AVVERTENZA: questo articolo, pur continuando ad avere validità riguardo all’argomento trattato, necessita di un aggiornamento. Da recenti studi risulta non corretto affermare che la migliore scarpa per il running sia effettivamente quella con correzione alla suola del varo o del valgo e quindi della pronazione o supinazione. Non è provato infatti che migliori il gesto atletico o riduca il rischio di infortunio. Questo dato viene fuori da studi internazionali che affermano non esserci differenze significative a tale riguardo. Anzi sembrerebbe che la scarpa detta “minimalista” dia dei vantaggi. Approfondirò la cosa per riscrivere l’articolo apportando le modifiche necessarie.
Sei un pronatore o un supinatore?
Che tipo di piede hai? Quale scarpa scegliere per il podismo? Decine di siti propongono le loro soluzioni. Sono affidabili? Ho veramente necessità di una scarpa specifica?
Stranamente si parla di pronatori e supinatori come se la cosa fosse chiara e comprensibile a tutti. Diversi siti specializzati in sport propongono la loro ricetta per risolvere questo dilemma. Nelle prime tre pagine dei risultati di ricerca di Google nessun sito trovato risulta però certificato per l’affidabilità dell’informazione medica. Sono tutti siti che propongono e consigliano diversi modelli e marche di scarpa. Quindi parlare di pronatori e supinatori è forse solo pubblicità?
Pronatore e supinatore cosa significa?
In termini medici, strettamente considerati, pronazione e supinazione indicano il movimento con cui la mano passa dal mostrare il dorso a mostrare il palmo, questo movimento, per la mano, avviene a livello del gomito. Il piede, come tutti potranno verificare, non può compiere questo movimento. Ne compie uno simile a livello della caviglia, che però viene definito , sempre in termini medici, inversione o eversione. La inversione e la eversione della caviglia sono però movimenti fisiologici, anche se li definiamo di pronazione e di supinazione non possiamo però farli passare per patologia da risolvere, perché patologia non sono ed in verità neanche un problema.
Come fare a capire se ho bisogno di una scarpa specifica?
Dato che sul mio sito non si vendono scarpe mi permetterò di andare contro corrente.
Si necessita di una soluzione ad un problema solo se il problema esiste veramente!
Runner da diversi anni?
In genere chi corre da diversi anni non ha problemi, quale che sia il suo tipo di passo ha trovato un equilibrio, consiglio di non cambiare tipo di calzatura da corsa. Si può comunque fare se si pensa di volere migliorare la propria performance. Una buona scarpa, personalizzata, può infatti migliorare i risultati del runner sia in termini di velocità che di durata della corsa. In questo caso però la scelta di una nuova scarpa dovrà avvenire dopo e con il supporto di una analisi del passo (gait analysis) specialistico.
Runner occasionale o runner da poco tempo?
Il podista occasionale è quello a maggiore rischio di lesioni dolorose al piede ed alla caviglia ma anche a ginocchio anca e schiena. La scarpa migliore è neutra, ben ammortizzata. Superato il primo momento, deciso di continuare a correre si può pensare a scarpe “diverse”, ma solo se si sono evidenziati problemi.
Dando per scontato che si è cercato questo articolo per la presenza di un problema legato a dolore (fascite plantare, alluce rigido, distorsione di caviglia…) una volta curato il disturbo si potrà pensare a scegliere una scarpa diversa e migliore.
Cosa valutare nella scelta di una scarpa da corsa?
Le cose da valutare nella scelta di una scarpa da corsa sono il piano di appoggio in posizione in piedi (standing position), che identifica la presenza di un piede piatto o cavo, e la tendenza alla inversione o eversione durante il passo (pronazione e supinazione). Queste diverse forme del piede sono tutte evidenziabili clinicamente e con l’ausilio di test più o meno tecnologicamente avanzati e complessi.
Si può fare anche da soli la identificazione del tipo di piede?
Certamente si! Ma questo non necessariamente porterà alla soluzione di un dato disturbo di tipo ortopedico.
Come identificare il proprio tipo di piede?
- Eseguire il Wet test che serve ad identificare il proprio tipo di piede per quel che riguarda l’appoggio plantare in posizione eretta (standing position)
- Controllare la usura della calzatura, utile per verificare se si è pronatori o supinatori, si esegue verificando l’usura della suola su scarpe già usate.
Date un’occhiata alla parte inferiore della scarpa da running già usata
Usura omogenea? Pronatore neutro
Usura sulla parte interna? Sei un iper pronatore
Usura esterna? Ipo pronatore
Stabilita la tendenza a ruotare (pronazione e supinazione) si potrà scegliere una scarpa specifica, ne esistono tante in commercio. Alla scarpa dovrà essere associato un plantare su misura (senza non funzionerà) che corregga anche il cavo o piatto della volta plantare.
Questo articolo non deve essere interpretato come consulenza medica o parere medico relativamente a fatti o circostanze specifiche. Per quanto riguarda la vostra personale situazione e risposta a domande specifiche siete invitati a consultare un professionista Medico. L’uso delle informazioni reperite su questo sito deve rispettare i termini e le condizioni d’uso.
Pubblicato il 14 gennaio 2015 Ultimo aggiornamento: 12 gennaio 2018