosintesi della paletta omerale del braccio sinistro – sono state applicate tre viti all’interno, per tenere in sede ciò che rimaneva di epitroclea ed epicondilo. Da qualche giorno, quindi ad un anno dall’operazione, avverto dolori a mignolo e anulare, dolori molto simili a quelli che avverto alle gambe quando sono in poussée per la sclerosi multipla, quindi un dolore “profondo”, che colpisce in particolare le epifisi prossimali delle falangi prossimali delle due suddette dita. Potrebbero esserci gli estremi per una sofferenza dell’ulnare dovuta all’intervento oppure questi dolori sono causati dalla sm? In ogni caso, come intervenire?
La ringrazio, attendo una sua risposta
L’esame elettromiografico distingue bene i due disturbi. Si rivolga ad un neurologo in tal senso.
Salve dottore le avevo già scritto non tanto tempo fa dopo aver subito l’intervento chirurgico al polso sinistro di osteosintesi il polso detto dal chirurgo che mi ha operato è guarito ma ora é due tre giorni che dal gomito destro parte interna verso il braccio facendo alcuni movimenti anche senza sforzo mi parte una scossa limitata a quella zona non so cosa possa essere essendo il braccio che non ha mai avuto problemi ed essendo quello sinistro invece che dopo la frattura a subito l’intervento al polso..sono preoccupato il dolore é forte fastidioso non c’e gonfiore ma sento tirare dietro al gomito..grazie attenderò una sua risposta grazie mille
Nulla di grave ritengo. Il gomito paga il prezzo del troppo lavoro che il polso malato lo ha costretto a fare. Si metta un pochetto a riposo e non sbaglia se si fa rivedere in ortopedia.
Lo spero grazie per la risposta dottore avevo pensato anche io stesso che essendomi rotto il polso del sinistro che è il mio braccio ho sforzato e magari ancora tuttora sforzo molto di più il destro vediamo lo terrò più a bada e semmai andrò dal mio medico..consiglia magari una crema qualcosa??magari ne parlo a voce con il mio medico..grazie mille!!
Da 10 gg sono comparsi i tipici sintomi della sindrome cubitale.
Non ho subito traumi ed è comparso casualmente almeno penso.
Che percorso mi consigliate di fare per scoprire le cause e le prime cure?
Se il sintomo persiste bisognerà fare una EMG. In attesa consulti il medico curante, esistono ottimi approcci farmacologici ai disturbi insorti da poco tempo.
Gent.mo Dottore,
ad oggi la terapia che sto facendo è l’assunzione di nicetile da circa 8 gg.. Al momento non si vedono miglioramenti.
Dopo quanto tempo mi conviene fare l’EMG?
Cordialità
L’esame eletromiografico risulta significativo diverse settimane dopo l’inizio dei sintomi.
Gent.mo Dr. FANZONE,
da circa 10 gg sono comparsi tipici sintomi della sindrome cubitale.(formicolio o corrente al mignolo e anulare sx)
Non riesco a ricordare se vi sono state situazioni per causare la sindrome. Sembra che sia comparsa casulamente.
Comunque gradirei conoscere che percorso devo fare per conoscere la causa e quindi la terapia.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
Una domanda Dott Fanzone, ho un deficit di forza a la mano dx dovuto ad una ciste sul polso proprio dove passano i nervi ulnari , mi e` stato proposto di aprire sia il canale di guyon togliere la ciste sia il tunnel carpale per decomprimere i nervi .
Sono andato a leggere un po nei vari siti in internet riguardo questi tipi di interventi e ho visto che sia il legamento del tunnel carpale che quello del canale di guyon vengono tagliati e lasciati aperti con molti casi di perdita di forza anche del polso e senza ripresa della forza delle dita. Io pensavo che venissero allargati i canali e non recisi e lasciati aperti i legamenti dei 2 tunnel, e` possibile che dopo un operazione cosi pesante e demolitiva si possa tornare a fare sport come pesistica e lavori pesanti come prima? Le risulta anche a lei che vengano tagliati e lasciati cosi aperti?Se madre natura li ha formati a qualcosa serviranno o no?! Sarei curioso di un suo parere, e se ha avuto occasione di operare qualche paziente in questo modo per sapere se e` possibile tornare come prima del sopraggiunto problema, la cosa mi spaventa un po` il chirurgo dice che adesso va tolta la compressione dei nervi e dopo vedremo.
Giustissimo! Se il nostro progettista ci ha messo i legamenti….
Come in altre occasioni, in chirurgia ma non solo, si sacrifica qualche cosa per garantirne un’altra. Nel caso specifico si sacrificano i legamenti per preservare il nervo.
Il deficit di forza dovuto alla “ciste” mi lascia in dubbio. Il deficit di forza deve essere legato ad altro. La contemporanea sofferenza del mediano (tunnel carpale) e dell’ulnare (Guyon) farebbe pensare all’ipotesi di una double crush syndrome (c’è un articolo su questo stesso sito). Ne parli con il suo ortopedico, non abbia premura all’intervento.
La ringrazio per la tempestiva risposta, ma ho poco da parlare col mio ortopedico , non ama dare molte spiegazioni,il suo parere e’ quello di operarmi in quel modo,anzi mi ha gia prenotato l’intervento da farsi urgentemente ;quindi quando verro chiamato(probabilmente nel mese di settembre) o vado o rifiuto non sapendo che cosa fare per risolvere tale deficit di forza .Non riesco a trovare niente in questo sito che parli del double crush ma cercando su internet mi sembra di capire che associ il deficit di forza ad un problema cervicale ,mi puo aiutare a capire?l’elettromiografia fatta mostra problemi di conduzione sia all’ulnare che al mediano, e la RMN parla di una ciste che sarebbe a contatto con il canale di guyon.Dopo un operazione fatta come le ho gia spiegato a quali problematiche vado incontro con tutti e 2 i legamenti aperti?
(Mi scusui ma avevo sbagliato a scrivere il nome e vedendo un inizio di risposta con solo il suo nome nel dubbio mi ripeto):La ringrazio per la tempestiva risposta, ma ho poco da parlare col mio ortopedico (specializato in chirurgia della mano) , non ama dare molte spiegazioni,il suo parere e’ quello di operarmi in quel modo e alle mie ulteriori domande sull`esito e al possibile recupero futuro della forza mi ha risposto adesso liberiamo le compressioni e poi vedremo,anzi mi ha gia prenotato l’intervento da farsi urgentemente ;quindi quando verro chiamato(probabilmente nel mese di settembre) o vado o rifiuto non sapendo che cosa fare per risolvere tale deficit di forza .Non riesco a trovare niente in questo sito che parli del double crush ma cercando su internet mi sembra di capire che associ il deficit di forza ad un problema cervicale ,mi puo aiutare a capire e consigliare il dafarsi?l’elettromiografia che ho fatto mostra problemi di conduzione sia all’ulnare che al mediano, e la RMN parla di una ciste che sarebbe a contatto con il canale di guyon.Dopo un operazione fatta a questo modo cioe` con i legamenti del canale di guyon e quello del carpale tagliati e lasciati aperti a quali problematiche di limitazioni e di invalidita`futura vado incontro ?
La ringrazio per la sua disponibilita`.
Personalmente e con questo non prendo posizione ma esprimo solo la mia modalità di approccio non opero contemporaneamente queste due entità. Problemi veri comunque non sono previsti. La mia perplessità è legata alla sua descrizione del problema che mi farebbe pensare ad una sindrome più complessa della semplice compressione “a valle”.
La pagina che le indicavo è a questo indirizzo
La ringrazio innanzi tutto per la sua disponibilità Dr Franzone. Il mio grande dubbio oltre al fatto che come pensa lei il problema della perdita di forza della mia mano non si risolva del tutto tagliando i legamenti traversi del tunnel carpale e del canale di Guyon ; e’ che dunque in futuro dovrò certamente continuare a cercare un altra soluzione chirurgica chissà dove e con chi, e come avevo già accennato nel post precedente ,che tale operazione a parere mio invasiva mi procuri dei deficit e dei postumi irreversibili dal momento che come vedo e’ d’accordo anche lei se il progettista ce li ha creati quei benedetti legamenti traversi a qualcosa serviranno , e una volta tagliati e’ come se non ci fossero più. Esiste un sistema meno invasivo di sua conoscenza che permetta di aumentare lo spazio dentro i 2 tunnel senza dover per forza lasciare aperti completamente i 2 legamenti per sempre? Penso che una volta tagliati non si rimarginino più giusto? esiste la possibilità di poterli aprire e ricucire facendoli divenire leggermente più lenti cosi da permettere di avere più spazio per i nervi senza restare completamente senza legamenti traversi? Sarei felice di un suo parere di come interverrebbe in questo caso.
La ringrazio in anticipo per le risposte che mi potrà dare, pur rendendomi conto che a distanza non sia facile per lei poter giudicare realmente la mia situazione, ma ho visto che il mio chirurgo si e’ avvalso delle sole risposte dell’ elettromiografia e dell’RMN , riguardo la visita si e’ limitato a percuotere con un dito i fasci nervosi sopra al tunnel carpale producendomi una scossa ,cosa che ho provato da solo a fare sull’altro polso sano ed ho sentito la stessa cosa oltre al fatto di constatare che visivamente si nota una leggera fossa creatasi tra il pollice e l’indice nella parte dorsale della mano dovuta si ad una perdita di tono muscolare.
Un cordiale saluto.
Esistono le descrizioni di interventi come quelli da lei auspicati, non hanno però dimostrato di funzionare. Rimangono pertanto delle “boutade” e non delle sicurezze.
A quanto capisco i legamenti una volta tagliati devono restare aperti per sempre visto che chi ha provato a fare diversamente non ha ottenuto niente, giusto? La mia domanda e’ questa : a che postumi posso andare incontro operandomi a questo modo?
Chi ha detto che sarà necessario avere postumi? Potrebbe andare tutto liscio!
Gentile dottore,
Approfitto della sua disponibilità per cercare , se possibile, di capire come possa muovermi per scoprire cosa causa i miei formicolii…il tutto è partito due mesi e mezzo fa quando avvertii delle scosse a livello del polso…con il passare delle settimane le scosse sono finite e sono cominciati i formicolii nel sotto-sovragomito e talvolta anche al mignolo…i formicolii sono istantanei e si riproducono ad intermittenza anche a grandi intervalli gli uni dagli altri…le attività che svolgo sono quella della ginnastica, sollevamento pesi, ma non escluderei la complicità delle tante ore al pc…l’esame elettromiografico rileva una leggera sofferenza ulnare al gomito, la risonanza al gomito invece nulla di rilevante..A questo punto mi chiedo: è possibile che la risonanza contraddica l’elettromiografia? È possibile che la sede sia la spalla?(anche perchè dimenticavo di scrivere che la risonanza alla cervicale è risultata negativa).
In attesa di qualche consiglio su come capire di cosa si tratta e se data la lieve entità possa col tempo regredire, la ringrazio di cuore…
Cordiali saluti
La EMG che ha eseguito dovrebbe avere “visto” la sede della sofferenza. La presenza di dubbi in tal senso mi farebbe pensare che o è stata eseguita troppo presto (non è positiva prima di 3 – 6 mesi dall’insorgenza dei disturbi) o varrebbe la pena di essere ripetuta altrove. La RNM non “vede nulla al gomito ed alla cervicale? Benissimo!
La sua sensazione che sia legata alla posizione di lavoro al videoterminale mi parrebbe da indagare meglio.
Buongiorno Dott.Fanzone,
da un anno pratico windsurf nella stagione estiva e camminata/nuoto dalle 2 alle 3 volte alla settimana, con utilizzo dei manubri almeno un giorno alla settimana senza carichi eccessivi al fine di mantenere tonicità muscolare. Contestualmente ho iniziato ad avvertire, in alcuni momenti, delle fitte a livello di petto/spalla sx; considerato i problemi cardiaci che si sono verificati in famiglia, il pensiero si è immediatamente rivolto a tale situazione, ma a seguito degli opportuni esami tale rischio sembrerebbe essere infondato, i medici che ho consultato lo hanno escluso. Ho pensato a problemi muscolari legati ad una postura errata, ed effettivamente a livello di schiena ero solito stare in posizioni errate per vari problemi alle gambe, ma sedute di fisioterapia mi hanno aiutato a risolverle, evidenziando un particolare indurimento muscolare nella schiena, sempre nel lato centrale/sinistro. Ultimamente, nonostante i dolori siano diminuiti fino quasi a scomparire nonostante l’intensa attività, avverto un discreto torpore alla mano sx, in particolare al dito medio e anulare all’altezza della prima falange, anche al tatto. Tale sensazione a volte si diffonde al muscolo “esterno” dell’avambraccio, perdoni ma non riesco a identificare esattamente il punto è una sensazione lieve . Se prima questo problema era quasi accennato, ora dopo due settimane di intensa attività di windsurf lo sento più presente. A livello di energia e forza muscolare non ho alcun problema, anzi la muscolatura è abbastanza allenata: volevo cortesemente chiederle un’opinione su come procedere.
In casi analoghi ho riscontrato problemi posturali o artrosici a livello della colonna cervicale con contestuale sofferenza del nervo periferico. Nei soggetti giovani normalmente il tutto si risolve migliorando la postura. Bellissimo andare sulla tavola però il suo corpo segnala che in qualche modo lei non sia proprio bravissimo 😉
salve dottore ,io ho subito un intervento al tunnel carpale lo scorso novembre ,dopo poco tempo la situazione è peggiorata perché a detta del medico mi si erano formate le aderenze così lo scorso giugno mi sono sottoposta ad altro intervento chirurgico per liberare il nervo dalle aderenze . Oggi a distanza di poco più di due mesi la situazione è ulteriormente peggiorata. La sensibilità delle prime tre dita (soprattutto del medio ) e del palmo della mano peggiora sempre di più ,se mi tocco sulla ferita e se piego il polso in avanti sento una fastidiosa scossa, il muscolo alla base del pollice è completamente atrofizzato. Che consiglio mi darebbe ??Sono molto preoccupata !!
Valutare seriamente e serenamente con il chirurgo che la ha operata la situazione mi sembra la prima cosa.
gentile dott. franzone, vedendo che lei risponde con competenza e rapidità mi permetto di sottoporle il mio problema: da tre giorni soffro sintomi abbastanza inequivocabili di quello che leggo qui: mignolo e anulare addormentati e formicolanti, senso di stiramento nel gomito. c’è stata anche una brutta caduta sullo stesso gomito (ormai un anno fa, ma mi ha fatto male per mesi). Ora, il problema è serio xché io sono un violoncellista professionista e la mano sinistra mi è indispensabile nella sua forma migliore! in questo momento sono in viaggio, e quindi non so che fare. tra pochi giorni iniziano le prove per un concerto. è pericoloso sforzarmi di suonare lo stesso? devo rivolgermi a un neurologo o a un ortopedico? c’è un antinfiammatorio che lei consiglierebbe particolarmente? la ringrazio molto
La comparsa repentina di “formicolio” non depone per una sindrome compressiva cronica, più probabile un fatto acuto legato a qualche trauma che risolverà spontaneamente in poco tempo. Nel violoncello il problema sull’ulnare viene determinato dalla posizione del gomito (flesso e credo rigido), se è la prima volta che capita magari non è nulla, se dovesse essersi ripetuto spesso consiglierei verificare un miglioramento della postura (alzare o abbassare il puntale dovrebbe essere sufficiente). Mi faccia sapere, sono molto interessato.
anzitutto grazie della risposta.
oggi è l’ottavo giorno di formicolio…
ho provato a suonare, ma è impossibile: piegare il braccio oltre un certo punto aumenta il senso di fastidio e comunque mi manca la “sensibilità” dei polpastrelli sulle corde.
sono stato visitato da un neurologo (elettromiografia e eco) e da un ortopedico. il nervo è sofferente e il problema è effettivamente al gomito. tuttavia non c’è lussazione, solo un po’ di ispessimento. il neurologo raccomanda riposo, vitamina B e neurotrofici, e di evitare a tutti i costi il rischio di un’operazione. l’ortopedico mi ha fatto un’infiltrazione di cortisone e raccomanda movimento e antinfiammatori.
in attesa di una (secondo lui) prima o poi inevitabile operazione
sono un po’ confuso…
Paura dell’intervento? Certo è naturale che la abbia il paziente, ma che invece la abbia il medico è piuttosto strano.
Cortisone e vitamine sono un trattamento di approccio, se la risposta è positiva (scomparsa del disturbo) Ok, viceversa…
La opero io?
Gentilissimo dott. Franzone,
è da 5 giorni che avverto formicolio e intorpidimento del mignolo e anulare.
il tutto è cominciato di domenica, nella settimana incriminata ho ripreso gli allenamenti di nuoto e aimè c’è stato il ritorno a lavoro dalle ferie(scoprendo ultimamente che ho il vizio della postura dello sgobbone)
per completezza le dico:
che suono il basso elettrico, anche se vengo da un periodo in cui ho suonato molto poco,
dormo con le braccia sotto il cuscino.
ho rotto il trochide dell’omero diversi anni fa.
Andando a fare pressione con il dito nella parte bassa del gomito, avverto delle scosse o formicolii che mi attraversano il braccio fino la punta del mignolo.
Lo stesso se piego al massimo il gomito verso il petto ma con meno intensità.
i movimenti e la sensibilita sono apposto, tranne la strana sensazione causata dagli effetti descritti pocanzi.
le chiedo:
possibile che la causa sia dovuta ad uno sforzo eccessivo dell -avambraccio effettuato in piscina dopo 2 mesi di inattività?
-come devo muovermi essendo solo da 5 giorni presente il tutto?
Essendo musicista per me questa cosa va affrontata al meglio per eliminare il problema.
La ringrazio e la saluto.
Aspettiamo e vediamo.
Gentilissimo dott. Franzone,
è da 5 giorni che avverto formicolio e intorpidimento del mignolo e anulare.
il tutto è cominciato di domenica, nella settimana incriminata ho ripreso gli allenamenti di nuoto e aimè c’è stato il ritorno a lavoro dalle ferie(scoprendo ultimamente che ho il vizio della postura dello sgobbone)
per completezza le dico:
che suono il basso elettrico, anche se vengo da un periodo in cui ho suonato molto poco,
dormo con le braccia sotto il cuscino.
ho rotto il trochide dell’omero diversi anni fa.
Andando a fare pressione con il dito nella parte bassa del gomito, avverto delle scosse o formicolii che mi attraversano il braccio fino la punta del mignolo.
Lo stesso se piego al massimo il gomito verso il petto ma con meno intensità.
i movimenti e la sensibilità sono apposto, tranne la strana sensazione causata dagli effetti descritti pocanzi.
le chiedo:
possibile che la causa sia dovuta ad uno sforzo eccessivo dell -avambraccio effettuato in piscina dopo 2 mesi di inattività?
-come devo muovermi essendo solo da 5 giorni presente il tutto?
Essendo musicista per me questa cosa va affrontata al meglio per eliminare il problema.
La ringrazio e la saluto.
Gentilissimo, illustrissimo dottor Franzone,
sono terribilmente ed estremanmente disperato.
Oggi martedì 23 settembre sono passati 4 giorni da quando venerdì mattina, 19 settembre, mi sono svegliato in una stranissima posizione con braccio dx e mano dx rigirate e schiacciate dietro la schiena. Premessa importantissima: NESSUN DOLORE, NESSUN ADDORMENTAMENTO DI ALCUNA PARTE, NESSUN FORMICOLIO, AIUTATO DALLA MANO SX POSSO FARE QUALUNQUE MOVIMENTO POSSIBILE IMMGINABILE; RIPETO, SENZA DOLORE ALCUNO, PERFETTA SENSIBILITà AL TATTO AL CALDO E AL FREDDO, TUTTO NORMALISSIMO INSOMMA!!!! Ma svegliandomi non riuscivo più ad alzare la mano, a compiere il cosiddetto gesto dell “ALT”, riuscivo ad alzare la mano a mò di pugno chiuso ma senza poter distendere le dita verticalmente, senza poterle alzare e anche posando la mano su di un tavolo non mi era possibile alzare le dita. Sono pianista affermato di 35 anni, ho studiato con grandissimi maestri che mi hanno sempre insegnato la tecnica “muscolare” e del peso (utilizzando cioè la gravità e non le ossa per spingere sui tasti, ne alcuna forma di durezza, sempre e solo massimo relax, minimo sforzo per ottenere massimo risultato), mai una tendinite in 20 anni, mai un’infiammazione, sempre tutto perfetto a differnza di un’altissima percentuale di miei iilustri colleghi. Venerdì stesso in serata mi son subito recato al pronto soccorso S.Spirito di Roma dove mi hanno diagnosticato, senza nemmeno toccarmi, un deficit neurologico periferico (escludendo totalmente l’origine centrale), una sorta di infiammazione di un qualche nervo. Mi han detto che in circa 48 ore sarebbe passato ma NIENTE, forse un lievissimo miglioramento, ho iniziato a prendere cortisone ieri sera (Lunedi 22) con oggi (mart.23) sono alla terza compressa (Bentalsan, preceduta da un gastroprotettore, Lansoprazolo) su consiglio del medico e venerdi mattina farò un esame EMG (elettromiografia). Noto un leggerissim0 ma assai lieve miglioramento,sollevo benino pollice e indice, poco il medio, nulla anulare e mignolo, ma nulla per poter suonare e ho già perso tre importanti concerti, sono disperato ma consapevole di quanto sia difficile tramite questi post dare risposte. La prego, un qualche consiglio, è la mia vita, insegno anche ma non so fare altro…è la mia vita. (se vuole cerchi il mio nome su internet, so che non pubblicate la mail, in essa è contenuto cognome e nome, ci sono video audio, sono sincero). Noto anche che questo lieve miglioramento dura pochi secondi se mi metto al piano. poi tutto torna come prima…forse non devo sforzare. Attendo un suo qualunque consiglio e grazie, ho le lacrime agli occhi mentre le scrivo..la prego..
distinti saluti.
L.B.
Sindrome da compressione del radiale detta anche sindrome dell’interosseo posteriore. Non è particolarmente inconsueta. Sicuramente determinata dalla posizione assunta durante la notte (data l’assenza di sintomi e segnali premonitori precedentemente).
Capisco “le lacrime agli occhi”, troverà modo di di trasformarle in un jazz “sofferto” nei prossimi giorni.
Credo utile la EMG per conferma diagnostica ma non certo per la cura.
Ottimo l’uso del cortisonico, aggiungerei un neurotrofico e non smetterei di suonare (tra le altre cose il pianoforte è una ottima fisioterapia – magari “piccola Anna”). Migliorerà in fretta, ne sono certo.
Gentilissimo dott. Franzone , ho 65 anni , da un’anno mi sveglio spesso la notte con le dita intorpidite ,mignolo e anulare ,più esteso alla mano sinistra , ho fatto l’elettromiografia ,mi si dice che è tutto a posto , che probabilmente il problema è alla cervicale ,
ho fatto risonanza magnetica e tac con contrasto , si riscontra
un angioma osseo cervicale , che però è una vertebra più in basso
della radice del nervo ulnare e non influenza niente non cè nessuna compressione neanche al midollo ,gli esami del sangue sono perfetti, non ci sono ernie , non sò più a che santo chiedere ,
distinti saluti Angelo.
Ripeta la EMG rivolgendosi ad un neurologo, il deficit è sensitivo bisognerebbe quindi indagare le VCM e VCS dell’ulnare e questo non sempre viene fatto. Inoltre se ho ben compreso il disturbo è solo notturno, quindi farebbe pensare a “parestesia notturna” che riconosce una genesi di tipo misto (vascolare, neurologico) sostanzialmente legata alla postura ed alla debolezza dei muscoli della spalla. Un po come quando ti si “addormenta” una gamba.
Gentilissimo Dottor Franzone,
grazie mille per la risposta, è sato gentilissimo e molto chiaro….purtroppo dopo una settimana nulla è cambiato e sinceramente non potendo sollevare le dita mi è impossibile suonare col la mano dx, apparte qualche scarsa debol nota con pollice e indice, come le dicevo alcuni movimenti sono impossibili; è come se avessi una paralisi, mi è impossibile sollevare le dita, domattina ho l’esame EMG. Dopo 3 giorni di cortisone Bentalene 1 mg (2-3 al giorno) sono passato a qualcosa di più “serio” Delatacortene 25 mg (1-2 al giorno), per ora ne ho presa una, quanto ci vorrà secondo lei? una settimana? forse 2?
Una particolarità ho notato: quando mi sembra di avere un leggerissimo miglioramento mettendomi al pianoforte, dopo 30 secondi circva torna tutto come prima, come se “sforzando” annullassi il miglioramento conquistato (seppur davvero minimo)…le farò sapere, se intanto mi può delucidare ulteriormente sulle tempistiche e grazie ancopra davvero tanto…il fatto che pensa che questo deficit possa passare già mi fa stare
meglio. (grazie anche per aver citato il brano….:))
LB
I tempi dipendono dal tipo di “danno” subito dal nervo. Dovrebbe essere di scarsa entità non avendo una paralisi ma solo una facile esauribilità. Chieda a chi la cura se utile aggiungere un neurotrofico (come capirà non posso prescrivere farmaci a distanza). Sono veramente interessato a conoscere la diagnosi e l’evoluzione. Mi farà sapere? Comunque non pubblicherò i dati sensibili. Grazie.
Gentilissimo Dott. Fanzone,
grazie come sempre per la celere risposta, ecco i risultati dell’EMG (se mi scrive via mail le mando i tre fogli con tutti i grafici e anche qualche privata notizia ulteriore…)
“Conclusione: esame neurografico del n radiale dx nella norma Attività spontanea asssente nei muscoli esplorati.
Si consiglia ulteriore controllo tra 1-3 mesi”
Mi han detto che il nervo è a posto, non ha “interruzioni” ma lo schiacciamento dovuto dalla posizione prevede tempi di recupero che potrebbero anche arrivare a 6 mesi…! cavolo…
Lei gentilmente dice che non ho paralisi ma in effetti il 4 e 5 dito non li alzo per nulla e anche la rotazione orizzontale del polso è ai minimi livelli quasi non ruota a destra, fondametale nel mio mestiere per permettere al pollice di “pasare” sotto le altre dita. Continuo col Deltacortene 25 mg da 2 giorni anche se noto che cambia poco e niente e prenderò anche quel che mi ha consigliato lei ma mi è stato detto che solo il tempo potrà fare qualcosa. Ripeto che quando mi metto al piano sembra essere migliorata la situazione ma dopo 30 secondi torna come all’inizio. Se qppunto gentilmente mi scrive le mando i 3 fogli interi col referto in formato PDF.
Aspetto e la ringrazio
LB
Dimenticavo di dirle che proverò una visità privata da un bravo chiropratico consiglomi, cha ha già avuto a che fare con sportivi e musicisti…mah…
Gentile dott. Fanzone,
le avevo risposto qui ma ora non vedo più il mio post…
se potessi aver modo di inviarle l’esito dell’EMG potrebbe conoscere bene la diagnosi e sempre se possibile consigliarmi in merito, è stato fin troppo disponibile lo so, però avrei piacere di mandarle i risultati dell’esame, ma non so come allegarli qui.. grazie
L.B.
Qui non si può. Può utilizzare la mail giuseppe.fanzone@alice.it
Gentilissimo Dott. Fanzone.
Nel caso di avere la Sindrome da intrappolamento del nervo ulnare al gomito, il suonare il pianoforte peggiora l’affezione?? La diagnosi, nel mio caso è ancora d’accertare.
GRAZIe mille
NOn è una delle attività a “rischio”. Magari però controllare la postura…
Buonasera Dottore sfortunatamente sospetto d’avere la sindrome del cubitale, mi sveglio da circa due mesi durante la notte con le braccia molto doloranti ed addormentate, inizialmente solo il destro poi entrambe. Ho dolore leggero ma continuo a gomito e polso lato esterno ( ulna) , mano e avambraccio e movimenti semplici come il piegare il polso all’esterno o distendere le dita sopratutto anulare e mignolo mi tornano difficili, sento leggere scosse e intorpidimento.
Tutto ciò potrebbe essere legato a problemi cervicali?
Soffro di dolori cervicali da qualche anno a seguito di una caduta da cavallo, non mi sono mai rivolta a nessun medico sottovalutando il problema, e toccando atlante ed epistrofeo noto che non sono allineate e ho dolore se premo tra le due ossa.
A chi posso rivolgermi per una diagnosi?
Grazie rimango in attesa del suo parere
Giulia
La diagnosi potrà essere perfezionata da un ortopedico o da un fisiatra. Forse meglio rivolgersi prima ad un fisiatra che si occupi di manipolazioni vertebrali.
Gent.mo Dr. Fanzone, mi scuso in anticipo della prolissità che mio malgrado caratterizzerà il mio post…purtroppo devo illustrarle tutte le circostanze esistenti prima e durante il manifestarsi di quelli che sembrano essere gli stessi sintomi di cui si tratta in questo spazio (della cui esistenza colgo occasione per ringraziarla profondamente: non so perché ma stando a contatto con altri pazienti si patisce di meno!),perché solo in tal modo lei potrà aiutarmi a districarmi tra una molteplicità eccessiva di potenziali cause e/o concause dei suddetti. Esattamente una settimana fa…alle 16:00, mi preparavo per andare a correre, (ho ripreso da alcuni mesi una regolare attività fisica dopo alcuni anni 🙁 di ristagno muscolare e sanguigno…essendo un po arrugginito,durante la corsetta,per il momento, alleno solo i muscoli che son rimasti tonici…ossia i pettorali…con piegamenti sulle braccia) ,ma appena infilo le mani nelle tasche dei pantaloncini per accomodare le tasche…zac! Mentre quelli erano stesi ad asciugare ,una vespa si era accomodata nella tasca destra e aspettava giusto il mio indice per pugnalarlo. In 40 anni non son mai stato punto da vespe per cui non potevo sapere se fossi allergico o meno…ma poiché due anni fa mi beccai 4 punture di calabroni restando praticamente illeso, a parte il fisiologico dolore per due o tre giorni, ho ritenuto di non esserlo, cosi ho applicato un po di pomata al cortisone e son andato a correre.
La sera va tutto bene…il mattino dopo anche…finché, verso la mezzanotte (quindi esattamente 32 ore dopo la puntura) mi accorgo di avere le ultime due dita di entrambe le mani addormentate ( non proprio contemporaneamente ma prima una mano e poi l’altra…non ricordo la sequenza ma penso a qualche minuto di distanza comunque)…non ci faccio molto caso dato che la posizione ( gomiti puntati sulla scrivania e cellulare in uso)mi sembrava una valida motivazione…cosi scrollo le braccia ma mentre la mano sx torna a posto in pochi attimi, la destra non smette di formicolare…e non ha tuttora smesso. Confesso che sono un accanito consumatore di sms anche di tastiere per pc, e che probabilmente questi indolenzimenti di pochi secondi mi son già capitati in passato…semplicemente non ci ho fatto caso…non gli ho dato più peso di quanto ne dessi al semplice addormentarsi di una gamba dopo una posizione seduta prolungata o poco corretta…bene…fin qui tutto sembra rientrare perfettamente nello schema della compressione del nervo ulnare (il fatto che sia successo anche all’altra mano lascia aperta sia l’ipotesi della sede cervicale sia quella della sede-gomito…la prima perché di là si dipartono entrambi i nervi ulnari,la seconda perché se ho un gomito predisposto alla sindrome in oggetto,è probabile che anche l’altro lo sia…questo mi pare di aver capito da quanto letto finora in questo sito…sono un ignorantone in anatomia e mi mancano le nozioni-base…tutto ciò che faccio è cercare di applicare un po’ di logica a quelle nozioni che possiedo…o meglio,credo di possedere…e quindi son ben conscio di poter incappare da un momento all’altro in una o piú castronerie).
Tutto quindi sembra condurre alla fattispecie “nervo ulnare compresso e/o deteriorato” se non fosse per la maledetta vespa…perché,nel medesimo istante in cui mi rendo conto che il formicolio sta durando qualche secondo di troppo,e mi fermo quindi ad “ascoltare” la mano, sento un riacutizzarsi molto rapido (forse è più esatto dire “acutizzarsi” perché fino a quel momento non era mai stato acuto) del dolore della puntura. Spalmo un altro po di pomata…mi corico,e al mattino mi trovo l’indice raddoppiato di dimensioni, e non è un’esagerazione. Il medico curante fuori Italia per un convegno, mi rivolgo al farmacista che mi dà un antistaminico e un’altra pomata al cortisone (essendo la mia poco indicata in questo caso secondo lui) e per il formicolio mi consiglia di aspettare perché potrebbe anche essere un semplice effetto del veleno… Lunedì il mio medico curante mi dà lo stesso consiglio…continuare col cortisone per una settimana e poi se non dovesse passare…indagare al livello della cervicale e, ma solo dopo,su mio consiglio dettato dall’aver letto questo sito, del gomito. (ma ha parlato di semplice radiografia…forse per non allarmarmi…o forse perché non è molto ferrato…almeno cosi mi è parso quando,dopo aver lui espresso la convinzione che se non passava poteva solo essere ernia cervicale, alla mia affermazione “potrebbe trattarsi, da quanto ho letto, anche di tunnel cubitale” ha risposto “no!Il tunnel carpale non centra nulla!” …come se il tunnel cubitale fosse un sinonimo di tunnel carpale…o addirittura una parolaccia… mah…).
Mi son deciso a scrivere oggi perché oggi credo di poter dire che i due indici son tornati di dimensioni uguali…mentre il mignolo è rimasto intorpidito e scarsamente sensibile…invece solo l’anulare ha ripreso un po di sensibilità…entrambe le dita sono debolucce e faccio fatica a contrarre i muscoli della mano. Il dito medio sembra aver conservato forza e sensibilità,come il pollice e l’indice ormai sgonfiato. Ma c’è qualcosa di strano: non riesco a divaricare indice e medio per formare una “v” o meglio riesco a divaricarli circa la metà di quanto riesco a fare con l’altra mano. Inoltre sempre queste due dita,medio e indice, hanno perso la forza nel “tagliare”(mi riferisco al movimento di chiudere le forbici della morra cinese,come a voler schiacciare una sigaretta). Infine,se tendo tutta la mano a dita divaricate, medio,anulare e mignolo non si tendono completamente…restano orizzontali mentre le altre dita (e tutte le dite dell’altra mano) riescono a formare una lieve curva all’insù per lo meno con le falangette. O forse si tendono per alcuni attimi e poi cedono…forse la si può definire esauribilità come lei ha fatto parlando delle dita del signor pianista cui auguro una rapidissima e completa guarigione…come a tutti gli altri che hanno scritto qui. Ma lei ha scritto, in uno dei suoi post , che il non riuscire a tendere le dita non le sembra correlato al nervo ulnare, bensì a quello radiale (sempre che la mia ignoranza non mi abbia fatto prendere fischi per fiaschi) e anche questo mi disorienta un po’.
Altri dubbi mi sorgono in base al fatto della totale assenza di dolori…nel senso che mi pare strano avere un’ernia cervicale e non avere nemmeno un dolorino nella zona in cui l’ernia si trova…e lo stesso discorso per il tunnel cubitale: possibile che un nervo incastrato e schiacciato non mi provochi sensazioni dolorose anche dove avviene lo schiacciamento? Credo di si altrimenti non servirebbero tutti questi esami…ma faccio fatica 🙂
In conclusione non so cosa chiedere o meglio avrei troppe cose da chiedere ma mi rendo conto che il solo leggere tutto questo insieme di confusione sarà stato uno sforzo e uno stress eccessivo per poter pretendere anche tutte le risposte…mi limiterò a chiederle un paio di cose:
1) Secondo lei, nonostante le dissonanze dai sintomi “standard” (difficoltà nel tendere le dita e medio-indice che non si divaricano e che non hanno forza nel “tagliare”) siamo nell’ambito della sindrome del tunnel cubitale?
2) E se sì, siamo già nella fase critica…cioè nel “troppo tardi per evitare l’intervento”? E quindi mi conviene stringere i tempi per ridurre al minimo la perdita di forza e sensibilità, oppure posso permettermi di aspettare un’altra mezza settimana per vedere se il cortisone sortisce effetti e poter così incolpare il veleno della vespa e/o il gesto brusco e fulmineo della ritrazione della mano dalla tasca?
La saluto e mi scuso sinceramente sia della lunghezza spropositata e confusa del mio messaggio, sia degli errori di ortografia ma sto scrivendo dal cellulare (recidivo,sì,ma per una giusta causa in questo caso!) La ringrazio tanto già per il fatto di aver creato questo sito e messo il suo sapere a disposizione di chi soffre…se poi vorrà anche rispondere alle mie domande, tante grazie in più:)
Cordialmente, Tommy.
Sapevo che avrei dimenticato particolari importanti…tento di rimediare:
1)In quei giorni prendevo un integratore a base di vitamina C ed estratti di parecchie erbe che sulla confezione e sul bugiardino non viene descritto come farmaco, e non esiste nemmeno la voce “effetti indesiderati”, ma è un coadiuvante del microcircolo…lo prendevo perché sugli stinchi mi erano comparsi alcuni capillari un po troppo visibili. Potrebbe aver coadiuvato il veleno a far più danni del normale?
2)Durante la corsa, poco prima dei piegamenti sulle braccia, onde pompare il sangue nelle articolazioni superiori ed evitare quindi strappi o stiramenti, sono solito ripetere un esercizio che ci facevano fare una quindicina di anni fa in palestra(praticavo karate) e che consiste, correndo, nell’alternare velocemente le posizioni palmo aperto e palmo chiuso (non a pugno, ma con falangine e falangette parallele,in modo da sbattere i polpastrelli delle 4 dita indice-mignolo sulla parte inferiore del palmo producendo una sorta di schiocco…un po’ come fanno alcuni nel salutare con la mano) e tenendo le braccia alternatamente in tre posizioni: tese in avanti perpendicolarmente al busto, tese in alto parallelamente al busto e tese all’infuori a prolungamento delle spalle(tipo apertura alare). Le braccia quindi son sempre tese, ma ciononostante mi fanno pensare alcune sue parole in merito al movimento potenzialmente dannoso per il nervo ulnare che è quello di stringere una spugna…se è così, allora anche questi esercizio potrebbe essere stato la causa scatenante? Crede che dovrei eliminarlo dal “repertorio”?
Grazie mille e ancora una volta chiedo scusa della lungaggine.
Tommy.
Un’ ultima precisazione (lo giuro!): Per quanto riguarda la difficoltà nel tendere le dita,oggi pare limitata a mignolo e anulare che comunque si tendono ma non completamente (non si crea quella linea leggermente concava che si crea tra falangina e falangetta sul dorso delle altre dita. Ma questo solo a dita divaricate….se invece unisco le dita tra loro e tento di tenderle,non riesco a raggiungere nemmeno la posizione orizzontale,la mano si ferma in una posizione quasi “a coppetta” e per poter tenderla ulteriormente devo necessariamente divaricare le dita.
Lungo il suo commento? Noooo, come le viene in mente!
Che si tratti di sofferenza ulnare pochi dubbi. Ma non è propriamente una sintomatologia “usuale”. Se fosse certo della comparsa del disturbo dopo il morso allora potrebbe essere una rara, inusuale e francamente anche imporbabile reazione neurotossica da veleno di imenottero. Segua il consiglio del Curante ed aspettiamo.
Ehmmm diciamo pure chilometrico allora :)))
Grazie mille…comunque fino ad oggi ho notato piccolissimi miglioramenti quotidiani…la sensibilità l’ho recuperata totalmente per quanto riguarda l’anulare, mentre per quanto riguarda il mignolo solo parzialmente. Idem per la forza delle dita…questo ha ridotto la mia preoccupazione…che però adesso si è spostata sulla perdita di volume di un muscolo…non so come si chiama ma sarebbe quello con cui credo si dovrebbe sferrare il colpo di taglio con la mano in certe arti marziali…nella mano sana lo contraggo e indurisco proprio servendomi di anulare e mignolo…nella destra lo stesso identico movimento riesco a farlo (prima non ci riuscivo nemmeno) ma il muscolo non risponde come nell’altra mano e la cosa che mi preoccupa è che l’ipotrofia dopo nemmeno due settimane è già fin troppo evidente (coi palmi aperti rivolti verso di me, guardando il profilo esterno delle mani, si nota che nella sx, dalla fine del polso fino alla base del mignolo, esso segue una curva convessa ininterrotta, mentre nella dx il profilo, per i primi due centimetri dalla fine del polso, segue una linea diritta, se non leggermente concava…per poi divenire convesso come nell’altra mano…il muscolo di cui parlo è quello che crea una linea convessa in quei primi cm alla base del palmo).
Va bene…per il momento finchè noto miglioramenti attendo, se poi mi accorgo che quel muscolo non riesco più a muoverlo mi farò vedere da un neurologo e/o un ortopedico….e nel caso in cui il mio sia un caso raro o addirittura unico la terrò informato in modo da arricchire il suo bagaglio gratuitamente, sperando cosi di risarcirle lo sforzo profuso nel tradurre i miei scritti in termini anatomicamente comprensibili 🙂
Ancora grazie 🙂
Tommy
Allora a presto.
Buongiorno Dr. Giuseppe,
sono stata operato al tunnel carpale il 3 ottobre 2014, il meidco, durante l’operazione mi fece “saltare un nervo” e mi disse che probabilmente avrei sentito male per un paio di mesi.
Ora, a distanza di più di un mese, ho la ferita che mi fa sempre prurito, molto sensibile e spesso sento pungere.
Non ho dolore ma solo questi sintomi.
Secondo Lei, sono normali o è meglio che mi faccia controllare ancora? Vorrei un suo parere. Grazie mille per la cortese risposta.
Non so cosa significa “saltare un nervo”. Il disturbo lamentato però sembra di scarsa rilevanza, pertanto ritengo utile aspettare ancora un po prima di preoccuparsi.
Buongiorno,
Ho 27 anni, soffro di formicolio a 5 dito e metà ulnare del 4 quando tengo il gomito sinistro flesso (leggendo da disteso o prima di dormire) da quando ho 20 anni in seguito ad un trauma sportivo. Ultimamente, da circa 2 mesi, quando sono disteso a letto avverto le stesse parestesie anche all’arto controlaterale, in assenza di traumi. In entrambe le braccia le parestesie scompaiono estendendo completamente il gomito. Di giorno nessun problema, nemmeno durante l’attività lavorativa (lavoro in un reparto di radiologia). Può essere lo sport a causare questo fastidio? C’è qualche farmaco neurotrofico che risulta particolarmente indicato nel trattamento? Faccio palestra, nuoto e corro, in tutto 3-4 volte a settimana. Grazie anticipatamente e complimenti per la disponibilità dimostrata,
Mattia
Esistono degli integratori alimentari a base di sotanze neurotrofiche. Hanno sicuramente una loro funzione. Perchè non adottare tecniche di evitamento? Il suo corpo pare dirle: smettila di leggere a letto! 😉
Salve dottore, ormai da quasi due settimane ho il mignolo e parte dell`anulare della mano sinistra addormentati. Ho 28 anni e svolgo un`attività sedentaria che mi porta a trascorrere molte ore seduta al pc. Sono solita inoltre dormire sul fianco sinistro con il braccio piegato. Il mio medico sostiene si tratti di cervicobrachialgia. Ho fatto la radiografia della colonna vertebrale, del braccio e della mano e mi è stato riscontrato un appiattimento della lordosi cervicale. Il medico mi ha prescritto per ora del dexibiprofene e intende tra un mese farmi sottoporre a un ciclo di fisioterapie. Cosa ne pensa? La ringazio in anticipo.
La zona “addormentata” corrisponde a quella innervata dall’ulnare. L’ulnare può soffrire sia a livello cervicale che periferico (al gomito in genere). La sua storia clinica farebbe comunque ipotizzare una compressione al gomito per strofinio sulla scrivania o per mal posizione durante la notte. Cominciamo quindi a modificare le abitudini di vita, questo potrà portare a rapidi benefici, visibile ed apprezzabili da lei stessa. Se questo non dovesse avvenire allora sarà necessario approfondire.
Salve Dottore,
mi chiamo Giuseppe e ho 16 anni. Dovrei fare questo intervento e ad essere sincero ho molta paura. In cosa consiste? Anestesia locale? Dopo l’operazione cosa succede? Grazie per la risposta!
Naturale essere preoccupati ed avere paura. Ma è più brutto a dirlo che a farlo.
Gentile dottore,
sono una studentessa di 22 anni. Due mesi fa ho iniziato ad avvertire il classico formicolio al quarto e quinto dito e parte del palmo della mano destra (con cui scrivo per diverse ore ogni giorno) accompagnato da ipostenia complessiva della mano. Il formicolio è più intenso al mattino appena alzata e quando fletto velocemente il braccio. Nell’ultima settimana i sintomi sono peggiorati con aumento del formicolio, fitte al gomito e alla mano, occasionale formicolio anche della mano sx. Dall’elettromiografia di più di un mese fa risulta una lieve riduzione in ampiezza della conduzione del nervo ulnare dx.
Su consiglio di un fisiatra mi sono rivolta a un ortopedico che mi ha proposto l’intervento previa elettromiografia di “conferma”. Avrei alcune domande da porle:
Mi è stato consigliato di non piegare il gomito, quali altri movimenti è bene che eviti per non pegiorare la situazione?
L’elettromiografia è un esame sufficiente per decidere di operare o sarebbe più opportuno sottopormi ad altri accertamenti (RMN o ecografia..)?
E’ preferibile l’intervento in artroscopia o quello a cielo aperto (proposto dall’ortopedico)?
Secondo la sua esperienza quali sono le possibilità di recupero dopo l’operazione e il problema può recidivare?
La ringrazio per l’attenzione
Cordialmente
Laura
1) due mesi sono pochi perchè la EMG risulti affidabile,
2) non saprei come fare l’intervento in artroscopia e a dire il vero è la prima volta che ne sento parlare,
3) provi a verificare la postura del suo gomito durante la scrittura,
4) usi un farmaco “neurotrofico”,
tra due mesi ne riparliamo.
Gentilissimo Dott. Fanzone ,
sono un ragazzo di 26 anni e da circa un mese accuso una sintomatologia affine alla Sindrome del Tunnel Cubitale ma con l’aggiunta di qualche sintomo in più. Premetto che pratico, ad un buon livello, powerlifting (una “branca” del sollevamento pesi).
Inizialmente i sintomi sono incominciati all’arto sx, poi da circa 1 settimana anche al gomito dx. La sintomatologia è più intensa al gomito sx con però dei fastidi in più quali: dolore a livello dell’ipotenar della mano sx quando eseguo esercizi come la panca piana con bilanciere (questo da 3 mesi) e una sorta di scatto che sembra percorrere l’avambraccio dal polso al gomito quando eseguo il movimento di prono-supinazione della mano-avambraccio sx, inoltre ho accusato (adesso quasi scomparsi) fastidi non bel localizzabili a livello della zona posteriore della spalla/scapola/vertebre basse del tratto cervicale. Dunque, detto questo, aggiungo che ho interrotto da circa un mese la pratica sportiva ma la sintomatologia non sembra regredire ed inoltre ho fatto una visita specialistica da un ortopedico il quale mi ha mandato a fare una EMG + ENG per verificare l’ulnare in 3 punti (radici nervose cervicali, gomito e al c. di Guyon). Il referto parla di LIEVE NEUROPATIA ULNARE SN AL GOMITO DI TIPO NEUROAPRASSICO senza alterazioni da altre parti, ne al c. di Guyon e senza segni di lesioni radicolari.
Vorrei capire schiettamente cosa lei pensa di questa situazione, pur non avendomi visitato. So bene che le diagnosi a distanza non esistono (in un certo senso sono un suo collega essendo da poco un odontoiatra) però una idea ce la si fa’ sempre ;).
La ringrazio e cordialmente la saluto.
Sintomatologia bilaterale… dolore ipotenar… disturbi spalla…
e se fosse una sofferenza di tipo muscolare per esempio… flessore ulnare del carpo e palmare lungo?
Buongiorno Dottore.
Ho 32 anni, faccio l’impiegato e passo diverse ore davanti al computer. Ultimamente per via della mia postura mi sono messo a fare esercizi di stretching per il collo. Esercizi che prevedono anche la “tensione” delle braccia dietro la schiena. Da 6 giorni mi ritrovo con mignolo e anulare con un formicolio e la zona interna del gomito sensibile, che da la classica scossa che tutti conosciamo. Nel frattempo ho interrotto gli esercizi. Quale può essere il problema? Ha qualche consiglio?
Stretching… un tipo di attività fisica complessa e delicata. Se ha notato la concomitanza di questi esercizi di “tensione” delle braccia con la comparsa del disturbo al mignolo è molto probabile che ci sia un collegamento. Aspetterei a preoccuparmi ma nel fratempo magari cambio esercizio.
Buongiorno dottore, volevo esporvi il mio problema alla mano sx che specialmente durante la notte mi si addormenta avverto pungiture al mignolo e anulare e a volte ho fastidi anche al gomito . Da quanto letto qui sembrerebbe un problema al tunnel cubitale e voglio precisare che presento questi disturbi da una settimana cosa devo fare posso evitare l’intervento? Ho chiesto al curante e secondo lui e il carpale ma da quanto letto qui non penso vorrei evitare interventi inutili la ringrazio anticipatamente per la sua risposta grazie
Ad essere operati si fa sempre in tempo. Una settimana di disturbo è poco per decidere in tal senso. Verifichi piuttosto se è cambiato qualche cosa nella sua giornata tipo. Nuovo lavoro? Cambio di letto? ….
Salve dott, cambiai letto per una notte circa dieci gg fa e mi svegliai in piena notte con il braccio fuori dal letto appesso alla’altezza del gomito con un dolore strano al gomito, dopo qualche gg o avvertito tutti i sintomi che vi ho elencato in precedenza che corrispondono a quelli che elencate voi ora sono in attesa x emg e i fastidi non sono scomparsi o problemi alla mano e dita h24 cosa faccio devo accelerare i tempi x gli esami e secondo lei si tratta di sindrome del tunnel cubitale? Grazie x la sua risp
La sofferenza nervosa nella sindrome del canale cubitale è lenta e progressiva. Nel suo caso sembrerebbe acuta, il dato che racconta di questo risveglio notturno, porta a pensare ad un compressione acuta magari in un punto diverso del percorso del nervo. Questo tipo di distrubo ha in generale la tendenza alla guarigione spontanea. Le serve comunque una visita da un neurologo. EMG? La prescrivono tutti ma chi la sa leggere? Emg? Non da risultati validi prima delle 6 – 8 settimane dall’inizio dei disturbi.
Grazie x le risposte dott. Volevo mettervi al corrente di un’altro problema che ho avuto circa due settimane fa in piena notte mi sono svegliato perche non riuscivo a respirare alzandomi ho cercato di tossire perche sentivo liquidi in gola e andando in bagno ho ripreso a respirare parlamdo con il curante pensa che possano essere associate le due cose lui pensa ad un problema di circolazione lei cosa ne pensa grz dott. A l’emg lo rimandata come da vostro consiglio
Veramente complesso da parte mia senza avere avuto l’opportunità di visitarla. Però sono sinceramente curioso. Ci terremo informati?
Salve sono un ragazzo di 21 anni iperteso, l’ansia fa parte costantemente nella mia vita, volevo sapere il motivo per cui, alzo il braccio anche mentre sono a riposo, minimo sforzo e mi formicolano braccia e mani e intorpidiscono… Da notare che ho vene gonfie nel palmo della mano essendo che sono portiere di calcio, grazie in anticipo
Iperteso nel senso che ha la pressione alta?
Formicolio (parestesie) nella posizone che lamenta sono un disturbo piuttosto frequente. Sofferenza cervicale, debolezza muscolare le cause più frequenti. Disturbi circolatori? Anche.
Non è preoccupandosi che si risolvono i problemi, farsi visitare potrebbe essere un buon inizio.
Gentile dott. Ho un ipertrofia del muscolo dorsale interosseo tra il primo e il secondo dito cosa potrebbe essere ? Se avvicino il primo e il secondo dito il ventre muscolare che vedo risulta essere piu grande della nano sin sicuramente c è qualcosa ma non riesco a trovare la causa anche dopo Visita ortopedica
Vorrei aggiungere che ho il terzo dito a scatto che presto sarà operato di tenolisi. Quello che non capisco è il gonfiore edema tra il primo e secondo dito. Se ricordo bene la zona dovrebbe essere non innervata … l ortopedico mi ha liquidato come possibile ciste ma l eco fatta non rivela nessuna ciste… pensavo alla sindrome di de quervain ma i sintomi e segni non ci sono… ho prenotato uma rm mano polso. … ma è possibile che clinicamente e in eco non si veda niente ?
Sul fatto che la mano sia una zona non innervata mi permetta di dubitare. Tra pollice ed indice si trovano diversi fasci vascolari, alcuni muscoli e molti tendini, una qualsiasi di queste strutture può essere edematosa anche senza formazione di “cisti”. Riguardo alla autoprescrizione di RMN sono assolutamente in disaccordo per il semplice fatto che forse il paziente neanche sa “capirla” una risonanza.
Difficile dirlo. Magari è una ipertrofia naturale da maggiore potenza, da maggiore uso della destra. O potrebbe essere la mano sinistra ad essere “sgonfia”?
Buongiorno Dottore
pratico l’arrampicata sportiva e da circa due mesi, dopo una caduta in parete ove ho picchiato il gomito sinistro, presento formicolio più o meno marcato a seconda del momento al mignolo, parte dell’anulare e del palmo. Ho eseguito una EMG che ha confermato una marcata compressione del nervo ulnare al gomito e una RX che invece non ha evidenziato nessuna alterazione.
La motilità e la forza della mano sono discrete ma il disturbo , a volte abbastanza fastidioso, non passa.
Con la presente desidererei chiederle a quale specialista ( ortopedico , neurologo o altro ) sarebbe più opportuno mi rivolgessi.
Inoltre desidererei sapere se è indispensabile sospendere la mia attività sportiva o posso continuare ad allenarmi anche se con moderazione.
Grazie in anticipo per la cortese risposta
La cosa da valutare è se questo “disturbo” ha una tendenza al miglioramento oppure no. In altre parole, se la compressione è avvenuta due mesi fa e non è più presente il nervo tenderà anche se con lentezza a guarire, viceversa se ancora presente dovrà essere risolta. Lo specialista per la diagnosi è sicuramente il neurologo, uno serio le dirà che deve aspettare ancora del tempo per una diagnosi precisa. Lo specialista per la soluzione chirurgica è l’ortopedico ed in questo caso sarà lei a volere aspettare.
Grazie mille per la cortese e celere risposta.
Difficile dire se la situazione sta migliorando poichè i sintomi variano di intensità durante il giorno. Se effettivamente la compressione non c’è più quanto tempo può essere necessario per la guarigione ? Ci sono tests da effettuare per una valutazione oggettiva della situazione ?
Saluti e grazie ancora.
Esistono test specifici per comprendere il tipo di danno nervoso ed in genere sono eseguiti dai neurologi. I tempi di guarigione variano un pò in base al soggetto ed al tipo di lesione comunque sono piuttosto lenti. Tenga presente che viene indicato un periodo di ricrescita del nervo periferico di circa 1mm al giorno. Facciamo un pò di conti?
salve dottore a me viene un forte dolore all’anulare destro e al mignolo quando cucio e anche di notte il dolore è molto forte sono costretta a stendere il braccio fuori dal letto per farmelo passare, credo di avere la sindrome del tunnel cubitale,vorrei sapere posso curarmi con dei farmaci tipo cortisone o dovrei operarmi? saluti maria
La diagnosi mi pare corretta, però… il fatto che il disturbo compaia durante una specifica occupazione dovrebbe fare riflettere sul come cambiare posizione del gomito durante il cucito. Penso che la soluzione starà li e non nei farmaci.
io cucio le scarpe a mano e facendo questo lavoro che mi sono accorta di questo dolore, ho anche un forte dolore alla spalla e al gomito non so se fa parte tutto del tunnel cubitale
Buongiorno Egr. Dott. Fanzone, ho 39 anni e da qualche mese mi si addormenta una mano durante la notte, piu’ spesso la destra ( io sono destrimane ) ma a volte anche la sinistra, e ultimamente devo massaggiarla a lungo perchè torni la sensibilità. Tutta la mano è insensibile, con formicolio e mi sembra anche fredda, soprattutto nell’anulare e nel mignolo. Quali esami mi consiglia di fare? Grazie anticipatamente per mettere a disposizione la sua conoscenza e la sua competenza. Fiodora
Le parestesie notturne sono frequenti, generalmente attribuite a problemi della colonna cervicale. La causa più frequente è invece la debolezza dei muscoli della spalla che rende più scoperto il fascio nervoso dell’ascella. Non esistono “accertamenti” specifici anche perchè di solito durante il giorno si è completamente asintomatici. Cambiare postura del sonno, usare un cuscino per sostenere il braccio, un pochetto di ginnastica di potenziamento muscolare della spalla dovrebbe darle sollievo.
Grazie per la risposta esaustiva. Provvedero’ a seguire i suoi consigli. Fiodora
Buongiorno dottore ,volevo chiederle se e’ possibile soffrire di tunnel cubitale carpale e tendinite De Quervein in entrambe le braccia.Grazie
Cordiali saluti
La sfiga non è mai abbastanza ed a volte si accanisce 😉
Salve Dottore, da circa dodici giorni lamento formicolii al dito mignolo ed anulare ed un leggero dolore localizzato (anche se negli ultimi giorni i formicolii si sono un pò attenuati).
Siccome faccio un lavoro impiegatizio ho notato che ho l’abitudine di caricare sul taglio della scrivania l’avambraccio (proprio all’altezza del nervo ulnare dorsale e del gomito).
Inoltre più volte mi è capitato di addormentarmi sulla poltrona sorreggendo la testa con l’avambraccio a gomito poggiato sul bracciolo della poltrona (con relativo risveglio causa intorpidimento – questo mi succede da tempo). L’ortopedico mi ha prescritto una elettromiografia che è stata eseguita da un neurologo; quest’ultima ha confermato i suoi sospetti ossia la sofferenza del nervo ulnare a livello del gomito.
In particolare mi è stata evidenziata una VCM al S Ulnare sopra gomito pari a 48,5 m/s e sotto gomito 58,2 m/s.
La diagnosi è stata quindi: Reperti elettrofisiologici indicativi di sofferenza post-gangliare del nervo Ulnare sinistro, di grado moderato al gomito, come da compressione alla doccia oleanica sinistra.
Infine ho notato che avendo apportato modifiche alla mia postura e tenendo a riposo il braccio (per quanto possibile) i formicolii si sono attenuati ed accuso solo un lieve dolore e torpore.
Le rivolgo la seguente domanda: lei pensa che un intervento chirurgico in questo caso sia inevitabile? il neurologo mi ha infatti accennato che essendo di grado moderato l’intervento è quasi inevitabile.
Cordiali Saluti
Lei stesso dice che cambiare postura ha migliorato la situazione. Perchè non continuare a farlo e verificare la situazione tra qualche mese?
Salve Dottor G.Fanzone, mi chiamo Pasquale ho 26 anni e lo scorso 20 febbraio per un incidente casalingo con il vetro della porta del bagno mi sono lesionato muscoli e nervo ulnare quest’ultimo spezzato in due inutile dire che ho perso sensibilità al mignolo e una parte del’anulare, dopo essermi sottoposto a due interventi chirurgici continuo a non avere la sensibilità, lo so sono passati solo 2 settimane dall’accaduto però ho notato che dopo l’intervento e il collegamento del nervo il mignolo che aveva una forma ad “artiglio” ora è dritto e teso…. Tanto è vero che qnd provo a muoverlo sembra che all’interno dell’avambraccio ci sia una stecca di legno…. La domanda è questa in base a esperienze vostre vissute ho qualche speranza che un giorno riavrò la sensibilità e riuscirà il nervo a riprendere elasticità?
Cordiali saluti.
Per sperare nella guarigione bisogna in questa fase fare tanta fisioterapia.
La sto scrivendo da un cellulare e ha fatto la correzione automatica, la frase corretta è: secondo lei potrò riacquistare una piccola parte di sensibilità .
Francamente non è descritta la riparazione di un nervo “tranciato”. Esistono però meccanismi di compenso che consentono ai nervi residui (nel braccio almeno tre) di riuscire a coprire le aree lasciate libere. Per questo bisogna insistere con la fisioterapia, la terapia occupazionale e tutto quello che induce il cervello (che comanda) a trovare soluzione alla perdita subita. Le faccio un esempio: conoscerà senza dubbio persone con gli occhi strabici, ognuno di loro però a trovato il modo di compensare al difetto, chi piegando la testa, chi socchiudendo uno dei due occhi, chi ha imparato a distinguere e focalizzare solo su una delle due viste. Spero di essere stato chiaro e di aiuto. Insista, non si demoralizzi, troverà il compenso ( in tutti e due i significati del termine).
Salve dott sono stato operato al tendine ulnare e al muscolo in seguito di un taglio adesso sono passati 15 giorni e normale che ancora mi faccia male bruciore e fitte sarebbe così gentile di dire la sua
Con molto piacere ma non conosco il tendine ulnare, capisco che più o meno siamo dalle parti del braccio, ma del resto Lei non è tenuto a conoscere l’anatomia del braccio. Mi stupisce però che anzi che chiedere al suo medico chieda a me che attraverso internet non riesco a rispondere a quesiti così diretti.
Bungiorno dottore mio padre ha un problema di due mesi ha cominciato ad avere un dolore alla spalla sinistra e poi il dolore è sceso al gomito e ha anche bruciore forte ha fatto tutti j raggi ma non risulta nulla sencondo voi da dove può provenire?
Collo?
Gentile Dr. Giuseppe , le scrivo perché a da un due giorni che ho come una sensazione di debolezza nella mano sinistra con un leggerissimo intorpidimento del mignolo e anulare, non ho dolori al gomito ma solo un po’ il mignolo, anulare e avambraccio un poco addormentati e non sempre poche volte durante il giorno, secondo lei visto che dormo in posizioni assurde e molte volte mi sveglio con le braccia addormentate potrebbe essere un problema della posizione di come dormo? Ripeto questi sintomi sono leggerissimi, cosa mi consiglia ? Grazie , cordiali saluti.
Credo possibile una sofferenza da malposizione durante il sonno. Provi a migliorare da questo punto di vista. Se poi dovesse continuare, il disturbo, le servirà una valutazione ulteriore.
Buongiorno,vorrei cortesemente un informazione. E’ da qualche anno che soffro di tunnel carpale alle mani e quindi il classico addormentamento notturno, una settimana fa ho svolto un lavoro che mi ha portata ad un eccessivo sfruttamento delle mani e, da 3 giorni il mio pollice destro ha una permanente formicolazione che non tende ad andare via. Sono preoccupata e vorrei chiederle se tornerò a risentire il mio pollice come prima magari dopo l’intervento o rimarrà cosi a vita? Ho la visita il 1°giugno poi vedremo per l’operazione. Intanto la dottoressa per questo addormentamento mi ha dato da prendere voltaren e ALASOD,potrebbero contare qualcosa? Grazie.
Le consiglio di fare l’intervento.
io cucio le scarpe a mano e facendo questo lavoro che mi sono accorta di questo dolore, ho anche un forte dolore alla spalla e al gomito non so se fa parte tutto del tunnel cubitale
NOn credo.
Salve spero mi possa aiutare, io sono un pianista, venerdi mi è stato diagnosticato, da un ortopedico, un “interessamento del nervo ulnare” del tipo lieve alla mano dx, però mi è stato consigliato di iniziare la cura con un cortisone per 8 giorni, ma oggi quando mi stavo recando in farmacia mi sono reso conto che ho smarrito la ricetta, l’ortopedico risulta irraggiungibile perchè fuori sede e lo sarà per tutta la settimana, io ricordo che la somministrazione indicata era per 8 giorni di cui: 4 giorni 1/2 e altri 4 giorni 1/4, ma non ricordo il nome. Sabato ho un importante concerto e sono seriamente preoccupato, perchè non so se è il caso di annullare tutto, lei cosa consiglia, saprebbe indicarmi quale cortisone poteva essere o consigliarmene un altro.
La ringrazio anticipatamente, sicuro di una sua risposta.
Cordiali Saluti
Saprei e so sicuramente indicare il nome di un farmaco idoneo ma… non posso farlo senza visita. Spero capirà. Chieda al suo medico di famiglia.
Salve caro Dott. Giuseppe Fanzone io o questo problema da circa un mese , la mano ora si addormenta e mi fa Tanto male anche solo tenendo il cellulare in mano per 3 minuti circa , o mentre sto verniciando con quella mano , il mattino mi sveglia il dolore forte oltre che il formicolio , ma il dolore è intensissimo , purtoppo sono precario e non possopermettermi una visita specialistica e le visite delle usl anno delle prenotazioni lunghissime , mi risponda magari mi può dare qualche idea . Io sono della provincia di Caserta, grazie
La cosa più saggia è evitare posizioni e posture che facciano comparire il disturbo (auricolare per il cellulare?). Potrebbe farsi consigliare dal suo medico curante un prodotto per rinvigorire i nervi periferici ed usare un antinfiammatorio locale al gomito.
Grazie 1000 farò esattamente come a detto
felice di essere stato utile
Salve.
Ho 17 anni, e ho appena letto una buona parte dei casi in questa pagina.
Ho iniziato a fare palestra da qualche settimana, e ho notato che da posizione orizzontale, sollevando pesi anche leggeri, presento i sintomi descritti nella pagina: più che altro uno “schiocco” quasi in vicinanza al gomito e successivo formicolio alle due fantomatiche dita… Insistere con quell’esercizio può giovare? Credo di no, siccome ho iniziato a sentire questo problema proprio oggi, dopo poco che frequento la palestra. Ma chiedo per sicurezza. Sono steso a letto col cellulare per cercare un rimedio a questo mio fastidio, e leggo che stare stesi a leggere libri e/o cellulare fa male. Mi sento stupido.
Stupido per così poco? Del resto si dice che tutte le cose piacevoli fanno anche male. Bisogna solamente accettare che il nostro corpo non riesce a fare tutto. Il dolore è infatti anche un campaello di allarme che suona per segnalare un pericolo. Basta ascoltarlo e trovare un modo diverso e migliore di fare le cose.
Buongiorno Dottore io o questo problema da circa una settimana, , l’anulare il medio il mignolo sinistro solo nei polpastrelli si adormentano , unoltre la mano destra tempo fa’ avevo fatto il tunnel carpale , ora l’anulare destro di colpo mi diventa rigido da non poterlo piegare piu’, tutto questo questione di secondi per il dito destro , mentre per le tre dita sinistra la cosa persiste , mi scusi se le scrivo la ringrazio cordialmente di cuore .. Auguro un buon proseguo di giornata grazie..
Il problema esposto non “parla” della sindrome descritta nell’articolo.
Salve Dottore, vorrei un suo parere anche se telematico qual’ora lo ritiene opportuno posso venire io sono di Modica. Sono stato operato 5 anni fa al gomito dx tunnel cubitale e tutto è andato bene. 2 mesi fa sono stato operato al sx sempre stesso motivo ela situazione peggiora di giorno in giorno non riesco ad aprire il mignolo e al 50% l’anulare nel palmo i muscoli stanno scomparendo. Percepisco che qualcosa non va. Il suo collega mi ha detto piano piano ritorna in se, invece qui si va al contrario. Grazie per una sua risposta.
Evidentemente esiste un problema. Potrà risolverlo solo con chi la ha operata, magari inizialmente, se così non fosse mi pare molto probabile la necessità di una revisione chirurgica.
Salve e grazie dottore della risposta, volevo solo sapere se la risonanza magnetica serve in questi casi. Grazie sempre…..
Si e no. In base al sospetto clinico. Esiste infatti un problema di risoluzione della immagine. Le strutture interessate sono veramente sottili, e la risonanza potrebbe anche non essere in grado di identificare con precisione le parti anatomiche.
Lasciando perdere il medico che mi ha operato che mi dice di stare tranquillo. Lei cosa mi consiglia?? Come posso prendere un contatto con lei?? Grazie.
Mi riferivo al fatto che se durante l’intervento è stato compromesso qualche cosa, si farebbe meglio a dirlo, per potere così eventualmente rassegnarsi o ricorrere ai ripari. Stando a ciò che dice c’è stato un peggioramento dei disturbi (se non ho compreso male), quindi a questo punto un secondo, diverso chirurgo cosa dovrebbe fare? Aspettare un pochino (tre mesi?) e poi decidere eventualmente di riaprire e controllare? Riaprire subito? In ogni caso mi pare necessario chiedere di avere chiarezza. Il mio lavoro è visitare le persone malate, come potrei rifiutarmi di visitare lei? Per correttezza le devo però dire che, forse, il caso mi sembrerrebbe, a questo punto, più di competenza neurochirurgica che ortopedica.
Premetto:circa 20 anni fa mi ferii con un elica aereo,al pronto soccorso mi aprirono il taglio al dito medio per controllare il tendine e sollevandolo dalla sua sede ,in seguito mi procuro continui formicolii,due anni fa nel tentativo di ripararmi da un oggetto che vedevo venirmi addosso ,di scatto sollevai il braccio destro,mi prese un dolore forte da impedire la rotazione o la sola piegatura.dopo un anno il tutto mi cesso…..,ma uno strano formicolio con perdita di sensibilità alle tre dita e un po’ al quarto dito(Pollice Indice Medio Annularre) mi è rimasto Tuttora…,e tutto questo da quasi un anno…….gentilissimo Dottore cosa mi consiglia…….,anticipatamente Ringrazzio…….,nazzareno
Potrebbe trattarsi della patologia descritta nell’articolo. Non ne posso essere certo. Le consiglio di fare una visita da un ortopedico o da un neurologo che faccia la elettromiografia che è un esame molto specifico ed in genere chiarisce i dubbi.
Egregio Dott. Buongiorno
Sono un ragazzo di 22 anni di Milano.
Da circa una settimana ho parestesia al mignolo e anulare sx estesa per la maggior parte delle volte anche al palmo della mano.
La sensibilità è alterata nel senso che se tocco il mignolo sento diversamente da come se toccassi le altre dita ma comunque una pressione la sento. A volte ho anche sensazioni di freddo.
Motività invece pienamente conservata.
Di cosa può trattarsi? E’ molto fastidioso. All’inizio pensavo fosse un problema momentaneo ma da qualche giorno mi accompagna da quando mi sveglio a quando vado a letto.
Speravo che passasse normalmente in un paio di giorni ma sta peggiorando…
Grazie
Non sembra particolarmente preoccupante, data la durata del disturbo, se invece dovesse persistere le consiglio sicuramente una visita di persona.
Sempre grazie dottore, allora la mia mano non ha più muscolo due dita sono fortemente compromessi, a questo punti anche la mano. Sinceramente a 50 anni per un banale intervento essere ridotto cosi non è il caso. Potrebbe consigliarmi un neurochirurgo? o un centro specialistico adeguato? Grazie
Nessun intervento è banale, nel caso specifico proprio per niente, essendo un intervento “sul nervo” che è una delle cose più sensibili e delicate che possediamo nel nostro corpo. I reparti di neurochirugia sono in genere tutti altamente specializzati.
Mi sono espresso male, un futuro intervento non lo ritengo banale, anzi spero si possa fare qualcosa, ritengo banale quello fatto perchè ritengo sia un’intervento semplice se è stato commesso un’errore, sarebbe stato più opportuno prendere precauzioni dopo i continui miei lamenti e non tranquillizarmi. Distinti saluti.
Avevo capito. Già il primo intervento non era banale. O almeno non l’ho mai considerato, anzi, lo considero personalmente, delicato e potenzialmente rischioso.
Buongiorno Dr.GIUSEPPE FANZONE,volevo chiederle:da circa una settimana ho perso la sensibilita’ nel mignolo della mano sinistra,non sento dolore,non ho avuto nessun tipo di trauma,devo preoccuparmi?da cosa puo’ dipendere?
A volte si tratta di traumi al gomito passati inosservati. In questo caso la sensibilità viene recuperata abbastanza in fretta. Se così non dovesse essere dovrà essere visitato.
Buongiorno Dr. Fanzone, io da un paio di settimane ho avuto un intorpidimento, al mignolo e al anulare della mano sinistra (è la prima volta che mi succede un qualcosa del genere), ma non mi fa male per niente, e “penso” probabilmente che mi sia venuto perché quando sto davanti al computer, o leggo, sto sempre con il gomito del braccio sinistro appoggiato, detto questo io due volte alla settimana mi alleno (a casa), ma i miei allenamenti sono leggeri, e cmq mi alleno, diciamo da quando sono nato.
Fra otto giorni, cmq andrò a farmi un elettromiografia, e volevo sapere se nel frattempo (ma anche dopo), potevo “alleviare” il disturbo, non lo so, con del ghiaccio (penso sul gomito no? Oppure verso le due dite intorpidite?), o con antinfiammatori? O altro?
Cordiali saluti e buona giornata
Ghiaccio sul gomito potrebbe funzionare. Le segnalo che la EMG a così breve insorgenza del disturbi potrebbe non essere significativa. Ne parli con il neurologo che la eseguirà.
La ringrazio Dottore 🙂
Salve Dr. Fanzone, vorrei farle due domande… io quattro mesi ho fatto un’EMG e l’esito è stato: Neuropatia dell’ulnare sinistro, da localizzare al gomito, in corrispondenza della doccia epitocleo-oleocranica.
L’entità è marcata per le fibre sensitive e moderata per la componente motoria.
Quindi prima di fare l’operazione (che da quello che ho capito, ha i suoi pro e contro) volevo provare i cataplasmi di argilla verde ventilata, e precisamente… dove vanno messi? Al gomito? O anche al poso?
Ma non si dovrebbero mettere ANCHE alle dita, o alle altre zone delle mani che sono intorpidite/addormentate?
Un’ultima domanda (anche perché io devo stare per forza tanto davanti al PC),
ho visto che esistono delle polsiere, con una specie di base rigida, o semi-rigida, per impedire al polso di piegarsi, secondo lei, possono essere utili alla “causa”.
Arrivederci, e spero che mi risponderà 🙂
P.S. ho un’intorpidimento al mignolo e a l’anulare però nn ho nessun tipo di dolore, ne tanto meno nn ho mai provato dolore, o intorpidimento al gomito.
Io faccio il chirurgo, nella mia natura proporre come soluzione il trattamento chirurgico. Sono anche un medico che verrebbe definito allopatico nel senso che decide di affidarsi a trattamenti codificati e scientificamente validi. Non uso “altre” medicine (che poi la medicina è una soltanto) e quindi non ho nessuna conoscenza sull’uso della argilla verde ventilata. Riguardo al secondo quesito, spostare monitor e tastiera e mause do rebbe già essere sufficiente.
Buongiorno Dottore
Sono 9 anni che svolgo il lavoro di impiegata. Ultimamente passo circa 9 ore al giorno davanti al computer ed è quasi un mese che a fine giornata sento un forte dolore al dito anulare e medio, più all’interno del polso (il lato opposto praticamente) e alla spalla destra (probabilmente la cuffia dei rotatori). Per spiegare meglio, fatico a tenere in mano un coltello per cucinare. In fine settimana pratico arrampicata su roccia (niente allenamenti intensivi durante la settimana). L’attività sportiva non peggiora la situazione, anzi la migliora, solo che purtroppo un’uscita settimanale non riesce a pareggiare le 45 ore lavorative. Ne sono certa che il dolore non è causato da traumi perché non ho mai subito cadute e non azzardo movimenti eccessivi.
Come soluzione temporanea ho deciso di cambiare l’utilizzo del mouse (mano sinistra) lungo il giorno e la sera noto già dei lievi miglioramenti.
Potrebbe azzardare una diagnosi sulla base delle informazioni fornite?
La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti
Amalia
Postura viziata mantenuta a lungo causata da postazione di lavoro inadeguata e non a norma. Più chiaro di così!
Buongiorno dott.fanzone due anni fa con una motosega ho reciso tendini e nervo ulnare al polso mi hanno riattaccato il tutto in ospedale da allora ho sempre dolori continui all anulare e mignolo ,il mignolo e diventato un po ad artiglio ,i dolori sono come se continuamente mi danno delle martellate sopra le dita e mi pulsa come se avessi il cuore nelle dita e Anke la parte sottostante della mano fino al taglio,e li sento Anke intorpidite nel movimento ,mi è stato diagnosticato che ho un neuroma doloroso dell ulnare e mi è stato detto che i filamenti nervosi che si sono ricreati metà sono in sede e l’altra metà si sono ricreati all esterno del nervo e accuso anche delle scariche elettriche,tra l’altro non mi posso neanche abbottonare il polsino della camicia che se urto lievemente la cicatrice ho forte dolore da cosa può dipendere questi dolori che ho ,può essere che non ho piu la protezione mielitica al nervo ulnare ,cosa mi consiglia lei.l elettromiografia riscontra sofferenza del nervo E leggerissima ripresa ,mi hanno imbottito di lyrica targin laroxil ma stavo sempre a letto a dormire e quando tornavo da lavoro in macchina mi si chiudevano gli occhi rischiando di uscire fuori strada,ho abbandonato tutto,e sinceramente non so piu cosa fare e se ce una soluzione x far diminuire i dolori ,non ho piu adduzione delle dita c è Ki mi ha consigliato di prelevare del grasso del mio addome x impiantarlo nel polso c è chi mi vuole aprire di piu il braccio x ricavare del lembo x coprire il nervo ulnare,c è chi mi vuole mettere una protezione al nervo ulnare e inserirmi un quadrato pronatore ma senza garanzie di miglioramento del dolore, mi hanno consigliato Anke di mettere un pacemaker al collo collegato al nervo ulnare,non so piu cosa fare x sconfiggere ho attenuare il dolore.
GRAZIE x la risposta.
Le diverse proposte credo nascano da approcci che specialisti di branche diverse possono avere allo stesso problema. La copertura del nervo con lembo o altri tessuti potrebbe essere una valida alternativa, se si chiede certezza del risultato purtopppo nessuno potrà garantirla. L’approccio con elettrostimolazione a me sembrerebbe il più corretto e il più tranquillo. Se non funzionasse è comunqeu rimovibile e lascia aperte tutte le altre possibilità.
Salve dottore, sono un chitarrista. Ho da diverso tempo formicolio al polso e al gomito nella zona del nervo ulnare. Continuo a mettere il ghiaccio sul gomito e il risultato è che mi si addormenta completamente il dito mignolo. Cosa mi consiglia di fare? È utile secondo lei continuare col ghiaccio?
Salve dott. Franzone, da circa 3 mesi mi sveglio di notte a causa di una parestesia pronunciata al mignolo e all’anulare della mano destra, alcune volte anche a quella sinistra. Devo alzarmi e scuotere per diverso tempo le mani in questione oppure far scorrere sopra acqua fredda per farle ritornare normali. Ho eseguito qualche giorno fa RMN cervicale da cui sono risultate piccole ernie discali a partire dal livello C3 sino al livello C7, con anulus protrusi e per alcune vertebre processi di osteofitosi concomitanti. Inoltre ho anche 3 ernie discali a livello lombare ed attualmente sono reduce da una epicondilite al gomito destro.Può essere quella cervicale la causa delle parestesie che sembrano aumentare come intensità? La ringrazio molto.
Può essere. La elettromiografia è un esame diagnostico che se ben fatto dirimerà il dubbio ed indicherà la terapia migliore.
Buongiorno e da un paio di giorni che ho un problema al dito medio della mano destra ho come se fosse sempre addormentato dal polpastrello alla prima piegatura del dito volevo sapere cosa può essere .?la ringrazio distinti saluti Alessandra
Sicuramente una sofferenza di tipo neurologico. Da questo a fare una diagnosi di qualità…
Buon pomeriggio, mia madre ha fatto l’intervento dopo circa 4 mesi che ha avvertito dolore, le è stato detto che non riprenderà il tatto su tre dita, è un problema ormai irrisolvibile o è possibile fare qualcosa. Grazie mille.
Roberto M.
Ho visto ottimi risultati ottenuti con il tempo. Anche dodici mesi dopo l’intervento.
Buonasera Dottor Fanzone, da circa 15 anni soffro di formicolio e parestesie a mignolo e anulare e forti dolori al gomito bilateralmente. Mi fu diagnosticata un’epitrocleite bilaterale e da allora non ho risolto il problema. Ho fatto di tutto, laser, ultrasuoni, onde d’urto, infiltrazioni, terapia cortisonica e fisioterapia. Quache mese fa mi è stata consigliata un’elettromiografia che ha evidenziato una sofferenza del nervo ulnare al polso destro e per questo ho subito un intervento di decompressione del nervo nel Canale di Guyon. A tutt’oggi non ho avuto nessun miglioramento, anzi, sto anche peggio perchè ho dolori che prima non avevo. Mi può dire cosa ne pensa in merito? E aggiungo, perchè nella mano sinistra ho gli stessi sintomi e negli esami non risulta nulla? Grazie.
Credo che una visita neurologica con elettromiografia potrebbe inividuare la posizione della sofferenza ulnare e quindi indirizzare un intervento terapeutico.
Buon giorno, mi chiamo Carlo Aquilanti, le scrivo da Roma, ho un problema direi serio, che non riesc o a risolvere, a marzo 2013 ho avuto un incidente con lo scooter, impatto frontale spaventoso, ho riportato la frattura della tibia e perone, che sembravano inizialmente la cosa più grave e invece non mi ha provocato nessun problema sicuramente per la bravura del dottore del P.S, che mi ha operato appena giunto in gravissime condizioni in ospedale, e una lesione del plesso brachiale che mi sta facendo ancora oggi a distanza di 3 anni e mezzo passare tanti guai.
Oltre al braccio paralizzato e ormai con i muscoli atrofizzati ho un dolore continuo che si sposta dal gomito, tricipite, bicipite, polso e mano, ho subito tre interventi all’ospedale di Roma San Camillo, senza gli esiti sperati, io volevo sapere se lei è a Roma e quando e dove riceve.
La ringrazio anticipatamente con la speranza che lei sia ancora a Roma se così fosse vorrei venire presto a visita da lei.
La saluto.
Carlo Aquilanti
A Roma vengo solo saltuariamente. Credo che più che un ortopedico potrebbe essere utile un buon algologo. Intendo dire che mi par di capire che il problema attuale principale è il dolore. Un centro di terapia del dolore potrebbe bene aiutarla.
Salve dottore io da circa una settimana ho formicolio alle anulare e mignolo,metà palmo di mano fino al polso la parte sottostante,ma da ieri anche i polpastrelli dell’ andice e medio iniziano a punzecchiare.Sa dirmi cosa fare sono già in cura con un neurochirurgo per cisti tendinee al collo e ernie sempre al collo con inversione della cervicale.Può darmi qualche consiglio su cosa fare grazie
Si sarà già tutto chiarito in attesa delle risposta. Sorry
Hello Dr Fanzone ho avuto un intervento al braccio sinistro per grande dolore dal gomito in su, e dopo mesi di esami tipo cuore, polmone, analisi varie, vengo visitato da ortopedico che dopo test del nervo, scopre che e’ il nervo dietro al gomito e devo fare intervento per sbloccare o cose del genere. Bene ,e’ passato un mese dall’intervento e il dolore e’ ancora piu’ di prima con formicolio alla mano sinistra ancora piu’ di prima, specialmente quando mi siedo. la ringrazio.
Mi dispiace molto la sua condizione. Non saprei proprio però cosa consigliarle. E’ tornato da chi l’ha operato?
Buona sera dottore,
Mi chiamo Giorgio Comito io faccio l’autista da 19 anni le scrivo da Stilo prov. di RC,io è da tre settimane circa che la notte mi sveglio dal dolore sentendomi anulare e mignolo della mano addormentati e formicolio e non riesco a muoverli questo mi succede quando sto con il braccio piegato……volevo sapere come mi devo comportare che tipo di esami devo fare per vedere se magari ho qualche problema del tipo “tunnel cubitale”?
Grazie aspetto vostra risposta.
Per fare una Elettromiografia è presto. Provi a migliorare la postura durante il riposo notturno. Esistono in commercio farmaci specifici di cui potrebbe chiedere la prescrizione al suo medico curante.
Buongiorno dottore, vorrei solo un consiglio per sapere a quale specialista rivolgermi per una parestesia del pollice. Più di un mese fa ho tagliato della plastica dura con un paio di forbici comprimendo (per circa una mezz’ora) la parte inferiore del pollice con l’impugnatura. Dal giorno dopo ho avuto il polpastrello del pollice intorpidito, provo sostanzialmente la stessa sensazione di quando d’inverno viaggio in moto e mi si congelano le estremità delle dita. Il medico di base mi ha detto che è solo questione di tempo ma francamente vorrei farmi vedere da una specialista per valutare se posso fare qualcosa di utile senza aspettare passivamente il ritorno (spero) alla normalità. La mia domanda è proprio questa: chi è il primo specialista che può darmi un parere? Un ortopedico, un neurologo, un chirurgo specialista della mano? O al limite, anche un fisioterapista potrebbe aiutare a migliorare la situazione? Grazie.
Neurologo, ma credo il suo Curante abbia ragione.
Buongiorno dottore o un problema al gomito sinistro o avuto più di 10 lussazione a causa di una bici 2 anni fa mi sono rivolto da pertuto ospedali della Puglia ultimo ospedale Acquaviva delle fonti i dottori di Acquaviva mi anno consigliato a Bologna al rizzoli sono andato 2018 novembre dottore cavallo mi a visitato e a visto risonanza tac raggi e mi a detto o frattura coronoide capitello radiale e mi a detto devo fare un trapianto legamenti però mi a consigliato di non farlo perché un intervento che capita 2 volte a l’anno a rizzoli mi a detto così da novembre porto tutt, oggi un tutore articolato che non fa un granché se bloccato sono sicuro che non succede niente però ora il polso è la mano lì sento molto debole dottore io o 44 anni non ce una suluzione del mio caso sono stanco di portare sempre a vita il tutore grazie mille dottore del vostro parere
La instabilità del gomito è evento drammatico ma anche raro. La rarità di una patologia rende difficile il trattamento per la inesperienza a trattarla. Bisognerà cercare un centro che si occupi solo di gomito. Tempo fa c’era chi se ne occupava a Verona, provi ad informarsi.
Grazie mille dottore del vostro consiglio
Buon giorno dottore da GR. Premetto che conosco bene Mazzarino per avervi prestato servizio presso la Squadriglia a cavallo di Perni, quale appartenente all’Arma dei Carabinieri ed ho sposato MC di Mazzarino; ora sono in pensione. Ho subito un intervento chirurgico il 18 c.m., per: “compressione n. ulnare al gomito + s. tunnel carpale e canale di guyon”e dimesso con prognosi di 20 giorni Gentilmente le chiedo quante probabilità di recuperare in buona percentuale l’uso della mano, considerata la mia età di anni 79 e, se in un normale decorso post-operatorio potrò guidare un po’ prima l’auto l’auto.
Buongiorno, riguardo al suo problema ritengo ci siano buone probabilità di guarire completamente nel giro di qualche mese. Le consiglierei di valutare insieme al suo Curante la opportunità di assumere qualche farmaco che aiuti il nervo periferico a rinforzarsi.
Mi fa piacere che conosca il mio paese, potrebbe anche essere che ci sia una parentela tra la sua moglie e mia mamma che è una omonima.
Ho oscurato i dati personali non sapendo se fosse a conoscenza che quello che scriviamo qui diventa pubblico.