L’osteoporosi è una malattia piuttosto comune che affligge in particolar modo le donne in età post menopausa. La fragilità ossea conseguente alla osteoporosi aumenta il rischio di una frattura ossea. Esistono diverse strategie di trattamento e non una cura definitiva. Cambiamenti nello stile di vita, prevenzione, integrazione con vitamina d, miglioramento della forza muscolare, rimozione dei fattori di rischio per caduta sono tutte cose che hanno dimostrato di funzionare nella prevenzione delle fratture da fragilità. Esistono anche trattamenti farmacologici della osteoporosi.
Il trattamento con farmaci della osteoporosi
Diversi farmaci sono disponibili per il trattamento della osteoporosi ma nessuno di essi è in grado di curarla definitivamente, per tale ragione questi farmaci vanno presi per lunghi periodi di tempo.
Per comprendere meglio la differenza tra “trattamento” e “cura” faccio spesso l’esempio di un’altra patologia molto diffusa e conosciuta come la ipertensione (pressione alta). Esistono diversi trattamenti possibili e migliora con lo stile di vita come laduzione del sale negli alimenti, riduzione del peso corporeo, esercizio fisico. I farmaci mantengono la pressione in limiti accettabili ma alla sospensione del farmaco la pressione “schizza” nuovamente verso l’alto. Questo succede perché i farmaci sono in grado di “trattare” la pressione alta ma non di curarla e per questa ragione vanno presi sempre senza interruzioni.
Sospendere i farmaci per l’osteoporosi?
“L’osteoporosi non va in vacanza”
Può esserci confusione in merito alla sospensione dei farmaci per l’osteoporosi. Alcune raccomandazioni possono essere utili.
Se è vero che con l’uso dei bifosfonati si è accertato che dopo alcuni anni esiste il rischio di sviluppare una patologia definita “frattura atipica del femore” (dopo 5 anni di utilizzo si è valutato il rischio di “frattura atipica” in 20/100.000 pazienti trattati che sale a 1/1000 dopo dieci anni di trattamento).
E’ anche vero che i Bifosfonati (molti nomi commerciali, sono la pillola settimanale) e Denosumab (Prolia) i due farmaci più usati nel trattamento della osteoporosi post menopausa, riducono significativamente, in pochi mesi, il rischio di frattura da fragilità ed entrambi sono indicati per trattamenti di lunga durata.
The North American Menopause Society (NAMS) ed altre società scientifiche hanno cercato di porre chiarezza sulla sospensione dei prodotti farmaceutici usati per il trattamento della osteoporosi indicando che:
I pazienti trattati con Bisfosfonati:
- Rivalutazione del rischio di frattura dopo 5 anni di trattamento.
- Se il rischio è rimasto alto persistere con il trattamento o scegliere un altro farmaco.
- Se verificata una diminuzione del rischio valutare la sospensione del trattamento.
Pazienti trattati con Denosumab (Prolia)
- L’effetto anti fratturativo del denosumab scompare rapidamente, non c’è indicazione alla sospensione periodica del farmaco.
Nota bibliografica:
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Pubblicato il 15 aprile 2020 Ultimo aggiornamento: 15 aprile 2020