Seconda opinione medica ortopedico

La second opinion medica consiste nel richiedere un ulteriore parere (secondo parere), riguardo alla propria condizione di salute, ad un medico diverso dal proprio Medico Curante.

Il secondo parere medico

la seconda opinione medica (second opinion inglese) è una pratica clinica diffusa giustificata dal diritto del malato ad avere una conferma sia alla diagnosi che ai trattamenti proposti. Meglio conosciuta in passato come consulto medico.

Ognuno ha diritto, infatti, a richiedere una Second Opinion medica su ciò che riguarda la propria salute. Ciò non pregiudica la fiducia nel proprio medico curante o nello specialista.

  • L’intervento chirurgico è l’unica possibilità?
  • Quali sono i rischi che corro?
  • Quali sono le prospettive di guarigione?
  • Quale risultato potrò ottenere?
  • Devo fare una protesi o le infiltrazioni di acido ialuronico?
  • Il dolore alla spalla passerà o mi devo operare?

Per rispondere a queste domande a volte è consigliabile chiedere un secondo parere medico. Un “Secondo Parere medico” è un’opinione chiesta ad un altro medico su un problema di salute. Consiste in un consulto medico su una determinata necessità.

Non si può pretendere di decidere riguardo a procedure e trattamenti che necessitano per essere compresi di anni ed anni di studio e di esperienza, si può però chiedere aiuto a chi è esperto. In questo consiste la second opinion.

Spesso le malattie ortopediche portano alla richiesta di un secondo parere ortopedico online. Dalle pagine di questo blog ortopedico vengono date risposte e pareri semplici incentivando però il ricorso alle visite di persona. In provincia di Enna un secondo parere ortopedico è spesso chiesto lontano. Perché non rivolgersi on line all’ortopedico Fanzone?

Consulto ortopedico on line?

Un consulto di secondo parere free su internet? Si, ma in modo sensato. Chiedere un secondo parere ad un esperto può servire a capire, per se stessi o per un proprio familiare, la propria malattia o

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Question Mark Hand Laptop Hands Note Keyboard

condizione e prendere la migliore decisione riguardo al trattamento.

Esempi di decisioni in campo medico che possono essere migliorate da una second opinion ortopedica:

  • decidere per un trattamento conservativo piuttosto che chirurgico
  • scegliere di fare ulteriori accertamenti rispetto a quelli previsti in un primo momento
  • scegliere di farsi curare da un altro specialista o in un altro centro
  • valutare le diverse opzioni di trattamento ed i risultati attesi

Come richiedere una second opinion medica

La second opinion medica è meglio se fatta con visita di persona. Un consulto con un altro medico, su una particolare questione, se fatto con la visita da risultati migliori. Dato che un consulto con un altro medico specialista serve a capire meglio, a farsi spiegare meglio le cose ed a potere decidere con maggiore consapevolezza, a volte un consulto di seconda opinione medica serve anche a capire se quello che è stato fatto ha raggiunto i risultati corretti o se invece si può essere insoddisfatti e richiedere un risarcimento da danno medico.

In cosa consiste un secondo parere medico

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Richiesta di aiuto medico on line

Un consulto medico o secondo parere medico consiste essenzialmente in una visita normale di tipo ambulatoriale. La si può ottenere semplicemente prenotando in ospedale con la ricetta del medico curante. Nel caso di consulto medico ortopedico ad Enna si potrà chiedere in ospedale Umberto I o Chiello di Piazza Armerina.

E’ possibile richiedere un secondo parere medico senza visita inviando tutti i documenti sanitari (radiografie, cartella clinica..) per posta elettronica allo specialista che si è scelto. In questo caso il servizio sarà a pagamento. La second opinion medica free on line sarà a volte possibile ma in genere per casi semplici.

Domande e risposte a quesiti medici su internet

Un parere medico ortopedico on line free è una cosa accettabilissima. Molte notizie potranno essere apprese dalla ricerca in internet con l’attenzione dovuta alla informazione medica di qualità on line. Meglio però chiedere ad un esperto. Chi vive in Sicilia ed ad Enna potrà trovare comodo fare una richiesta di seconda opinione medica su internet.

Il sito giuseppefanzone.it contiene una serie di quesiti ortopedici, posti dagli utenti, con risposte alle domande riguardo alla ortopedia. A volte si tratta proprio della richiesta di seconda opinione medico ortopedico. Basta eseguire una ricerca sul sito per trovare risposta alle domande più frequenti in ambito di ortopedia e trauma.

Se ciò che serve sapere non è presente si potrà porre una nuova domanda o chiedere una second opinion ortopedica a pagamento.

Per ogni informazione riguardo ad un consulto medico ortopedico inviate una mail a: giuseppe.fanzone@gmail.com

Pagina di contatto

Questo articolo non deve essere interpretato come consulenza medica o parere medico relativamente a fatti o circostanze specifiche. Per quanto riguarda la vostra personale situazione e risposta a domande specifiche siete invitati a consultare un professionista Medico. L’uso delle informazioni reperite su questo sito deve rispettare i termini e le condizioni d’uso.


Dott. Giuseppe Fanzone

Pubblicato il 01 novembre 2017
Ultimo aggiornamento:  01 novembre 2017
52 pensiero su “Seconda opinione medica ortopedico”
  1. Buongiorno dottore, mio figlio sedicenne è stato operato il 19/10 per distacco epifisi prossimale con inserimento di 3 viti cannulate. I miei dubbi sono: avrà problemi di crescita o altro nella gamba operata? Potrà tornare a giocare a calcio? ( questa è la sua più grande paura). Avrà problemi negli anni a venire? In attesa di una sua risposta la ringrazio.

      1. Salve dottore… Mia figlia è caduta e si è fatta una frattura scomposta alla clavicola volevo chiederle se era normale che gli hanno messo il bendaggio ad 8 senza rimettere apposto manualmente lo spostamento e i raggi da ripetere dopo 30 GG lei ha 12 anni

  2. Osteonecrosi scafoide presumibilmente a seguito di frattura avvenuta un anno fa. Età della paziente 49 anni. 30 sedute di iperbarica hanno un po’ ridotto l’edema. Dolore a fasi alterne. Esiste un Centro a Roma per curare questa patologia o bisogna emigrare ?
    Lei ha scritto un bell’articolo sull’edema, quindi mi sembra esperto. Che mi consiglia ? Grazie.

  3. buonasera vorrei sottoporre una domanda ma una lesione di Lisfranc anche se composta va comunque sottoposta ad intervento chirurgico c?
    ho riportato la frattura del primo cuneiforme e primo secondo terzo e quarto metatarso piede dx …e” stato ingessato x 30 gg. e ora deambulo con plantari e stampelle e farò fisioterapia ma il piede quando cammino fa un Po male

  4. buona sera,sono salvatore marino,e vorrei porle un problemino che ho evidenziato al ginocchio grazie.L’esame R.M. del ginocchio destro ha mostrato:
    assenza di lesioni meniscali.
    legamenti crociati e collaterali nella norma.
    rotula in asse,senza evidenza di alterazioni carttilaginee femoro-rotulee
    sfumata iperntensita in T2
    come da edemaintraosseodella spongiosa della rotula.
    sottile falda di versamento intra-articolare.

    1. La RM evidenzia sofferenza a carico della rotula. NOn saprei se la sua sintomatologia personale è a carico della rotula. In questo caso dovrebbe avere dolore anteriore specialmente in occasione di sforzi come lo scendere le scale.

  5. Buonasera Dottore,
    ho 31 anni e in data 18/1/2018 seguito caduta ho riportato una frattura composta del terzo metacarpo della mano dx.Mi hanno ingessato completamente senza permettere il movimento delle dita. In data 31/1 seguito rx la frattura era ancora composta e c’erano segni di formazione del callo osseo. L’ortopedico mi ha detto che era molto soddisfatto del suo lavoro perché stavo guarendo bene. Oggi ho ancora il gesso e la data fissata per la rimozione è il 28/2. Premesso che chiaramente non sono un medico,ma non è eccessivo? Io ho un tutore che vorrei sostituire per poter cominciare a muovere almeno poco la mano solo per riabilitarla un po’.
    Lei cosa ne dice?
    Grazie in anticipo.

  6. Dopo una frattura scomposta del colles e prono supinazione non ancora del tutto ripresa ho iniziato ad avere fastidio alla spalla dopo aver fatto un ecografia che ha evidenziato ispessimento del tendine sotto la cuffia dei rotatori Ho iniziato a prendere antinfiammatori con scarsi risultati Cosa mi consiglia oltre la visita ortopedica

  7. Salve, in seguito a visita ortopedica per dolore all’anca destra ho effettuato rx alle anche e bacino con esito “modesta coxartrosi bilaterale” è una risonanza magnetica ad alto campo con esito “ln merito al quesito clinico non sembrano esserci evidenti segni di incongruenza coxo-femorale ne segni
    di precoce artrosi dell’articolazione dell’anca bilateralmente.
    Nel sospetto di anca a scatto mediale a causa extrarticolare il tendine del muscolo ileopsoas non mostra
    evidenti alterazioni di segnale specie a livello del suo passaggio oltre il ramo pubico.
    A destra è invece presente una distensione fluida a livello della spina iliaca antero-inferiore a livello
    dell’inserzione del tendine del muscolo retto del femore e del ligamento ilio-femorale. Anche se non comune sono riportati casi di anca a scatto a genesi dal muscolo retto del femore. Utile la correlazione con la visita ortopedica.
    Modica quota di versamento si osserva in entrambe le articolazioni coxo-femorali.
    Regolari la sinfisi pubica e le articolazioni sacro-iliache.”. Poiché non mi è possibile consultare il mio ortopedico al momento, potrebbe dirmi il significato di tali referti? Non ho ben capito se effettivamente ho un inizio di coxartrosi o meno. Grazie e buona giornata.

  8. Salve Dottore,
    Il 16 novembre del 2018 a seguito della caduta accidentale di un pezzo del trattore che stavo smontando, mi sono fratturato la falange superiore del II dito della mano sx (indice) mentre nel terzo dito (medio) ho contratto una forte infrazione della falange. Nel secondo dito vi è pure una lesione cutanea con fuoriuscita di sangue (il polpastrello in larghezza crca 2 cm) mentre nel terzo dito vi è un accenno di lesione cutanea con accenata lesione cutanea con piccolissima fuoriuscita di sangue. Al pronto soccorso nel II dito mi vengono applicati dei punti del tipo stery strep mentre il terzo dito solo una leggera medicazione. Il terzo dito sin da subito presenta un forte gonfiore dovuto ma anche il secondo dito. Nel reparto di ortopedia mi steccano le dita e mi ordinano di rifare le lastre passati i 30 giorni. Dopo i primi venti giorni io avevo però provveduto a togliere il tutore per iniziare a muovere le dita. Il secondo dito si presentava ancora gonfio ed arrossato con unghio nero ma che non accennava a staccarsi mentre il terzo, meno dolorante ed infiammato, ma ancora gonfio come se al suo interno vi fosse una pallina dura. Al controllo dei 30 giorni la frattura del secondo dito (non scomposta sin dall’inizio) appariva ancora evidente come la prima volta mentre il terzo dito era andato a posto. Rimaneva per entrambi gonfiore e rossore specialmente per il dito più malmesso cioè il secondo. Sono passati due mesi abbondanti, il terzo dito è migliorato parecchio, riprendendo il suo colore anche se il gonfiore (con la pallina all’interno) rimane una costante. Quello che mi preoccupa di più invece è il secondo dito, ancora infiammato dolorante al tocco e senza alcuna sensibilità nella parte della cicatrice. Aggiungo che da una ventina di giorni prendo degli integratori di b12+ acido alfa lipoico (Xinepa). Un bel guaio visto che svolgo lavori agricoli manuali, mi trovo a non poter fare certi lavori, anche legarmi le scarpe e vestirmi la mattina è un problema. Mi dica gentilmente cosa posso fare per accellerare la mia guarigione o se dovrei effettuare ulteriori controlli o terapie
    La ringrazio anticipatamente per la risposta che mi darà ed in generale per l’aiuto che offre alle persone

  9. Buonasera Dottore,a inizio novembre dopo una caduta in motorino mi ruppi il femore provocando una frattura sottocapitata. A distanza di un paio di mesi ho ricominciato a fare qualche passetto ma dopo un paio di settimane a causa di dolori inguinali che mi portavano a zoppicare mi decisi a fare una RMN di cui allego il referto:4-2-2019
    Frattura sottocapitata del femore sx, i cui frammenti sono tenuti affrontati da viti metalliche che generano artefatti.
    Estesa iperintensitá di segnale della spongiosa nelle sequenze STIR, con inversione in T1, a carico della testa, del collo e della diafisi femorale prossimale, lungo il decorso delle viti metalliche, come per fenomeni di tipo algodistrofico e/o reattivi.
    Alquanto ridotto lo spazio articolare coxofemorale di sinistra con iniziale impingement antero interno.
    Discreto versamento articolare omolaterale. Da quel giorno (4-2-19) ho iniziato lo scarico, magnetoterapia 8 ore al gg e le punture di clodronato 200mg facendone 9ma in seguito sostituiti dal 1º marzo con terapia endovenosa con neridronato. Adesso vorrei chiedervi se secondo voi possa non trattarsi di algodistrofia (N.B. Un professore mi ha detto che non esiste un algodistrofia in esiti di frattura con localizzazione all’anca ma che che si poteva contare solo sul riscontro dell’edema dovuto sicuramente al post trauma) e ci tengo a dirvi che tra una decina di giorni ripeterò la RMN quindi a distanza di 50gg dove spero in un iniziale diminuzione dell’edema, ho davvero tanta paura che non passi ed una cosa che non ho capito se questa situazione sarebbe infine risolvibile con un eventuale protesi o nel caso più sfortunato sono costretto a camminare a vita con i bastoni se l’edema non si riassorbisse. Scusate davvero il poema ma sono 5 mesi che sto a letto tra la frattura e la complicazione di questo edema e davvero non ce La faccio più. Grazie per il sostegno. Saluti

    1. Non mi pare che la RMN possa dare “conforto”. Non riesce a distinguere tra gli esiti normali del trauma e dell’intervento e la eventuale necrosi. La sua è un tipo di situazione cui bisogna dare tempo. La protesi, solo se dovesse fallire il trattamento ” aminima” risolverà tutto questo.

  10. Descrizione del problema o richiesta: In data 23 giugno ho sbattutto violentemente con un ferro sul calcagno destro. La radiografia evidenzia una frattura composta sul calcagno. Mi hanno quindi messo un gesso dal piede sino all’inguine.
    Chiedo se è realmente necessario, vista la frattura, un gesso così lungo o se posso optare per un “gambaletto” considerato che con il “gambaletto” potrei scaricare meglio in quanto poggerei sul polpaccio. Con il gesso lungo inevitabilmente poggio sul piede oltre alle varie complicazioni nel dormire.
    Grazie per la gentile risposta.

  11. Buonasera dottore, ho 29 anni faccio il magazziniere e pratico sollevamento pesi. ho riportato una frattura composta base v metatarso. mi é stato prescritto il gesso per 30 giorni più 15 giorni di carico parziale più 30 giorni di eparina Al controllo dopo una settimana la frattura era rimasta intatta ma io incurante delle prescrizioni dell’ortopedico ho iniziato a caricare con una scarpa talus scaricando l avampiede e ho tolto il gesso dopo 20 giorni. Il piede si presenta normale senza gonfiore tranne una bozza in sede frattura poco dolorante, deambulazione normale con solo un po’ di fastidio al tallone. Sono un po’ preoccupato per quel bozzo, secondo voi sono stato incosciente?, c’è rischio di non guarire anche se sto abbastanza bene?. Grazie per l’attenzione

  12. Buongiorno dottore al trentesimo giorno ho fatto rx di controllo che dice” pregressa frattura composta base v metatarso in evolutività consolidativa tuttora incompleta note di osteopenia” dalla lastra infatti ancora si vede la frattura,ma mi hanno dimesso anche se ho ancora un leggero dolore nel punto della frattura. É normale un po’ di dolore dopo più di un mese? Ho dolore solo se cerco di correre o saltare. Può questo tipo di frattura evolvere in pseudoartrosi? Sono consigliati integratori o onde d’urto? Grazie mille per l’attenzione

    1. Questo tipo di frattura spesso va incontro ad una guarigione per consolidamento fibrotico, poco osso e linea di frattura visibile per sempre. Ciò che importa è la funzionalità. Un minimo di fisioterapia sarebbe opportuno.

  13. Buonasera Dottore, ho 46 anni e ho un ginocchio dx problematico; 16 anni fa ho subito ricostruzione LCA e sutura menisco; 2 anni fa, a seguito di dolore persistente medialmente, fatta meniscectomia mediale selettiva; per un paio di mesi situazione migliorata, ma poi dolori insistenti anche più forti di prima; a giugno dello scorso anno fatta osteotomia tibiale valgizzante per sottrazione. Purtroppo, dopo aver smaltito il dolore per l’intervento, è riemerso il dolore precedente al comparto mediale. Il chirurgo che mi ha operato mi dice che serve ancora tempo … e che per ora non c’è da fare altro; esclude completamente il discorso protesi per l’età e quadro radiografico ancora “buono”. Purtroppo io il dolore ormai non lo sopporto più e sono tentato di rivolgermi ad uno dei luminari di chirurgia protesica; ma temo di commettere un errore con il rischio di star peggio. Qual è la sua opinione in questo caso? Grazie mille.

    1. La protesi di ginocchio ha indicazioni ben precise, conosciute da tutti quelli che tra noi se ne occupano. La valutazione deve essere fatta sul singolo paziente. LCA, meniscectomia, osteotomia e giovane età rendono questo intervento non di routine.
      Tenterei come chirurgo di indurla ad aspettare il più possibile, ma, in ogni caso, per me l’indicazione chirurgica alla protesi giunge quando, rispettati i canoni delle indicazioni, la qualità di vita non risulta più accettabile. Questo potrà accadere a 70 anni o, purtroppo, anche a 46.

      1. La ringrazio per la risposta. Quando lei scrive “rispettati i canoni delle indicazioni” mi lascia un pò confuso. Ossia: dal punto di vista dei movimenti il ginocchio fa tutto ciò che deve fare. Ma il continuo dolore nel comparto mediale pregiudica la “qualità di vita”; certo è che si vive lo stesso però a parte il lavoro, sempre più sto limitando tutte le altre attività familiari e non. E allora quando si capisce qual è il momento giusto per una protesi? Devo continuare ad andare avanti a sopportare per i prossimimi 3,4 o 6 anni? Ma se una protesi può ridarmi la gioia di tornare a vivere meglio perché rimandarla?
        Grazie.

  14. Buonasera, ringrazio innanzitutto in anticipo. Sono scivolato da una scala e ho riportato (cito testualmente) “frattura composta del processo trasverso di L3 a sinistra. Non rilevati cedimenti nè disallineamenti di tipo traumatico in atto”.Mi hanno prescritto 10 giorni di riposo a letto, busto lombare, anticoagulante e antidolorifici all’occorrenza per un totale di 20 giorni clinici. Dopo qualche giorno accuso dei fastidi (come bruciature, fitte o scosse elettriche) sulla parte del gluteo fino alla zona del quadricipite femorale/gamba. È normale? Mi fa sentire la parte esterna del lato sinistro del corpo (quindi il lato del trauma) un po’ debole. Ovviamente nn è un dolore costante ma mi capita quando assumo determinate posture, quando mi giro nel letto o quando mi piego.
    (La frattura mi è stata diagnosticata al pronto soccorso dopo una radiografia e una tac). Poi volevo chiedervi, In base alla vostra esperienza, questo tipo di frattura, in linea di massima, quanto ci mette per guarire completamente? Faccio un lavoro dove sforzo molto la schiena e sto in piedi quindi sono abbastanza preoccupato. Ad oggi sono passati 15 giorni ma noto pochissimi miglioramenti.
    Vi ringrazio!

  15. Cognome e nome: A.C.di anni 82. Allo stato attuale non riesce a deambulare da sola, ma anche l’articolazione delle mani è carente e durante la giornata sente calore e prurito; la notte è disturbata da dolori insopportabili.
    Allego la relazione radiologica del 23.05.2019:
    Marcata artrosi femoro-tibiale e femoro-rotulea con deformazione dei capi articolari delle ginocchia.
    Severa riduzione d’ampiezza delle rime articolari, soprattutto delle mediali, con sclerosi subcondrale degli emipiatti tibiali omolaterali.
    Non lesioni ossee a focolaio del bacino.
    Sincondrosi sacro-iliache pervie.
    Riduzione d’ampiezza delle interlinee articolari coxo-femorali.
    Osteoporosi.
    la ringrazio e resto in attesa di un suo professionale consulto.
    distinti saluti.

    1. Sulla artrosi deformante e gravemente limitativa della funzionalità c’è poco da dire. Si può accettare la disabilità oppure provare a considerare l’intervento di protesi di ginocchio. Le servirà però più di un consulto via internet.

  16. buongiorno dottore le invio il mio referto rmn ho 58 anni e chiedo se potro correre a livello amatoriale visto che dopo questo referto mi e stato sconsigliato
    discrete alterazioni degenerative del corno anteriore del menisco laterale minime alterazioni degenerative del corno posteriore del menisco mediale segni di condropatia di basso grado delle cartilagini di rivestimento articolari femoro tibiali rotula in asse con profilo cartilagineo discretamente assottigliato sul versante patellare ho fatto iniezioni 2 lidopepomedrol e sto bene
    potro correre
    ringrazio e saluto
    Guarino Andrea

  17. Salve Dottore,

    Le invio il referto di mio padre. Ad inizio novembre a ricevuto la diagnosi di glioblastoma al livello cerebrale, operato con sucesso e attualmente sta facendo la chemio con un farmaco orale. ma da un po di tempo ha dolori al livello del ginocchio e Cosi il medico di base li ha fatto fare una RMN ginocchio sx. Vorrei la sua opinione perche attualmente i miei sono in albania e il referto e venuto dopo che i miei sono andati. Vorrei saper quali sono gli approcci da fare..sono molto preuccpato.
    RMN GINOCCHIO SX
    Esame RM eseguito con apparecchio a basso campo.
    A livello del condilo femorale laterale, versante posteriore, presenza di lesioni ossea sottocorticale (2 cm circa) delimitata
    da doppio orletto, sclerotico e iperemico-granulomatoso, senza evidente discontinuità del piatto corticocondrale. Scarso
    edema dell’osso periferico alla lesione. L’aspetto è quello di una lesione osteonecrotica su base infartuale. Edema delle
    strutture capsulo meniscali del punto d’angolo postero interno, note irritative del semitendinoso e della zampa d’oca.
    Due analoghe alterazioni , di dimensioni minori ( 8 e 5 mm) , sono presenti a livello del condilo femorale posteriore interno
    , di cui la maggior meno delimitata perifericamente; assenza di edema perilesionale osseo .
    Aspetto degenerativo e finemente involuto dei menischi, specie dell’interno, senza lesioni. Artropatia degenerativa femorotibiale
    con riassorbimento condrale, soprattutto al comparto mediale.
    Nei limiti i legamenti del pivot e dei collaterali.
    Minimo versamento articolare con piccolo contenuto fluido nela borsa del gastrocnemio-semimembranoso.
    Rotula centrata. Cartilagine femoro-rotulea sottile senza erosioni profonde. Nei limiti il tendine quadricipitale distale del
    rotuleo.

    Sauti
    Armando

  18. Buongiorno Dr Fanzone,

    chiedo consiglio su terapia prescritta da ortopedico.Da ca.3/4 mesi ho dolenzia lombare nella zona osso sacro per cui 8gg fa ho fatto RMN pelvi e bacino su consiglio medico.
    Referto dice:edema midollare del tratto inferiore del versante iliaco delle articolazioni sacro-iliache bilateralmente compatibile con frattura da insufficienza.Il resto dell’articolazione sacroiliaca nella norma.
    Rime articolari coxo-femorali nella norma.Escrescenza ossea del profilo laterale del passaggio testa-collo femorale d’ambo i lati.Piccolalacuna sinoviale erniaria del versante anteriore del collo femorale sx.Non versamento articolare.Non alterazioni muscolo-tendinee.
    Assenza di ascite nello scavo pelvico.
    Non masse,non tumefazioni linfonodali pelviche.

    L’ortopedico che mi ha visto propende per edema reattivo in quadro di conflitto tipo CAM.
    Per cui mi ha prescritto cura con DIFOSFONAL 1 fl 100mg ogni 8gg per 8 settimane + DI BASE 25000 una ogni due settimane per 8 settimane
    Ho eseguito esami ematochimici nella norma + FR e HLAb27 negativi

    Chiedevo se la cura e’ corretta o se esistono alternative perche’ ho letto che questi bifosfonati possono dare effetti collaterali pesanti.(io sono portatore di protesi dentarie fisse con 12 impianti in essere da oltre 10 anni)

    Posso fare tranquillamente la cura? Nel durante posso camminare ogni tre gg per 4/5 km?

    grazie

    1. La terapia con disfosfonati è indicata. Potrebbe cambiare molecola o nome commerciale ma questo dipende dalla abitudine del suo Curante.
      Il difetto CAM comunque rimarrà presente e quindi, passata l’attuale fase acuta, dovrà pensare al mantenimento di una condizione di benessere.

  19. Buongiorno Dottore,
    Ho 56 anni, nel giugno 2016 in seguito ad una caduta da cavallo , ho riportato una frattura ad alta energia con conseguente rotture del femore trochanter , pluriframentaria .
    Operazione : chiodo endo-midollare con cerchiaggi e 2 vite distale + una prossimale nella testa del femore .
    Dicembre 2016 : assenza di consolidazione ossea, mi hanno operato di nuovo, spostando i cerchiaggi e facendo un trapianto auto logo (prelevando sulla cresta iliaca posteriore) : risultato pessimo con maggiore dolore dovuto al trapianto.
    Feb 2017 : hanno tolto una delle due vite distale , lasciandone una.

    Presenza di pseudo artrosi fin dalla prima operazione .
    Sono sportiva e la mia vita è drasticamente cambiata : dolore dovuta a borsite, dolore alla schiena .. ed alla gamba.
    Il dolore è alla ileo sacrale ed ora anche lungo la gamba .

    Ho preso vari pareri , magari troppi , in Francia , Israël, Italia.
    In pratica non ho seguito il parere di un prof in Italia che mi consigliava di operare di nuovo mentre altri mi dicevano che la terza operazione era a rischio .
    Il fatto è che i dolori aumentano , nell’estate 2020 la vita distale rimanente si è rotta provocando dolore atroci …l’ho scoperto in autunno …
    Rimpiango di non aver seguito il consiglio del prof Italiano …avevo paura …era nel 2018 e probabilmente speravo che la situazione non peggiorasse , oltre al fatto che le probabilità di riuscita non erano del tutto convincente …ed in caso di fallimento ( …il professore mi aveva spiegato che era opportuno provare a togliere il materiale e fare un nuovo trapianto auto logo , ed in caso di fallimento …avrebbero fatto una quarta operazione con una protesi su misura …lunga ) .
    Insomma , adesso sono in una situazione di depressione , non so se rischiare questo intervento..però mi dico che vivere ed invecchiare con questi dolori ..sarà molto difficile ..
    Non c’è fine al peggio…e se non funzionasse ..
    Adesso sono piena di dolori ma almeno cammino… e se non riuscisse a camminare più !
    La ringrazio se vorrà darmi un consiglio .

    Una scintigrafia potrebbe accertare che osteo sintesi forse si sta muovendo ..e quello provoca dolori diversi …peggiori ..
    cordiali saluti
    Sophie

    1. Ho avuto due casi simili per età e sviluppi clinici. L’abitudine e la volontà di preservare da una protesi le persone giovani fa provare altre strade, che saranno la sintesi e gli innesti. Nei miei casi alla fine di tutto è stata impiantata una protesi. Non sono in condizione di consigliare una strada o l’altra, rimane tutto nelle decisioni del medico e del suo paziente. Mi spingerò però a dire che una protesi non è poi tutto questo male che ti viene detto.

  20. Buonasera Dottore mi chiamo Annamaria sono 12 giorni che ho un problema al ginocchio precisamente al lato interno del ginocchio destro… ho portato per un mese delle scarpe da ginnastica dove all’inizio mi facevano un po’ male sul lato destro ma nn ho dato peso… ho fatto un ecocolordoppler con referto negativo ho iniziato da ieri toradol-muscoril in fiale …. nn posso stare molto a riposo ho dei figli lei cosa mi consiglia? Grazie

    1. Qualunque sia l’origine del dolore articolare, a tale proposito dovrebbe fare una visita, non si guarisce in fretta senza riposo. Provi almeno ad usare un bastone. Metta il ghiaccio per pochi minuti diverse volte al giorno e prenda una antidolorifico (chieda al Curante).

      1. Buongiorno Dott. Fanzone, e grazie per questo bel sito ricco di tanti spunti interessanti.
        A 39 anni, mi ritrovo con un alluce valgo bilaterale da almeno 20anni, (raro per un soggetto maschio), a dire il vero ho proprio i piedi brutti e rovinati, perche ho anche secondo dito un po’ a martello e 4° dito varo, ovvero devia verso l’interno, e in curvatura ha trovato il suo “alloggio” sotto il terzo.
        Non ho molto.dolore, a volte qualche fastidio, e per ora non penso all intervento, ma volevo chiederle, se si dovesse intervenire su tutte e tre le deformita (alluce valgo, secondo dito a martello e quarto dito varo), si allungherebbero di molto i tempi di recupero per tornare a camminare? Aumenterebbero i rischi di insuccesso? O è comunque fattibile un intervento che coinvolge mezzo avampiede, cioe tre dita su cinque?

  21. Buonasera dottore, 2 anni fa ho fatto operare il mio mini pincher per una lussazione della rotula, dopo l’intervento è stato messo un anello (se ho capito bene) e mi è stato consigliato visto che il cane è giovane di toglierlo (sottintendendo che dopo anni l’anello se non tolto può dare problemi).
    Ora il cane ha 6 anni e sono passati 2 anni dall’interventi e non ha nessun fastidio, Io vorrei evitare di fare il secondo intervento per togliere l’anello a meno che le probabilità che gli dia problemi siano alte, vorrei un suo parere in merito.
    Grazie mille.

  22. Buongiorno Dr Franzone,
    ho fatto una visita medica per un dolore al ginocchio e dopo la visione della RM l’ortopedico diagnostica: “Edema spongiosa CFM in condropatia mediale ginocchio destro + lesione degenerativa menisco mediale ginocchio destro asintomatica.
    Mi consiglia la seguente terapia:
    Clody 200mg/4ml 1 fl per 3 volte alla settimana per 3 mesi;
    eventuali campo elettromagnetici pulsati per 30 giorni,
    Analgesici al bisogno.
    Vorrei avere la sua opinione soprattutto sul Clody perché so che si tratta di un farmaco con importanti e possibili effetti collaterali.
    Grazie mille per la sua attenzione.
    Cordiali saluti

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