Quanto tempo impiega una frattura a guarire?
La domanda su quanto tempo impiega una frattura a guarire è molto frequente. Non consente però una risposta sbrigativa. Così come difficile è rispondere alle domande riguardo alla ripresa della normalità dopo avere subito una lesione ossea.
Ogni frattura rappresenta un mondo a parte proprio perché ogni singolo paziente affetto è diverso da ogni altro.
Conoscere se stessi allora, ancora una volta, rende tutto più semplice, sapendo comunque che la guarigione avviene anche se guarire da una frattura non sempre vuol dire anche riprendere completamente il proprio stato precedente.
Su questo sito è presente la descrizione di molte fratture particolari
- frattura di calcagno ; rottura di avambraccio nel bambino ; frattura di gomito; frattura di anca con particolare attenzione alla frattura di femore nell’anziano; Frattura della tibia prossimale; fratture vertebrali; Frattura della testa omerale; Frattura di radio ed ulna; Frattura gamba esposta Frattura di caviglia
su come avere cura di un gesso… Come avere cura di un gesso
su cosa sono i ferri nelle ossa I ferri nelle ossa
se i mezzi di sintesi vanno rimossi Si devono togliere i ferri nelle ossa?
Generalità sulla frattura:
L’interruzione della continuità di un osso (frattura, rottura, lesione) può essere
- traumatica, l’intensità del trauma supera la resistenza dell’osso
- patologica, la resistenza diminuita dell’osso determina la frattura anche per traumi minimi (osteoporosi, tumore…)
- chirurgica, la lesione ossea viene determinata dal chirurgo per correggere deformità (allungamento, deformità, protesi di anca, protesi di ginocchio)
- Esiste un altro tipo definito da durata in cui la resistenza dell’osso è fiaccata ed infine vinta da piccoli sforzi ripetuti (provato mai a tagliare un filo metallico piegandolo in continuazione?)
Anatomia delle fratture:
Esistono diverse classificazioni che elencano i criteri di orientamento nella valutazione dell’entità di una lesione fratturativa.
In base alla situazione della pelle sul punto di frattura:
- Frattura chiusa, cute sana
- Frattura esposta, in questo caso la copertura cutanea è compromessa e la frattura è in diretta comunicazione con l’esterno
Considerando il numero di frammenti di ogni singolo osso rotto:
- Frattura unifocale, un solo punto di rottura
- Frattura bifocale, due punti di rottura
- Frattura trifocale, ecc. ecc.
Valutando la posizione nelle ossa lunghe:
- Fratture diafisaria,
- Frattura metafisaria
- Frattura epifisaria
Se estese all’articolazione o meno:
- Frattura articolare
- Frattura extrarticolare
In base all’entità del danno:
- Fratture complete
- Fratture incomplete
Riguardo allo spostamento dei frammenti di frattura:
- Fratture composte
- Fratture scomposte
Il sempre maggiore numero di protesi di anca e di ginocchio ha determinato il moltiplicarsi di un altro tipo di frattura che è la frattura periprotesica. La rottura dell’osso attorno ad una protesi articolare.
L’uso di alcuni farmaci per trattare l’ostoporosi è stato di recente messo sotto osservazione per un tipo di rottura del femore detto frattura atipica del femore da bisfosfonati.
Evoluzione e prognosi delle fratture
Un osso rotto ha la tendenza alla guarigione spontanea.
“Siamo macchine che si auto riparano ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo!”
Quali sono le condizioni considerate essenziali per una buona guarigione?
- contatto tra i capi di frattura (diretto o mediato da adeguata “camera gestazionale”)
- la stabilità della frattura (il concetto di immobilità riportato in alcuni testi risulta sorpassato)
- una adeguata vascolarizzazione (necessaria per l’apporto di nutrienti alle cellule riparative)
Il processo di guarigione di una frattura avviene quindi per tappe fino alla ricostituzione di un normale osso. Il processo completo di guarigione ossea può durare anche 1 o 2 anni.
In fratture identiche per sede, tipo, livello ed età del paziente la guarigione avviene in tempi sufficientemente standard da potere essere indicati. Il tempo di normale consolidazione di una frattura sarà allora un periodo che varia da un minimo di 15 giorni (clavicola nel bambino) a 3 -4 mesi (alcune fratture della tibia nell’adulto)
La guarigione delle fratture avviene per fasi:
- fase dell’ematoma
- i frammenti di frattura sono immersi nel sangue che si è versato dall’osso. L’ematoma si indurisce e trasforma in tessuto connettivale ricco di cellule staminali
- fase moltiplicazione cellulare e formazione di tessuto riparativo (callo osseo)
- le cellule presenti nell’ematoma e sull’osso rotto cominciano una vivace attività di moltiplicazione e trasformazione in cellule che formano osso. Producono collagene che poi viene impregnato di sali di calcio (aumento della fosfatasi alcalina).
- fase di maturazione e consolidamento del callo osseo fino ad osso completo
- le lamelle calcificate iniziali cominciano a fondersi assieme (callo provvisorio) e in un continuo processo di rimodellamento (con fasi di distruzione e ricostruzione) si arriva al callo osseo definitivo.
- I fenomeni di rimodellamento continuano per anni nel tentativo di riportare la situazione alle condizioni precedenti al trauma.
Il callo osseo
il callo osseo è quel tessuto che viene formato la dove c’è stata una frattura di un osso. Rappresenta la struttura deputata dall’organismo alla riparazione dell’osso.
E’ una struttura in continua modificazione che tende a diventare sempre più resistente fino a riformare completamente l’osso.
Anche dopo essersi trasformato in osso il callo persiste nelle modifiche strutturali fino al ritorno alla normalità Questo processo dura fino a due anni. Nei primi momenti dopo una rottura dell’osso si forma l’ematoma. Nelle ore e giorni successivi vengono rimossi i detriti accumulati e successivamente si forma una sorta di manicotto che avvolge e riconnette i capi di frattura. all’interno del callo iniziano poi i processi di nuova formazione di tessuto osseo che viene costruito e demolito in un processo continuo di manipolazione e rimodellamento fino a giungere alla forma definitiva.
Il callo osseo tende a riportare la forma dell’osso a sulla prima della frattura ma non sempre questo riesce ed a volte possono rimanere delle deformità.
Questo articolo non deve essere interpretato come consulenza medica o parere medico relativamente a fatti o circostanze specifiche. Per quanto riguarda la vostra personale situazione e risposta a domande specifiche siete invitati a consultare un professionista Medico. L’uso delle informazioni reperite su questo sito deve rispettare i termini e le condizioni d’uso.
Pubblicato il 14 dicembre 2013 Ultimo aggiornamento: 05 agosto 2017
Buona sera dott, ho 55 anni e cadendo dalla bici ho avuto una frattura scomposta del femore operata con osteosintesi il 19 dicembre. Sono stato a letto fino a visita settimana scorsa in cui mi hanno concesso carico parziale. In questo periodo ho fatto tanto rinforzo muscolare ma ho il ginocchio bloccato, la gamba é stesa e si piega pochissimo. La mia cicatrice di 40 cm é dura e al tatto si sente come un cordone spesso e duro. É questo che mi impedisce di flettere? Posso forzare il ginocchio per ripiegarlo? Ho paura che rimanga così ma anche di fare danno! Grazie
La cicatrice passa attraverso una struttura chiamata fascia lata che è responsabile in grande misura della funzionalità del ginocchio ed è proprio questa struttura che adesso crea problemi. Cosa fare. Tanto coraggio, tanta fisioterapia.
Grazie. La flessione va giá meglio, passando attraverso un grande sforzo! Ma vorrei chiederle: la flessione puó tornare la stessa dell’altro ginocchio o la presenza della placca rappresenta un impedimento? E se lo é, fino a quanto potró piegare? Oggi, a due mesi dall’intervento, sono arrivato a 90 gradi di flessione passiva forzata. Grazie
90 gradi di flessione del ginocchio sono abbastanza per svolgere la maggior parte dei compiti quotidiani. Se arriva a 110 sarà bellissimo e se poi giungiamo a 120 saremo strabiliati dai risultati e dal suo coraggio.
La frattura al ginocchio(menisco) di una donna di 74 anni si può rimarginare da sola attesa che il dolore è quasi scomparso a seguito di terapia “ad hoc”. Mille grazie dottore
Non credo si possa parlare di guarigione anatomica del menisco rotto, perrò sicuramente si potrà tornare ad una condizione di non dolore.
Il 7/7/2020 ho subito intervento frattura pluriframmentaria esposta terzi distale tibia,perone melleolo,complicazioni infezioni Ottobre mi tolgono piastre e viti tibia lavaggio,ad oggi ritardo consolidamento i tempi sono più lunghi ma la mia domanda è solo questione di tempo per la guarigione?
La mancata consolidazione può divenire cronica, rimanere così a tempo indefinito, bisognerebbe capire se si può fare qualcosa per cambiare la situazione.
Buonasera,dottore, il 7 giugno, sbattendo su un mobile,mi sono fratturata la falange prossimale del 4dito del piede sx, ho 45 anni,mi hanno fasciato il dito con quello accanto.
Ho deambulato per la prima settimana con stampelle e indossando una scarpa rigida ortopedica, a distanza di 17 gg, ho piegato le dita per sbaglio avvertendo un forte dolore, vorrei sapere se ho compromesso la guarigione oppure il dolore è dovuto alla prolungata immobilizzazione del dito?
La guarigione sicuramente ci sarà comunque.
Buonasera dottore io circa due mesi fa mi sono fratturato la clavicola (frattura composta)ho fatto fisioterapia e l osso sta abbastanza bene quand è che potrò tornare a giocare a calcio volevo una sua opinione
Consiglio sempre almeno 3 mesi. Pazienza!
Buongiorno dottore , ho avuto una frattura composta al 5⁰ metacarpo , ieri dopo 20 giorni di gesso per il caldo che non riuscivo più a sopportare ho rimosso il gesso e ho notato che sul dorso della mano ho come un rialzamento della pelle nella zona in cui ho avuto la frattura (credo che sia l’osso stesso) la domanda che vorrei farle è : rimarrà così oppure tornerà come prima? Nelle rx è risultato solo che la testa del metacarpo si sia inclinata di un po con conseguente infossamento della nocca
Una piccola deformità è poca cosa. Importante è che la mano funzioni bene e completamente.
Buongiorno, volevo un consulto da parte vostra…
10 giorni fa sono caduto di motorino, e dopo 4 raggi hanno trovato una piccola frattura composta alla testa del perone. Non mi hanno ingessato ma mi hanno consigliato un tutore da portare.
alla sanitaria dove lo ho comprato me lo avevano montato male , ma comunque alle radiografie di controllo di ieri la frattura risultava ancora composta.
il referto del medico dice che posso comunque camminare, senza limitazione di movimento al ginocchio ma con il tutore.
ieri ho avuto molto da fare ed ho camminato molto (a differenza dei giorni scorsi che mi sono mantenuto più a riposo) ed il tutore era leggermente calato con la conseguenza che il muscolo del polpaccio faticava parecchio e a fine serata ho come avuto delle contrazioni involontarie del muscolo che mi hanno provocato un pò di dolore. La notte ho cercato di stare più fermo possibile, e a parte un leggero fastidio iniziale adesso la gamba non mi fa male, ne a riposo, ne piegata ne con il carico sopra.
è possibile che dopo una settimana la frattura si possa scomporre?
in tal caso sentirei dolore? dico un dolore fisso e costante?
anche perchè il prossimo controllo lo ho tra 20 giorni, e non mi sono state prescritte ulteriori radiografie, quindi non vorrei che la frattura si sia mossa e si risaldi in modo non corretto
grazie mille per le risposte!
E’ una frattura in una zona non sottoposta al carico e con scarse possibilità di movimento e quindi di scomposizione. Personalmente ritengo non necessario il tutore, che da ciò che racconta ha dato più fastidi che benefici. Consiglierei in casi analoghi solo di evitare eccessi.
la ringrazio per la pronta risposta. Oggi mettendomi a sedere (con il famigerato tutore) ho ruotato un pò la gamba facendo inavvertitamente una torsione, ed ho provato un pò di dolore, ma comunque adesso con una leggera pressione con carico o senza, distesa o flessa non provo alcunfastidio. Non dovrei avere avuto conseguenze, giusto? sono comunque stato poi fermo a riposo tutto il pomeriggio.
Salve dr. Fanzone! Ho avuto una brutta caduta che ha provocato la frattura spiroide diafisi distale perone. Mi è stato confezionato il gesso in quanto la frattura è perfettamente allineata. Al terzo giorno dall’infortunio mi sono svegliata con la gamba tesa e contratta e nell’intento di rilassarla, invece di allentare la tensione, la gamba ha tirato con uno scatto, provocando uno scrocchio a livello della frattura. La mia domanda è questa. È possibile che la frattura si sia scomposta?
Possibile, forse non probabile. Al controllo che sicuramente le hanno fissato con rx si vedrà
Buongiorno Dottore. Dieci giorni fa a causa di un incidente con lo scooter mi sono recato al P. S. con piede dx gonfio e dolorante. Referto dopo RX: trauma contusivo. Dopo qualche giorno, a seguito sgonfia mento ma persistenza dolore, ho rifatto privatamente RX. Esito: frattura primo cuneiforme con distacco parcellare. Cosa mi consiglia? Grazie.
Certamente varrebbe la pena fare una nuova visita. In ogni caso riposo e camminare solo con quella quota di carico che non determina dolore.
tre settimane fa ho messo il piede male non riuscendo a poggiarlo in terra mi sono recata presso il pronto soccorso dove mi hanno messo il gesso x 3 settimane e la prognosi e un distacco osseo dell’articolazione astragalo scafoidea piede dx .la mia domanda e cosa significa e dopo il gesso potro subito camminare ?
Certo che potrà camminare. Magari sarà necessario un breve periodo di rieducazione funzionale e fisioterapia.
Salve…
Io durante un allenamento di pallavolo mi sono fatta male al piede destro e andando in ospedale mi e stato riscontrata frattura al quinto metatarso composta e slogamento della caviglia… ho dovuto mettere il gesso per 30gg poi tolto il gesso ho dovuto fare 10 gg di magnetoterapia… (all inizio sembrava andare meglio Ma srmpre zoppicante)…senza prescrivermi un ginnastica… cosi il mio fisioterapista alla ottava magneto ha incominciato a farmi fare degli esercizi che poi dovrò fare anche a casa… solo due giorni di ginnastica sembra che stessi di nuovo punto e a capo il piede mi fa make di piu quando sono scalza ancora peggio e ho notato come gia.avevo visto appena subito il trauma e poi ingessata che avevo questa pallina dura dolorante(credo.sia dove ho avuto la frattura)che e prprio li che mi fa make e mi impedisce di camminare normalmente e e toccandola sembra un osso sporgente…. non ci sto capendo piu niente 30gg di gesso 10gg di magnetoterapia e ginnastica ma sembra che anziché migliorare peggiori stando punto e a capo
Bisogna insistere con la ginnastica. Dopo questo stop prolungato il piede si è… impigrito. Verifiche con il suo Curante se può prendere un anti dolorifico e magari indossare una calza elastica.
Salve dottore ho 36 anni e sono caduta dalla scala e mio fratturato il calcagno e losso di lato mi volevano operare ma io no mio fatta operare pero un mese ho tenuto il gesso e dopo mianno fatto usare un tutore ma oggi ho fatto 50 giorni ma ancora no cammino le x camminare cosa mi consiglia cordiali saluti
Verificata la guarigione dell’osso (avrà sicuramente fatto una radiografia ed una visita) bisognerebbe iniziare della fisioterapia.
Buongiorno
le scrivo per avere qualche informazione in riguardo alla frattura del 5 metatarso del piede sinistro.
In seguito ad un banale incidente in moto ho riportato la frattura di cui sopra. Il referto descritto dal pronto soccorso è il seguente:
Frattura epifisi prossimale composta V metatarso sx.
Dopo una prima fasciatura mi è stato detto di presentarmi due giorni dopo per il gesso.
L’ortopedico di turno mi disse che potevo scegliere o il gesso o un tutore tipo wolker.
Visto il periodo ho scelto la seconda ipotesi. Quindi ho acquistato il tutore e me lo sono messo.
Le mie perplessità sono le seguenti.
Quasi da subito ho caricato il piede anche perchè non ho grossi dolori (forse perche con il tutore il peso di scarica sul tallone) se non qualcosa la mattina che si limita ad un indolenzimento di tutto il lato sinistro del piede, un bruciore avvolte sul dorso dello stesso.
Durante l’arco della giornata solo indolenzimento ma totalmente accettabile.
La mie perplessità sono le seguenti:
La notte spesso allento il tutore? faccio bene?
Come si fa a capire se una frattura passa da composta a scomposta? Solo attraverso una nuova radiografia?
Secondo lei posso togliere il tutore la notte cosi da permettermi piu liberta?Infine è utile mettere sulla zona infortunata pomate tipo Lasonil?
Preciso che spesso mi aiuto con una sola stampella e solo quando scendo o salgo le scale uso entrambe. Ad oggi sono passati 9 giorni dall’infortuno.
Grazie anticipatamente per la sua attenzione
Cordiali Saluti
A.
La frattura della base del V metatarsale in genere non necessita di provvedimenti particolari. E’ una frattura “contenuta” all’interno di un robusto apparato legamentoso che impedisce il prodursi di scomposizioni. Carico a tolleranza di dolore. Tenga presente, lo dico a tutti, che a volte la guarigione avviene con “cicatrice” e non con riossificazione; per tale ragione bisogna tenere a mente di avere avuto questa lesione perchè la “linea” di frattura probabilmente si vedrà per sempre con una rx grafia ed in caso di nuovo trauma potrebbe essere male interpretata.
Buongiorno Dottore mi scusi l’intervento. anche io ho lo stesso tipo di frattura. Mi sono recato in ospedale e adesso ho un gesso leggero. però adesso a distanza di 15 giorni la pianta del gesso è diventata ” morbida”. non accuso nessun tipo di dolore al piede, posso poggiarlo senza problemi. Secondo lei è necessaria una nuova ingessatura? Quanto tempo ancora sarà necessario per poter riprendere in pieno le attività? se non lo ri-ingesso corro il rischio di non far cicatrizzare la frattura?
NOn dovrebbe essere un grosso problema però il gesso andrebbe rinforzato.
Mia madre si è fratturata il grande trocantere..Non è stata operata..30 gg di riposo…lastra di controllo ok…osso riattaccato…1 settimana con 2 stampelle poi 1 sett.co 1 sola stampella e poi niente…camminare…Non gli è stato detto di fare fisioterapia..lei cosa consiglia.? Il dolore leggere c è ancora dopo 42gg
Se è in grado di camminare, alzarsi e sedersi dalla sedia e salire le scale è tutto ok. Viceversa una rieducazione funzionale potrebbe essere molto utile.
Buongiorno Dottore
ai primi di maggio ho riportato una fratturato con microdistacco osseo della base della falange distale (piede destro). Passati i 20 gg. di prognosi con “cerotaggio” eseguito dal pronto soccorso, per mio scrupolo ho pensato di fare una radiografia per valutare la mia situazione.
Questo l’esito:
“Regolare il trofismo osseo.
Esiti di distacco osseo non consolidato alla base della falange distale del primo dito, sul versante supero-mediale.
Sostanzialmente conservati i rimanenti rapporti articolari.”
Siccome avrei urgenza di poter camminare normalmente caricando il peso in maniera adeguata, volevo chiederle se può essere utile un trattamento di magnetoterapia per accelerare i temi di consolidamento osseo.
L a ringrazio e la saluto
Roberto C.
Chiedo scusa Dottore
ho aggiunto una voce in più alla mia mail appena inviata.
(tecarterapia)
Ai primi di maggio ho riportato una fratturato con microdistacco osseo della base della falange distale (piede destro). Passati i 20 gg. di prognosi con “cerotaggio” eseguito dal pronto soccorso, per mio scrupolo ho pensato di fare una radiografia per valutare la mia situazione.
Questo l’esito:
“Regolare il trofismo osseo.
Esiti di distacco osseo non consolidato alla base della falange distale del primo dito, sul versante supero-mediale.
Sostanzialmente conservati i rimanenti rapporti articolari.”
Siccome avrei urgenza di poter camminare normalmente caricando il peso in maniera adeguata, volevo chiederle se può essere utile un trattamento di MAGNETOTERAPIA o TECARTERAPIA per accelerare i temi di consolidamento osseo.
La ringrazio e la saluto
Roberto C.
Probabilmente la guarigione avverrà senza che il frammento si “riattacchi”. Questo è spesso l’esito radiografico di questo tipo di lesioni che però non è in diretta conseguenzialità con una cattiva guarigione del dito e della sua funzione.
Il trattamento è però quello standard ed in genere è seguito sempre da una buona ripresa funzionale. Riguardo al camminare questo può essere fatto a tolleranza del dolore. Personalmente non vieto mai la deambulazione, consigliando una calzatura comoda.
buon giorno, e normale che dopo un distacco epifisario della tibia ,sono passati 3 mesi dalla frattura adesso ,vedo l osso infortunato piu accentuato dell altro.mi hanno detto che e il callo osseo . e cosi oppure devo fare altri accertamenti
Grazie a lei anche a nome dei nostri lettori.
Buongiorno Dottore,
Ho 40 anni e 20 giorni fa mi sono rotto la clavicola; al pronto soccorso mi hanno messo il bendaggio a 8. dopo 15gg il dolore è scomparso ma dalle radiografie la frattura era ancora scomposta. Sono andato in ortopedia e allentandomi il tutore l’osso si è allineato. Hanno deciso di non operarmi e mantenere il bendaggio.
Essendo passato parecchio tempo dalla frattura ed essendo l’osso non ancora saldato, ci possono essere complicazioni nella guarigione o e’ solo questione di tempo?
grazie
La clavicola si opera raramente. Anche i chirurghi più “aggressivi” devono ammettere che guarisce bene comunque. Anche in caso di scomposizione il risultato finale e funzionale è buono, a volte rimane un piccolo “bozzo” che rappresenta un danno estetico ma… pazienza. I tempi? Fino ad 8 settimane.
Salve dottore,
Mi chiamo Antonio giorno 28 giugno ho subito la una frattura scomposta del V metacarpo.
Dopo aver fatto la manipolazione dolorosissima e la gessatura l’osso che era inclinato verso l’alto non so di quanti gradi (da inesperto era inclinato parecchio)si è allineato ho fatto le lastre dopo una settimana ed era tutto ok e per questo motivo
L’ortopedico mi ha dato 25 gg di gesso lei pensa che sono sufficienti ho sono pochi ?
Sto affrettando i tempi in quanto sono uno sportivo e voglio riprendere il prima possibile….
Dopo quanto tempo posso riprendere a praticare palestra?
Grazie
Più che sufficiente il periodo di immobilizzazione. La completa ristrutturazione dell’osso è un poco più lenta. Nessun dubbio sulla possibilità di ripresa delle attività sportive. Attento alla boxe 😉
buongiorno dottore ,sono il papa del bambino con il distacco epifisario della tibia,volevo chiedere,mio figlio si e fatto male durante una partita di calcio ora l assicurazione si rifiuta di pagare perche dicono che i distacchi epifisari non sono delle fratture,lei che ne pensa.grazie
Dico che ben che vada sono ignoranti.
Dottore buongiorno. Circa due anni e mezzo fa, al settimo mese di gravidanza, sono caduta con tutto il peso sul gomito (per fortuna nessuna conseguenza di altro tipo), riportando una frattura del capitello omerale. Date le mie condizioni e un successivo periodo di allattamento la scoperta attraverso rx e risonanza dell’entità del danno e’ avvenuta a distanza di tempo. Ora in sostanza mi trovo con una buona mobilità del braccio, fastidi solo in fase di carico (la mancanza di forzs è tanta) fastidi a livello di compressione del nervo ulnare (che per ora mi sembrano costanti e non peggiorate) e ormai solo d rado ho il braccio che si blocca a causa del frammento che si muove e a volte finisce nelk’articolazione.
Ho consultato diversi ortopedici e c’è chi senza indugio mi consiglia un intervento il prima possibile (rimozione frammento e ricomposizione frsttura con innesto osseo auto o eterologo) e fhi invece, vedendo le mie condizioni generali tutto sommato buone, non toccherebbe mai un’articolazione delicata come il gomito. Quali sono le possibilità di riuscita di un intervento a distanza di due anni e mezzo dalla frattura? E quali invece i rischi a continuare ad utilizzare il braccio quasi come se niente fosse? Sono convinta che prima o poi qualcosa andrà fatta, dovrei solo capire se posso permettermi di rimandare il più possibile. Grazie
Un intervento come quello proposto ha una sua “delicatezza”. In casi analoghi bisogna bene valutare il rapporto rischio / beneficio. Siccome i benefici sono tutti da verificare (non è possibile prevedere il futuro) mi affido ad una valutazione indiretta. Grande fastidio, dolore ed impotenza funzionale mi garantiscono un certo margine di beneficio. Viceversa pochi disturbi saltuari, buona funzione e capacità complessivamente poco limitata di movimento mi garantiscono comunque anche scarsi benefici. Solo il proprietario del gomito può valutare.
GRAZIE DOTTORE.
In effetti a me è stato consigliato l’intervento principalmente per la mia età (34) in quanto la mia situazione oggi forse comunque ottimale, come dice anche lei, non è dato di sapere quanto potrà durare nel tempo.
E se dovesse peggiorare sarà sempre possibile ricorrere a questo tipo di intervento o si prospetterà di peggio (cioè protesi). Purtroppo il frammento osseo staccato non è proprio piccolo (lo conferma l’espressione dei diversi professionisti che hanno guardato i miei esami).
La ringrazio, lei almeno intanto mi ha fornito una metodologia di approccio certamente razionale, in assenza di una casistica similare alla mia oltre che per tipologia di frattura (è poco frequente) e per tempistica (se non fossi stata incinta mi avrebbero operato immediatamente senza dover fare ora tutte queste ipotesi).
Rimango comunque molto dubbiosa sul da farsi, vedo la mia scelta come una scommessa in quanto nessuno può darmi certezze di alcun tipo.
Frattura composta della testa del grande troncatere .ho 57 anni caduta da bici da corsa non intervento chirurgico godo di eccellente salute in genere faccio gare ciclistiche tanto ca.minare e pesistica aerobica . Detto ciò dopo quanti giorni posso alzarmi dal letto . Anticipatamente grazie Dott.
HO 57 ANNI FACCIO TANTI TIPI DI SPORT SONO FERMO A LETTO DA 18 GIORNI PER UNA FRATTURA COMPOSTA AL GRANDE TRONCATERE PER CADUTA DA BICI NON INTERVENTO CHIRUGICO .POSSO ALZARMI DAL LETTO E CAMMINARE CON LE STAMPELLE ? .
Se non ha dolore…
Salve dott le volevo chiedere mio figlio di 3 anni giocando si è rotto il femore causando una frattura scomposta detta a spiroide è stato messo l’osso in trazione con un filo di metallico e in gessato dal bacino alla gamba tutto questo e stato fatto il 4/7/2016 adesso che sono passati quasi 2 e mesi e mezzo,l’osso si è calcificato benissimo il dottore dell’ospedale pediatrico santobono di Napoli mi ha detto che può camminare deve fare fisioterapia alla rieducazione al passo + deambulazione assistita. Adesso mi chiedo quale conseguenza potrebbe riportare? Sto davvero in ansia. La ringrazio di vero cuore x una risposta
Nessuna conseguenza. Crescendo dimenticherà tutto e le sue ossa saranno perfettamente uguali sia dalla parte rotta che dall’altro lato.
Sono una signora di 55 anni ed ho avuto la frattura composta del V metatarso del piede Dx.Mi hanno fatto un gesso a stivale da portare x 25 giorni e terapia con eparina. Ora mi chiedo se potrò recuperare facilmente dopo il gesso e potrò continuare a praticare sport come di solito facevo: corsa, bici o altro. Forse la ricostruzione dell’osso potrà subire rallentamenti poiché sono in menopausa da circa 3 anni ? Secondo lei quanto tempo sarà necessario e quali accorgimenti o potrei adottare per la ricostruzione dell’osso e la ripresa della vita di sempre?
Grazie per l’attenzione e resto in attesa di risposta.
Francesca
@
La guarigione ossea non mi risulta sia influenzata dalla menopausa o dall’osteoporosi. Ricominciare a fare attività sportiva senza dubbio sarà possibile. Cominci a camminare e vedrà che sarà più tranquilla.
Salve Dottore, mi chiamo Rossana ho 30 anni e l’8 luglio sono caduta da un gradino con conseguente frattura lievemente scomposta del malleolo peroneale. Sono stata e sto tutt’ora , con il tutore e non mi sono mai sforzata. Oggi, 4agosto, a quasi 30gg di distanza, ho effettuato radiografie di controllo, ma risulta ancora frattura non saldata.
In questo caso come si potrebbe procedere? Quanto tempo impiega una frattura simile a guarire? Durante la visita al P.S. il dottore mi disse 30gg, ma evidentemente non sono bastati.
La ringrazio anticipatamente.
magari non sono bastati a rendere “visibile” alle radiografie il callo osseo. Dovrebbe però verificare la presenza o meno di disturbi di tipo funzionale.
salve, ho una frattura composta del V metacarpo, l’ortopedico mi ha fatto mettere il gesso x 30gg. Volevo chiederle necessitano veramente 30gg. non si potrebbe steccarlo dopo una settimana di gesso? grazie x l’attenzione
Come faccio a dire che 30 giorni sono troppi senza offendere un collega?
Salve Gentile dott. Fanzone
Se posso esporre ciò che mi è successo, 23 giorni fa ho urtato il piede contro un mobile e se pur all’inizio non era particolarmente gonfio e dolorante, il 4° dito del piede sinistro, il dito si era un po’ inscurito lateralmente sotto l’unghia, così dopo pronto soccorso le lastre dicevano:
FRATTURA COMPOSTA DELLA BASE DELLA FALANGE UNGUEALE, SUL VERSANTE DORSALE.
“Bendaggio e mantiene immobilizzazione per 15 gg; Prognosi 15 gg S. C.”. L’altro giorno ho telefonato in ortopedia (in ospedale diverso a dove hanno fatto bendaggio e prognosi) e l’infermiera in modo un pò spiccio mi ha detto “faccia il controllo come gli hanno scritto sul referto” ed io, “ma qui non mi pare che abbiano disposto un controllo! “, poi lei ha chiuso dicendomi “segua le indicazioni che le hanno scritto sul referto”. L’altro giorno raccontai la storia al mio medico, lui minimizza la cosa, secondo lui non devo far niente ma non so, tra l’altro gli ho chiesto se è il caso di fare una lastrina per vedere come evolve la ricomposizione della frattura, lui dice che non è il caso. Sarà, voglio sperare che abbia ragione lui…
Comunque, un paio di giorni fa trascorsi 19 giorni dal trauma, se pur titubante mi sono deciso di liberare io il dito dalla fasciatura ed incerottamento, facendo piano, ho insomma eliminato il bendaggio. Ho un po’ di dolenzia e vedere in comparazione col suo corrispondente dell’altro piede, sotto l’unghia circa mezzo cm sotto, c’è una zona che un pò più chiara rosea e liscia, a forma circolare, che notai anche dopo il trauma, che forma come una piccola gobbetta e tutto il dito, rispetto all’altro, pare un po’ più gonfio.Che dice dottore, pensa si guarirà col tempo e non ci devo fare più niente? tornerà grosso modo come l’altro? penso che sarebbe il caso che io sappia se devo farmelo nuovamente incerottare col dito vicino, o se questi 19 giorni sono stati sufficienti, e poi magari sapere a grandi linee come devo comportarmi, ovvero ciò che posso o non posso fare…
La frattura era composta e spero davvero che i due capi ossei vadano a saldarsi in modo dritto, sono terrorizzato che mi abbiano sbagliato il bendaggio, l’infermiere del PS (il PS era generale, non nel reparto ortopedia, spero siano in grado di farlo corretto…), tale da aver creato danni irreparabili
Al PS la dottoressa parlava che poi si forma il callo osseo, ma quanto impiega a formarsi?
La saluto cordialmente ringraziandoLa per la risposta
Le fratture delle dita del piede (tranne che l’alluce) vengono effettivamente trattate in maniera abbastanza semplice. Infatti, anche se dolorose per il paziente, non hanno conseguenze negative. La guarigione comunque avviene e anche se l’osso non si verrà a trovare in buona posizione nessuno se ne accorgerà mai. Questo avviene perchè le dita “piccole” del piede hanno una funzione scarsissima e in generale sono pochissimo usate. Capisco quindi la preoccupazione del proprietario del dito ma la invito comunque a rimanere tranquillo. In ogni caso le rimane la possibilità di eseguire una visita di persona.
Ringrazio molto dottor Fanzone per la risposta e la rassicurazione, vedendo il dito ancora un pò gonfio, e con quella gobbettina sotto l’unghia, ho pure pensato che mi avessero sbagliato a fare bendaggio – immobilizzazione, chissà, forse non è così e dipende dal tipo di frattura che ho avuto, l’odierna situazione….chissà forse è solo questione di tempo e ci vorrà ancora pazienza affinchè si sgonfi ancora un pò; se si tratta solo di aver pazienza, non è un problema, ne ho tanta, per me l’importante è sapere che comunque (prima o poi) si normalizzerà…saluti cordiali, grazie
Salve,ho 50anni pratico il ciclismo anche a livello agonistico e durante un allenamento causa una caduta ho riportato una frattura biossea scomposta con esposizione di radio e ulna sono stato operato mi hanno applicato 2 placche con viti per ricomporre la frattura ma dopo30 giorni alla vista di controllo dalla lastra non si riscontrano tracce di calcificazione dalla lastra ho notato un frammento osseo fissato anche lui da una vite ,quindi mi hanno rimesso la valva da tenere fino al 4/9 /14 prescrivendomi la magnetoterapia 7 ore al giorno.le chiedo se è normale che non ci sia calcificazione nei primi 30 giorni e cosa mi consiglierebbe se anche dopo questa terapia non riscontrassi dei miglioramenti per risolvere prima possibile questo problema in attesa di suoi consigli porgo distinti saluti Roberto
Ancora è presto per preoccuparsi.
Buongiorno dottore
il 31 luglio ho subito un intervento di osteosintesi con placca e viti in sede tibiale e peroneale per ricomporre una frattura trimalleolare con lussazione della tibio-astragalica a sx e lussazione della caviglia chiusa. Il 4 agosto mi è stato apposto un gambaletto gessato non deambulatorio che dovrò tenere fino al 5 di settembre. Ogni 4 gg mi reco in ospedale per le medicazioni ( sono state aperte due finestrelle nel gesso) in quanto presenti alcuni punti di sofferenza che necessitano di cure ( disinfezione , connettivina e antibiotico ). Mi son stati tolti i punti , ma solo ieri. Sono un pò disorientata rispetto alle indicazioni terapeutiche relative a fratture simili alla mia con analoga operazione di osteosintesi. Un amico fantino professionista era stato curato dal dott.Costa della clinica mobile con l’indicazione di ” niente gesso , immediata riabilitazione in acqua con stampelle” e a distanza di anni non ha avuto complicanze ed è completamente guarito. Un’amica ha tenuto per un mese il gesso con astensione dal carico , mentre il secondo mese un tutore walker. La mia domanda è appunto questa: qual’è la metodica più efficace ? Immobilizzazione completa o riabilitazione veloce per favorire la formazione del callo osseo? Gesso o walker ? E quali sono i tempi di recupero ? So che le indicazioni che mi darà potranno essere solo generali e non relative al mio caso specifico, ma la ringrazio anticipatamente sin da ora. Patrizia Pirino
La cosa che dimostra di funzionare meglio è la ripresa rapida del movimento. Questo però non è sempre possibile perchè non tutte le fratture sono identiche. La indicazione “niente gesso” è quella più recente, la indicazione “gesso” è la più storica, tutto qua il problema.
Caro Dottore,
mi chiamo Piero ho 47 aani ed il 7 agosto ho subito un incidente stradale alla guida della mia moto, ho riportato la frattura scomposta del femore e della testa del femore, sono stato sottoposto ad intervento orif con chiodo pfna long, mi hanno vietato il carico per 90 giorno e fisoterapia con movimenti attivi e passivi. Sono molto preoccupato poichè mi hanno detto che potrei andare incontro a necrosi della testa del femore. Grazie per la sua risposta.
Preoccupazione assolutamente comprensibile. Siamo tenuti, come medici, ad informare su rischi e complicazioni. La necrosi è una possibilità ma non certo una necessità. Segua la cura e vedrà che tutto andrà liscio.
Caro Dottore,
gentilmente chiedo un suo consulto in quanto sinceramente non ci sto capendo più nulla, il 14 agosto mio figlio è stato investito con il suo motorino, e gli è andata anche bene, al PS hanno diagnosticato, insieme a molte contusioni ..trauma cranico ecc ….una frattura chiusaal IV metatarso della mano dx e una frattura chiusa al radio del braccio dx.
Dopo 4 gg è stato operato al radio con l’applicazione di una placca e l’ortopedico che ha operato ci ha detto che non è stato possibile operate il metatarso in quanto troppo gonfio, a distanza di 6 gg è stato portato in sala operatoria per l’intervento al metatarso dove hanno applicato non una placca ma un filo ….di …. per poter far saldare bene l’osso, il gg dopo rifacendo totalmente il gesso del braccio, che oltretutto non era stato fatto bene, l’ortopedico ha ritenuto utile ….togliere questo filo dando la spiegazione che era stato tutto inutile e che pertanto doveva aspettare una settimana circa per un nuovo intervento e l’applicazione di una placchetta sul metatarsodella mano.
Chiedo a lei, ma con una gessatura steccata o con un tipo di gessatura, visto che tanto la porta per il braccio il metatatarso non dovrebbe ritornare a posto, ma è proprio necessaria un’altro intevento??????
non vorrei che lo stanno prendendo come …cavia …per ulteriori esperimenti di interventi ortopedici.
la ringrazio anticipatamente e La ringrazio per la Sua eventuale risposta…..distinti saluti Maurizio
Tantissime volte il problema è quello di non capirsi. Ma per capire bisogna parlare e chiedere spiegazioni. La frattura di una delle ossa metacarpali (i metatarsali sono al piede) in genere non determina grossi problemi chirurgici e spesso nemmeno determina la necessità di un trattamento chirurgico. Ma se chi ha in cura il suo figliolo vuole operare perchè non chiedere a lui il perchè, la necessità e la opportunità di un intervento?
La sua richiesta è drammatica. Significa che noi medici non parliamo abbastanza con i nostri pazienti, li lasciamo nell’angoscia, a volte peraltro ingiustificata dalla semplicità di un trattamento. Abbia fiduci, torni in ospedale e chiede (pretenda se necessario) delle spiegazioni. Vedrà che tutto è più semplice di come immagina.
Buonasera,
Ho un bambino di 12 anni e giocando a palllone in spiaggia si è procurato la fratura composta del radio.
Il braccio è stato ingessato e sarà tolto dopo ulteriore radiografia il 22 .09 .
Ho chiesto i tempi di recupero ma mi è stato riferito che devo avere pazienza perchè sono tempi lunghi e potrà riprendere l’attivitò sportiva – calcio – non prima di dicembre.
Vorrei sapere da Lei i tempi di recupero.
La ringrazio
Debora
Le ossa dei bambini guariscono in fretta. A differenza però di quelle degli adulti si irrigidiscono nel punto di guarigione determinando una zona facile a rompersi nuovamente anche per traumi minimi. L’osso ritorna “normale” in un periodo variabile ma sicuramente superiore ai 6 mesi.
Buonasera Dottore,
Mio figlio di 17 anni che pratica attività calcistica a livello agonistico (ruolo portiere), a fine maggio durante una partita si e’ procurato la frattura del III metatarso piede sinistro
In pronto soccorso gli hanno messo l’ingessatura parziale (stivaletto), nel successivo controllo dopo 15 gg hanno rimosso il gambaletto e fatto utilizzare calzatura ortopedica x altre 3 settimane
Al controllo del’ 8 luglio ha rifatto rx con diagnosi di nn scomposizione:quadro regolare e proseguimento con carico completo no attività agonistica e ricontrollo dopo 40gg
Lunedì ha rifatto lastra con esito “avanzato consolidamento di frattura scomposta, regolari i rapporti articolari tra o segmenti scheletrici , nn evidenti alterazioni osteostrutturali focali con caratteristiche patologiche” … La dott.ssa di turno che gli ha fatto la visita di controllo gli ha comunque sconsigliato di riprendere l’attività sportiva agonistica x altri 20gg
Il ragazzo sta bene e al mare e’ andato a correre e ha giocato a calcetto senza problemi
Lei che parere darebbe?
La ringrazio anticipatamente per la risposta
Parrebbe guarito perfettamente. Perchè ne parliamo ancora?
Buongiorno dottore.
Due giorni fa a causa di una banale caduta ho subito una distorsione all’avampiede accompagnata da una infrazione del cuboide tarsale.
Inizialmente volevano solo fare un bendaggio, poi il gesso, alla fine hanno optato per un tutore fix walker da mantenere per 25 giorni con divieto di carico nei primi 5 giorni.
Le chiedo per fratture lievi come in questo caso il gesso avrebbe comunque accelerato il processo di guarigione?
Inoltre chiedo a Lei dato che in ospedale sono stati molto vaghi se durante la notte é possibile rimuovere il tutore.
Grazie
In genere preferisco, dove è il caso, la preparazione di un gesso. Uso poco i tutori essenzialmente perchè nulla ha mai dimostrato di funzionare come un gesso, nulla è meno costoso e soprattutto perchè nessuno mi chiede se lo può rimuovere durante la notte. 🙂
Ma si può rimuovere o no???grz mille anticipatamente!!!giusy io ho distorsione tibio tarsica
Cosa si deve rimuovere?
Il tutore si può rimuovere la notte?
Tutore di cosa?
Buon pomeriggio dottore,un mesetto fa sono scivolato e ho subito una frattura composta al terzo metacarpo della mano,mi hanno consigliato una pomata e di comprarmi un tutore che xo non ho indossato regolarmente xche mi portava piu dolore cosi ho continuato a evitare movimenti bruschi se pur continuando a guidare certamente non mi ha giovato la pronta guarigione.ho rifatto la radiografia e mi hanno riferito che si e’creato il callo osseo,questo vuol dire che sto cmq guarendo nonostante sia capitato mia noncuranza di aver fatto sforzi con la mano e tuttora e’successo ancora.e’vero che qst tipo di fratture guariscono da sole?se x assurdo passasse a scomposta,come me ne accorgerei?la ringrazio anticipatamente.
Se si è già formato il callo osseo la preoccupazione di scomposizione è assolutamente infondata.
Le fratture guariscono da sole? Si guariscono anche da sole! Anzi guariscono sempre da sole per mezzo dei naturali e prodigiosi processi di riparazione del nostro organismo. Il compito della ortopedia e degli ortopedici è quello di favorirli.
La ringrazio per la sua attenzione e per la celere risposta.oggi ho avuto la risposta della radiografia:pregressa frattura al III metacarpo in fase di sistemazione in buona posizione.Deduco che si e’formato il callo osseo,e che sono in via di guarigione quindi posso continuare a fare movimenti con la mano in quanto la utilizzo molto x lavoro senza preoccuparmi se faccio qualche sforzo in piu?grazie ancora x la sua pazienza.
Correggo il termine : “in fase di “riparazione “
Salve dottore.. ho trentanni, ho avuto una frattura alla base del quinto metatarso piede dx, intervento effettuato dopo 8 anni dalla frattura.. non si riesce a capire perché ancora dopo quasi 4 mesi la ferita non si rimargina e c’è infezione “staphilococcus aureus” che può essere causata dalla stessa calcificazione dell’osso che in parole povere è un osso morto.. la ringrazio anticipatamente.
Il perchè è chiaro, un batterio (lo stafilococco) ha infettato il sito chirurgico. Il difficile è sconfiggere l’infezione. Bisognerà usare antibiotici, pulire chirurgicamente la ferita, rinnovare l’osso… Necessariamente dovrà farlo insieme agli ortopedici che hanno eseguito l’intervento.
Gent.mo,
Vorrei chiederle un consiglio.
Ieri mi sono fratturata l’alluce del piede destro, in particolare si tratta della frattura della falange distale del primo dito.
E’ stato effettuato il cerottaggio ed e’ stata consigliata la scarpa di baruk.
Contestualmente ad una profilassi anti tvp.
Dovro’ seguire questa terapia per i prossimi 30 giorni.
Cio’ che vorrei sapere e’ se sia effettivamente necessario l’uso di eparina.
La mia eta’ e’ di 39 anni.
La ringrazio per la sua attenzione e la sua risposta
Per la profilassi della TVP vengono utilizzate le eparine a basso peso molecolare (EBPM), dato che l’eparina non è più utilizzata per questo scopo. Le EBPM sono farmaci che riducono il rischio di formazione di coaguli all’interno dei vasi venosi. La loro prescrizione è a volte oggetto di abuso. Nel caso specifico la risposta non può essere un si o un no. Per facilitare la decisione del medico esistono infatti specifiche linee guida e questionari che aiutano a stratificare il rischio ed adeguare quindi il trattamento non ad una generica indicazione ma al rischio di ogni singolo paziente. Semplicisticamente se non esistono ulteriori fattori di rischio, se non è stata prescritta o applicata immobilizzazione gessata, se rimane consentito il movimento… nessuna indicazione all’uso. Viceversa se sono immobilizzato, gessato, obeso, fumatore…. devo utilizzarle.
Buona sera Dottore,
Ho 20 anni e l’8 settembre mi sono recato al pronto soccorso a seguito di un incidente domestico. Al pronto soccorso hanno riscontrato una frattura composta del primo metatarso del piede sinistro e mi è stata applicata una doccia gessata e mi è stato detto di assumere per tutta la durata del gesso, una volta al giorno, Clexane4000 U.I.. Il medico mi ha fissato la visita di controllo il 9 ottobre. Il mio quesito è se non è possibile rimuovere prima il gesso e se esiste un metodo più rapido per la guarigione del piede. A causa di questa condizione sto perdendo molto giorni di lavoro ed essendo libero professionista questo mi limita parecchio.
Grazie
Cordiali saluti
Metodi rapidi non sono applicabili dato che il periodo di guarigione è dettato dalla fisiologia del suo organismo che deve riparare il “danno”. Le stampelle, gli amici che ti portano in macchina… potrebbero aiutarla.
Buonasera Dottore,
Ho 34anni , ( a causa di un mio problema di salute soffro di osteoporosi severa ) 2 anni fa per una banale caduta ho riportato una frattura composta del bacino parte sinistra che coinvolgeva l acetabolo. All inizio la radiografia non mostrava nulla,solo la tac ha evidenziato la frattura,e dopo 40 giorni di immobilizzazione sono tornata lentamente a camminare ma sempre con difficoltà .fatta questa premessa,8 giorni fa mentre camminavo zoppicando stavo per cadere ma sono riuscita a non farlo compensando con la gamba destra alla quale ho sentito un dolore acutissimo che è durato una decina di minuti e poi anche se dolorante ho continuato a camminare. Ieri ho ripreso le stampelle perché sento la necessità di un appoggio e oggi ho fatto una radiografia dalla quale non risulta una frattura .la mia paura e’ che come due anni fa dalla radiografia non si veda nulla e io rischio di peggiorare le cose camminandoci.E’ possibile che una frattura possa diventare scomposta camminandoci anche se cammino con l aiuto delle stampelle? E poi se ci fosse una frattura in effetti riuscirei a camminare?non riesco da seduta a sollevare la gamba come se non ho la forza e ho dolore. Se mi alzo devo caricare il peso sulla destra gradualmente per un po e poi riesco a camminare e il dolore sembra diminuire camminando ma appena mi siedo e provo a rialzarmi facendo il carico ho una fitta fortissima.
Ho paura…ho già passato un brutto periodo 2 anni fa.mi aiuti a capire.
Grazie
Cordiali saluti
Per aiutarla a capire avrei neccesità di visitarla… però ritengo veramente improbabile una nuova frattura. Consiglio ascolater il corpo e dargli un po di riposo.
salve,
mi chiamo Anna M.R., ed ho 35 anni.
L’otto agosto 2014, in seguito ad una caduta banale, ho avuto una frattura scomposta del quinto dito del metatarso del piede sx, l’ortopedico del pronto soccorso mi ha ingessata per circa 30 gg, ma quando ho tolto il gesso, la frattura è rimasta tale.
Oggi, 17 settembre, io riesco a camminare anche senza l’ausilio delle stampelle, pur non avendo eseguito la fisioterapia, ma provo ancora molto dolore.
Vi chiedo è normale provare dolore? Se è si, per quanto tempo ancora?
La ringrazio anticipatamente!
Alcune volte la “linea” di frattura del V rimane visibile per lunghissimo tempo.Nonostante questo si deve e può ritornare a camminare. PBisogna però farlo con gradualità.
Buon giorno dottore, domenica 14 settembre 2014 caduto in moto mi sono ritrovato con frattura composta del malleolo interno gamba dx.
Il medico mi ha detto che andrà tutto benone perché la frattura risulta ben composta ma mi ha detto di andare a controllo dopo sette giorni per verificare che non si sposti ma che non crede.
Mi hanno applicato gesso in vetroresina per 30 giorni.
Domando 1 ci si accorge se la frattura si scompone da qualche cosa? 2 cosa posso fare per evitarlo? 3 muovere le dita del piede può favorire lo spostamento? 4 è normale che il piede non mi dia alcun fastidio tanto da sembrare sano in gesso? 5 dopo quanti giorni l’ematoma organizzato comincia a diventare callo fibroso? 6 hanno valenza i farmaci omeopatici per accelerare i tempi di guarigione tipo calcium phosphoricum, tintura madre di equiseto, silicea?
So che le mie, domande sono quelle di tantissimi in realtà ma ho visto che ad alcune di queste, pur spesso propostele, non ha mai risposto.
La ringrazio per l’interesse davvero
1: con la rx
2: non può fare niente e non deve fare niente
3: no
4: meglio per lei e non se ne lamenti
5: 15 più o meno
6: valenza incredibile per chi li produce e per chi li vende.
Buongiorno Dottore, ho 49 anni e a settembre 2012 ho avuto un incidente con lo scooter riportando una frattura pluri frammentaria del piatto tibiale con la rottura del menisco interno e del LCA. Sono state messe due placche con circa 23 viti. Ad ottobre 2013 sono stati rimossi gli strumenti di sintesi. Camminavo bene avevo poco dolore ma il problema principale è che l’osso non si è ricostruito bene presentando zone di osteolisi e artrosi. Purtroppo a febbraio 2014 sono scivolato, mentre camminavo, e si è rotta la tibia al terzo prossimale in modo scomposto. Mi è stato applicato un fissatore ibrido esterno che ad oggi ancora porto. Dagli inizi di agosto ho riportato il carico completo sull’arto. La mia domanda è, visto che il problema principale riguarda la difficoltà nella ricostruzione dell’osso, se esiste qualche cura atta a questo scopo. Il menisco e il crociato non sono stati trattati e per la protesi manca, appunto, il sostegno dell’osso. Grazie
Per adesso bisogna aspettare la guarigione della nuova frattura. Per la protesi, sempre che si ritenga necessaria, non esistono problemi irrisolvibili. Si possono fare innesti, scegliere protesi con appoggio distale….
Dott. Franzone salve! il 12 Agosto per sostenere la moto mi sono fratturato il 5° metatarso del piede sinistro. Non ritenendola una frattura ci ho camminato e lo hop sforzato per circa 8 gg. Una volta a casa il pronto soccorso mi ha diagnosticato una frattura scomposta. Tentaivo di 7 giorni per lo spontaneo riavvicinamento fallito e poi ho dovuto sostenere l’intervento di osteo sintesi in data 22.08
Mi è stato applicato un gesso a doccia aperta che ho tolto il 22.09
Prendo Eparina ma a volte tralascio perchè soffro di piastrinopenia e già le piastrine mi sono scese da 350.000 a 193.000 ad oggi.
DOMANDA: mi hanno consigliato i medici un tutore Walker. Io confesso che già da un po’ di giorni deambulo con i bastoni canadesi facendo un leggero appoggio sul piede e quindi ho quasi saltato la fase di sfioramento perchè non avverto nessun dolore nel leggero appoggio. Solo la sera causa forse strapazzo qualche sporadico dolore ma poco più. Devo per forza indossare il Walker e posso appoggiare un po? Ci sono dei rischi di nuovo allontamento dei due pezzi di osso nonostante il chiodo?
La ringrazio!!
Mai prescritto un walker durante la mia carriera. Dovrò forse vergognarmene?
Io ho fatto la stessa cosa tua camminarci sopra 7 giorni ,adesso sono col gesso domani dovrei toglierlo ,ma dimmi come mai l’intervento nel mio caso mi dicevano che anche se i lembi sono un po scomposti attendiamo come si forma il Callo osseo poi si valuta se fare l’ intervento .Io ho un po di paura per l’intervento che mi consigli?
Buongiorno, a fine maggio ho rotto l’apice del malleolo tibiale dx, dopo aver portato il gesso una settimana e il walker per un mese ed aver fatto subito dopo fisioterapia, molto dolorosa, con manipolazioni e ginnastica prpriocettiva mi ritrovo ad avere ancora difficoltà di movimento, sopratutto la mattina quando mi alzo cammino zoppicando e ho l’impressione non del tutto sbagliata poichè sono andata a fare l’esame baropodometrico ed altri accertamenti che io abbia una gamba più corta, l’esame ha rilevato 8 millimetri. vorrei/dovrei fare ulteriori esami (ecografia o risonanza?) perchè inoltre flettendo il piede verso il basso la differenza di flessione con l’altro piede è notevole. che posso fare? le dico che l’ortopedico circa un mese fa mi disse di fare nuoto, ma io ho passato l’estate nuotando! e nulla è migliorato. quasi tre anni orsono ruppi l’apice del malleolo peroneale della stessa caviglia e dopo 40 gg ero impiedi, ora ho 44 anni .
La differenza di lunghezza dell’arto doveva necessariamente essere presente prima della frattura dato che comunque questa non ha potuto intervenire a modificarla. Per tale ragione immagino non sia la causa dei suoi fastidi. Riguardo ad altri accertamenti nulla osta ma predomina la necessità di guarire e a tale scopo non servono gli accertamenti. Meglio continuare con la FKT e curando particolarmente la calzatura che dovrà necessariamente essere (solo per qualche settimana) non molto femminile 😉
Gent. Dr. Fanzone,
a metà di agosto, per una banale caduta dalla bici, quasi da fermo, ho subito frattura del piatto tibiale e della scapola destra. Al pronto soccorso mi è stato applicato uno stivale di gesso (dal piede all’inizio della coscia), aperto longitudinalmente nella parte superiore e un tutore per immobilizzare la spalla destra. Le TC al ginocchio e alla spalla parlano rispettivamente di “frattura ingranata con affossamento di entità non significativa dell’emipiatto tibiale destro posteriore” e di frattura con rima multipla alla scapola (spina e corpo).
A distanza di circa quaranta giorni mi sono stati rimossi gesso e tutore e alle radiografie di controllo è risultato che le fratture sono in fase di consolidamento. Mi è stato consigliata fisioterapia attiva e passiva per spalla e ginocchio e divieto di carico sulla gamba destra per ulteriori quaranta giorni. Alla rimozione di gesso e tutore ho verificato una buona estensione e flessione del ginocchio e una certa mobilità del braccio, seppure con qualche dolore. Ora, a distanza di alcuni giorni di fisioterapia, posso distendere il braccio destro in tutte le direzioni con dolore sopportabile e mi concedo perfino qualche rotazione; il ginocchio sembra non avere problemi, fatta salva la sensazione di una certa rigidità. Purtroppo ieri, alzandomi sulla gamba sinistra per prendere un oggetto, ho fatto un movimento falso che mi ha fatto perdere l’equilibrio per un momento e che mi ha indotto istintivamente a poggiare a terra il tallone destro con una certa energia. Ho provato una fitta non forte, come una scarica di corrente elettrica “fredda” al ginocchio, che però pare non abbia avuto altre conseguenze, almeno visibili. Spero di non aver compromesso il processo di guarigione dell’osso.
Secondo Lei, è opportuno che faccia una Rx di controllo? Quando potrò cominciare a caricare è opportuno che inizi con un carico graduale, magari con un bastone di appoggio?
Grazie per l’attenzione e mi scuso per la lunghezza.
Mi pare che tutto stia andando bene. Un controllo rx grafico comunque dovrebbe già essere stato previsto. La mia routine prevede il controllo ad 1 mese, 3 mesi e 6 mesi dal trauma (riguardo al ginocchio), nulla per la scapola.
buongiorno dott fanzone, ho letto tanti commenti sul suo sito di persone con problemi ritardo di consolidamento. io vorrei raccontare la mia storia, il 2 maggio scorso ho avuto un incidente sull’avoro procurandomi frattura pluriframmentaria scomposta ed esposta della tibia sx al 3 distiale con perdita di sostanza ossea e vasta esposizione con lesioni multiple a carico delle parti muscolari e tendinee, frattura al 3 inferiore sx. nella giornata odierna vengo operato di urgenza intervento chirurgico plastica muscolare e tendinea, riduzione e stabilizzazione con fissatore esterno assiale, poi dopo l’intervento ho fatto 60 sedute ossigeno terapia iperbarica. fin’ora tutto procede bene visto la grave trauma di perdita osseo e tessuti molli nn ho preso infezione. il 18 luglio scorso vengo nuovamente operato e subisco altro intervento chirurgico di riduzione e sintesi con k. 1/4 distiale perone sx, sintesi percutanea con vite dei frammenti del1/4 distiale tibia sx, riposizionamento parziale del f.e., oti. son passati 5 mesi del primo intervento ma attualmente oggi le rx hanno visto soltanto che il perone e guarito ma la tibia ancora nessun segno di callo osseo, così il primario mi ha prescritto delle terapie di fare ha casa, e mi ha consigliato di fare magneto terapia in più vitamine di calcio d e poi delle punture muscolari che si chiamano clody. ma il chirugo che mi ha seguito nn e daccordo ha questa tipo di terapia di qui il primario mi ha prescritto, il chirurgo vuole rifarmi un’altro intervento di fissazzione interna con placca e viti a stabilità angolare e trapianto autologo di osso da cresta iliaca con cellule staminali. arrivando ha questo punto nn sò ha chi devo avere fiducia essendo che sia il chirurgo ortopedico e sia il primario mi hanno seguito entrambi, ora caro dott fanzone vorrei un consiglio da lei che cosa mi consiglia di fare? aspetto con’ansia una sua risposta grazie mille dott fanzone.
Il farmaco è stato prescritto “off label” cioè non esiste l’indicazione ad usarlo in casi come il suo.
Sicuramente necessita di un trattamento. In casi di perdita di sostanza la mia personale indicazione è quella di allungamento con tecnica di Ilizarov. Il vantaggio è la efficacia ed anche la possibilità di ulteriori trattamenti in caso di fallimento. Purtroppo è tecnica complessa e non in tutti i centri ci sono chirurghi esperti a tale proposito.
Buongiorno dottore, durante una competizione sportiva (judo) ho subito la rottura alla base del V metatarso del piede destro (il movimento fatale è stato quello della classica storta con il piede girato all’interno). Al pronto soccorso mi hanno immobilizzato il piede con gambaletto in gesso “a cucchiaio”, ovvero con la parte rigida solo nella parte posteriore della gamba per 25 giorni. Quando ho tolto il gesso mi hanno detto di camminarci sopra tranquillamente per favorire la formazione del callo osseo. E’ passata una settimana dalla rimozione e volevo sapere che tempi di recupero ci sono visto che continua a farmi male quando lo carico. Per facilitare il recupero cosa posso fare? Bagni in acqua calda e sale? Arnica? Esercizi specifici? La ringrazio per l’attenzione
Cordiali saluti
Niente calore! Carico a tolleranza del dolore, ripresa dell’attività fisica completa dopo tre mesi.
Mia figlia di 2anni in seguito ad un trauma ha riportato frattura del 2 metatarso composta e 3 metatarso scomposta del piede dx , l’ortopedico ha consigliato il gesso a stivale per 30 gg . E’ sufficiente ?
A due anni si guarisce in fretta. Mi sembra pure eccessivo il tempo indicato. In generale già a due settimane, a questa età, si è più che guariti.
Buongiorno dottore, ho 32 anni, il 24/8 stavo ballando e ho preso una storta al piede destro, mi fermai subito per il dolore, misi del ghiaccio sopra, ma dopo iniziai a zoppicare, tornai a casa, tolsi la scarpa e il calzino e il piede era gonfissimo, pensai vabbè sarà gonfio per la storta poi passerà! e cosi ci continuai a camminare sopra, i primi 3 giorni continuavo a zoppicare, allora misi altro ghiaccio tutte le sere e il voltaren, al quarto giorno stavo inziando a cammniare meglio, ma poi vidi che si fecero le dita viola e cominciò a gonfiarsi dinuovo; cosi il 4/9 decisi di andare al pronto soccorso a farmi fare una lastra e mi hanno diagnosticato una frattura del quinto metatarso dx che mi ha causato problemi anche al tentine, cosi mi misero uno stivaletto in gesso che mi hanno detto di togliere dopo 20 giorni, ovvero il 24/9 tolto il gesso il piede era ancora gonfio e mi faceva malissimo, ma il viola dalle dita era sparito, ed era rimasto solo sul dito grande, stesso quel giorno andai a fare la radiografia e il radiologo disse che stava andando tutto bene, ma la frattura non si era ancora consolidata, cosi il 29/9 andai dall’ortopedico e mi prescrisse delle pillole per il gonfiore che si chiamano DeliFlo da prendere per 15 giorni più 10 fiseoterapie con campi magnetici, io stò facendo tutto, il 13/10 sarà l’ultima terapia, ma non vedo grandi risultati, continuo a zoppicare, ho la caviglia ancora gonfia, mi scricchiolare sempre ditero il tenitine e il piede più scuro rispetto all’latro, quando esco mi aiuto con le stampelle, in casa nè uso una sola, anche se ogni tanto abbandono le stampelle e cerco di camminare senza! secondo lei trà quanto tempo il mio piede tornerà normale? non succede niente se qualche volta cammino senza stampelle? mica cè il rischio che mi fratturi dinuovo? guarirò? sinceramente sono molto preoccupato per questo fatto, anche perchè non le nascondo che sono un’uomo a cui piace fare lunghe passeggiate a piedi e quindi mi stò sentendo a disagio! aspetto una sua risposta: buona giornata!
Tenga in ogni caso presente che i consigli via internet non sostituiscono una visita. In simili circostanze, consiglio di utilizzare una calza elastica a gambaletto, scarpa ben comoda, stampelle e carico a tolleranza ma progressivo.
Buon pomeriggio Dott. Franzone,
Il mio problema riguarda la frattura composta del V metatarso piede dx, sono ormai 20gg. che ho un gesso e cammino con stampelle canadesi; Le chiedo la tempistica esatta riguardo i tempi d’immobilizzazione del piede visto che ho due pareri medici uno di 30gg l’altro di 45gg.
La ringrazio anticipatamente
E così facendo… avra il terzo parere discordante dato che in generale non applico immobilizzazione gessata sulle fratture del V MTT.
La differenza di pareri è solo parzialmente incomprensibile. I tempi di guarigione non riguardano il tipo di trattamento ma la biologia del corpo umano e delle fratture che guariscono pressochè tutte, a parità di segmento osseo interessato, nello stesso tempo. Quelle delle ossa metatarsali guariscono in un periodo variabile tra le 4 e le 6 settimane ma la maggior parte a 4 settimane. Altra variabile è quella determinata da cosa si intende per guarigione. Se si intende solo la ricostituzione dell’osso o a cnhe quella della ripresa della capacità di movimento e carico, in questo secondo caso i tempi sono sicuramente superiori.
Spero di avere risolto i suoi dubbi.
Buona sera, il mio problema riguarda una frattura scomposta e chiusa al terzo distale di tibia e perone avvenuta il 31 agosto. L’operazione è avvenuta l’1 settembre, osteosintesi con placca a stabilità angolare. Ad oggi carico al 20% quindi 25 chili con scarso callo osseo. Mentre cammino sento però l’osso che si muove, e si vede ponendo il piede in terra da seduto e spingendo avanti. Come se avesse gioco sulla sede della frattura. La lastra fatta dopo la comparsa di questo sintomo non suggerisce nulla in quanto si rileva scarso callo osseo, e la piastra risulta ben in sede e l’osso ben allineato. L’ortopedico che mi segue dice che può essere normale e si aumentare il carico per stimolare l’osso e aumentare le ore di magnetoterapia. Consultato il primario di ortopedia di un altro ospedale che conosco bene e lui mi ha proposto una tac per studiare il callo osseo e la rimozione del mezzo di sintesi innestato per il posizionamento di un chiodo endomidollare in quando non è normale che la frattura si muova. Non so più che pensare a che fare. Aspetto un suo consiglio è un suo parere.
Dimenticavo. Ho 23 anni
La ringrazio per la sua disponibilità e la sua professionalità.
Non è “normale” avvertire movimento. A meno che non sia del tutto chiaro il perchè si muove (placca corta, viti mobilizzate, fuori asse…) si può aspettare di raggiungere i 90 giorni ed eventualmente fare un secondo intervento.
Buongiorno dottore in seguito ad una caduta ho riportato una frattura composta alla base del primo metacarpo della mano sinistra , mi hanno ingessato dal gomito in giù le volevo chiedere se invece era possibile poter fare a meno dell’ingessatura in cambio di una stecchetta immobilizzante oppure un tutore, La ringrazio per una sua eventuale risposta
nella vita si può fare tutto. Affidarsi agli esperti…oppure no.
Buonasera dottore, ho 17 anni e circa 30 giorni fa giocando a calcio mi sono procurato una frattura da avulsione al malleolo peroneale. Purtroppo peró per via dell estremo gonfiore mi è stato installato un apparecchio gessato solo 15 giorni fa. Volevo sapere se durante i primi 15 giorni in cui ho portato una doccia cartonata ( i primi 5) e poi una valva gessata (solamente la parte inferiore era rigida) sono stati utili per la calcificazione. Più specificamente la guarigione della frattura è iniziata da quando mi ha installato il gesso o la doccia cartonata ?
I processi di guarigione sono iniziati subito dopo la lesione. L’immobilizzazione è tale con qualunque mezzo la si raggiunga, pertanto ritengo che i tempi complessivi non saranno più lunghi del solito.
Faccio questa domanda perché domani ho il controllo e l’ortopedico 15 giorni fa non sapeva se togliermi il gesso o proseguire.
Buongiorno,ho riportato la frattura scomposta del 3metatarso,ilmedico mi ha consigliato l’intervento,che io ho rifiutato per problemi di lavoro,allora gesso per 30 giorni.Ho sbagliato a rifiutare l’intervento?quali conseguenze ppotrò’avere?grazie mille….
Trattamento chirurgico ed incruento delle fratture sono soltanto alternative. Deciso per il gesso si va avanti per questa strada, si aspetta e molto probabilmente si sarà fatto bene.
La ringrazio per la risposta,un’ultima domanda ,nel caso di una frattura scomposta come la mia,dopo quanto di norma si formerà’ il primo callo osseo?…per la cronaca ho 38 anni….grazie mille per la sua consulenza e la saluto….
un tipo di frattura particolare già di per se stessa e per di più in una persona che continua ad usare il piede…. due mesi?
Salve Dott.Fanzone
le volevo dire di una mia frattura al primo dito del piede destro .
accaduta a Gennaio in una partita di calcio agonistica , il dito si gonfio molto feci ghiaccio e si sgonfio ; feci altre 3 settimane di allenamenti e partite di calcio con il dito rotto e alla fine andai a farmi vedere feci una lastra e una risonanza magnetica riportava che avevo avuto una frattura e che si stava saldando da sola ; mi fermai per 1 mese ricominciai ma non riuscendo mai a prendere la forma fisica a fine stagione mi hanno trovato la tendinite sul dito . ad luglio ho fatto 12 sedute di fisioterapia al dito e iniziato il ritiro stavo molto meglio dopo un paio di acciacchi al dito mi sta ridando fastidio , faccio mattina e sera ghiaccio e alcune volte riesco a fare una tecar e mi sento molto meglio , l’ultima lo fatta martedi e ieri mi sono allenato molto bene e il dito non mi dava fastidio , dicono che è il callo osseo !
in tutto vorrei sapere se per il callo osseo si potrà trovare una soluzione o come o letto da lei che dopo 1-2 anni si perfezione , non riesco più è troppo stressante , se sbaglio mi corregga grazie mille .
distinti saluti Dayron
ho dimenticato di dirle l’età ho 17 anni !! Grazie
Confermo i due anni. A patto che non ci siano nuovi traumi.
Buongiorno dottore, circa 20 giorni fa ho avuto un incidente in moto e mi hanno diagnosticato una microfrattura del capitello radiale sx mi hanno messo il gesso e me l ha no tolto 2 giorni fa adesso ho rigidità nei movimenti del gomito volevo sapere quanto tempo deve passare prima che riacquisti la totale capacità di movimento del gomito è se è dovuta al gesso la rigidità di movimento o alla microfrattura ? Grazie
Probabilmente al gesso. Ricominci a muoverlo al più presto e se non riesce da solo si faccia aiutare da un fisioterapista.
Buonasera Dottore,
Due mesi fa ho subito, causa caduta in bici da corsa, una frattura di Bennet al pollice sinistro con sublussazione dello stesso. In Ortopedia hanno proceduto con osteosintesi tramite due fili di Kirschner rimossi dopo 30 gg di immobilizzazione con tutore. L’ortopedico poi mi ha prescritto solo mobilizzazione a casa senza fisioterapia giudicando già buona la mobilità. A distanza di un mese dalla rimozione dei fili ho ripreso a lavorare e guido l’auto senza problemi, avverto ancora dei fastidi in qualche movimento di carico e mi manca un bel po di forza. Ho fatto una radiografia di controllo e l’esito è stato “Esiti di distacco osseo a carico dell’epifisi prossimale del primo metacarpo con presenza di fatti riparativi. Iniziali alterazioni artrosiche a carico delle superfici articolari tra loro contrapposte del primo metacarpo e del trapezio. Nulla a carico delle altre ossa della mano.” Volevo capire se la situazione è tale da richiedere altri interventi e se il fastidio potrà passare e soprattutto se potró riprendere la pratica del ciclismo. Grazie
E’ un tipo di frattura considerata grave perchè interviente su di una articolazione molto mobile e di uso continuo. Mi pare però che il suo sia un caso andato bene.
buon giorno,sono una podista durante un allenamento a causa di una scarpa non adatta e legata particolarmente stretta ho sforzato più del dovuto il piede sinistro con conseguenza di interruzione dell allenamento per dolore lancinante.ho continuato ugualmente ad andare a lavorare camminanandoci sopra per cinque giorni fino al seso giorno in cui mi sveglio al mattino e non riesco più ad appoggiare il piede.Vado al pronto e mi diagnosticano dopo lastra e risonanza un micro frattura da fatica al secondo metatarso,niente fasciatura ne gesso consiglio nuoto ciclette e passeggiate brevi con prognosi 30 giorni.sono passate già più di due settimane e non cammino ancora,è normale?il dolore che ho costantemente al polpaccio può essere portato da una scorretta cammiata?sono una sportiva e vorrei riprendere al più presto gli allenamenti.grazie cordiali saluti
Potrebbero essere due cose distinte? La frattura da durata è frequente nei podisti ma così come descritto non vedo il nesso con il dolore al polpaccio e soprattutto, per definizione, la frattura da durata ha bisogno di molto tempo per crearsi, non certo di una corsa di pochi kilometri e non è attribuibile alla scarpa stretta.
Buongiorno
A fine settembre sono caduta provocandomi una frattura composta al piede zona cuboide. mi hanno ingessato per 30 gg con stivaletto . ho tolto il gesso la scorsa settimana e l’ortopedico mi ha detto di camminare con doppio stampella per 15gg e poi con 1 solamente. io nel camminare sento dolore proprio nella zona dove era la frattura, è normale ? inoltre il piede si gonfia nella zona della caviglia ? secondo lei sto forzando troppo , a volte uso solo una stampella . Avere dolore camminando è normale ? quando passerà il dolore perché sono un po’ preoccupata .
Un pochetto di dolore lo si sente riprendendo il passo. Personalmente consiglio sempre una calza elastica, per evitare il gonfiore, e l’uso di due stampelle fino al momento in cui non si è senza dolore.
grazie mille per la sua risposta .
Salve dottore, io da due giorni ho tolto il gesso in seguito a 30gg data la mia frattura composta alla base del 5º metacarpo della mano destra. Il dottore alla rimozione ha controllato il pugno, l’apertura, cose del genere e tutto era perfetto e non sono stati necessari altri raggi x. Secondo lei quanti giorni dovrò aspettare per riprendere le attività sportive?
A parte il pugilato? Credo possa ricominciare subito.
Buongiorno dottore, mia mamma di 73 anni è stata operata per revisione di endoprotesi all’anca sinistra, l’intervento è stato effettuato perché la protesi che aveva, (impiantata 18 anni fa) gli aveva sfondato l’acetabolo, per cui l’ortopedico ci disse che se aspettava ancora non si poteva più porre rimedio al problema.
Purtroppo durante l’intervento, in cui gli è stato messo anche un anello di sostegno nella cavità acetabolare, in fase di estrazione della vecchia endoprotesi gli si è fratturato il femore in più punti, e l’ortopedico ha dovuto effettuare una serie di cerchiaggi con placca lunga e viti posizionate nella parte bassa del femore.
Tutte le problematiche riscontrate, sono state causate da una marcata osteoporosi, di cui è già in cura da anni con somministrazione di polifosfati e vitamina D.
Superato l’intervento, in cui è stata anche in terapia intensiva, è stata messa allettata per 50 giorni con tutore all’anca , e poi ricoverata in reparto di fisica riabilitativa per tre settimane (la regione non permette tempi più lunghi), ora è stata spostata in un’altra struttura per riabilitazione di mantenimento che purtroppo anche lì, non la tengono più di tre settimane.
Il fisiatra ci ha informato che le cose stanno andando bene, infatti lei ha iniziato a fare i primi passi con l’ausilio di un deambulatore, e un tutore che le tiene dritta la gamba, assistita da un fisioterapista,ma i tempi sono lunghi, perché possa ritornare autonoma , si parla di mesi, e non ne ho idea di quanti… perché sono già passati 3 mesi dall’intervento, inoltre ci sono problemi per fargli fare una riabilitazione per un lungo periodo, che probabilmente ci costringerà di metterla in una struttura (tipo RSA o casa di riposo) in cui fanno anche riabilitazione, e a nostre spese, o almeno in parte, se riusciremo a metterla in convenzione, con la speranza che possa riprendere la sua autonomia, nei tempi più brevi possibili.
A suo parere quanto tempo occorre per un consolidamento, con formazione di callo osseo?, grazie
Non saprei rispondere sicuro di non esagerare in un senso o nell’altro. La consolidazione dell’osso è la cosa principale, ma bisognrebbe capire se comunque la nuova protesi è in condizione di funzionare o meno. Necessaria comunque tanta fisioterapia e tanto coraggio da parte di sua madre.
Salve dottore,sono veramente sconfortata.Il 5 ottobre,ballando ho preso quella che si potrebbe definire una banale storta,sono rientrata a casa un paio di ore dopo l’accaduto,a botta calda non avevo molto male ma al rientro il piede era gonfio,mi sono recata al pronto soccorso il giorno successivo.frattura diafisaria composta v metatarso.Valva per 25 giorni.rimosso il tutto il 31 ottobre.Da giorni ho un forte dolore al polpaccio e faro’ un ecocolordoppler per scongiurare una TVP (ho 49 anni),domani ecografia dei tessuti molli,in quanto faccio fatica a flettere le ultime due dita ,il piccolino va in giu a fatica…Mi hanno detto di camminare subito ma ho un forte dolore a lato del piede e il punto di frattura sembra avere un bozzo..Mi chiedo il motivo del dolore all’osso e quando riusciro’ a camminare in maniera regolare.In piu’ se non rientro al lavoro il 12 gennaio posso ritenermi disoccuppata…Porto scarpe antinfortunio ,lavoro in piedi per 8 ore e mi serve una notevole velocita’ nei movimenti.Cosa posso fare per affrettare i tempi di guarigione? In attesa di una sua risposta,la ringrazio infinitamente.
Affrettare non è possibile. Da qui a gennaio il tempo è più che sufficiente. Il “bosso” è il callo osseo, il dolore al polpaccio vedremo dopo l’ecografia.
Buongiorno dottore, mio figlio di 10 anni cadendo mentre praticava attività sportiva si è fratturato ( frattura metaepifisi distale del radio sinistro a legno verde). E’ rimasto ingessato per trenta giorni . Dopo i 30 giorni l’ortopedico gli ha rimosso il gesso ma la radiografia di controllo diceva che la frattura era ancora in fase di consolidazione. Lui ha detto che era tutto normale e che bastava tenere il braccio fermo per altri 14 gg. Lei cosa ne pensa? Posso stare tranquilla o devo ripetere le radiografie dopo i 14 gg.? Grazie
La esecuzione di una rx è una procedura che ha un certo fattore di rischio. Specie nei bambini andrebbe limitata alle necessità. Una terza radiografia dovrà essere motivata da precise scelte mediche.
Salve,
ho 50 anni e soffro da tempo di osteoporosi e lombosciatalgia.
Ieri urtando con una sedia ho subito una frattura composta a più rime F2 dell’alluce.
Al PS dopo avermi steccato il piede, mi hanno ordinato la deambulazione con scarpa in talo.
Volevo chiederle se posso recarmi comunque al lavoro oppure il fatto di restare per più di 8 ore seduta possa compromettere ulteriormente i mie problemi.
la ringrazio cordialmente
Personalmente andrei a lavorare. Non so se questo è giusto, ma il fatto che lei si ponga la questione… mi fa propendere per andare a lavorare ma senza fare gli eroi, al primo disturbo… si resta a casa.
Salve dottore. In seguito ad una caduta mi è stata diagnosticata da una RX una frattura composta alla rotula del ginocchio sinistro. mi è stato consigliato riposo e degli antifiammatori per sette giorni. ne sono passati quindici, ma il ginocchio è gonfio, metto ancora ghiaccio e prendo ancora antiffiamatori ( feldene fast). ora mi chiedo quanto tempo ci vuole perchè il gonfiore diminuisca; devo continuare a mettere il ghiaccio e prendere antiffiamatori; sento dolore al centro del ginocchio e vorrei sapere se devo usare una fasciatura quando cammino. la ringrazio cordialmente
La frattura della rotula, a meno che non stiamo parlando di una lesione “minima” è piuttosto raro che venga trattata senza immobilizzazione. C’è qualche cosa che non quadra.
Buongiorno dottore lunedì sono caduto dalla bici sbattendo con la schiena al pronto soccorso con tac e rx mi anno detto che ho
Frattura chiusa della colonna dorsale toracica d6
Sensa menzione di lesione del midollo spinale. consiglio ortopedico 20gg di vietato carico e portare busto con spallacci.
Lei cosa mi consiglia fare in questo caso? E io posso con il busto alzarmi stare seduto e magari muovere le gambe con una passeggiata? Corro rischi?
Cordiali saluti
Giusto osservare un periodo di riposo assoluto come già consigliato dai colleghi. Si guarisce, ma si dovrà farlo bene e presto. Il riposo è fondamentale.
buona sera dottore.23 giorni fa mi sono fratturato la falange del V dito,della mano sinistra,l’osso si era spostato tanto da causarmi un piccolo taglio,non me lo hanno gessato,ma mi hanno messo un sostegno di ferro una specie di asta di (non so come si chiama) in modo che il dito si mantenga fermo nella posizione dovuta.
Dopo 7 giorni mi hanno cambiato la calza e risistemato il”sostegno” curvandolo di 35°
Domani devo andare (dovevo andare giovedì scorso ma non ci sono andato) ma x quello che ho capito avevano intenzione di togliermi il sostegno dal dito…
vorrei sapere se è normale che ancora non riesco a piegare il dito e mi fa troppo male…non’è troppo presto togliere il sostegno? e quanto dovrò aspettare che le cose migliorino?
grazie..
cordiali saluti
Alessandro
Si chiama stecca di Zimmer. In generale le dita devono essere immobilizzate per il minor tempo possibile per evitare rigidità. In qualche modo è meglio un dito un tantinello storto piuttosto che un dito rigido. Generalmente si sotituisce la stecca rigida con una immobilizzazione funzionale. Non so quale sarà la scelta nei suoi confronti. Altro problema potrebbe essere la ferita.
Buona sera dottore ho rotto il primo e secondo metatarso del piede sinistro(frattura composta) mi hanno ingessato un mese poi ho fatto 2 settimane con le stampelle appoggiando pian piano, ma ancora oggi quando cammino ho disturbo! È normale devo preoccuparmi? Grazie
Preoccuparsi no, verificare se poggia bene o meno, se ha preso vizi di postura è un’altra cosa. Perchè non consultare un fisioterapista?
dottore, mentre saltavo per fare una schiacciata a pallavolo, sono caduta e ho avuto una frattura chiusa del V raggio metatarsale.. mi hanno ingessato il piede per 1 mese poi una settimana fa mi hanno tolto il gesso e non ero guarita del tutto e quindi mi hanno messo il tutore che dovrò portare complessivamente per 15 giorni.. dopo 15 giorni sarò guarita del tutto? devo fare qualche terapia?
grazie per l’attenzione
Credo di si. In genere si guarisce anche prima da questo tipo di frattura.
Buongiorno sono Samuela ho 40 anni e circa 10 gg fa sono caduta con lo snowboard di polso…procurandomi un frattura scomposta. Dopo la manovra dolorosa mi hanno ingessata dal gomito in giù. Ho fatto lastra di controllo tutto ok. Volevo sapere se i 30 gg di gesso sono sufficienti perché lavoro in una palestra…e quanto ci vuole per recuperare minimamente. Infine volevo chiedere se durante l’ingessatura posso continuare almeno le camminate veloci. Grazie mille
Al minimo 30 giorni di gesso e venti di ripresa. Certamente le consiglio di non perdere allenamento. Con un gesso di polso si può fare quasi tutto.
Buongiorno Dottore, lo scorso 21 novembre a seguito di una caduta dalla moto, credendo si trattasse di nulla di grave e per motivi di lavoro, ho fatto la radiografia solo dopo quattro giorni ed è emersa una frattura abbastanza composta dell’ ipifisi distale del 5° metatarso del piede sx,
Al fine di evitare di restare immobilizzato a casa per 30 gg., al mio rifiuto di mettere il gesso mi hanno suggerito di preservare assolutamente il piede senza piegarlo ed evitare di caricarlo (praticamente cammino sul tallone) affinchè la frattura non diventi scomposta e di monitorare l’andamento della calcificazione con radiografie successive ogni settimana. In effetti alla seconda radiografia l’esito era “frattura parzialmente ingranata con frammenti non consolidati. Posso continuare in questo modo? Che conseguenze potrei avere? Dovrei mettere un tutore?
Grazie per la Sua attenzione.
Massimo
Eviterei anche l’appoggio sul tallone. Meglio le stampelle e niente carico. Non cambia per la frattura ma così facendo evita la comparsa di dolore ad altre articolazioni.
Salve dottore.in una scivolata al mare mi sono fatto una frattura al peroneo. Il medico ortopedico del pronto soccorso mi a ritenuto mettere il gesso tutta la gamba. Ma la frattura era composta. 35 giorni o tolto il gesso. Dopo 35 giorni. E la frattura e in via di guarigione. Sto facendo terapie magnetica. E manuale sto a 15 terapie sto camminando Con una stanfella. Però quando ciò il piede abbassato e cammino un po di più si gonfia .volevo sapere se è normale. O non devo caricare troppo. Grazie mille per il consiglio.
E’ disturbo frequente e conosciuto. In genere consiglio sempre a tutti i miei pazienti di usare una calza elastica a gambaletto.
Salve dott.Fanzone
In seguito ad un incidente stradale riporto questi danni; referto TAC:
Frattura diastasata pluriframmentaria cuboide dx,con presenza di materialo denso come per infarcimento.
Coesiste frattura comp. Scafoide, delle porzioni anteriori dei cuneiformi e della base del II e III metatarso.
Sospetta sublussazione Lisfranc piede dx.
Anamnesi: 15gg bendaggio colla di Zn (perché al ps dicevano contusione e basta)
Dopo, la TAC, 21gg doccia gessata. Adesso 30 gg gambaletto gesso intero con tacco, concesso il carico.
Gentilmente volevo sapere la sua opinione.
Si è parlato di intervento all’inizio.
Secondo la sua opinione quante possibilità ho di svilupare la tanto temuta algodistrofia?
Età; 29
Grazie mille.
La percentuale di persone che sviluppa la algodistrofia è piuttosto bassa ed il problema si presenta alla ripresa del carico. A 29 anni il rischio dovrebbe essere minimo. Tenga presente che la paura è la causa principale di algodistrofia!
Salve dottore , mi sono fratturato il 5 metacarpo ed ho portato l’ apparecchio gessato per 35 giorni , oggi a una settimana dalla rimozione la mano si chiude benissimo , solo che quando chiudo il pugno ho un dolore tra la 4 e la 5 nocca e sento tirare fino al polso cosa significa?
Forse solo un pochetto di impazienza 😉
13 DEC, 2014
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salve dottore , mio figlio( 16 anni) ha subito tre fratture ai metatarsi 2° 3° e 4° delle quali 2° e 3° ridotte con Kirshner ,a 30 g.g. non compare un sufficiente callo osseo che permetterebbe l’estrazione dei fili ,la terza(composta) è praticamente guarita,
secondo lei in base all’età c’è un ritardo anomalo o rientra in una normale casistica?
Grazie
Salve dottore, voorei il suo parere per quanto riguarda il tempo di ingessatura per la frattura composta del capitello, mi hanno messo una valva gessata e la devo tenere 31 giorni.
secondo lei e troppo la mia paura e il recupero del movimento del gomito gia provato con una lussazione dello stesso gomito una decina di anni fa.grazie
Non so se è troppo però… mi viene il dubbio.
Buonasera in seguito ad incidente stradale mi è stata diagnosticata la frattura del primo metacarpo curato con 3 fili di k a distanza di 3 settimane il pollice risulta molto gonfio e in alcuni punti non ho sensibilità proprio in direzione di un filo di k mi può dire se è una cosa normale grazie
NOn è purtroppo normale. I fili comunque in generale sono molto poco invasivi e raramente provocano danni. Pertanto ritengo molto probabile si tratti di un disturbo solo transitorio. Varrebbe comunque la pena farlo controllare a chi ha operato.
Buon Giorno Dottore
mio padre si e’rotto una gamba cadendo dal tetto, ha 80 anni e la frattura e’ da sotto il ginochio poi qualche centimetro giu’ e poi ancora qualche centimetre piu’giu’la terza frattura di tutte e due le ossa, e’stato operato e gli hanno messo una barra di metallo con quattro viti dal ginocchio alla caviglia, devo dire tutto bene anche perche’non gli hanno messo ne gesso ne stivale ma il problema e’la note, di giorno cammina con le stampelle molto bene ma la notte mi dice che muore per i dolori, non riesce a dormire e questo lo stressa tanto,
e’passato un mese dallóperazione ma siamo preocupati per la notte, cosa ci consiglia?
la ringrazio anticipatamente
Giovanna
Il racconto non collima. Niente durante l’uso e dolore di notte? Provato a mettere l’arto in alto rispetto al corpo?
Grazie Dottore ci proveremo stanotte stessa
Giovanna
Salve Dottore,dopo 2 mesi da una frattura scomposta del terzo metatarso,alla quale ho rifiutato l’intervento,alla RX risulta” iniziali segni di consolidazione”,e’ in via di guarigione oppure c’ e’ il rischio anche di pseudoartrosi? Grazie mille
Mai vista una pseudoartrosi delle ossa del piede che non consenta comunque di camminare e correre. Anche se fosse comunque bisogna valutare non le rx grafie ma la clinica. Dolore, zoppia, alterazioni di altro tipo?
Buongiorno, 2 settimane fa ho avuto un incidente in scooter. Pensavo fosse solo una botta. Ieri visto che il dolore non passava anche se è diminuito ho fatto i raggi: modesta irregolarità ossea del profilo corticale alla base della prima falange del primo dito sul versante interno, in corrispondenza presenza di piccola lamella calcare. Quadro compatibile con distacco osseo. La mia domanda è : è una microfrattura? In queste 2 settimane in cui ho camminato, ho fatto qualche danno? Ora dovrò stare fermo per agevolare la guarigione? Ma soprattutto potrò ricominciare a correre solo quando il dolore sarà scomparso del tutto? Ero appena guarito da un altro infortunio e questo ulteriore periodo di stop di chissà quale durata mi farà andare in depressione … grazie dell’ attenzione . Cordiali saluti
In questo tipo di frattura non è importante l’osso ma i legamenti. Le fratture anche piccole vicine ai margini articolari sono segno di contemporanea piccola lesione legamentosa. Si guarisce bene se si mantiene il riposo fino a guarigione avvenuta.
per coincidenza, proprio mentre lei scriveva la risposta, io ero al pronto soccorso (il medico mi aveva mandato a fare una visita ortopedica urgente).
la visita sarà durata dai 15 ai 20 secondi e la diagnosi è “la frattura è guarita e tu probabilmente non hai mai
avuto male in quel punto, il dolore che senti in corrispondenza dei sesamoidi è dovuto alla corsa”.
si, ma io ho male dal giorno dell’incidente. “non c’entra. ora devi fare riposo fino alla scomparsa del dolore, 15 giorni come mesi, chi lo sa”
fu la risposta, tanta era la fretta di mandarmi via. ho dovuto poi tirar fuori a forza qualche informazione in più (mi ha consigliato di fare magnetoterapia). Mi spiega com’è che io mi sento più rassicurato dalle sue 2 righe che dalla visita? a volte basta poco per far sentire a proprio agio i pazienti, perciò a nome di tutti gli utenti ai quali ha risposto, la ringrazio e le auguro buone feste. per quanto mi riguarda son convinto che con l’incidente qualche legamento si sia danneggiato perciò aspetterò. e speriamo di poter ricominciare a correre.
salve….ho avuto una frattura branca ileopubica più di un mese fa…sono rimasta immobile 25 gg…..da dieci gg dietro consiglio medico ho ripreso a camminare…il problema sono i piedi…..ho dolori lancinanti alla pianta ed alle dita……che non mi permettono di poggiare correttamente i piedi……può dirmi se è normale?? grazie
Normale non, purtoppo non posso dirlo.
Mio figlio 9 anni cadendo dalla bicicletta si è procurato una frattura composta della tibia, ha tenuto per un mese il gesso senza poterlo caricare la gamba, un altro mese potendola caricare e infine una ventina di giorni il gambaletto. Ora sta facendo fisioterapia per a 20 giorni dalla rimozione del gesso cammina ancora male e mettendo il piede verso l’esterno. Ritornerà a correre e saltare come prima?
Certamente. Nei bimbi di questa età la guarigione è una certezza.
Buon giorno dottore. Ieri mattina il dottore mi ha ingessato il piede e la gamba per una frattura composta al V metatarso . Il gesso prende solo la parte dietro,davanti è fasciato. Devo andare in ospedale tra due settimane per fare i raggi e se tutto va bene mi tolgono il gesso e dovrò usare la scarpa di Baruk ma non ha detto per quanto tempo.
le mie domande sono due.
Secondo lei per quanto dovrò tenere la scarpa di baruk prima di tornare a mettere le mie scarpe?
Quanto tempo dovrò aspettare per tornare a camminare senza problemi e correre come prima?
Grazie:)
Quella consigliata è una procedura che personalmente non seguo (e francamente neanche approvo) quindi non saprei proprio risponderle.
Gentile Dr. Giuseppe Fanzone,
sono un uomo di 47 anni e accidentalmente mi sono causato una frattura scomposta della Testa del V metacarpo mano dx.
Primo intervento del pronto soccorso che ha riscontrato la frattura.
Mi anno steccato e dopo una settimana sono tornato per un intervento di osteosintesi con due fili di K collegati al IV metacarpo + gesso per 35 g.
Dopo 6 giorni accidentalmente ribatto il gesso sullo stesso punto spostando nuovamente la frattura come prima.
torno in ospedale e dopo tre giorni altro intervento, hanno tolto i due fili K e ne anno reinseriti 4 2 sulla testa fratturata e due sulla base dei due metacarpi IV e V da parte a parte.
Dopo 25 giorni causa forti dolori e intorpedimento il chirurgo che mi ha operato mi sfila i fili K dopo accertato modesto callo osseo con flogosi a livello dei punti di entrata fili K, stecca prudenziale per altri otto giorni sol sul V per poi visita controllo.
La mia domanda è ! Tutto il processo di cura è stato fatto in modo corretto? Calcolando anche il 2° intervento, che a mio avviso si poteva evitare? e normale che con il IV l dito dove erano ancorati i fili K ho ancora pochissima mobilità a distanza di di 5 giorni? Non riesco ad estenderlo ne a chiuderlo! quanto ci vuole prima che riesca a riprendere mobilità completa?
La Ringrazio infinitamente e con l’occasione le auguro buone feste.
D N F
Da una frattura si guarisce. A volte si seguono strade diverse e dissimili. Uno viene trattato in gesso, un altro in stecca, un altro ancora con fili…
La cosa importante è il punto di arrivo che deve essere la guarigione e il ritorno al massimo delle possibilità concesse. Allos tato attuale le consiglierei di insistere con la rieducazione funzionale ed essere fiducioso.
Buonasera dottore, il 16 novembre in un incidente stradale ho subito un grave infortunio dove mi hanno trovato delle fratture scomposte al semi bacino destro, cresta iliaca, ischeo-pubiche e all’acetobolo. Sono stato operato 2 volte in una settimana al gemelli di roma dove mi è stato ri bloccato tutto con placche e viti. Dopo 40 giorni Dall’incidente sono stato Trasferito In Una Struttura di Riabilitazione Ma ho un divieto Di carico Totale E Posso Solo Fare Esercizi Di Rieducazione A Letto. Ho 20 anni.. quanto ancora dovrò aspettare prima di poter rialzarsi? Tornerò a camminare bene?
In termini generali passati i due mesi le fratture dovrebbero avere una discreta stabilità. tale da consentire la posizione seduta ed un carico progressivo a tolleranza del dolore. Il problema principale sarà certamente la lesione dell’acetabolo, se la riduzione non sarà perfetta è a rischio di artrosi post trauma. In ogni caso il mio consiglio è di fare le cose una alla volta. Prima la FKT aletto, poi ricominciare a “caricare” e poi… magari è tutto a posto.
Ho subito una frattura composta del perone destro sul malleolo il 27 novembre . In ospedale si è convenuto l’uso di un tutore , punture di eparina, antifiammata e controllo il 24 dicembre.
Assumo già cardirene , bisoprololo e torvast.Non avverto nessun dolore dopo aver trascorso la prima settimana.Dopo il primo controllo, mi hanno ordinato di continuare sino al 19 gennaio la terapia e di iniziare a deambulare con stampella. Sto utilizzando una cavigliera “piacevolmente” accettata .
Ho sempre paura di sbagliare qualcosa, ma come paziente, sarebbe piacevole avere un conforto….
Mi pare vada tutto bene. Il conforto è cosa importante e necessaria. I medici dell’antichità usavano porre, all’inizio di una visita, la loro fronte su quella del paziente (che significa sofferente) in maniera da compatire (soffrire insieme) con lui. Solo così avrebbero potuto capire ed aiutare.
Buonasera dottore, 2 giorni fa ho scontrato leggermente le mie dita della mano con la mano di un mio amico. Quando sono andato in ospedale il giorno dopo mi hanno detto che ho una frattura distaccamento della falange e devono operarmi mettendo un filo per collegare l’osso. Com’è possibile che una botta cosi lieve provochi un danno cosi grave? E in cosa consiste questo filo? Grazie
Dipende dalla forza e dalla leva che si viene a creare. Non saprei se vogliono usare un filo di K. che è metallico o veramente un filo se intendono usare la tecnica del pull out.
Grazie della risposta comunque hanno usato un filo di metallo che dovrò tenere fino al 10 Febbraio. Ma riusciró subito dopo la rimozione del filo a utilizzare perfettamente il dito? O quanto tempo ci vorrà? (Ho 18 anni)
C’è da aspettarsi una certa rigidità.
Ma con il tempo tornarà ad avere la stessa mobilità delle altre dita? Se no dovranno operarmi ancora?
E’ una cosa che ci auguriamo con tutte le forze.
Ma se non facevo l’intervento quali conseguenze potevo avere? Perchè comunque potevo anche scegliere di non farla l’operazione. Grazie.
Magari una perfetta guarigione oppure un gran danno. Per tale ragione il rapporto tra medico e paziente è di affidamento. Si affida ad un altro la migliore decisione e… poi si va avanti.
Salve dottore il 16 ottobre 2014 sono stata operata di alluce valgo e mi è stato inserito un ferro nell’alluce l’intervento é andato bene dopo circa 40 giorni ho fatto le radiografie per togliere il ferro ma ancora non si era formato del tutto il callo osseo quindi ho tenuto ancora il ferro ma dopo vari controlli ad oggi non posso togliere il ferro per colpa della calcificato ne ossea e il dottore vuole fare un altro intervento togliendo il ferro e mettendo una gaffe tra. Le chiedo è normale che l’osso non si sia ancora calcificato.? E giusto intervenire come ha detto il dottore? Mi dia un consiglio lei
Grazie
Buongiorno dottore, ho 20 anni giocando a calcio ho subito una lussazione alla caviglia con frattura scomposta del malleolo peroneale e mi è saltato il legamento deltoideo, mi hanno operato dopo 3 giorni di trazione e mi hanno applicato una placca sul perone con 6 viti e 1 vite transindesmosica dal perone alla tibia per bloccare il legamento deltoideo, dopo mi hanno messo una doccia da tenere 40 giorni poi dopo mi rifaranno le lastre e se la frattura sarà guarita mi toglieranno il gesso e dopo qualche giorno mi rimuoveranno anche la vite transindesmosica che mi blocca il movimento, le volevo chiedere dopo che mi leveranno la vite in quanto tempo riuscirò a camminare da solo (ho perso tutto il tono muscolare della gamba) e il tutore wolker fisso devo usarlo solo da quando mi levano il gesso fino al giorno in cui riuscirò a camminare senza stampelle? Grazie in anticipo per la risposta. Saluti
po la rimozione della vite si può iniziare il carico, il movimento viene ripreso prima del carico. Riguardo al tutore non è mia abitudine farlo usare.
Gentile dottore, il 26 dicembre scorso a seguito di un trauma accidentale mi sono procurato la frattura parcellaredella base della terza falange quinto dito mano destra. Mi è stato proposto dopo un consulto ortopedico l’intervento chirurgico che ho prontamente rifiutato confidando in una guarigione per mezzo di stecca. Le chiedo per quanti giorni dovrei portare la stecca al dito e se lei ritiene che la chirurgia in questi casi sia necessaria o opzionale. Quali sono i limiti della guarigione con la stecca? Grazie
Risulta parte integrante di una visita ben fatta l’osservazione diretta e la visione di una rx. In ogni caso è possibile affermare che la chirurgia non sempre è necessaria. Riguardo alle lesioni ossee delle dita, la stecca deve essere mantenuta per breve tempo in modo da privilegiare il mantenimento della motilità ed impedire la formazione di aderenze che poi alla fine determinano una riduzione della funzione. In casi analoghi di lesioni della mano non applico la stecca per più di 6-8 giorni ed alla rimozione consiglio cautela.
Gentilissimo Dottore,
prima di Natale ho accusato dolore al piede senza sapere cosa sia successo. Il piede dx si è gonfiato, ho camminato con la stampella per vari giorni e mi sono sottoposta a 5 sedute di fisioterapia con Laser Terapia e Ionoforesi, impacchi di ghiaccio e pomata Reparil Gel. Finalmente il piede si è sgonfiato e faceva meno male. Ma, da alcuni giorni ho notato di nuovo il gonfiore, mi fa molto meno male, cammino abbastanza bene. Mi sono decisa comunque a fare una radiografia mai fatta prima. Dalla radiografia risulta i seguente referto:
“Frattura parzialmente ingranata e modicamente angolata, ad apice dorsale, regione dia-metafisaria distale del III metatarso piede dx ”
Non so ora a chi rivolgermi e quali cure seguire, mi potrebbe dare un valido suggerimento? Grazie infinite
Senza sapere cosa è successo?
Una frattura si produce in seguito a trauma, la situazione mi pare necessiti di una visita ortopedica di eprsona.
Grazie Dottore, mi muovo immediatamente per prenotare una visita
Cordialissimi saluti
Gent. dottore, mia figlia di 12 anni ha riportato, su una pista di pattinaggio, distacco epifisario distale tipo 2 composto tibia dx. Le è stato messo gesso per 32 giorni. Poi un secondo ortopedico ha ritenuto di dover applicare uno “stivaletto da carico” per altri 25 giorni per poter salvaguardare le cartilagini di accrescimento (anche se dal referto dei primi rx si evince “non evidente interessamento della cartilagine fisaria”). Al momento della rimozione del gesso, lo stivaletto da carico è stato confezionato sul gesso preesistente a livello della caviglia e del piede con in più una specie di “tacco” spostato rispetto al tallone. La bambina non riesce in alcun modo ad appoggiare il piede a terra senza sbilanciarsi e, allo stato, la situazione era migliore quando aveva solo un gesso e non poteva caricare il peso. Non riesco a capire una simile procedura, tra l’altro questo ortopedico, nel referto, ha scritto che si era proceduto alla rimozione del gesso e al confezionamento di stivaletto da carico mentre invece è stato solo aggiunto altro gesso, a livello della caviglia e del piede, su quello già esistente. Non ho neanche visto le condizioni della gamba e ho paura che un rinforzo del gesso già esistente possa porterle problemi circolatori. Inoltre le è stato prescritto di continuare con l’eparina, che già fa da 32 giorni, per ulteriori 25 giorni e mi chiedo se non possa farle male. Le mie domande in proposito sono rimaste prive di risposte o, al più, queste ultime sono state evasive e sgarbate.
Lei come vede questo tipo di frattura? Vi è guarigione definitiva o vi possono essere conseguenze sull’accrescimento dell’arto? E’ normale che, a seguito dell’applicazione di gesso su gesso, la bambina non riesca a caricare e a deambulare, ovviamente con le stampelle, neppure parzialmente?
La ringrazio di cuore.
La guarigione non è in dubbio. La procedura non è standard, sia per quel che riguarda il gesso sia per quel che riguarda l’uso di eparina. Avrei voluto poter dire il contrario.
Salve Dr.Fanzone ..venti giorni fa sono caduta dalla bicicletta avvertendo un forte dolore alla caviglia destra recandomi al pronto soccorso mie stata fata la radiografia del diede dove non hanno riscontrato nessuna frattura mettendo mi una fascia elastica e un tutore sono stata mandata a casa.controllando il piede nella settimana successiva senza appoggiarlo per terra dove mi aiutavo con le stampelle vedevo il piede gonfio e con un grande ematoma decisi di tornare di nuovo al pronto soccorso dopo una TAC che mi e stata fata ecco gli risultati: distacco osseo non dislocato con diametro di circa 10 x 4 mm a livello della superficie mediale dell’astragalo. inoltre presenza di un distacco osseo anch’esso non dislocato diametro 15 x 6 mm a carico dell’estremità anteriore del calcagno,in corrispondenza della articolazione con il cuboide. Mi e stato messo il gesso per 30gg senza carico.il 30.1.ho la visita ortopedica con un controllo.RX.mi chiedo se bastera questo mese per la guarigione del mio piede e se e una lesione grave visto che l’ortopedico pensava anche ad un intervento chirurgico.potro camminare dopo aver tolto il gesso anche solo con una stampella.non nascondo la mia paura e disagio visto che ho una bimba di due anni a quale ora non posso seguire visto che devo stare sempre ferma.il piede ogni tanto mi fa male e sento anche che il gesso si e allentato. e un buon segno?.la ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Le hanno messo un gesso! Va bene così, guarirà. Magari inpiegherà più di un mese per “dimenticare” la disavventura ma guarirà.
Buon giorno, il 3 settembre del 2014 mio figlio Luca di anni 18 si è procurato durante una partita di calcio a livello agonistico la frattura premetafisaria distale del perone sx e tibia sx composta. La stessa sera è stato operato e gli sono stati inseriti i fili di K e soltanto quelli. Premetto che la successiva fase di guarigione è stata abbastanza serena, ha portato il gesso (solo sulla parte inferiore) per c.a. 15 giorni poi gli è stato applicato il tutore per altri 15 giorni. Il 3 ottobre ha rimosso i fili di k . Da quel momento dall’8 ottobre ha iniziato un ciclo di 30 fisioterapie: mobilizzazione passiva, rinforzo isometrico quadricipite,magneto,training iniziale,crioterapia, piscina riabilitativa ecc. fiosioterapia che ha completato. Ha quasi da subito camminato bene (forse lo ha aiutato anche la sua grande volontà) e sta bene già da tempo. Sono trascorsi 4 mesi e mezzo dall’infortunio. L’ultima radiografia del 21 novembre diceva “esiti di frattura composta ecc.ecc. con discretamente in asse. é tornato ad allenarsi seguendo un percorso atletico agonistico sta quasi per concludere, gli manca una settimana. sta bene a parte un pò la caviglia gonfia che mi dicono essere normale. Domanda. Secondo le prof. è pronto per tornare all’attività agonistica cioè ritornare a giocare a pieno titolo? ripeto lui sta bene ma già da tempo. Grazie per la sua eventuale gentile risposta. n.b. L’ortopedico che lo ha operato e seguito, mi dice che è stra guarito, il fisioterapista mi dice di usare ancor un pò di prudenza. Lui vuole tornare a giocare.
Tre mesi e l’osso è OK. Se è buono anche il tono muscolare…
Buonasera dottore, sono francesco e ho 16 anni e purtroppo lunedì mattina ho fatto un incidente in motorino e ho subito un distacco epifisario misto dell’epifisi distale del radio a sinistra e mi hanno ingessato fino alla ascella per 30gg e avrei una serie di domande poiché sono al quanto preuccupato :
1) riacquisterò la piena funzionalità della mano?
2) sono già passati 4 giorni all’incirca quanto durerà il dolore ancora?
3)dato che si è fratturata la cartilagine di accrescimento l’osso continuerà a crescere normalmente ? L’ortopedoco del pronto soccorso ha detto che è riuscito a riallineare perfettamente la cartilagine con l’osso .
4)quanta probabilità c’è che si sposti e peggiori nonostante l’ingessatura .
Dottore grazie mille in anticipo per la risposta e complimenti per l’articolo!
La ripresa che ci aspettiamo è totale, il dolore non dovrebbe esserci un fastidio si, pochissime possibilità di spostamento (in genere però si controlla con una rx a 7 – 10 gg). Tranquillo.
salve dott,il15gennaio sono stata investita da una macchina ,mentre lavoravo!andata al pronto soccorso,mi hanno detto di avere una frattura al malleolo però meale e per di più riporto un escoriazione da asfalto da un lato della gamba,dall altro un enorme ematoma!mi hanno prima fatto una doccia gessata e oggi mi hanno messo un tutore fisso!l ematoma di riassorbe?e l ustione rimane così?
L’ematoma si riassorbe. Nelle lesioni da asfalto rimane la possibilità che alcuni frammenti vengano inglobati nella cute e vanno a formare una sorta di tatuaggio permanente. Lo sapremo tra qualche settimana.
operata il 22 ott 2014 all’alluce valgo, ecco il referto radiologico: esiti non consolidati di pregressa osteotomia al terzo distale del primo metatarso per correzione alluce valgo,buon allineamento del primo raggio. In parole povere cosa significa? (il piede è ancora un po’ gonfio e l’alluce quando cammino mi fa male)
Il radiologo descrive quello che alle lastre viene visto. Nel caso specfico la descrizione di un intervento di osteotomia per alluce valgo. Da sole le rx non danno informazioni articolari, devono essere correlate anche alla clinica. In genere le rx di patologie ortopediche vanno “lette” da un ortopedico che conosce l’intervento, il radiologo (tranne rari casi) non ha idea di cosa stia vedendo.
Buongiorno
volevo chiedere un consiglio se possibile, o comunque qualche informazione utile.. il mio compagno circa tre mesi fa è andato al pronto soccorso per un dolore al 2 dito della mano destra.. lì glielo hanno steccato dicendo che c’era una frattura. dopo aver tenuto la stecca poco fiduciosi nell’esito dell’esame e visto che il dolore continuava, abbiamo consultato un medico in privato e fatto altra radiografia ed ecografia per aver più informazioni possibili e l’esito è stato questo: minimi aspetti di atropatia metacarpo falangea con minuta formazione esostosica marginale alla base della falange prossimale del 2 dito e minima riduzione dell’ampiezza del rispettivo comparto articolare.
In base a questo è stata prescitta tecaterapia e nimesulide e nel caso il dolore continuasse fare una risonanza magnetica che ha esgeuito oggi con queste esito: frattura della base della prima falange del 2 dito con distacco di minuscolo frammento di circa 2 mm interessante l’angolo esterno della base falangea, in assenza di attuale edema midollare della spongiosa ossea falangea o di significativo versamento articolare. Lieve ispessimento e addensamento fibrotico del legamento collaterale esterno dell’articolazione metacarpo- falangea. Sperando di non aver fatto troppa confusione e considerando che il mio comagno fa un lavoro manuale,cosa si prospetta? un’intervento? potrà continuare a lavorare? come immagina siamo molto preoccupati..la ringrazio comunque anche se so che così a distanza non può essere in grado di darci certezze. buon lavoro. silvia
La storia che mi racconta e l’esito della RNM indicano come molto probabile una distorsione della articolazione del dito capitata su di una articolazione che già in passato dovrebbe avere avuto un disturbo traumatico magari già dimenticato. Infatti la RNM non evidenzia “edema”, che tradotto significa: l’osso si è rotto ma non negli ultimi sei mesi. Detto questo, ragionando da uomo pratico, se mi fosse davanti questo paziente, farei un bendaggio funzionale. Come si fà? Cerotto ad ancorare le due dita vicine. E’ l’indice? bene si ancroano assieme indice e medio lasciando libere le articolazioni. Sembra una cosa banale…ma funziona. La mano ed il dito continuano a muoversi ma nel frattempo il dito malato guarisce protetto dall’altro.
salve dottore,il 25 luglio2014 mi sono rotto il femore di nuovo(avevo ancora il chido endomidolare )nell’incidente si è rotto in tre pezzi con frantumanento vicino al collo del femore, il vecchio chiodo non sono riusciti a levarlo a levarlo a l’estremita superiore dove era avvitato anche alla testa del femore con tre viti,ora sono passati 6 mesi e non c’e segno di consolidszione,(premetto che sono in cura con metadone per problemi di eroina che tuttora ogni tanto ci ricado e fumo sigarette 7 il giorno.con qusta mia situazione rischio di non guarire mai?la ringazio fabrizio
Si dice che il fumo di sigaretta rallenti la guarigione ossea, non sono a conoscenza di effetti negativi da questo punto di vista dell’uso del metadone e riguardo all’eroina sembrerebbe non dannosa in senso diretto (per le ossa) ma solo perchè rende più suscettibili alle infezioni. Riguardo alle sue ossa, se è in pseudoartrosi, la guarigione non può che passare attraverso un intervento ben “confezionato”, infatti le ossa non guariscono se non sono tenute ferme. Dovrà necessariamente rivolgersi ad un chirurgo ortopedico che possa visitarla di persona e che non la tema.
grazie dottore per la risposta,mi volevo far capire meglio sulla mia situazione,nella frattura vicino alla testa del femore dove c’è il vecchio chiodo mi anno messo una placca esterna fatta a cucchiaio che parte dalla sommita del femore e scende giu per circa 20 cm e fissata con 4 cerchiaggi e 3 piccole viti su osso pressoche frantumato,e anche io penso che non sia sufficente ,mi sembra di sentire che mi si muove quando mi metto a sedere è possibile,mi dovro rioperare secondo lei.
La ringrazio Fabrizio
Se sente movimento probabilmente questo è vero. Un nuovo intervento dovrebbe essere deciso in base al grado di invalidità che avverte.
buongiorno, al 2 dicembre ho subito una frattura alla base della prima falange del primo dito sul versante interno. Ho scoperto di averla solo dopo i raggi, 20 gg dopo. Al pronto soccorso, dopo i raggi, hanno detto che l’osso era a posto e il dolore era indipendente dalla frattura subita. Poiché il dolore non diminuiva, 15 giorni fa sono andato da un fisiatra che mi ha detto di portare le stampelle per 10 gg perché la frattura non era ancora guarita e fare delle terapie (RS 25 iniziate ieri). Sabato ho tolto le stampelle e domenica non avevo dolore. Da ieri però quando cammino ho parecchio dolore un po’ in tutta la parte che corrisponde all’articolazione dell’alluce. Possibile che dopo quasi 2 mesi non sia ancora guarito? Devo stare ancora a riposo completo? Se cammino danneggio ancora di più i legamenti? Con degli impacchi d’argilla son riuscito a eliminare il gonfiore. Continuo a farli nella speranza di guarire. Ho prenotato un’altra visita dal fisiatra che però, ahimè, è fra 2 mesi. Grazie per qualsiasi informazione vorrà darmi. saluti e buon lavoro
L’iniziale mancato trattamento ha determinato un tempo più lungo di guarigione. Scarpa comoda e pochi sforzi dovrebbero essere sufficienti.
Gentile collega,
ho letto alcuni dei commenti del tuo sito.
vorrei sottoporti il caso di mia sorella, 55 anni.
ha subito un trauma al ginocchio destro.
gli esami Tc e Rm nell’immediato non hanno evidenziato fratture.
per non essere immobilizzata ha iniziato subito una fisioterapia.
aveva molto dolore.
poi ha iniziato a non reggersi più sulla gamba che ruotava in maniere preternaturale.
dati gli esami precedenti nessuno pensava ad una frattura.
poi si è anemizzata e si è nuovamente ripetuta la radiologia che ha messo in evidenza una frattura scomposta distale del femore con i frammenti non allineati.
è stata confezionata una trazione esterna che ha tenuto un giorno.
poi a casa è rimasta in carrozzina.
a distanza di tre mesi dall’accaduto la nuova tc mostra i monconi distanti e non allineati.
non è stata operata subito perché a rischio per anestesia generale (dializzata, cardiopatica,diabetica scompensata, ulcere diabetiche, con anemia autoimmune, grave riassorbimento osseo – bacino, altro femore)
ora è costretta in carrozzina e vorrebbe provare a rialzarsi.
le consigliano solo di operarsi nonostante il rischio elevato per l’intervento e di insuccesso e di complicanze.
cosa fare? ci sono altre possibilità?
cosa consigleresti?
La decisione iniziale di non operare perchè dovrebbe essere cambiata?
La dialisi del resto crea veramente problemi di tenuta ai mezzi di sintesi e nessun ortopedico assennato ti può garantire la tenuta degli impianti.
salve ho 16 anni e 2 giorni fa giocando a pallavolo ho subito una frattura composta completa della falange al V dito della mano sinistra il giorno dopo al pronto soccorso mi hanno immobilizzato il dito con una apposita fasciatura e stecca …. Più o meno quanto tempo ci vuole per la completa guarigione e quindi per poter di nuovo usare il dito normalmente ? Dopo la guarigione il dito è più fragile di prima ??
A 16 anni? due settimane per una buona formazione di callo di riparazione ed altre due di cautela, in un mese ne vieni fuori alla grande, a meno che i colleghi non lo tengano troppo tempo in stecca.
Buongiorno sono Andrea io una settimana fa’ mi sono rotto il 5° metacarpo della mano sinistra in modo obliquo.. dovevo operarmi ma non ho voluto e quindi mi hanno messo il gesso per 30gg dicendomi che comunque sarebbe andato a posto lostesso con il rischio pero di qualche fastidio col tempo… io volevo sapere se comunque l’osso sara forte come prima e se potro riprendere regolarmente un giorno la box…
GRAZIE MILLE
Non sone previsti problemi di questo tipo, l’osso si ristruttura.
Salve dottore, in seguito ad una caduta ho riportato la frattura composta della 6-7-8 costa a destra! Volevo sapere quali erano i tempi e i modi di recupero in quanto pratico
sport a livello agonistico! Grazie
Strano ma vero, le costole e le ossa del cranio non sono regno degli ortopedici. In ogni caso i PS ci fanno sempre vedere i pazienti con frattura costale, quindi pur non essendo mio ambito le dico come funziona. Dolore anche intenso all’inizio, con i colpi di tosse o con l’affaticamento. Si deve restare a riposo ed attenti ad ogni sintomo di tipo polmonare che richiede un approfondimento ed una visita (dall’internista o dallo pneumologo). Acnhe guariti la zona rimane dolorante ancheper lungo tempo. Ripresa dello sport appena un respiro profondo non determina dolore.
Salve Dottore,
Mi trovo in USA, sfortunatamente durante una partita di calcio mi sono infortunato al piede DX.
Mi sono procurato stampelle per non caricare sopra al piede, in quanto doloroso.
Ho fatto gli x rays e mi hanno richiamato dicendomi che ho una frattura composta al 2 metatarso.
Domani ho la visita con l ortopedico.
Premessa: in USA qualsiasi dottore, specialista, dentista, ortopedico insomma TUTTI tendono a voler ‘fare’ di piu, per una questione monetaria.
Domanda: Cosa mi posso aspettare mi dica domani il dottore? Non vorrei mi prescrivesse interventi/medicazioni/medicinali etc etc in piu solo per farci piu soldi.
Se la frattura come mi hanno detto e’ composta bisogna mettere il gesso oppure un tutore o una fasciatura? Cosa potrei aspettarmi secondo LEI?
Grazie Mille.
Spero non la abbiano convinta ad essere operato.
Salve. Grazie della risposta.
Alla fine col fatto che la frattura risultava leggera, mi e stato prescritto lo scarpone (tutore) e stampelle per 30 giorni.
Vorrei porle una domanda:
Porto chiaramente lo scarpone sempre tutto il giorno, anche in casa.
E possibile toglierlo durante la notte? Oppure e’ preferibile tenerlo anche per dormire?
Grazie mille Dottore!
E chi siamo noi per consigliare di toglierlo? Se lo tiene anche di notte Lei è un santo.
Salve, ho 49 anni e correndo in discesa il 25 dicembre ho preso in pieno un fosso e di conseguenza una storta infernale,…dopo 3 gg. sono andato al pronto soccorso e da Rx è uscita la frattura composta del malleolo peroneale sx. Quindi gesso per un mese ma da rx pare che il callo non si sia ancora formato,…quindi ho scelto un Walker aircast per cominciare a camminare con una stampella ,..a volte anche senza,…la caviglia si è sgonfiata con pomata di arnica e da sdraiato senza carico la muovo abbastanza bene e non ho alcun dolore,..ma se provo a fare un pò di carico senza il tutore mi fa male proprio sulla protuberanza esterna del malleolo ,…devo aspettare ancora, e quanto ?…..ho preso anche l influenza ,..quella tosta, ..ed ora mi vorrei tanto rottamare, 🙁
Mondo consumista! Vuole rottamare tutto per così poco? La guarigione è sempre un pochetto più lenta dei nostri desideri. Vedrà che tra qualche giorno ancora l’appoggio a terra non le darà più fastidio.
Un mese fa uscendo la sera dal lavoro per tornare a casa sono caduto mentre salivo le scale della metropolitana, a seguito di questa caduta ho riportato una frattura intraspongiosa al collo omerale sinistro. Recandomi qualche ora dopo al pronto soccorso dalla prima radiografia non vi e’ stata evidenza del fatto, ma per via dei forti dolori ho chiesto ed ottenuto una RMN che ha riscontrato versamento intrarticolare, intenso edema ed appunto la frattura. Qualche giorno dopo l’ortopedico ha fornito come terapia il braccio al collo in tasca reggi-braccio per 3 settimane. Sono trascorse 3 settimane, ora a distanza di un mese dall’infortunio ripetendo la rx l’ortopedico ha constatato che la rx va bene : posso lasciare la tasca ed iniziare la mobilizzazione in flesso estensione evitando intra e extrarotazione per ancora 2 settimane. Sempre l’ortopedico mi dice che la completa guarigione per questo tipo di frattura si ha dopo 45 giorni.
Il mio quesito è questo :
per recarmi al lavoro, che non richiede sforzi fisici ma solo l’uso del computer, sono costretto ad arrivarci con i mezzi pubblici urbani; se volessi riprendere subito che rischi potrei correre ? Il dubbio è se per precauzione chiedere di estendere il periodo di malattia INAIL (infortunio in itinere) per completare la completa guarigione a casa oppure azzardare e rientrare subito.
Premetto che ancora oggi la notte sdraiato al letto continuo a sentire dolori.
Grazie .
Non si riesce mai ad eliminare il “rischio” dalla nostra vita. Faccia come si sente più tranquillo.
Buongiorno dottore le avevo già scritto il precedenze … Sono francesco ed esattamente un mese fa mi ero rotto il polso e oggi mi sono levato il gesso però dato che il polso era stanti ingessato con la mano piegata in basso e ora che melo hanno levato non riesco a tirare su la mano perché sennò sento dei dolori impressionanti !!sono disperato e ho paura cosa devo fare?
Grazie in anticipo!
E’ abbastanza frequente come disturbo, tende a scomparire in breve tempo. Dico con una battuta che è tutto un pochetto arruginito.
Mia figlia giocando a pallavolo si è rotta il malleolo tibiale gli hanno fatto una doccia gessata da tenere per 11giorni dopodiché faranno una imgessayura rigida sono trascorsi 7 giorni da quando ha la doccia e probabilmente il suo piede si è sgonfiato un po e questo gesso sembra un po grande coda febo fare ?il controllo sarebbe fiddato yra 4giormi nel grattempo non è che potrebbe succedere qualcosa?grazie
.
La cosa importante e non poggiarci sopra il peso del corpo.
…grazie dottore,.ieri era san valentino e con il tutore ho camminato senza dolore riuscendo per andare a comprare i fiori per mia moglie e mia figlia…ho riparato la caldaia, ho pulito il terrazzo, a un mese e mezzo d inferno vedo la luce e comincio ad essere di nuovo utile,… non mi rottamo più, …..secondo lei meglio usarlo per un altra decina di giorni ? …comunque ho deciso,…non mi rottamo ! 🙂
Bene. Sono contento, molto. Auguri. Lo tenga ancora un pochetto, meglio farsi coccolare per bene 😉
Salve Dottore, ho 55 anni e sono sportivo ad alti livelli nonostante l’età’ , pratico boxe e ciclismo, 6 gg fa sono caduto accidentalmente sulle scale di casa sbattendo la scapola dx, mi hanno riscontrato una frattura composta del corpo e della spina scapolare senza interessamento delle articolazioni , mi hanno applicato un tutore a otto per 15 gg dopodiché posso rimuoverlo giornalmente per iniziare a muovere gomito e rateazione a pendolo spalla….al 30*gg nuove lastre e se tutto ok via il tutore…. Siccome senza lo sport vivo male…quando pensa che potrò di nuovo almeno risalire in bici?
Cordialmente saluto
AB.
A volte i vostri commenti mi mettono in difficoltà, specie se il trattamento, su cui mi chiedete delucidazioni, non rientra tra quelli a me abituali o con cui sono in accordo.
buongiorno dottore , in seguito ad una frattura del perone sono stato sottoposto ad intervento con mezzi di sintesi e viti , più una vite sulla sindesmosi , alla rimozione del gesso mi hanno fatto calzare un tutore walker e tra 30 giorni verrà rimossa la vite sulla sindesmosi. alcuni mi hanno detto di caricare tranquillamente sull arto , altri mi hanno detto di usare prudenza perchè la vite potrebbe rompersi. potrebbe darmi un consiglio , ho paura e non so a chi dare retta. grazie saluti.
La vite potrebbe rompersi. Non sarebbe comunque un grave problema ma in ogni caso è consigliabile la rimozione.
grazie per la tempestiva risposta , anche caricando con il tutore la vite potrebbe rompersi?? ringrazio nuovamente e cordialmente saluto.
Il carico è carico con o senza tutore… purtroppo. Ma in questi casi la vite non si rompe per il carico ma per il movimento presente durante i movimenti della caviglia tra la tibia ed il perone. In altre parole, stare in piedi con carico ma da fermi non rappresenterebbe un problema, camminare poggiando il piede invece si.
Salve 20 giorni fa ho avuto un infortunio con distacco osseo piatto tibiale causato da una rotazione con tutto il peso sopra durante una partida di calcio. Al ps dopo una rx mi avevano detto che nn ho niente però x sicureza mi hanno fatto una rnm (penso che si chiami cosi) e hanno trovato un piccolo distacco osseo. Adesso il 23, dopo un mese devo fare una visita e la rx. E possibile che mi dicano di iniziare la fisioterapia visto che mettendo il peso sopra nn mi fa male e lo posso piegare fino a 80 gradi e estensione tottale? Scusate il mio italiano sono straniero. P.S. sono un ragazzo di 25 anni. Grazie in anticipo.
Ritengo che sia molto probabile ciò che già pensa. Andrà bene. Coraggio.
Salve dottore, durante una partita di calcio mi sono infortunato con il risultato di una frattura del perone, bimalleolare e legamento lesionato.
Sono stato sottoposto ad osteosintesi in più mi hanno messo la vite sulla sindesmosi e dopo 20 giorni mi hanno tolto il gesso e messo un tutore ma ancora non posso caricare finché non toglieranno la vite.
Oggi camminando a casa con le stampelle sono scivolato cadendo a terra e sbattendo anche il piede infortunato, ho sentito li per li un pó di dolore ma poi è subito passato e il piede non si è gonfiato.
Può essersi rotta qualche vite all’interno?
C’è qualche pericolo?
Grazie mille in anticipo
Non si preoccupi più di tanto. Al prossimo controllo verificherete.
Salve dottore in data 2/9/13 mi e’ stata impiantata una vite acumed nella base del quinto metatarso in seguito ad una frattura scomposta,secondo lei andra’ rimossa tale vite come sostiene l’ortopedico che mi ha operato? Faccio presente che non mi da alcun probema ne di dolore ne di movimento .se decido di tenerla corro dei rischi? (Non mi va di fare un’altro intervento anche se banale come dicono)LA RINGRAZIO
Ho già scritto riguardo al mio parere sulla rimozione delle viti…
Salve in giorno 8 dicembre in una piccola lite casalinga ho avuto un incidente; In pratica per sbaglio mentre ero di spalle, camminando ignara di quel che sarebbe successo, un calcio (nemmeno tanto forte) mi prende il dito indice della mano destra e un pratica va all’indietro fino a toccare il dorso della mano . Dopo una serata al pronto soccorso mi mandano a casa per assenza di personale addetto ai raggi e torno il giorno dopo. Comunque fatto i raggi mi diagnosticano una frattura composta del secondo metacarpo dx con lussazione. Decidono di farmi una doccia gessata perché l arto era abbastanza gonfio e mi dicono di tornare tra 21 gg. Il 31 dicembre mi reco per togliere il gesso dopo aver fatto le rx e con una visita ortopedica fast di neanche un minuto mi dicono che va tutto bene. A distanza di 2 mesi ho l arto ancora gonfio (si è Calcificato male ) in pratica la metà del metacarpo rotto si è sovrapposta all altra metà e dai raggi è molto evidente si vede come uno spuntone appuntito Il che mi da molto fastidio e spesso e volentieri mi provoca un dolore molto fastidioso con un formicolio perenne e la mano è sempre gonfia ed è sempre debole e ho paura anche a sforzarla perché mi provoca dolore.
cosa mi consiglia ? Grazie in anticipo. Buona serata
Deve farsi visitare “non fast” e decidere in merito.
va bene. Grazie… speriamo si possa fare qualcosa in merito.
Salve sono un ragazzo di 27 anni e circa 2 mesi fa cadendo in montagna mi sono fatto del male a una mano e dopo 2 settimane di fasciatura sono andato a farmi vedere e dopo i raggi mi hanno trovato una piccolissima crepa nel l’osso metacarpo I° del pollice .
Ho tenuto il tutore per circa 1 mese + cerotti antifiammatori .
Visto che sono passati già 2 mesi come mai a fare certi movimenti con il dito sento ancora dei dolori anche abbastanza forti ?
A giusto io gioco a basket volevo sapere se potevo ritornare a giocare ?
Grazie
Eros
Con o senza piccola rima di frattura il problema deve necessariamente essere una distorsione delle articolazioni del pollice o una lesione dello scafoide carpale. Al punto in cui siamo attenderei ancora per il recupero. UNa nuova rx mi sembrerebbe utile ma solo dopo consiglio ed indicazione del suo medico.
Salve , colgo l’occasione per chiedere riguardo una frattura composta al V metatarso avvenuta circa 15 anni fa. Premetto che sono un ragazzo di 26 anni , pratico sport (calcio a 11 e adesso a 5) a livello agonistico . Un paio di giorni fa , stando totalmente a riposo, ho cominciato a sentire prima fastidio e poi dolore abbastanza acuto , esattamente nel punto fratturato in precedenza; mi è stato detto da più che potrebbe essere il cambio di temperature, l’umidità e i vari fattori . Vorrei sapere se è così e di conseguenza cosa posso fare per alleviare il dolore che va aumentando. La ringrazio anticipatamente
La ritengo una coincidenza di localizzazione. Dopo 15 anni, e per di più una frattura in un ragazzino di 11 anni non lascia residui.
Preg.mo Dott. Fanzone, ho 27 anni e il giorno 23/02 sono caduto dalla bici; in ospedale mi è stata diagnosticata la frattura del capitello radiale destro cito “…allo stato sottile linea di trasparenza a livello del piano articolare del capitello radiale compatibile con frattura composta.” Mi è stato immobilizzato il braccio con la prescrizione di tenere questa resina rigida per 25 giorni; volevo sapere se secondo lei il tempo prescritto è eccessivo, tenendo conto del rischio di rigidità dell’arto una volta rimossa la fasciatura. Inoltre lei consiglierebbe totale riposo, o qualche passeggiata sarebbe concessa?
In attesa di una sua risposta, le porgo cordiali saluti.
Tre settimane è il periodo generalmente indicato per questo tipo di sofferenza. In che modo un gesso del braccio dovrebbe limitare il cammino?
Temevo che le oscillazioni indotte dalla camminata potessero pregiudicare la guarigione.
Buongiorno Dottor Fanzone,vorrei porle una domanda ,se possibile ,circa una frattura scomposta in 3 punti alla testa distale omerale sinistra .Mi sono rotta l’omero l’anno scorso.Mi hanno operata (ho 57 anni molto ben portati a livello osseo) con Osteosintesi in tutto l’osso omerale con chiodo intramidollare e viti ,ho fatto 5 mesi di fiokinesiterapia ,una fatica immane e dolorosissima ma che mi ha salvata dall’immobilità .
La frattura si è consolidata :l’unico movimento che non riesco a fare è portare il braccio dietro la schiena e alzarlo ,per il resto tutto nella norma a detta dei medici (Ospedale di Monza San Gerardo) . Il gomito però è ancora livido (non ha subito nessuna frattura) nonostante Iodurin tutti i giorni : è normale questo? L’ortopedico dice che ci vuole tempo..E poi ho notato che il braccio si è leggermente accorciato forse perchè non riesco cmq ad elevarlo oltre 80% . Già mi hanno detto che io chiodo non va tolto ,troppo complicato per loro . Non possiamo fare nulla per allungare il braccio ? ltre alla fisio che faccio ancora a casa .
Spero di avere spiegato bene .La ringrazio.
Saluti cordiali
Il chiodo di omero può essere inserito dall’alto o dal basso. Credo che nel suo caso sia stato inserito dall’alto. La via seguita giustifica in parte la difficoltà al sollevamento dell’arto, l’accorciamento potrà anche essere reale se i frammenti di frattura sono visibilmente compenetrati l’uno nell’altro (lo si vede alla rx). L’accorciamento (se presente) e la vite (1 o 2) al gomito specie se un pochetto lunga possono giutificare il livido al gomito. Anche io concordo sulla difficoltà di rimozione del chiodo però se al gomito si dovesse verificare sofferenza legata alla vite questa potrebbe anche essere rimossa.
Grazie di cuore Egregio Dottore,si il chiodo è stato messo dall’alto,non risulta dalla radiografia che i frammenti siano come dice lei..parla di buona consolidazione e che i mezzi di sintesi non danno problemi .Se ho capito bene sono le viti al gomito responsabili del livido ? No Dottore al gomito non ho problemi di movimento ,se non il livido esteso che schiacciandolo fa male io continuo ad usare la crema prescritta. Sembra aiuto molto.
Lei è stato molto utile a comprendere questo mio quesito .
La ringrazio tantissimo per la sua disponibilità e cortesia.
Un saluto cordiale
Marina
-Monza-
salve Dottore ho 17 anni , dopo essermi fratturato il 2° 3° e 4° met di cui 2° e 3° con fili di K, a distanza di 120 gg, e dopo fisioterapie rieducative,
(giocando a calcio Agonistico), dopo essere rientrato in campo il piede è stato sempre indolenzito, e capita che si gonfi alla fine dell’attività , cosa ne pensa di tutto cio’?, è normale , non lo è, problemi di callo osseo che sfrega … , il mio ortopedico mi ha liberato da tutte le cure dicendomi che potevo ritornare a fare tutto(?), Grazie per una sua Professionale e cordiale Opinione
Distinti Saluti
Il piede da fastidio dopo una attività particolarmente impegnativa. E’ guarito ma non ancora del tutto. Aspettiamo ancora un pò per stressarlo?
Salve Dottor Fanzone
Mi è stata diagnosticata un distacco particellare del margine anteriore del malleolo tibiale.
Mi consiglia il gesso o basta un tutore? E i venti giorni che mi hanno prospettato per una corretta guarigione sono realistici?
Cosa posso fare o cosa non posso fare in questo periodo?
La ringrazio tantissimo
Mi affiderei ai consigli di chi ha avuto modo di visitarla di persona.
Buon giorno dottore,sono un ragazzo di 18 anni e sabato cadendo in moto mi sono causato 2 fratture al bacino sinistro; può dirmi quanto tempo dovrò stare immobile nel letto in ospedale e quanto tempo ci metterò a guarire del tutto?
Saluti.
Detta così non sono in grado di rispondere. Il bacino ha diverse zone fratturabili, alcune lesioni sono quasi banali, altre più gravi, altre gravissime. Dato che mi scrive di persona su questo sito mi parrebbe qualche cosa di fastidioso ma non terribile. Se desidera mi dia il nome della frattura.
Salve Dott. Fanzone.Per una caduta accidentale mi sono procurato una forte distorsione(all’interno)al piede dx:La radiografia ha evidenziato “frattura alla base del V metatarso” In Ospedale mi è stato prescritto un tutore Aircraft per 30 gg: Cleaxane per 30gg. e 2 bastoni che non ho potuto usare perchè nella stessa caduta mi sono procurato “frattura del corpo dello sterno al III medio).La mia domanda è questa:posso caricare con il tutore(a tolleranza di dolore come Lei è solito dire) il piede durante i 30 gg: di attesa per una successiva radiografia: Grazie.
10 giorni di riposo e poi come dico sempre (sono così ripetitivo? Ah la vecchiaia)
Molte grazie dei suggerimenti. Cordiali saluti.
Buon giorno sono stata operata il 20 febbraio per una frattura spiroidale del v metatarso il chirurgo ha inserito un filo e degli occhielli in quanto la frattura era scomposta. Questa mattina mentre ero con mio figlio sono inciampata ed ho appoggiato il piede adesso sento un po di dolore potrebbe essersi spostata? Posso stare tranquilla oppure devo andare in ospedale per fare un rx di controllo. Preciso che ho il gesso.
Improbabile dato che è immobilizzata con gesso. Capirà però che non ho modo di esserne certo.
Salve Dott. Giuseppe Franzone, sono stato operato nelle 24 ore successive all’incidente per una frattura non scomposta del femore dx sottocapitata, osteosintesi con 3 viti cannulate e 2 rondelle (Orthoresponse) , dopo una caduta accidentale, ad un mese di riposo a letto, fatta un RX risulta ancora non calcificata, secondo lei questo è un segno della cattiva riuscita dell’osteosintesi? Posso fare qualcosa per favorire la calcificazione e scongiurare eventuale necrosi del femore? Non posso fare magneto terapia per motivi a problemi passati oncologici.
Cordiali Saluti
Gianluca
Un mese è poco. L’itervento eseguito è consigliatissimo nel caso di fratture composte in paziente giovane. I rsultati sono in genere molto buoni ma la consolidazione avviene in almeno tre mesi. Per guarire prima non mi pare ci siano opportunità reali.
Buongiorno, mia figlia di 8 anni si è procurata, sciando, un distacco epifisario della tibia di 1 grado. Le è stato applicato un gesso per 30 gg. Ha tolto il gesso, ed è stata data l’indicazione di non carico per 20 gg. Adesso cammina con le stampelle, ma il ginocchio mi sembra più grande dell’altro e non riesce a Piegarlo oltre 90 gradi. Deve fare fisioterapia o no? Non mi hanno dato indicazioni. . Può riprendere con il nuoto?
Fisioterapia.
Buon giorno, ho 44 anni e sono stata operata lo scorso 8 settembre per alluce valgo al piede sinistro. L’operazione è andata bene ed un ortopedico che ho visto per farmi fare dei plantari mi ha detto che il dito si muove bene considerato da quanto sono stata operata. Sto ricominciando a correre dai 3 ai 6 km, piano piano. Se fa male mi devo fermare? In quanto tempo si può calcificare un osso? Se ritenessi di correre anche se fa male, passato un anno dall’intervento posso stare tranquilla? Ringrazio e saluto cordialmente.
Mi pare tutto perfetto. In genere considero il dolore come campanello di allarme, se squilla bisogna controllare.
Buongiorno dottore, 3 settimane fa sono caduta prendendo volgarmente una bella culata. Subito quasi njente. A distanza di una settimana accuso dolore gluteo destro. Radiografia non evidenzia fratture. Risonanza magnetica evidenzia frattura composta emisacro destro con diffuso edema intraspongioso. Sono a riposo e antiinfiammatori.non vedo x ora miglioramenti. Ho 75 anni. Cosa mi consiglia e quanto tempo servirà per la guarigione? Grazie
Parecchio tmpo per la scomparsa del dolore. Il periodo di riposo iniziale farà la differenza. Con il riposo diviene possibile limitare i danni.
Sì tutto perfetto. Peccato per i campanelli da controllare 🙂 grazie infinite.
Gentilissimo dott.Fanzone,
Il mio fidanzato ha riportato una “frattura pluriframmentaria della base del secondo MT di DX” Doccia gessata in attesa di visione da parte del primario per un eventuale trattamento chirurgico. (?) Doccia gessata a gambaletto per 15GG senza carico e stampelle, la caviglia sinistra invece negativa per fratture e tensoplast per 7 giorni. Per la terapia CLEXANE 4000 SC 1 fl al gg più arvenum 500 2 al di.
Mi chiedo sono davvero necessari questi farmaci? Per una persona che non prende neanche un farmaco, non fuma, no caffè, pressione un po bassina, 50 anni tendente vegan , con leggero sovrappeso, affetto da retinite pigmentosa congenita e maculopatia degenerativa.
Cosa può dirmi perfavore su guarigione e uso farmaci?
La ringrazio sentitamente.
Sono due farmaci usati il primo per la prevenzione della trombosi venosa ed il secondo per sostenere il circolo venoso. Eccesso di terapia o vera attenzione? Medicina difensiva o particolare cura degli interessi del malato? Sempre questa la domanda, ma non c’è risposta, o perlomeno non c’è risposta semplice. Potrei decidere in merito conoscendo il paziente e stratificando il suo profilo di rischio ma dovrei farlo di persona, potrebbe rivolgersi al suo Curante. Mi creda non evito di assumermi responsabilità ma questo settore è veramente una giungla piena di animali feroci.
Buongiorno Dr. Giuseppe Franzone, grazie per avermi risposto e chiarito la situazione, nella risposta precedente mi diceva : (L’itervento eseguito è consigliatissimo nel caso di fratture composte in paziente giovane) io ho 50 anni posso essere ancora considerato paziente giovane, per quanto riguarda l’intervento frattura composta del femore dx sottocapitata, osteosintesi ?
Un’ultima cosa se non la disturbo, mi è stato vietato il carico sulla gamba operata, nei vari spostamenti con le stampelle, mi è capitato di appoggiare la gamba operata per un secondo, posso aver creato problemi? O il carico si intende per periodi prolungati?
Grazie per la sua disponibilità
Gianluca
50 anni? Praticamente giovanissimo! Non concedere il carico è tradizione, attualmente diversi studi dimostrano che sostanzialmente non cambia nulla. Stia tranquillo.
Salve dottore la scrivo per sapere quando potrei riiniziare a fare attività fisica, sono un ragazzo di 16 anni e il 17 febbraio, cadendo ho subito una frattura scomposta all’avambraccio, la ripeto, secondo lei quanto durerebbe la riabilitazione e quando ritorneró a giocare?
I tempi di guarigione sono piuttosto standard, ci vogliono in genere tre mesi.
Dott.Fanzone, ,desidero ringraziarla per la sua veloce risposta, diciamo che le mie perplessità su uso di eparina in stato immobilità rimangono, le sue parole sono tanto tristi quanto illuminati e vere.
Perdoni se se approfitto ancora della sua disponibilità, per chiederle se la pratica di modesta attività fisica giornaliera e costante con elastici tipo pilates, uso di manubri,brevi deambulazioni con stampelle, puo’ provocare rischi riguardo fenomeni trombotici?
Insomma la persona non vorrebbe indibolirsi ulteriormente a letto, non avendo una muscolatura ottimamente sviluppata.
Vorrei ancora ringraziarla per la sua gentilezza e disponibilità.
Veronica
Ps:prima dell’uso dell’eparina cosa prevedeva il protocollo medico?
Il movimento è forse l’unica prevenzione efficace della trombosi. I farmaci usati adesso sono delle eparine a basso peso molecolare, prima non erano in commercio, non veniva usato nulla per la prevenzione.
Salve,
lo scorso 21 aprile in un incidente ho riportato la frattura del malleolo peroneale sx. dopo un tentativo con la doccia gessata il 7 maggio scorso sono stato operato, placca e 5 viti. dopo nemmeno 10 sedute di fisioterapia il 18 giugno mi hanno estratto la vite piu’ lunga fra tibia e perone e mi è stato detto di riprendere a camminare con le stampelle inizialmente con carico sfiorante e poi gradualmente fino a liberarmene. cammino in modo regolare e senza sentir dolore già da metà luglio. i primi tempi dopo anche 1 km a piedi tornavo a casa con la caviglia grossa quanto una palla da calcio però poi da settembre con attività in bici regolare non ho piu’ avuto alcun tipo di fastidio tanto che a quasi un anno dall’accaduto, un paio di settimane fa ho deciso di riprendere in palestra e in particolare seguire un corso base di boxe. L’attività aerobica è parecchio intensa però per le prime due lezioni non ho avuto alcun tipo di problema. ieri dopo la 5 lezione, tornato a casa ho iniziato a sentire un fastidio alla parte interna della caviglia sx e sto iniziando a preoccuparmi ma riesco a camminare tranquillamente e la caviglia non è gonfia piu’ del solito. Forse è un pò troppo presto per attività così intense o non può che farmi bene e rinforzare il tutto? considerate che l’allenamento nella prima ora prevede salto con la corda corsetta con esercizi per gambe e braccia, esercizi sul posto sempre saltellando e praticamente son passato dal non far niente nonostante abbia sempre praticato sport al fare questo tipo di allenamento. Vorrei un parere per capire se devo smettere immediatamente o fare qualcosa di piu’ soft o posso continuare con attenzione come stavo già facendo dato che comunque è quasi passato un anno dall’incidente. grazie
Non credo debba smettere magari basta soltanto essere più graduale. Più avanti deciderà magari di togliere la placca.
La ringrazio per il parere, intanto ho già deciso di prendermi una settimana di riposo per vedere se va via il fastidio piu’ che dolore che sento alla parte interna e superiore della caviglia sx, prima di tornare ad allenarmi. Comunque si, quando a giugno mi hanno tolto la vite già mi hanno preannunciato che a distanza di un anno e mezzo piu’ o meno mi avrebbero tolto tutto in un intervento chirurgico praticamente identico al primo quindi con ricovero e tutto 🙁
Grazie ancora!
Salve, volevo conoscere la sua opinione sull’atteggiamento da tenere per un distacco parcellare di porzione del piatto tibiale in una donna di 60 aa osteoporotica. E’ stato prescritto tutore e minimo carico per 30 giorni. siamo a 20 giorni, ma il dolore è identico , come all’inizio, ed il ginocchio è flesso di 10-15°, con estensione possibile , ma dolorosa. crede che durerà ancora per molto? il carico potrà essere permesso in tempi brevi? Oppure,come dice lei, carico secondo tolleranza al dolore?. Grazie per la sua cortesia e la saggezza che ho riscontrato nelle sue risposte
Il consiglio al carico a tolleranza è sempre valido. Nello specifico anche se dice parcellare non mi dice di quale zona. In altre parole è sulla area di carico oppure no? E’ indice di lesione dei legamenti collaterali? In genere questa seconda ipotesi è la più frequente. In tali casi l’articolazione deve essere considerata fragile ed il periodo di scarico più lungo. Questo però avrebbero dovuto chiarirlo in fase di valutazione ortopedica.
grazie per la chiara risposta. farò presente le sue osservazioni all’ortopedico che mi segue.
Gentile dottore , un auto mi e’passata con la ruotasul piede destro procurandomi una frattura del 3 metatarso composta anche se non perfettamente allineata, con le due stampelle indosso un walker che levo la notte e qndo faccio magnetoterapia, non carico a volte poggio per equilibrio sul tallone, il piede a 20 giorni emquasi sgonfio. Prendo Di base e reparilexin e trascuro glexane.Nom avverto dolore Mobilizzo la caviglia inmscioltezza.il controllo ‘e’ al 30esimo giorno..Ritiene che potro caricare a quemla data e mettendomi una scarpa normalemsolo in autompotrei guidqrenper brevi trqtti?
NOn vedo perchè non potrà.
buongiorno dottore,il 6 febbraio scorso giocando a calcio mi è stata diagnosticata una frattura composta in corrispondenza del terzo medio della diafisi tibiale trattata con inserimento di chiodo endomidollare ,dopo un mese sono andato con rx alla visita di controllo dove mi è stato concesso carico al 50 % e riabilitazione in acqua e cyclette.
Mi sto impegnando molto con la riabilitazione ma secondo lei è meglio essere seguito da un fisioterapista o posso fare da solo?dopo quanto tempo potrò togliere le stampelle??io faccio l’idraulico 3 mesi sono sufficienti per tornare a lavorare?? la ringrazio della disponibilità
La frattura della diafisi non prevede difficoltà eccessive a carico di caviglia e ginocchio. Direi che potrebbe anche fare da solo. Tre mesi, in generale, sono un tempo bastevole ad una buona guarigione.
Buonasera dottore,
Il 21 marzo scorso mi sono procuprata una frattura a spiroide 3• distale 4•metacarpo. Mi hanno ingessata quasi fino al gomito. Nonostante la frattura, non sentivo particolare dolore (riuscivo a muovere la mano e a fare il pugno) nè mi si era gonfiata la mano fino alla mattina seguente. Il problema che continua a tormentarmi è che quando facevo il pugno l’anulare era storto e prendeva il posto del medio.. Mi hanno detto che se dopo una settimana il dito non era dritto necessito di un intervento, in caso contrario porterò ancora il gesso.
È un intervento complicato? Potrò recuperare, in entrambi i casi, la piena funzionalità del dito e della mano?
Quali sono i tempi di recupero?
La ringrazio. Saluti.
La cattiva rotazione è sicuramente da trattare. Potrebbe essere trattata anche senza chirurgia.
Gentilissimo dott.Fanzone perdoni se continuo ad approfittare della sua disponibilità, per la frattura occorsa al mio compagno, e’ normale che distanza di 10 giorni, avverta pulsazioni, bruciori , calore con arrossamento nella zona della frattura, compresa la pianta e le dita dei piedi? Questo succede quando deambula per pochissimi minuti al giorno con le stampelle, senza che appoggi,tenendo la gamba interessata pendente. La doccia gessata non gli risulta stretta, riesce a fere un certo gioco muovendo il piede internamente.
Ogni volta necessita poi di tenere il piede in alto con del ghiaccio, anche da sdraiato se si toglie dai cuscini si può verificare questa sintomatologia, ma con molta meno intensità, il clexane 4000 e’ sufficiente per una persona di 83 kg alta 1, 73.
Grazie e le chiedo scusa per la continua invadenza.
Non è normale ma frequente. Questo disturbo è dovuto ad una difficoltà del ritorno venoso, se presente deve essere considerato come motivo in più per stare a riposo, non esistendo altra soluzione che lo scarico dell’arto. La dose di Clexane è quella prevista. Rimossa la stecca, ritornadno a poggiare il piede per terra si risolverà in breve tempo.
Buonasera Dottore,
Io il 18 febbraio a causa di una caduta ho fratturato malleolo posteriore, malleolo laterale e II metatarso (frattura scomposta) del piede destro. Dopo numerosi controlli l`ortopedico ha deciso di non intervenire chirurgicamente, quindi mi hanno ingessata e mi hanno rimosso il gesso dopo 35 giorni. Poi mi ha fatto acquistare un tutore rigido da indossare per un altro mese senza caricare il peso e quindi deambulando con due stampelle. Io le volevo chiedere, adesso è da una settimana che indosso il tutore ma il piede non sembra sgonfiarsi minimamente, è normale? Come posso fare per far si che si sgonfi?
Grazie
NOn è normale e mi sembra corretto consigliare una visita di persona.
Buon giorno dottore:
A metà febbraio scorso da caduta accidentale mi sono procurata piccola frattura alla base del pollice mano sinistra, accertata dall’ortopedico prendendo visione del cd ,il radiologo invece non l’ ha nemmeno indicata sul referto cartaceo. Cadendo il pollice si è completamente piegato verso il palmo della mano.
Disposta fasciatura per 10 giorni dall’ortopedico poi rimossa.
A distanza di 2 mesi circa ho ancora difficoltà notevole di prensione e gonfiore alla base, dolorabilita’ tipo fitta -bruciore anche 1-2 volte al dì’ . Sospetto personalmente una lesione del tendine anche perché il movimento del pollice e’ molto accentuato verso il basso-esterno della mano. Il medico mi aveva detto di rimuovere personalmente la fasciatura senza alcun altro controllo. Postumi da frattura o è il caso di ricorrere ad un altro controllo sia medico che Ecotomo grafico? Con il movimento di pressione di una pallina in gommapiuma il dolore si accentua il giorno successivo.Grazie della sua cortese risposta. Stefania
Ritengo opporuno eseguire una visita di persona.
Buongiorno Dott.Fanzone
il 10 Marzo a seguito di una brutta caduta,ho riportato frattura trimalleolare con lussazione…operata d’urgenza mi hanno ricomposto la caviglia applicandomi un fissatore esterno…dalle lastre effettuate nel corso delle medicazioni..si evince che la caviglia sia stata rimodellata a dovere…siccome ogni volta che vado per le medicazioni,trovo medici diversi….e ognuno di loro mi dice cose DIVERSE !! Io non ci sto a capi piu nulla…..gentilmente potrebbe illuminarmi…sui tempi di recupero…su quanto tempo devo tenere tutti sti ferri alla gamba…insomma molto onestamente considerando che ho 49 anni…che sono una brava paziente…che mi applico al 100% per il recupero….vorrei solo sapere indicativamente quanto tempo ci vuole per ritornare a fare una vita normale con questo tipo di trattamento che non avevo mai visto in vita mia. La ringrazio infinitamente per il suo tempo e colgo l’occasione per augurarle una buona Pasqua !
Il fissatore eserno è un ottimo metodo di trattamento. La guarigione rientra sempre nei tempi normali. La ripresa funzionale completa avviene tra i 3 ed i 6 mesi dal trauma.
Gent.mo Dott.Fanzone, la ringrazio infinitamente per la celere e chiara risposta…questo mi permette di poter pianificare il lavoro.
Di nuovo colgo l’ocasione per augurarle una serena Pasqua a lei e famiglia.
Cordiali saluti
Patrizia.
Completo la mia richiesta di consulenza su “frattura base pollice mano sinistra” recentemente inviata.
Ho 60 anni. Osteoporosi Modica.
Accuso inoltre difficolta’ alla flessionedella falange del pollice in oggetto.
Ematomi diffusi al dorso della mano e al pollice si sono evidenziati subito dopo il trauma .
Grazie , Stefania
Buonasera dott.Fanzone, intanto le auguro buone feste, poi la disturbo ancora sul caso della frattura pluriframmentaria base II metatarso, dopo 16 giorni controllo ortopedico, rx sovrapponibile alla precedente, persiste lieve tumefazione, riapplica valva gessata con divieto di carico e torna l’8.4. per controllo e confezione gambaletto in vetroresina.
Perché c’è ancora gonfior?Ed è idoneo il gambaletto rigido e per quanto dovrà tenerlo? Un tutore tipo Walker sarebbe adeguato?
Abbia pazienza, non so davvero a chi rivolgermi, i medici non sono mai gli stessi, il più sono evasivi e frettolosi, quanto ancora clexane? Un seme del sangue?…conta piastrinica?Possibile che il sofferente sia solo un numero ? Si bada solo alle statistiche e ai protocolli. ?.e le persone?
Mi piacerebbe trovarmi in Sicilia, tra l’altro il mio compagno è di Palermo, ma sfortunatamente ci troviamo ad Albano Laziale!!!!
La ringrazio per la sua pazienza.
Un saluto
Calma e tranquillità. Dagli ortopedici non si possono avere certezze ed il II metatarso è troppo piccolo perchè li possa preoccupare. Evitare di camminarci su è corretto, stare in scarico pure, un gesso dopo un mese (se ho calcolato bene) non lo capisco.
Buongiorno Dottore,
sono un ciclista agonista anni 32, circa un mese fa ho subito una frattura alla branca ileo pubica trattata con riposo a letto 30 giorni e graduale ripresa del carico. La Società mi ha messo a disposizione uno strumento di terapia di una nota azienda italiana che garantisce un recupero più veloce applicandolo nelle ore notturne (6 ore al giorno). Arrivo alla domanda, ovviamente a fronte di valutazioni sarò messo in sella presto per riprendere allenameti e gare. Secondo lei considerando la frattura, la zona interessata e il carico successivo sulla sella della bici da corsa quanto attenderebbe dalla frattura? Mi parlano che a circa 80 giorni dalla frattura (dopo riabilitazione e valutazioni ortopediche) sarò in sella ma a me sembra così poco tempo…e mi creda pensare di fratturare nuovamente il bacino con l’iter di 30 giorni a letto mi spaventa.
Cordialmente FB
80 – 90 giorni è un tempo abbastanza sicuro per tornare a camminare. Il sellino della bici è… poco confortevole ma credo possa farcela. La prima volta, e per qualche tempo, tornando in bici però non pensi di essere un professionista, faccia pochi km e su di un percorso piano. Così facendo potrà tranquillizzarsi e verificare la ripresa della sua salute.
Salve Dott. Giuseppe Franzone, sono stato operato per una frattura non scomposta del femore dx sottocapitata, osteosintesi con 3 viti cannulate e 2 rondelle (Orthoresponse).
Ci siamo scritti in precedenza e lei è stato esaustivo, ma parlando con alcune persone mi hanno fatto venire dubbi e ansie,mi hanno detto che bere vino anche moderatamente e bere caffè, potrei compromettere la riuscita dell’ osteosintesi e causare la necrosi, o nel migliore dei casi ritardare la consolidazione , le premetto che avrò bevuto 1 bottiglia di vino in 2 mesi e un caffè al giorno, le chiedo se gentilmente mi può chiarire questo dubbio.
Vivo nel terrore della necrosi.
Buona Pasqua e saluti
Gianluca
In genere tutti i vicini di casa dei miei pazienti sono ortopedici bravissimi, scienziati eccezionali, informatissimi su tutto, conoscitori delle più arcane novità. Sarà così anche nel suo caso?
La cosa importante è che non portino anche sfiga.
Salve dottore scusi il disturbo, volevo chiedere un suo parere riguardo il mio caso. frattura composta terzo distale alla diafisi del V metatarso riportata una settimana fa, mi hanno messo uno stivaletto in resina da tenere 35 giorni, con 20’di eparina. secondo lei dopo 20 giorni potrei gia toglierlo? Son fermo senza possibilitá di lavorare. E poi volevo chiederle, è normale il dolore dopo una settimana di gesso se sforzo troppo?
Cosa sforza? Sul gesso non si deve camminare! Si sono scordati di dirlo!
Si sono scordati si, comunque questo è accaduto poche volte e per poco spero di non aver complicato la situazione. Per i tempi da loro dati concorda? Grazie dottore
sostanzialmente si.
Salve dottore, il 23 aprile ho avuto una frattura scomposta della quinta costola sx, per il recupero devo stare sempre a letto? E per il respiro come devo fare? All’atto della dimissione dell’ospedale nn mi hanno detto nulla.Se sto cn il tronco curvo provo dolore e devo stare per forza drittissimo cn la schiena. Sento spesso pareri discordanti in merito, potrebbe darmo chiarezza per facpre? Grazie
Le ossa rotte fanno male durante i movimenti, le costole non possono essere immobilizzate! Assumere posizioni antalgiche, evitare la tosse, usare gli antidolorifici. Un valido trattamento è il bendaggio con cerotto ma deve trovare qualcuno che lo faccia.
Buongiorno dottore, in data 23 aprile mi sono infortunato e mi si è fratturata in modo scomposto la quinta costola sx.Dopo quanto tempo posso alzarmi in piedi e camminare regolarmente senza rischiare di compromettere il callo osseo? Mi hanno consigliato di inspirare forte e respirare altrettanto forte per riabituare la cassa toracica.Ha consigli in merito per favore?
salve dottore ho subbito una frattura lievemente scomposta all omero della spalla dx. e mi hanno messo un tutore che mantine la spalla aperta a 15 gradi.. perche in questo modo dicono che le 2 ossa vengano a contatto.. adesso le volevo chiedere dopo 11 Giorni dalla frattura posso almeno levare il tutore poche ore al giorno o anke per dormire la notte?? grazie in anticipo
Teoricamente no.
Buongiorno Dottore, io il 13/3 esattamente un mese fa sono caduta e mi sono fatta male alla caviglia SX, non sono andata in ospedale xche pensavo fosse “solo” una brutta distorsione, la caviglia si è gonfiata e c’è stato edema. L ho sempre tenuta fasciata e a riposo, all’ inizio e x 15gg circa ho utilizzato due stampelle x muovermi compatibilmente al dolore… Il 9/4 faccio rx xche ancora un pochino gonfia (colorito normale) ed emerge FRATTURA SPIROIDEA MALLEOLARE-SOVRAMALLEOLARE composta, ma con mortaio ok e spazi ok. Ad oggi ad un mese di distanza dal trauma cammino senza stampelle abbastanza bene, ho solo difficolta’ a scendere le scale, ma in ogni caso non sforzo mai, se sento dolore evito il movimento che lo provoca, e ogni giorno pare migliorare, indosso un tutore cvt100 per sicurezza, ma mi chiedo: tra quanto dovrò ripetere RX? E soprattutto faccio bene a camminare (lo stretto necessario) sopra ad una frattura se ciò non mi causa dolore??? Dovrei tornare alle stampelle “ora che so della frattura”? Ci sono dei movimenti che devo evitare???
Sarà quasi guarita.
Gentile dottore già le scrissi qualche tempo fa’,dopo aver subito a causa di un incidente stradale,una frattura plurimo frammentaria del piatto tibiale ,a distanza di 5 mesi mi e rimasto un modesto affossamento adesso vorrei sapere se con le infiltrazioni di gel piastrinico posso alleviare il dolore al ginocchio magari guarire del tutto per l’attività sportiva Grazie
Potrebbe funzionare.
Gentilissimo Dott. Franzone,
considerata la sua professionalità e la maniera “didattica” che lei possiede nel rispondere ai quesiti, gradirei mi chiarisse un dubbio.
In data 14 aprile (5 giorni fa) a causa di un banale trauma da “difesa” a dita aperte, ho subito una “frattura composta a rima spiroide del V dito mano sx, con conservati rapporti articolari”.
Al P.S mi hanno legati insieme il IV e V dito ed applicato una stecca di alluminio che però risulta troppo “stretta” per contenere entrambe le dita e quindi anche il dito fratturato é completamente esposto ad urti da un lato.
Mi hanno prescritto tale tutore per 20 giorni dicendomi che dopo una settimana avrei potuto liberare il dito sano.
Il V dito è gonfio e tumefatto.
Sono sufficienti 20 giorni? Posso io stesso, con cautela, fra un paio di giorni, liberare un dito e rifare la fasciatura? Mi sembra un’operazione semplice.
Grazie dell’attenzione e buon lavoro.
Non è la procedura che uso personalmente, ma comunque questo è ciò che le è stato prescritto. Sono didattico, la ringrazio di averlo notato e fatto notare, ma avrà anche notato che difficilmente contraddico le prescrizioni altrui. Molti pazienti vengono però consigliati e trovano più comodo mantenere il cerotto tra le due dita e rimuovere la stecca.
Buongiorno Dott. Fanzone, le chiedo gentilmente un parere sul mio caso:
In data 27/03, a causa di un dislivello su marciapiede, ho subito una distorsione in inversione. Recatomi al ps mi è stata fatta l’rx ed è risultata una frattura del malleolo peroneale sinistro, composta trasversa sottolegamentosa. Mi è stata applicata una doccia gessata, somministrata terapia clexane e rimandato a casa a riposo con divieto di carico per quattro settimane. Non mi sono state prescritte visite di controllo intermedie.
Venerdì avrò la visita di controllo, ma oggi, a tre settimane e mezzo, avverto dolore al contatto della zona di frattura con il gesso. Partendo dal presupposto che sono tendente all’ipocondrisia in certi casi, le chiedo se questo dolore (non eccessivamente intenso) può essere secondo lei considerato dovuto al lungo periodo d’immobilizzazione, oppure dovrei preoccuparmi di una possibile scomposizione?
Inoltre le chiedo se fosse un problema che il piede abbia leggera mobilità (su e giù, non laterale) all’interno della doccia gessata.
La ringrazio per l’attenzione.
E’ molto probabile si tratti di una contatto eccessivo tra il gesso e la cute. Un leggero movimento tra gesso e pelle è inevitabile e risulta pressochè normale. Riguardo ad altro, ormai siamo prossimi al controllo, quindi pazienza ancora per un pochetto, la scomposizione pur essendo possibile è comuque improbabile.
Buonasera Dottore, la ringrazio innanzitutto per la sua gentile e celere risposta. Di seguito le scrivo quanto mi è stato detto alla visita di oggi. Il callo osseo pare essere in formazione, ma ancora incompleto. La composizione interframmentaria risulta invariata. Mi è stato applicato dunque un tutore tipo Aircast da tenere per tre settimane e mi è stato prescritto di cominciare a caricare leggermente, per i primi dieci giorni massimo 20kg, poi gradualmente di più a tolleranza. Tutto sempre con l’ausilio di due stampelle. Non mi è stata prescritta fisioterapia, e su questo le chiederei se fosse il caso che cominciassi a fare qualche seduta per riabilitare almeno la muscolatura?
Il tutto rimandato a visita di controllo ed ulteriore RX tra venti giorni.
Ringraziandola per l’attenzione ed il servizio che mette a disposizione, le auguro una buona giornata.
Quale migliore fisioterapia del camminare? Non prescrivo terapia iniziale in casi analoghi, aspetto dieci giorni, se il malato ha fiducia nelle proprie capacità riesce a riprendere da solo altrimenti lo invio dal fisoterapista.
buongiorno dottore, ho un gesso stivaletto per rottura metatarso da 25 giorni, è normale sentire ancora un poco di dolore? l’eparina 2000 mi è stata interrotta a 20 giorni, questo è giusto? perché non per tutta la durata del gesso? (30giorni)
Il dolore potrà anche essere normale ma comunque è un grosso fastidio. COmunque il gesso verrà tolto tra pochissimo… un altro pochetto di pazienza.
Buongiorno Dottore. Approfitto anch’io della sua gentilezza e disponibilità. Ho riportato la frattura composta di tre costole in un incidente sciistico. L’incidente è avvenuto il 2 di marzo e da allora sono a casa a riposo dal lavoro. Il dolore continua piuttosto forte sia con il movimento, che con il semplice respiro e ogni volta che provo a compiere qualche movimento in più peggioro la situazione. Ho effettuato una radiografia una decina di giorni fa ed è risultato in fase di consolidamento. Sono passati quasi due mesi…secondo lei posso azzardare un ritorno alla vita normale anche se comporta dolori forti o rischio qualcosa? Quale è il tempo medio di recupero in questi casi? Grazie in anticipo per la sua cortese risposta.
Il dolore da frattura costale dura per tanto tempo, non si può aspettare che passi del tutto prima di tornare a… vivere.
La ringrazio per la cortese ed incoraggiante risposta. Mi sono seriamente preoccupata perché a seguito di una brevissima e comoda uscita effettuata per provare prima di tornare alla vita normale, ho avuto un deciso peggioramento dei dolori…tanto da costringermi prendere gli antidolorifici e a non riuscire a muovermi. Il medico curante insiste che devo stare a riposo perché, vista l’intensità dei dolori, presume che le costole non si siano ancora rinsaldate…secondo lei conviene rischiare provando a ripartire ora? Grazie per la pazienza.
Bisogna sempre ascoltare il proprio corpo, attenti però alla eccessiva preoccupazione. Ogni gorno osiamo un pochetto di più.
Buongiorno Dott. Fanzone, le chiedo gentilmente un parere sul mio caso:
Sono un ragazzo di 30 anni che, in data 24/01, ha riportato una frattura composta della vertebra D6. Come da protocollo, ho mantenuto riposo e busto per tre mesi. Alla scadenza dei tre mesi la frattura risulta guarita e il callo osseo formato perfettamente. Vorrei sapere l’iter per il ritorno alla pratica sportiva (calcio) a pieno regime. Le risposte dei medici curanti sono state molto vaghe. Uno mi ha dato piena libertà sin da subito, un altro mi ha consigliato di iniziare con una corsetta dopo dieci giorni e un altro mi ha detto che il callo osseo si rompe facilmente e non potrò fare quello che facevo prima dell’infortunio per molto tempo. Io mi sento bene e non so come comportarmi. Per questo vorrei sapere da voi il normale iter in questi casi.
La ringrazio per l’attenzione.
Direi.. riprenda a fare tutto quello di cui si sente capace.
Buongiorno dottore
Sette settimane fa ho riscontrato una frattura scomposta della clavicola destra all’estremo distale (Neer II).
Dopo sette settimane di bendaggio a otto, l’ultima radiografia ha evidenziato un riallineamento e riavvicinamento dei monconi ora perfettamente in asse. Tuttavia nessuna formazione di callo osseo. Proprio nessuna.
Il dottore mi ha suggerito la rimozione del bendaggio e di fare attività per riprrendere il movimento tuttavia io temo che la mancata immobilizzazione renda ancor più difficile la formazione del callo osseo. Lei cosa mi consiglia? E’ normale dopo sette settimane che non ci sia callo osseo?
Credo che il callo sia li bello formato, magari non lo si vede alle rx. Ma piuttosto mi dica, la sua spalla cosa ne pensa? Funziona? Fa dolore? Concordo con il collega, la metta in moto.
Salve dottore ho 13 anni e circa una settimana fa cadendo ho riportato una frattura composta della seconda falange, parte interna, 4 dito mano destra. Ho tenuto il ghiaccio per un pmeriggio e il giorno seguente mi sono recata in PS , mi hanno fatto una lastra e mi hanno steccato il dito.mi hanno detto di tenere la stecca tre settimane.
SeCondo lei bastano perché guarisca?
E dopo che mi avranno tolto la steccatura dopo quanto tempo potrò tornare a fare attività sportiva (nuoto)?
Bastano sicuramente. la ripresa… dipende da tanti fattori ma a 13 anni non prevedo problemi particolari.
buongiorno approfitto della sua gentile disponibilità: il 23.3 a seguito di caduta sugli sci ho riportato frattura complessa scomposta diafisimetafisaria (ma un referto [ho fatto 4 v lastre] indica meta epifisaria., un altro cefalo-omerale boh!) prossimale di omero dx con distacco della grande tuberosià – tutorizzata in adduzione fino al 30.3 e in abduzione fino al 27.4 quando l’ultimo referto rx riporta “ …con modesta scomposizione dei monconi in particolare del trochite in fase di consolidamento” e prescrizione ortopedica di abbandono del tutore (devo portarne solo una parte che regge il braccio da abbandonare gradualmente) e fisioterapia che incomincerò il 4.5. ho capito che non si è saldato bene un frammento dei 3 ma che dato il tempo trascorso, mantenere il tutore non servirebbe: sarà risolutiva la fisioterapia? Non può compromettere ulteriore consolidamento con i movimenti dolorosi che comporterà considerato che non riesco ad alzare e allargare il braccio e ho ancora dolori diffusi a tutto il braccio e mano e non solo alla spalla? Devo anche fare magnetoterapia 6h/d. – posso prendere qche integratore ( Arthro-5, zeta artro, MSM ecc) x accelerare guarigione? Ringrazio e cordialmente saluto Zaira
La frattura della regione prossimale dell’omero spesso guarisce senza evidenti postumi. Più a lungo è durata l’immobilizzazione e più lentamente si riprende la funzione. Al punto in cui si trova credo che il consiglio migliore sia insistere con la rieducazione funzionale.
Buon giorno dottore mi sono rotto un ossocino del piede giocando a calcio mi hanno messo dell gesso volevo sapere quando tempo ci vuole x ricrescere xche voglio ritornare a giocare, e se ce un rimedio piu volece sono 3 settimane ma mi fa male pochissimo e cammino senza problemi
Prudenza fino al secondo mese.
Salve dottore, ho 25 anni io ho avuto una frattura composta dell tetto acetabolo destro (di circa 1 quarto) dopo un incidente in macchina dovevo dal contraccolpo preso sul ginocchio nel sotto volante del auto!! Nn mi hanno operato perché il pezzo distaccato era molto sottile, è composto e ha un distacco di circa 1mm!! Ho fatto 30gg steso e altri40 potendomi sedere e usando stampelle per muovermi! Sono andato alla visita dopo 70 gg, ho fatto la lastra, mi hanno detto vagamente cosa posso e Nn posso fare è mi hanno detto che posso avere il carico totale!! Il mio dubbio è che confrontando la lastara dell incidente e quella dopo i 70 gg si vede la crepa o rottura praticamente in modo uguale e ancora molto evidente!! L osso dopo 70 gg Nn dovrebbe avere rigenerato il crepo??? Io i movimenti riesco a farli più o meno tutti, riesco a camminare zoppicando e Nn ho eccessivo fastidio o male!! Secondo lei posso camminare?? La mia paura è che Nn si sia attaccato e che mi si distacchi ancor di più!! Nn saprei, sono un po pensieroso!
Le rx, a volte, “vedono” la riparazione in lieve ritardo. Dato il tempo passato comunque bisogna tornare a muoversi. Se poi dovesero esserci distubi dovrà fare una rivalutazione. Quel frammento comunque non si sposterà.
Quindi lei mi sta dicendo che posso caricare tranquillamente sulla parte destra senza problemi e senza paura? Le vorrei chiedere un altra cosa,quanto tempo serve per avere la completa saldatura della frattura??? Secondo lei dovrei fare altri accertamenti andando avanti o Nn ce ne è bisogno?? Ci sono movimenti o carichi che Nn posso fare?? La ringrazio per il tempo che ha dedicato a rispondermi!!
Lei stesso ha detto che chi la segue le ha concesso il carico completo. Basta solo fidarsi.
Buongiorno dottore vorrei chiedere gentilmente un parere: scendendo da un marciapiede ho sentito un dolore acuto e subito si è gonfiata la caviglia il mattino dopo riuscivo a camminare con poco dolore. Referto dei raggi: diffusa tumefazione dei tessuti molli prevalente sul versante esterno. Parcellare distacco osseo da strappamento adiacente il profilo esterno dell’astragalo. Per problemi di lavoro ho tenuto il gesso solo una settimana ora ho il tutore. Volevo chiedere effettivamente dopo quanto tempo potrò appoggiare il piede completamente. Se guido peggioro la situazione?
Gesso dal 25/4 al 2/5 ora tutore e controllo il 15/5.
Non mi hanno detto cosa effettivamente ho rotto, mi hanno soli detto che ci vorranno due mesi prima di guarire. Io comunque la punta del piede l’appoggio fare le scale, faccio male? Grazie mille
Guidare la macchina è una cosa importante, Il piede sinistro viene usato di meno, per il destro bisogna essere prudenti perchè una eventuale frenata di emergenza potrebbe essere bloccata dal dolore.
Salve Dott. Giuseppe Franzone, sono stato operato il 08/02/2015 per una frattura non scomposta del femore dx sottocapitata, osteosintesi con 3 viti cannulate e 2 rondelle (Orthoresponse).
All’ultimo controllo dopo 90 giorni va tutto bene ma mi è stato dato ancora carico al 50% per ulteriori 50 giorni, volevo sapere il motivo per il quale si da un carico al 50% e se mi dovesse capitare accidentalmente di caricare il 100% cosa può accadere? Le faccio questa domanda perchè mi è successo ma non ho sentito nessun dolore.
Grazie
Carico o non carico, questo è il problema. Non c’è univoca indicazione. Letture recenti mi hanno portato a credere che il carico va bene a tolleranza e non necessita lo scarico, la tradizione vuole invece che non si poggi il piede. Stia in ogni caso tranquillo e si fidi delle capacità di guarigione del suo organismo.
buonasera dottore.
le volevo chiedere,pochi giorni fa saltando da un muretto sono caduto male scaricando tutto il peso del corpo su di una sola gamba.ora quando do un passo mi tira il polpaccio all altezza del ginocchio posteriormente.il ginocchio non e’ gonfio ne presenta ecchimosi.volevo chiedergli poi un altra cosa,e possibile che quando si carica tutto il peso su di una gamba la tibia interessata schiacci la testa del perone potendo causare a dirittura un infrazione o non so?grazie anticipatamente
Il dubbio di una “infrazione” ossea te lo togli facendo una visita ortopedica e/o una radiografia.
buonasera dott.ho fatto gli rx e l esito e stato infrazione della testa del perone.lei cosa consiglia come terapia?
grazie
In generale nulla di complesso, mantenersi a riposo e non fare ciò che provoca dolore.
Gentile dottore il 13 maggio cadendo dai pattini ho riportato una frattura scomposta dell’epifisi distale del radio sx. In ps mi è stata ridotta la frattura che è tornata perfettamente in asse e mi è stato fatto il gesso ma il medico ha detto che queste fratture sono per definizione instabili quindi mi fa fare una radiografia a 7 gg per decidere se fare l intervento per la placca o no. Ora io non ho avuto dolore a parte il primo giorno, che probabilità c’è che si sia o si scomponga? Quindi che probabilità c’è di fare l’intervento? Ho 23 anni. Grazie.
Carissima Silvia… la scomposizione in gesso è possibile ma non probabile. In ogni caso si potrà sapere solo con la rx a 7 giorni. Nel frattempo cerchiamo di sopravvivere all’ansia.
Salve dottore,
le scrive per avere da lei una delucidazione riguardo i postumi di un intervento. A marzo 2014 in seguito ad un incidente con lo scooter vengo operata per una frattura biossea di tibia e perone al III diastale. Mi inseriscono un chiodo endomidollare fissato con una vite sotto il ginocchio e due vicino la caviglia. Il medico operò solamente sulla tibia lasciando il perone così com’era. Dopo mesi viene a formarsi il callo osseo peronale. Molto sporgente ( la mia caviglia sembra ad oggi il doppio dell’altra per via di questa sporgenza ). Inoltre se metto le gambe stese e dritte mi accorgo che il tallone, e quindi l’intero piede, ruotano verso l’esterno. Mi si è anche fatto un calletto sotto il tallone proprio perchè il piede è storto e poggia in maniera errata. La mia domanda è: Questa torsione del piede è collegata al perone non operato? Posso risolvere oppure non c’è nulla da fare? E’ una conseguenza naturale di questo tipo di intervento?
La ringrazio anticipatamente.
cordiali saluti
Non mi pare una conseguenza “naturale”, sembrerebbe trattarsi di una guarigione avvenuta con una rotazione tra i due frammenti ossei. Non saprei però dire se risulta da trattare ulteriolmente.
buon giorno ho una bimba di 20 mesi e durante gioco nel scivolo ha subito una frattura composta della metafisi femorale distale.il medico mi ha recomandato che devi stare per un mese gessato,e senza muoversi..ho una domanda. .deve stare cosi tanto????grazie
Sembra tanto anche a me. A questa età guariscono così in fretta che già a due settimane si vede il callo osseo riparativo. Indaghi meglio e chieda spiegazioni, del resto la riparazione si vede bene da una rx.
Salve,
Il 7 marzo dopo una caduta sugli sci ho avvertito un dolore all’anca e all’inguine per cui dopo qualche ora sono andato al ps dove mi hanno fatto rx e dimesso con riposo per 3 giorni. Dopo qualche giorno avevo ancora dolore quindi ho iniziato fans e miorilassanti su indicazione dell’ortopedico ed ho ricominciato a camminare con una stampella, fatta RMN dopo 2 settimane circa che evidenziava frattura modicamente scomposta della branca ischiopubica dx. Ho iniziato quindi magnetoterapia e fisioterapia per recupero della muscolatura a contorno non avendo alcun dolore, avevo ricominciato anche esercizi in acqua. A distanza di 6 settimane ho avuto una fitta mentre facevo affondi, ripeto quindi rmn che evidenzia ancora edema nel focolaio fratturativo della branca ischio pubica, una frattura pregressa all’ileopubica e una rima di frattura dell’ala sacrale. Ho quindi proseguito con la magnetoterapia e ho fermato la riabilitazione e ora sono in attesa dei risultati di una tac. Posso fare altro? Devo stare fermo? Non riesco a capire la differenza tra rima di frattura e focolaio fratturativo… La ringrazio anticipatamente per la disponibilità
Inizialmente troppa fretta di recuperare (affondi?), adesso forse eccessiva preoccupazione (TAC?). La guarigione di una frattura richiede un periodo di tre mesi almeno, difficile che avvenga prima.
Rima e focolaio sono usati come sinonimi.
Gentile dottore ho fatto l rx a 7 giorni e la frattura non si è scomposta! Però mi è stato detto di tornare il 25 a fare nuovamente l rx per verificare che rimanga ancora composta, nel caso in cui è cosi mi verrà tolto questo gesso e fatto il gesso tubolare (perché era rischioso farlo a 7 gg). Mi chiedo non sarà allo stesso modo rischioso togliere questa doccia gessata a 15g? Com’è la procedura? Il polso viene mantenuto in trazione?
Non avendo chiuso il gesso si deve ricontrollare. Comunque se non si è spostata finora… non si sposterà più (a meno di traumi). Tranquillo.
Gentile Dottore,
Volevamo chiederle in merito alla frattura al polso di mio figlio di 5 anni riportata riportata il 15 maggio per un trauma avuto sulla sua piccola motocross con la quale è andato a sbattere senza riuscire a decelerare; in pronto soccorso hanno riallineato e messo gessatura da mano a sotto ascella.
Volevamo sapere, dovendo anche partire per una vacanza il 29 maggio che il bimbo aspettava con ansia e non potendola rinviare per motivi logistici e lavorativi innanzitutto se
1) Vi sono alternative al gesso che lei potrebbe proporci con conseguente possibilità di farlo almeno entrare in acqua ecc.
2) in caso contrario se i 30 giorni di gesso che ci hanno prescritto sono convenzionali / congrui o se potrebbero essere un po meno essendo un bambino.
3) Potrà poi riprendere a giocare con il polso libero una volta tolto qialsiasi forma di gesso/tutore dopo un mese o sarà meglio mettergli qualche cos’altro?
Attendiamo un gentile riscontro e la ringraziamo sentitamente per l’attenzione.
Due genitori scossi, spaventati e dispiaciuti ….. Josh e Nico
Sulla vacanza si può fare, il bagno la vedo dura. Si guarisce benissimo.
Buonasera dottore
ho 34 anni e il 19 aprile durante una gara di calcio ho subito un infortunio al processo trasverso l1 l3
La tac ha evidenziato frattura
Sono stato 20 gg disteso nel letto cn un busto cn stecche, i primi 10 gg mi alzavo solo quando avevo bisogno di andare in bagno poi man mano che i gg passavano il dolore diminuiva e riuscivo a fare più passi per magari sgranchire le gambe
Ora, a distanza di un mese i dolori sono quasi andati via ma facendo i risultano ancora le fratture
È possibile tutto ciò?
Ho sbagliato ad alzarmi e ha tenere il busto ( anche di notte ) giorni in cui dovevo stare a riposo?
Posso tornare a fare attività agonistica?
Si vedranno per sempre. Come una cicatrice.
vi ringrazio tanto volevo sentire una parere da parte da un medico..cosi vado a fare un rx dopo 2settimane cosi forse abbiamo la fortuna e i lo leva…
Buon giorno dott. Fanzone,
il giorno 20 maggio per una banale scivolata sulla ghiaia, mi sono procurata la frattura dell’epifisi del V metatarso del piede destro, diagnosticato il giorno dopo, in quanto il dolore persisteva forte, da una radiografia. Nello stesso giorno mi è stata confezionata un’ingessatura fino al ginocchio per 30 gg. con controllo radiologico e visita il giorno 1 giugno. Ovviamente sono in terapia con Clexane 4000 e monitoraggio settimanale dell’emocromo e della formula. Uso i canadesi per deambulare e ho acquistato anche una scarpa talus perchè, anche se non devo caricare, mi agevola se appoggio lievemente il piede a terra. Ho 64 anni, peso 47 kg per 163 cm, non ho osteoporosi e sono sana. Attualmente cerco di alternare riposo con arto alzato a movimenti blandi (piccole faccende domestiche, camminare per la casa e sono anche uscita pur vivendo al terzo piano senza ascensore, ovvio senza caricare la parte malata). Secondo il suo parere ho buone possibilità di riprendere in tempi accettabili la funzionalità del piede? Io frequento abitualmente una piscina terapeutica di acqua di mare riscaldata. Basterà questo per riabilitarmi? Vivo a Trieste, quindi ho anche il mare come coadiuvante. La ringrazio infinitamente per qualunque suo parere. Cordiali saluti
I tempi di guarigione di questo tipo di lesione sono piuttosto rapidi. Qualora non ingessati i pazienti tornano a camminare nel giro di tre settimane. Buon bagno.
Grazie dott. Fanzone, mi ha rincuorata. Da parte mia ho tanta determinazione e volontà di riprendere la mia autonomia.
Scusi, solo un chiarimento alla sua frase “Qualora non ingessati…”. Significa tolto il gesso oppure se non si viene ingessati?
Grazie per tutto e cordiali saluti.
Se non si viene ingessati.
Grazie per la risposta, probabile che avrei dovuto stare fermo per un periodo più lungo ma non avendo avuto particolari dolori mi sono spinto forse troppo.
Ad ogni modo ho ritirato il referto della tac dove parla di modesta formazione di callo osseo alla frattura leggermente scomposta della branca ischio pubica, a 10 settimane dal primo infortunio modesto è ottimistico o pessimistico?
Nel frattempo dalla tac non risultano visibili le altre due fratture evidenziate dalla RMN, vuol dire che non ci sono mai state?
Per ora sono ancora a risposo da attività sportiva e ho ancora magneto per 10 gg, mi conviene prolungare questo periodo?
é il caso di ricominciare con la fisioterapia o aspetto ancora un po’?
La ringrazio ancora per la disponibilità!
Bruno
I radiologi nei referti usano termini diversi da quelli degli ortopedici. A 10 settimane modesto = buono ed in genere anche completo. La RNM è talmente sensibile da “vedere” lesioni così lievi da risultare invisibili alla TAC. Ricominci a vivere ma stavolta con più calma.
Salve dott. Fanzone,
quest’oggi sono andata al controllo della mia frattura alla base del V metatarso del piede destro a 10 gg. dall’ingessatura.
Ebbene mi avevano proposto il gesso per ulteriori 5 giorni oltre ai 30 prescrittimi. Quando ho chiesto come stesse andando la frattura, il giovanissimo medico (probabilmente specializzando) non ha saputo rispondermi, asserendo che è troppo presto. Penso che non fossero in possesso neanche dalla radiografia eseguita in data odierna. Io ho rifiutato di portare il gesso per ulteriori 5 giorni se non mi spiegavano una ragione valida: scomposizione, problemi di vario tipo etc. Nessuna risposta. Per cui l’ho avuta vinta io. Su consiglio della mia dottoressa (e per sua esperienza personale) sto usando 8 ore di magnetoterapia nelle ore notturne a 100 Gauss da 5 giorni che mi ha tolto qualunque fastidio e dolorino. Lei cosa ne pensa in tutta onestà? La ringrazio in anticipo per la risposta.
Ci sono evidenze che indicano la mancanza di necessità di confezionare un gesso per le fratture che riguardano il V osso metatarsale (a proposito, da notare che di metatarso ne abbiamo uno solo, al limite destro e sinistro, mentre di ossa metatarsali 5 per ogni piede). I pazienti guariscono meglio senza gesso. Mi dispiace per chi ancora lo confeziona e per chi lo subisce.
Grazie di cuore. Allora ho fatto bene a ribellarmi, dott. Fanzone. Sono altresì convinta che libera dall’ingessatura, recupererò al meglio e prima. Il giovane medico, senza mai neanche guardarmi in faccia, mi ha detto con aria sprezzante che se volevo mi toglieva subito il gesso tanto il piede era mio. Onestamente non ho avuto il coraggio. Anche perchè poi sarei stata abbandonata a me stessa. Ho deciso comunque di rivolgermi ad un’altra struttura regionale dove forse per lo meno sarò guardata in faccia e con il medico avrò un rapporto più diretto (esperienze di altre persone a me vicine). Probabilmente abbandonerò l’ospedale della mia città. Grazie di nuovo. Mi ha rincuorato.
Volevo ringraziarla perché mi ha fatto capire che ci sono alternative alla contenzione gessata per la frattura composta della base del V metatarso. Mi sono rivolta ad altra struttura extra regione che m’ha rimosso il gesso. Adesso ho un tutore bivalve e grazie ai loro consigli deambulo a piatto con canadesi e pian piano con uno, con tempi di recupero molto accorciati. Se seguivo l’ospedale della mia città avrei sofferto ancora per 20 giorni ingessata con recupero molto più lento. Le sono grata davvero. Cordiali saluti.
Buongiorno,
Ieri sera mentre ero a spasso con i cani e avevo il guinzaglio arrotolato intorno alle dita in seguito ad uno strattone di uno di questi ho sentito inizialmente fastidio e poi via via sempre più dolore alla prima falange del terzo dito (anulare) della mano sinistra, soprattutto a livello di articolazione con la seconda falange e nella parte di dito rivolto verso il medio. Una volta a casa, dopo circa 15-20min, ho messo subito il ghiaccio… tuttavia il dito continuava a farmi male e a diventare a livello sempre di prima falange più duro e un po’ più gonfio. Sono andata a dormire nella speranza che mi passasse, ma invece al risveglio la situazione era peggiorata in quanto il dito non riuscivo più a stenderlo bene e a piegarlo. Così stamattina sono andata al pronto soccorso. Qui mi hanno fatto dei raggi e hanno escluso fratture importanti. Tuttavia alla visita hanno clinicamente diagnosticato una seppur evidentemente piccola lesione alla articolazione inter falangea. Pertanto mi hanno fatto una fasciatura in cotone, garza e resina dura di tutta la mano bloccandomi terzo dito e mignolo. Tuttavia da quando ho questa stecca la mano mi da ancora più fastidio e mi chiedo se non fosse stato meglio, vista la non gravità sembrerebbe della cosa, che non mi avessero fatto alcun bendaggio.
Pertanto la prima domanda e se secondo lei non dovrei chiedere se fosse il caso di togliermi questa fasciatura molto ingombrante e immobilizzante.
Seconda domanda, che mi affligge ancor di più, è il fatto che non mi è stata data alcuna iniezione di eparina nonostante due dita e buona parte della mano siano poco mobili per via della imbracatura. Io all’interno del bendaggio, nonostante anche un po’ il fastidio, cerco di muovere le dita spesso e in generale tengo la mano in movimento… Ma ho paura di una embolia. Cosa devo fare? Anche per questo aspetto non sarebbe meglio togliere la benda e la stecca visto che ai raggi non c’era nulla di rotto e magari tenere solo la mano più ferma?
La fasciatura la dovrei tenere 7gg e nel frattempo dovrei prendere degli antidolorifici se il dolore è troppo. Dopodiché me la devo togliere da me e se ancora mi farà male ritornare da loro. Mi avrebbero anche detto che se non sento più male posso toglierla anche prima…
Grazie, sono molto preoccupata (io ho chiesti se fosse necessaria l’eparina ma mi è stati detto di no per una cosa simile, senza frattura e alla mano).
Grazie
Capirà che non mi è assolutamente impossibile consigliarle di rimuovere una immobilizzazione che è stata applicata in seguito ad una visita di persona. Riguardo alla eparina non esiste nessun tipo di indicazione all’uso in casi analoghi al suo dal punto di vista esclusivamente traumatologico.
Buongiorno Dottore,
Due giorni fa giocando a pallavolo mi sono fratturata la falangetta dell’anulare della mano sx. La frattura è di secondo grado. Al momento ho il dito steccato e sono in attesa della prossima radiografia dalla quale saprò se è il caso di affrontare un’operazione o no, essendo la frattura a stretto contatto con il tendine. La mia domanda è molto semplice: quali sono più o meno i tempi di guarigione con/senza operazione? Sa, con l’avvento dell’estate ed essendo una ragazza giovane non faccio che ipotizzare delle statistiche temporali!
Attendo suo gentile riscontro, ringraziandola anticipatamente!
CHIARA
Non facciamo drammi. Non credo sarà operata. Credo che certamente non si rovinerà l’estate.
Salve dottore, sono rimasta incastrata in un cancelletto che si è chiuso in seguito ad una forte folata di vento . Si è formato un ematoma e avvertendo molto dolore ho ritenuto opportuno effettuare una rx alla mano destra e mi è stato diagnosticato questo:
“Sottile linea di discontinuità ossea alla base della falange ungueale del secondo dito” .
Mi può dire di cosa si tratta e secondo lei come trattare la cosa?
Grazie
Scrivono i suoi radiologi che “forse”, “non certamente”, “magari”, “chi lo sa?” lei si è rotta un dito. Allorchè ci sono tutti questi dubbi, tutto potrà essere tranne che una cosa grave.
Salve,il 19 febbraio in un incidente ho subito una frattura ileo pubica dx..sono stata a letto x 15gg poi ho cominciato con le stampelle e fisioterapie a secco e in acqua..ora ho abbandonato le stampelle ma se cerco di alzare pesi o se rimango piu di un’ora in piede sento dolore…è normale? Posso sforzare nonostante il dolore?grazie
Potrebbe trattarsi di una pubalgia di tipo reattivo. Che si tratti dell’osso mi apre improbabile. Sforzare non è mai il caso.
il 28 maggio cadendo mi sono fratturato il malleolo del perone. vego gessato ma dopo 15 gioirni ho dovuto toglierlo per i forti dolori era molto stretto. mi e’ stato tolto il gesso e messo un tutore wolker
ho fatto rx il 18 giugno ed la frattura composta e visibile niente callo osseeo. sono costretto a tenere il wolker mi dia dei consigli anche se lei e’ contrario ai tutori..io non ne posso fare a meno ho 70 anni e il gesso mi cfreea seri problemi. la ringrazio
Non sono contrario ai tutori, semplicemente non li uso. Il callo osseo a volte si “vede” in ritardo rispetto alla reale formazione. Questo per tante ragioni, le più comuni sono legate al tipo di radiografia, alla sua nitidezza ed alla tecnica radiografica utilizzata.
Dopo 30 o 40 giorni se veramente non c’è callo osseo bisogna necessariamente capire perchè: frattura fuori posto, infezione, non corretto trattamento…
Siccome non posso essere io a valutare queste cose rimangono poche alternative.
La prima: mi faccio nuovamente visitare da un ortopedico (consigliata)
La seconda: se camminando non ho dolore, di cosa mi preoccupo?
Salve Dottor Fanzone,
l’8 giugno mi sono provocato una frattura al quinto metatarso nelle vicinanze della caviglia, la frattura è composta ma leggermente distanziata alle due estremità, dopo il primo controllo, l’ortopedico che mi ha visitato ha sostenuto esserci buone probabilità per una calcificazione senza intervento chirurgico… Ora le farò due domande forse banali, il fatto che io abbia per istinto spostato il quinto dito con la mano poco verso sinistra per evitare che questo rimanesse sotto al quarto può aver compromesso la calcificazione? …Tra l’altro ora il dito è tornato dove stava… E muovere le altre dita del piede come per fare “ciao” può altrettanto compromettere la calcificazione? …grazie per la sua gentile attenzione.
La percentuale di queste fratture che guarisce senza trattamenti complicati è altissima. Muovere le dita non rappresenta un problema.NOn ho ben capito se il V dito era fuori posto già prima della frattura e d è stato compiuto un tentativo di rimetterlo dritto o se si è “sotrto” con questa frattura del V metatarsale.
Grazie per la sua gentile risposta,
in realtà, più che storto per via del gesso tende a stare leggermente sotto al quarto dito ma non completamente, la mia è stata una mossa istintiva per un fastidio mentre riposavo non un dolore, solo dopo ho pensato che forse era meglio non toccarlo, e quindi mi sono fatto venire il dubbio di aver combinato guai… Nessun tentativo di rimetterlo a posto, il V dito sia prima che dopo la frattura è rimasto dritto e fortunatamente la frattura è sempre rimasta composta (almeno fino al primo controllo), anche se modicamente diastasata, ora il 30 avrò un secondo controllo e se tutto va bene mi hanno detto che applicheranno gesso da carico o tutore… lei crede che a 30 anni, il callo osseo ce la farà da solo essendo modicamente diastasata? …cosa mi consiglia dato il mio caso, gesso da carico o tutore?
Mi scusi se approfitto della sua cordialità ponendole tutte queste domande, la ringrazio, buona giornata
A 30 anni riuscirà senza dubbio a guarire 😉 Riguardo al tipo di tutela da utilizzare, in genere, non ingesso questo tipo di frattura.
Buonasera dottore,
Ho 39 anni e ho preso una brutta storta scendendo dalla macchina e ho riportato una frattura composta del malleolo perineale estero con prognosi di 40giorni e gesso e indicazione di effettuare una rx di controllo tra 20 giorni per poi procedere con carico.
Vorrei sapere se dei piccoli urti domestici (ho una figlia di tre anni che mi è caduta sul gesso e mi ha anche sbattuto contro le stampelle) possono aver trasformato la frattura in scomposta… Sul momento ho avvertito dolore per alcuni secondi e la caviglia é tornata ad essere indolenzita come era già prima.
Se la mia frattura diventasse o fosse diventata scomposta potrei accorgermene da qualcosa a parte la rx (tipo dolore continuo, persistente ecc..)?
Inoltre l’ortopedico mi ha consigliato il Brufen una volta al giorno senza specificare i giorni di assunzione.. Devo prenderlo alla bisogna o assumerlo per un numero definito di giorni?
La ringrazio se vorrà rispondermi
Difficile che si trasformi in scomposta per un urto, in ogni caso la avvertirebbe il dolore e gonfiore persistente e non trattabile. Non ho idea di cosa volesse fare il suo medico, personalmente indico la necessità di trattare il dolore, in questi casi, solamente al bisogno
Dottore La ringrazio per la celere risposta.
Vorrei anche chiederLe se potrebbe essermi utile un ciclo di risonanza ionica ciclotromica. Ho un fratello fisioterapista che ha l’apparecchio e vedendo la mia rx ha detto che non è scomposta per un pelo e a suo avviso tra 20 giorni ci sarà appena un inizio di calcificazione. A suo avviso la risonanza ionica ciclotromica potrebbe accelerare i tempi di recupero ed essere opportuna?
La ringrazio sia da ora.
Iolanda
Devo confessare che non ho la minima idea di cosa sia questa terapia. Del resto faccio l’ortopedico, avvito bulloni e viti, taglio ossa… 😉
Gentile dottore,
A seguito di una caduta dalla moto, ho riportato una frattura scomposta al V metacarpo della mano sinistra. La mano è stata sottoposta alla (dolorosa) trazione e successivamente é stato applicato un gesso. Successivamente al programmato controllo rx dopo 9 giorni dall’applicazione del gesso, un primo medico ha prospettato, tenuto conto della mia età la possibilità di mettere un filo di Kirschner dicendomi che comunque anche così sarei comunque guarito ma con la possibilitá che, in estensione mano (se ben ricordo ha detto così) il mignolo potrebbe rimanere lievemente più basso rispetto alle restanti dita. Ho dunque ceciso di sottoporre le lastre all’attenzione di un primario il quale mi ha detto che dalle lastre a suo avviso ci sarebbe un recupero stimato del 92% e che pertanto consigliava di intervenire so.o se desiderassi il 100%.
I miei quesiti sono adesso:
potrei avere per questo tipo di frattura malformazioni alla mano? (Leggevo di perso e che lamentavano la scomparsa della nocca)
Ho sempre praticato palestra-corsa ogni giorno … Quando potrò riprendere ad alzare alcuni pesi?
Quando potrò tornare a guidare?
È normale che, da assoluto incompetente i. Materia, nella lastra “frontale” vedo l’osso allineato, ma in quella più laterale appare ancora leggermente “spezzato” al punto della frattura?
Cordiali saluti.
Non sono mai stato bravo ad esprimere in percentuale le possibilità di recupero, so però che le fratture della testadel V metacarpale guariscono bene con piena ripresa di funzione. Anche io sono d’accordo che al limite il danno è avere la nocca un pochetto più bassa di quella al lato.
Grazie mille dottore per la pronta risposta.
Premetto che la frattura (scomposta) è un poco più in basso rispetto alla testa…
Per quanto concerne i tempi di recupero ritiene che entro 40-50 giorni dalla rimozione del gesso potrò iniziare a riprendere la frequentazione della palestra e a guidare?
Grazie per la disponibilitá.
Non vedo perchè no.
Gentile dottore, approfitto pure io della Sua disponibilità. Nove giorni fa mi sono procurato, con una brutta distorsione, una frattura composta dell’apice del malleolo tibiale. Una frattura di ridottissime dimensioni che però mi è costata il gesso (dal piede a fin sotto il ginocchio) con piede scarico per 15 giorni fino alla visita di controllo.
A differenza dei primi giorni dopo la frattura, noto che adesso – immagino a causa dell’immobilità dei muscoli all’interno del gesso – se la gamba interessata non sta bene in alto, dopo pochi secondi avverto una sensazione di compressione, le dita dei piedi diventano più scure e sento inoltre come una “pulsazione” dolorosa, a tal punto che anche uno spostamento di pochi secondi con le stampelle diventa molto doloroso. Come posso migliorare questa situazione? Muovere regolarmente, quasi come un esercizio, le dita dei piedi può avere un effetto benefico sulla circolazione della gamba o può peggiorare le cose? La ringrazio in anticipo per ogni Suo consiglio.
E’ un effetto “classico” del gesso. Passa alla rimozione.
Buongiorno Dottore,
Sono il ragazzo di 30 anni che qualche giorno fa le ha scritto riguardo la frattura alla base del quinto metatarso piede sinistro, come lei aveva pronosticato, fortunatamente sono riuscito a superare i primi 21 giorni senza dover ricorrere all’intervento chirurgico.. Vorrei approfittare del suo blog per porle altre due domandine.. Tolto il gesso, ho notato un gonfiore e un po’ di “nero” nei pressi della frattura, immagino sia il callo osseo in fase di guarigione a provocare il gonfiore ma da non esperto in materia volevo averne certezza… C’è qualcosa che devo fare per aiutarlo a diminuire o devo attendere un po’ di giorni che faccia il suo corso perché è normale così? ..Poi mi hanno messo un tutore per aiutarmi a caricare progressivamente sul piede, e devo dire che non sento particolare dolore a meno che il carico non sia eccessivo, in quel caso mi fermo e diminuisco immediatamente la pressione, purtroppo però il tipo di tutore che ho non mi permette di muovere la caviglia, secondo lei, rimuoverlo una volta al giorno, ad esempio la sera, e fare esercizi facendola muovere su e giù può essere di aiuto o è meglio stare ancora fermi? La ringrazio in anticipo per la sua cortese attenzione,
Andrea.
A mio parere non c’è controindicazione a muovere piede e caviglia. Riguardo al cammino invece è mio uso scrivere nei referti “deambulazione con carico a tolleranza del dolore”.
Salve Dottore ho un quesito
Il 15 febbraio, in seguito ad una caduta ho riportato la frattura della base del V metatarso del piede sinistro.
Ho portato lo stivaletto gessato per 30gg (iniezioni di eparina comprese).
Dopo aver rimosso il gesso, sebbene la frattura era evidente e ancora poco calcificata il medico mi ha consigliato l’uso delle
stampelle con divieto assoluto di carico per 15gg.
Trascorso tale termine mi hanno detto che potevo cominciare a caricare con l’ausilio di una sola stampella per altri 15gg.
Successivamente ho cominciato a camminare con il piede ponendolo di piatto senza caricare sulle punte.
Nei successivi controlli con cadenza mensile ho fatto rx dalle quali è sempre emerso “esiti di frattura alla base del V metatarso”.
Intanto mi hanno prescritto un ciclo di magnetoterapia unita alla ginnastistica per sbloccare la muscolatuta del polpaccio
atteso che ho seguito a claudicare.
Dopo 4 mesi pare che la frattura non si sia ancora consolidata, risulta essere aperta ad una estremità sebbene
non accusi dolore derivante dalla situazione dell’osso.
Quando cammino accuso un “fastidio” all’alluce del piede sento uno stiramento sino al collo del piede.
In seguito alla visita mi hanno suggerito di sottopormi a cicli di laserterapia, ultrasuoni e magnetoterapia.
In base alla sua esperienza cosa mi suggerisce riuscirò a guarire
(ho 52 anni – altezza 1.90 peso circa 100 kg)
Grazie infinite per il suo tempo
Gianni
Credo che la sua frattura riguardi la parte iniziale del V metatarsale, è un tipo molto particolare di lesione osse, la sua guarigione prescinde dalla guarigione dell’osso, spesso, la linea di frattura persiste per sempre senza però nessuna limitazione funzionale. Un ortopedico dovrebbe saperlo, un paziente magari no.
Salve Dottore. Questo è il mio quesito.
Il 15 febbraio, in seguito ad una caduta ho riportato la frattura della base del V metatarso del piede sinistro.
Ho portato lo stivaletto gessato per 30gg (e iniezioni di eparina)
Dopo la rimozione del gesso, sebbene la frattura era visibile e appena calcificata il medico mi ha consigliato
l’uso delle stampelle con divieto assoluto di carico per 15gg.
Al successivo controllo mi hanno comunicato che potevo cominciare a caricare con l’ausilio di una
sola stampella per altri 15gg.
successivamente mi hanno consigliato di cominciare a camminare senza stampelle ponendo il piede di piatto evitando di caricare le punte.
Nei successivi controlli con cadenza mensile ho fatto rx dalle quali è sempre emerso “esiti di frattura alla base del V metatarso”.
Intanto mi hanno prescritto un ciclo di magnetoterapia unita alla ginnastistica per sbloccare la muscolatuta del polpaccio
atteso che ho seguito a claudicare.
Dopo 4 mesi pare che la frattura non si sia ancora consolidata e ancora oggi risulta essere aperta ad una estremità sebbene
non accusi dolore derivante dalla situazione dell’osso. Quando cammino accuso un “fastidio”, uno stiramento dall’alluce
sino al collo del piede.
Nell’ultima visita l’ortopedico ha suggerito di sottopormi a cicli di laserterapia, ultrasuoni e magnetoterapia.
In base alla sua esperienza cosa mi suggerisce riuscirò a guarire
(ho 52 anni – altezza 1.90 peso circa 100 kg)
Grazie per il suo tempo
Salve Dottore.Ha seguito incidente in moto ho riportato la frattura del malleolo mediale tibiale.Al primo rx di controllo dopo 10gg dall’incidente il referto:
“frattura ben allineata non evidenti segni di consolidazione”
secondo rx di controllo dopo 30gg dall’incidente
“scarsa evoluzione dei fenomeni osteoriparativi”
terzo rx di controllo dopo 54gg dall’incidente:
“buon allineamento e segni di consolidazione sostanzialmente sovrapponibili rispetto all’indagine del secondo rx”
Secondo lei e normale che dopo 60 gg ancora non sia consolidata? premetto che non ho voluto essere ingessato e ho preferito utilizzare un tutore nei primi 40 gg dopo l’incidente,inoltre ho sempre cercato di tenere il piede “mobile” per non bloccare troppo la caviglia.ad oggi cammino molto bene e non zoppico piu’ da almeno 20 gg.il collo del piede e quasi completamente sgonfio e ho ripreso una buona mobilità (quasi uguale al pide sano).in questi mesi ho anche fatto diverse sedute da un amico osteopata che mi ha rimesso in sesto la colonna e l’allineamento delle gambe che era diventato sfavorevole a causa delle stampelle (tenute per circa 20 gg).
Rimane quindi il mio dubbio su questa calcificazione che mi sembra un po lenta…mi sa dare un consiglio in merito?la ringrazio anticipatamente.
Cosa è più importante tra il referto di una radiografia e la sua caviglia che “cammino molto bene e non zoppico piu’ da almeno 20 gg” e “ho ripreso una buona mobilità (quasi uguale al piede sano)”? Ho usato tutte parole sue. 😉
Gentile Dottore,
Innanzitutto desidero complimentarmi con Lei per la Sua presenza, disponibilità e dedizione in questo sito. Ce ne fossero di medici come Lei! (E non è una captatio benevolentiae).
Premetto che ho 23 anni e sono una sportiva. Se possibile necessiterei di un chiarimento riguardo il mio quadro clinico attuale, risultato di due ingessature della stessa gamba a breve distanza l’una dall’altra.
La prima mi fu (dissennatamente) confezionata a fine febbraio, dall’inguine al piede dx, per distorsione di caviglia e ginocchio e lesione del legamento collaterale del ginocchio e astragalo-qualcosa del piede conseguente a una caduta sugli sci. Rimosso l’ingombrante apparecchio intorno al 20 marzo, ricominciai forse troppo presto l’attività fisica. In data 12 maggio, in seguito a trauma distorsivo, riportai frattura con distacco alla base dell’inflazionatissimo V metatarso e distorsione caviglia dx. Gesso per 30 gg a stivaletto, rimosso il 12 giugno. Radiografia con esiti ottimali: frattura ben calcificata. Nessuna prognosi, nessun consiglio sulla graduale ripresa di mobilità, niente di niente. Fiduciosa, non me ne curo (in fondo avevo recuperato bene e velocemente dal gesso precedente) e gradualmente abbandono le stampelle.
Ma veniamo al dunque: in data odierna, quindi a distanza di circa 5 settimane dalla rimozione del gesso, zoppico ancora vistosamente. Sento il piede ancora molto dolorante e “indolenzito”, bloccato in certi movimenti, rigido. Ho sviluppato dolore al ginocchio e alla schiena, presumo conseguenti alla cattiva postura che adotto per camminare.
E’ nel normale decorrere delle cose questa situazione, anche alla luce del fatto che la gamba ha subito due lunghi periodi di immobilità? Dovrei farmi visitare da un fisioterapista? In caso negativo, potrebbe gentilmente consigliarmi degli esercizi da fare per incoraggiare la piena ripresa della mobilità?
RingraziandoLa anticipatamente, Le porgo cordiali saluti
Giulia Pezzano
A differenza, forse, dei magistrati ai medici piace “attrarre simpatie” specie da chi mostra di avere letto tanto di ciò che scrivono (V metatarsale docet) 😉
Non posso certamente capire bene ciò che le sta accadendo. Mi pare però che tutto possa restringersi ad una patologia da lungo “non uso”. Direi quindi assolutamente si a fisioterapia, ginnastica, nuoto. Penso che andare dal proprio medico curante a chiedere una copertura con antidolorifici non potrebbe che farle del bene. L’unico dubbio è se si è instaurata una algodistrofia. Se così fosse, sempre valido il consiglio alla attività fisica ma bisogna integrare con altri farmaci.
Errata corrige: V metatarsale 😉
salve dottore,
Mi scusi il disturbo ma mio padre (40anni) in seguito a una caduta con tutto il peso sul piede si è rotto il 2 e 3 metatarso del piede sinistro. Ha tenuto il gesso 15 giorni perché il piede era gonfio e poi altri 15 giorni il tutore. Avendo il tutore però la sera o io giorno qualche volta lo toglieva mantenendo il piede immobile e mentre camminava usava le stampelle cercando però di camminare anche con quel piede. Ora la frattura è ormai guarita da come mostrano le lastre però presenta ancora dolori e non riesce a camminare senza zoppicare un po’. Quindi non sa cosa potrebbe fare affinché il dolori passi.. Avrebbe qualche suggerimento? Oppure il tempo di recupero è di qualche mese prima che il dolore passi? Si è rotto il piede i primi giorni di giugno e nonistante questo i dolori persistono. Grazie per il suo tempo.
Forza e coraggio. Credo bastino ancora alcuni giorni per guarire.
salve dottore, il 17 luglio mi sono rotto il malleolo peronale sx e mi hanno messo il gesso e hanno detto che dovrò tenerlo 1 mese e di non mettere carico solo che io tra un mese dovrei iniziare il ritiro a calcio e volevo sapere se ci sono metodi per recuperare al meglio e prima da questo infortunio in modo da non perdermi troppi giorni di allenamento. specifico che io dopo che mi hanno messo il gesso non ho sentito mai dolore e comunque muovo le dita dei piedi e la gamba senza problemi.
la ringrazio in anticipo per la sua risposta
I tempi della natura non possono essere forzati altrimenti si chiama doping.
buon giorno dottore ho 40 anni e causa caduta in bici mi sono procurato una frattura composta del margine superiore della scapola dx, al pronto soccorso mi hanno immobilizzato con fascia Desault e mi hanno dato 30 giorni di prognosi, il dottore aveva accennato che se avessi fatto lavoro leggero tipo ufficio ne bastavano 15; vuol dire secondo lei che tra un paio di settimane potrei abbozzare i primi movimenti?Posso dormire sdraiato o devo mantenere qualche posizione particolare? Secondo lei è il caso di prendere un integratore di calcio? La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia.Cordiali saluti
Purtroppo dissento dalle immobilizzazioni prolungate delle fratture scapolari, alcuni giorni, pochi, con il braccio al collo nella mia esperienza sono sufficienti e prevengono le rigidità articolari.
Salve dottore,
ho 43 anni e a causa di un incidente in moto ho fratturato in modo composto rotula e malleolo della gamba destra.
Dopo 32 giorni di gesso mi è stato liberato il piede con possibilità di carico.
Oggi dopo 46 giorni di gesso ho fatto l’rx ed il radiologo mi ha comunicato che la calcificazione non è completa. Tra 3 giorni ho il controllo in ospedale, che possibilità ho di eliminate il gesso?
Grazie
Ho fatto tardi a rispondere 😉
Buonasera Dr Fanzone,
mi scusi il disturbo, ma avrei alcune domande da farle.. dunque 15 giorni fa mi sono fratturata il quinto dito del piede sinistro giocando a calcio, nel giro di una o due ore si è gonfiato molto ed è diventato violaceo il dolore era diciamo sopportabile.. andata al ps mi hanno consigliato di applicare cerottaggio per circa 20 giorni e prendere tachipirina come antidolorifico dicendomi che entro 3/4 giorni si sarebbe totalmente sgonfiato, il nero sarebbe sparito con 1 mese e il dolore con una settimana se ne sarebbe andato via… ora a distanza di appunto 15 giorni le dico il nero nel giro di tre giorni se ne è andato…è normale che ci abbia impiegato cosi poco ?? come mai ?? nel compenso pero me lo vedo ancora molto gonfio e me lo sento anche molto duro come mai ? perche non ancora si sgonfia ? il dolore invece è sopportabile ma mi fa ancora male quindi neppure il dolore è sparito del tutto come aveva detto l’ortopedico del mio pronto soccorso.. mi faccia un po’ di chiarezza se possibile.. sono un poco confusa !!!
Il V dito del piede… ci accorgiamo di lui solo allorchè si rompe. Cerotto e deambulazione con carico a tolleranza del dolore. Non c’è altro da fare.
Salve dottor Fanzone,
sono Anna ed ho 32 anni. In data 9 luglio ho riportato, a seguito di un banale incidente domestico, una frattura del V metatarso del piede destro. Il referto della radiografia eseguita in pronto soccorso il giorno successivo dice: “frattura ad andamento obliquo del terzo distale diafisario del V metatarso con lieve diastasi dei frammenti”. L’ortopedico mi ha detto che la frattura era “al limite dell’intervento” e che, per questo motivo, avrei dovuto portare il gesso per 30 gg. Mi è stata applicata una valva per una settimana, poi il gesso definitivo che mi è stato cambiato il giorno seguente perché era troppo stretto e mi dava problemi. Oggi, a 30 gg dalla frattura, sono andata a a fare l’ennesima radiografia di controllo e un nuovo ortopedico mi ha detto che avrei dovuto portare di nuovo la valva per altri 20 gg perché la frattura “sta bene”, nel senso che non si è spostata, ma la calcificazione è lenta, c’è solo il callo fibroso non visibile in radiografia. Mi sono rifiutata di mettere di nuovo la valva perché l’apparecchio gessato mi fa gonfiare molto il piede che, nel punto della frattura, non mi fa più male. Mi è stato messo un walker, che lei non ama affatto, e mi è stato detto di non poggiare il piede per altri 20 gg. Lei che ne pensa? Posso sostituire il walker con una calza elastica? E posso fare dei bagni al mare, facendo attenzione a non caricare il piede?
La ringrazio molto per la sua solita gentilezza e per la disponibilità.
Anna
Benissimo andare a mare! Tra l’altro, per effetto della famosissima legge di Archimede, camminare in acqua è un muoversi senza caricare o quasi, quindi… alla grande in acqua!
Gentile dottore,
ieri sono tornata in ospedale perché il walker mi dava seri problemi (il peso del tutore si scaricava tutto sul punto di frattura portandomi dolore) ed ho trovato il primo ortopedico che mi visitò all’indomani della frattura. Mi ha detto che non c’è alcun problema di lentezza nella calcificazione e che non devo portare il walker né evitare di camminare. Mi ha detto invece che la calcificazione si fa proprio cominciando a caricare. “Questa frattura chiama carico” sono state le sue parole, e mi ha consigliato di mettere una calza elastica e di andare al mare, in continuità con i suoi consigli. La contraddizione tra gli ortopedici che mi hanno visitato in ospedale è inaccettabile. È davvero un bene che lei non prescriva quei tutori!
Ieri quindi ho cominciato a camminare con le stampelle, caricando poco a poco e, anche se l’ortopedico mi aveva preannunciato che mi avrebbe fatto male, non sentivo dolore. Stanotte però, mi sono svegliata per un forte dolore da gonfiore: ho tolto la calza elastica e applicato del ghiaccio. Approfittando della sua disponibilità volevo porle alcune domande. Dovrei togliere la calza prima di andare a dormire? Inoltre (anche se intuisco che la cosa è altamente soggettiva) quanto crede che durerà, del tutto orientativamente, il periodo delle stampelle e quello del dolore?
La ringrazio ancora.
Anna
la calza elastica a letto non serve. Il dolore ed i fastidi non durano a lungo. Comunque per riprendere completamente passa qualche mese.
salve dottore,il 27 luglio causa incidente mi e stato riscontrato frattura sul collo del piede e fratture al 2,3,e 4 metatarso del piede sinistro. il piede si e gonfiato ed e diventato viola, ovviamente a causa del gonfiore non mi e stato messo il gesso ma solo una valva gessata, ora a quasi 15 giorni di distanza le dita sono ancora viola nonostante stia sempre a letto con piede alzato e ghiaccio e quando mi alzo per bisogni evidenti il piede mi fa male con forti dolori come scosse eletriche, e normale il colore delle dita e anche che sull collo del piede mi fa ancora male, dovro tenere ancora la valva gessata o passare al gesso ormale e quanto tempo ci vorra per poter camminare tranquillamente senza dolore. la ringrazio in anticipo per la vostra risposta.
Non mi apre normale. farei una nuova visita per rivalutare la cosa.
Gentile dottore, mi scusi se approfitto della sua disponibilità, ma sono terrorizzata. Il primo agosto sono caduta ccn tutto il peso del corpo sul braccio destro. Sono stata portata in ospedale dove mi è stato applicato un bendaggio Gil- Cristo. Per cinque giorni, nessuno mi ha detto nulla della mia situazione. Dopo mie vivacissime proteste sono stata rilasciata con la seguente diagnosi: frattura collo chirurgico e trochite omerale a destra. Mi è stato applicato un tutore tipo amaca bloccata che non ho mai rimosso. Oggi ho fatto le lastre di controllo il cui referto è il seguente: frattura del collo chirurgico dell’impero con monconi tuttora marcatamente scomposti con maggior distesi del trochite. Si associa lussazione del moncone cefalicorispetto alla gleba omerale in sede- intero- inferiore.
Ho compiuto 60 anni il mese scorso, sono in osteopenia e soffro da una vita di un’attrice non deformante, che mi provoca violente tendinite e versamenti alle articolazioni. Nonostante ciò, sono sempre stata una bella signora, molto attiva e in forma. Mi chiedo se tornerò più a essere quella di prima o se questo incidente aggravare in maniera definitiva la patologia contro la quale lotto da tutta la vita.
Grazie, dottore e buon ferragosto.
Continuerà ad essere “bella signora attiva ed in forma”. La spalla però mostrerà qualche difetto di movimento. Però le consiglio grandemente di tornare in ospedale per un parere di persona.
Noto che il Tablet ha distorto molte delle parole che ho scritto. Mi scusi.
🙂
GENT.MO DOTT.IL 23/06/15 MENTRE CAMMINAVO MI SONO FRATTURATA IL V METATARSO SX(FRAT,COMPOSTA) SONO STATA INGESSATA X 30 GG.E TUTTORA(16/08/15) NON RIESCO A CAMMINARE PROPRIO BENE MI AIUTO CON LE STAMPELLE PUO’ DIRMI SECONDO LEI QUANDO POTRò GUIDARE L’AUTO ?SE LO FACCIO A SETTEMBRE RISCHIO DI RIMETTERE TUTTO IN DISCUSSIONE?UN GRAZIE ANTICIPATO PER LA RISPOSTA.DISTINTI SALUTI
Non perda altro tempo 😉
Salve sono caduta dalle scale ho capito subito di aver subito una frattura,nonostante non mi fosse mai capitato, xk ho sentito rumore di ossa e avevo il piede girato verso l’interno, istintivamente l’ho messo in asse sentendo di nuovo rumore d’ossa. Non so se ho fatto più danno ma è stata una cosa istintiva. Poi mi hanno portata in ospedale e dalla radiografia é risultata una frattura bimalleolare tibio tarsica composta ( le ossa non erano tranciate x intero, ma ognuno con 1 taglio trasversale tipo fischietto)avevo il piede e la caviglia gonfi. Mi hanno messo il gesso l indomani(giorno 17 agosto) (gesso intero o chiuso, non so come si chiama, fin sotto il ginocchio) il mio dubbio è non appena il gonfiore diminuisce non c è il rischio che la frattura si scomponga essendo stato modellato su un piede gonfio? Non mi hanno detto di ripetere la radiografia di controllo tra un po’ ma di andare tra un mese, 18 settembre, x togliere il gesso e fare visita e radiografia. Lei cosa mi consiglia? Temo che dopo tutto il tempo previsto debba subire un’altra ingessatura o peggio un’operazione. È conveniente fare una radiografia di controllo e se si dopo quanto? X quanto tempo dopo l ingessatura è normale sentire dolore? È la prima frattura seria in 33 anni grazie anticipatamente
E’ stata brava ed ha ridotto la frattura. Improbabile uno spostamento in gesso. Rispetterei le indicazioni.
La ringrazio avrei altre due domande è normale che nelle lastre dopo ingessatura uno dei tagli a fischietto che si vedeva c è ancora, non dovrebbero combaciare perfettamente x non creare problemi in futuro o non è possibile e va bene così?parlo da ignorante assoluta. Il dottore mi ha dato divieto assoluto di carico ma posso ogni tanto abbassare la gamba camminando con le stampelle o sedia a rotelle? Mi è sorto questo dubbio xk appena abbasso la gamba sento dolore tipo da compressione sento gonfiare immediatamente la gamba e fa male è normale. Grazie di nuovo è stato gentilissimo a rispondere
piccole imprecisioni vengono poi recuperate dai processi di guarigione. Il fenomeno della gamba gonfia appena la si tiene in basso è molto frequente, legato alla scarsa mobilità ed ad una difficoltàdi circolazione. Lo si risolve bene utilizzando le calze elastiche.
Scusi se la disturbo di nuovo ma io mi riferivo alla gamba ingessata, non posso mettere la calza elastica è ancora ingessata fino al 18/9. Stamattina mi sono recata dall ortopedico xk il dolore appena metto giù la gamba è insopportabile, mi hanno inciso il gesso x lungo dicendo che me lo chiudereranno mercoledì con una fascia. Ho detto che avevo ancora dolore ma mi ha detto che è normale è la safena. Le chiedo è possibile che è così atroce? Non posso tenere la gamba abbassata xk devo favorire la circolazione sollevandola. Di nuovo grazie per la sua pazienza
🙂
Salve dottore le scrivo x avere un suo consiglio, ieri dopo 31g , mi hanno tolto il gesso, si trattava di una frattura composta tibio tarsica e del malleolo peroneale, piede e caviglia sono sempre molto gonfi, l altra volta il gesso l ho dovuto lasciare col taglio centrale fissato con del nastro, xk di notte sgonfiata l arto ma di mattina ero punto e a capo, non stavo tanto inpiedi. Adesso dalla radiografia non era visibile alcun callo osseo e i pareri dei medici sono stati discordanti, uno avrebbe ingessato di nuovo, l’altro mi ha spedita a casa con un tutore bivalve con indicazione x “guarire” camminare, camminare,camminare, non menzionando nemmeno lontanamente un carico progressiv, ne fisioterapia, ne visita di controllo. Possibile?!?? Stanotte non ho dormito dal dolore xk la bivalve mi fa male dove tocca ad altezza del malleolo, si è arrossato ed è molto caldo al tatto. L ho messa completamente larga sotto ma così non protegge nulla giusto? Non poggio il piede. È necessario un tutore diverso secondo lei? Fa male semplicemente muoverlo nemmeno ci provo a poggiare. Domani ho un consulto con un altro ortopedico ma mi farebbe piacere avere un suo parere, se può le manderei le rx (va bene una foto o devo scannerizzarle) grazie anticipatamente e mi scusi se mi sono dilungata.
A volte alcuni pazienti hanno questo tipo di problema. Camminare camminare e camminare è un buon consiglio ma cosa fare se non si riesce? Il collega le consiglierà di certo dei farmaci per il controllo del dolore e per favorire il circolo ematico. Credo anche tanta fisioterapia. A letto il tutore non credo sia necessario.
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità ma secondo lei un tutore Walker non sarebbe migliore visto k ancora non è visibile il callo osseo?
Forse.
Buongiorno dottore, mia figlia di 9 anni è stata questa mattina al pronto soccorso, dalla lastra è emersa una “dubbia infrazione alla base della falange prossimale”. La diagnosi finale dell’ortopedico è stata “infrazione base falange prossimale alluce destro” (verbalmente il medico mi ha parlato di una “infrazioncina”) con applicazione di un “bendaggio a cravatta per infrazione base P1 alluce dx, carica sul tallone e rimozione a casa fra 15 gg”.
Considerando che partiremo per le ferie tra 7 giorni Le chiedo se, dal suo punto di vista, la rimozione in anticipo della bendatura (ad esempio 3/4 giorni in anticipo) potrebbe risultare problematica per la guarigione oppure se è trascurabile. Vorrei che anche mia figlia possa godersi qualche giorni di vacanza……Grazie mille in anticipo !
A 9 anni si guarisce in fretta. E poi comunque potrà muoversi, magari non giocare a calcio ma tutto il resto…
Gentile Dottore, mia figlia sei anni e mezzo a metà luglio è caduta dai gonfiabili e si è rotta la tibia esattamente frattura spiroide terzo medio distale, in quanto scomposta l ‘hanno operata e trattata con apparecchio gessato con inglobato filo trancheletrico, tra una settimana toglieranno il gesso fino all’inguine e ne metteranno uno per camminare, qsto filo lo leveranno senza anestesia, io ho tanta paura e vivo nell’ansia, mi aiuti a capirne di più e se la bambina potrà presto riprendere per lo meno a camminare, grazie e mi scusi tanto
Ho avuto modo di verificare che togliere questi fili genera solameente preoccupazione. Molti pazienti hanno dato msotra di non accorgersi neppure del fatto che il filo fosse già stato tolto.
Gent.mo Dott Franzone
Ieri a seguito di un incidente col motorino ho subito un trauma alla gamba dx, fatto le radiografie la diagnosi e’ stata di frattura all’apice della testa del perone dx.
Mi hanno immobilizzato la gamba dalla coscia alla caviglia fatto divieto di carico per 25gg
Vorrei anche un suo autorevole parere in quanto non ho dolore di alcun tipo tranne all,impatto ovviamente articolo Iliade senza problemi
Ringraziando in anticipo invio cordiali saluti
Non saprei proprio. La capisco! Provi a convincerli che è troppo.
Buongiorno dott. Franzone,
ho 15 anni e faccio il portiere di calcio e circa a metà luglio giocando a calcetto mi sono fratturato il 3′ distale del radio dx..frattura traumatica composta stabile..sono stato ingessato il 26 luglio fino a circa l’ascella e se tutto è andato bene (credo comunque di si) il 1° settembre mi rimuoverannno il gesso..
Ho una voglia matta di ritornare a difendere i pali ma non so se dopo dovró fare riabilitazione o altro..vorrei tornare subito..magari non in porta ma a fare corsa e qualche piccolo esercizietto..lei cosa ne pensa? Grazie in anticipo
Dott. Fanzone mi scusi..ne approfitto anche per aggiungere che il polso non fa male e le dita le muovo tranquillamente e (essendo destrorso) riesco anche a scrivere con la destra
Alla grande!
L’età conta, a 15 anni si guarisce in fretta e bene. Unico problema la “fragilità” del sito di frattura che persiste tale per circa tre mesi, bisogna solo stare attenti ad evitare le occasioni… di una nuova caduta.
Grazie mille per la sua disponibilità dottore..
Salve dottore giorno 11,agosto sono precipitata da un marciapiede, mi si è sbriciolato sotto i piedi, in ospedale mi hanno diagnosticato la frattura composta del malleolo posteriore sinistro, ho chiesto di fare le radiografie anche all’altro piede, perché mi fa male anche quello ma dicono che dalle radiografie non si vede nulla. Volevo chiederele se è possibile che ci sia una micro frattura non visibile? Perché quando appoggio a terra il piede dx mi fa molto male. Attualmente ho il tutore alla gamba sx, mi è stato detto di non poggiarlo a terra e di non caricare fino a giorno 11 settembre che è il giorno del controllo radiografico, volevo chiederle se è possibile confondere una vecchia frattura di 20 anni fa pensando che sia recente? Perché a me il piede sx non mi fa male e 20 anni fa ebbi un’altra frattura, però non ricordo esattamente in che punto ma ricordo che mi fece malissimo, meno male di adesso. Invece la cosa che mi preoccupa è che ho come delle punture di spilli sulla pelle del piede e una strana sensazione al tatto, la pelle sembra un po’ addormentata. La ringrazio anticipatamente per le sue gentili risposte. Saluti Annamaria
Può succedere che alcuni tipi di lesione ossea da frattura siano non visibili alle rx. Può succedere anche di scambiare una frattura vecchia per nuova. Per queste ragioni (e molte altre) i medici hanno un imperativo (non sempre rispettato): non fare mai diagnosi senza la visita di persona.
Ho dimenticato di chiederle un’altra cosa, da qualche parte ho letto che il carico può aiutare aiutare la frattura del malleolo, perché aiuta a compattare la frattura. Da circa 20 giorni non carico sul piede a suo avviso potrei iniziare? In ospedale hanno detto 30 giorni senza carico, cioè fino 11 settembre, ma se metto a terra il piede non sento dolore. Vorrei aggiungere che sono in forte sovrappeso, potrebbe essere un problema. Grazie ancora per la sua disponibilità, saluti Annamaria.
Il carico precoce non aiuta di certo. Viene infatti concesso non appena i tempi sono maturi, questi tempi variano un pochetto in base alla sede di frattura ed all’età, il peso e le capacità di movimento del paziente vengono sempre prese in considerazione ma a mio parere influiscono poco sui tempi di guarigione.
Grazie per le sue gentili risposte, il medico in ospedale ha visto solo rx e non mi ha visitata, avevo la caviglia gonfia e fasciata e così è rimasta, dopo di che mi ha detto che avrei dovuto mettere il gesso, io ho chiesto se era possibile mettere il tutore, me l’hanno sconsigliato, ho firmato e me ne sono andata. Ho più volte detto che nel 1990 mi ero già rotta in quella zona, ma non hanno detto nulla. Da ieri appoggio il piede a terra, lo stretto necessario per andare in bagno e tornare a letto, ma non ho assolutamente dolore, comunque giorno 11 settembre non è lontano, spero che alla visita di controllo mi diano buone notizie.
Sicuramente si. Anche se la data non depone bene.
Gentile dottore ieri sono andata a visita ed ho trovato una bravissima dottoressa che ha fatto chiarezza, la mia è la frattura dell’apice del malleolo, che è distante dall’osso e non si attaccherà mai più, mi ha detto che è un pezzettino piccolo quanto un’unghietta, e ha voluto vedere anche la radiografia di un mese fa che è identica a quella di ieri, ma un mese fa mi hanno detto che dovevo mettere il gesso per 30 giorni senza carico, per saldare la frattura del malleolo posteriore. Vorrei chiedere un suo parere, la dottoressa mi ha detto che questo pezzettino verrà incapsulato e resterà li per sempre, che potrebbe darmi fastidio, oppure no. Attualmente cammino abbastanza bene, ogni giorno sempre meglio, soprattutto non ho dolore, anche se la caviglia è sempre un pochino gonfia. Grazie per la sua risposta, saluti Annamaria.
Auguri Annamari, tutto sembra andare per il meglio e si fidi della “brava dottoressa”.
salve dottore a causa di un incidente in moto ho riportato 4 fratture una al collo del piede e 3 ai metatarsi, ho portato una valva gessata per 25 giorni dopodiche fatto raggi dove risultano fratture in fase di consolidamento e fare magnetoterapia e fisioterapia , il piede quando ho levato la valva gessata era gonfio come una zampogna ora a distanza di 10 giorni e molto sgonfiato ma non del tutto, mi hanno dato una scarpa talus per camminare , vorrei sapere quando tempo ancora mi occorre per poter cominciare a camminare dato che quando appoggio a terra il piede mi fa male e non riesco a muovere le dita.
Se ho fatto bene i conti dovrebbe già poterlo fare. Provi senza talus.
Scusi se la disturbo di nuovo. Volevo dire anche se provo a caricare il piede a parte il dolore forte dopo un po di tempo mi vengono dei lividi sopra le dita dei piedi. Ma con l’osteoporosi rischio un’altra frattura? Ho tanto bisogno di una risposta in quanto non mi posso permettere di fare un altra visita con il chirurgo. Se sarà necessario comunque di una visita posso scegliere di andare da un altro ortopedico o devo ritornare dove sono stata operata? La ringrazio anticipatamente
NOn ha bisogno di un ortopedico ma di mettersi in movimento.
Buon giorno dottore! Ho provato a mandare un altro messaggio che però vedo non e apparso per spiegare il mio problema. Quindi il 17. 06 mi sono fratturata il piede. Diagnosi:frattura pluriframmentata scomposta diafisi V mt piede dx. Mi sono sottoposta il 02.07 a intervento chirurgico di riduzione e sintesi con filo di K. e doccia gessata per 30 giorni. 31.07 tolto tutto avrei dovuto cominciare a camminare senza stampelle dopo 15 giorni. Vista impossibilità di appoggiare il piede per il dolore forte faccio un altra rx il 17.08. Referto: Esiti di frattura a livello del terzo medio- distale del V metatarso, frammenti ossei sostanzialmente in asse con evidenza di fenomeni riparativi. Marcata osteoporosi a livello del frammento distale. Ancora oggi ho dolori e non riesco a camminare se no con almeno una stampella e al bisogno anche due. E normale? Devo incominciare a lavorare già sono stata a casa due mesi poi devo stare sempre in piedi come faccio? Se provo a camminare a parte il dolore forte dopo un po di tempo mi vengono dei lividi sopra le dita e mi chiedo che centrano anche queste adesso che mi dovrebbero aiutare. Ma con l’osteoporosi rischio un altra frattura? Ho tanto bisogno di una risposta in quanto non mi posso permettere di fare un altra visita con il chirurgo. Se sarà necessario comunque di una visita posso scegliere di andare da un altro ortopedico i devo ritornare dove sono stata operata? Ho mandato via mail le rx se li possono essere utili. La ringrazio anticipatamente.
Cara Alina. Rispondo a tutti i messaggi, però solo appena mi è possibile. Ho un lavoro, una famiglia, degli amici… 😉
Mi sono sbagliata io dottore . Lei non ha colpa ed e anche troppo gentile a rispondere a tutti noi. Credevo di aver mandato un altro messaggio che però non so che ho fatto alla fine l’ho cancellato. Non mi riferivo a Lei. Quindi non mi devo preoccupare per l’osteoporosi ? Mi sono dimenticata di precisare che ho 37 anni. Grazie molte per le sua disponibilità.
Non di questo tipo di osteoporosi che è solamente dovuta alla immobilità. Riprendendo a muoversi scompare.
Salve, sono Leonardo il 1 agosto sbattendo forte il piede contro la porta mi sono procurato una infrazione della seconda falange del quinto dito, mi è stata applicata una immobilizzazione contratta del V dito con il quarto e applicato un cerottaggio inoltre x 22 giorni ho portato la scarpa Talus.. Po’ mi hanno tolto la scarpa Talus x iniziare a camminare con infradito e immobilizzato con cerottaggio x altri 10 giorni, adesso son passati 33 giorni il dito mi fa ancora male e quando cammino zoppico non cerco di caricare molto sul piede sinistro,,, le vorrei chiedere dottore x queste fratture quanto tempo occorre x guarire? È normale che ho ancora dolore al dito?? Quando potrò caricare? Il mare e la sabbia mi fanno bene? Grazie mille x la risposta..
Troppo tempo. Si sbrighi a mettersi in piedi ed ad iniziare ad ignorare il problema.
Salve dottore, sono un ragazzo di 29 anni e cadendo in moto 2 mesi fa ho riportato la frattura pluriframmentata leggermente scomposta della clavicola dx, terzo medio. Dopo 40 giorni di bendaggio a 8 ho ricominciato a muovere la spalla ed adesso sembra tutto funzionare normalmente, ma praticando sport vorrei sapere dopo quanto tempo dalla frattura posso considerare la clacicola resistente al 100%? No vorrei iniziare a fare sport prima del dovuto e trovarmi con la clavicola rotta di nuovo perché non ho aspettato abbastanza. Grazie in anticipo.
tre mesi.
Buonasera dottore, sono un ragazzo di 28anni le scrivo perchè non so più cosa fare con le mie gambe.
Sono un giocatore di calcio dilettantistico e da qualche tempo soffro di dolori bilaterali alle gambe in particolare nei periodi in cui si intensifica l’attività sportiva.
L’anno scorso il dolore fu tale che decisi di effettuare RMN della tibia sx e ginocchio sx.
L’esito è stato questo:
“A livello del piatto tibiale iperintesità di segnale da edema algodistrofico e lieve deformazione dello stesso con sottile linea ipointensa in T1 possibile espressione di esito di frattura parallela al piatto stesso, da sovraccarico.
Le scansioni a carico della gamba dimostrano alterazioni di segnale del tessuto osseo della tibia al terzo medio moderatamente iperintenso in sequenza STIR e ipointenso con aspetto di sclerosi nella sequenza STIR e T1 in prima ipotesi possibile espressione di esiti di pregressa frattura intrinseca ben consolidata, con segni di residuo edema strutturale.Non alterazioni corticale e parti molli.
A seguito di questo esame ho deciso di stare fermo circa 3 mesi dopo i quali mi sentivo finalmente meglio.
Quest’anno alla ripresa degli allenamenti però dopo un paio di sedute di allenamento intense mi è ritornato il dolore bilaterale alle tibie e in aggiunta un dolore all’esterno del piede dx che da 20gg non se ne è andato e non mi permette di correre!
Potrebbe essere una lesione del V metatarso? Mi sto curando solamente con riposo senza immobilizzazione, per fortuna riesco a camminare.
Proprio non mi spiego questi dolori ossei ricorrenti cominciati senza nessun apparente motivo.
Cosa pensa in merito e come dovrei comportarmi?
Grazie per la disponibilità!
Ciò che penso è che il gioco del calcio è pericoloso per le ginocchia.
BUONGIORNO DOTTORE, MI CHIAMO ANGELO ED HO 35 ANNI A CAUSA DI UN INCIDENTE STRADALE HO SUBITO LA FRATTURA PLURIFRAMMENTARIA SCOMPOSTA DIALISI DELL’OMERO SX. MI HANNO A SEGUITO DI INTERVENTO UN FISSATORE ESTERNO E LE VOLEVO CHIEDERE IN GENERE PER UNA PERSONA DELLA MIA ETÀ QUALI SIANO I TEMPI DI GUARIGIONE PER RIMUOVERE IL FISSATO RE E DATO CHE SONO UNO SPORTIVO MANIACALE SE POTRÒ TORNARE AD ALLENARMI COME PRIMA. GRAZIE
I tempi di guarigione sono simili ad ogni età tranne che nei bambini dove sono assolutamente inferiori. Nelle fratture non articolari in genere, una volta saldato l’osso si torna come prima.
Gentilissimo dott. Fanzone, mi sono procurato una frattura scomposta obliqua del V metatarsale giocando a calcetto. Raggiunti i 34 anni è probabilmente giunto il momento di darsi a sport più sani… Per il momento mi sono fatto fare una steccatura gessata in attesa del controllo rx a 10 giorni per valutare se l’intervento chirurgico sia inevitabile. I pareri sono però già contrastanti tra chi non ha dubbi che senza intervento non potrò mai guarire bene con rischio di problemi peggiori con l’avanzare dell’età e chi si dimostra invece più ottimista. Leggendo tra i commenti che lei potrebbe addirittura arrivare a sconsigliare il gesso vorrei chiederle se tale raccomandazione può ritenersi valida anche nel caso di fratture scomposte e qual è il suo punto di vista in merito alla terapia chirurgica per questo tipo di infortuni. Grazie
Quell’osso è un osso “lungo” si può rompere alla base, alla testa ed in mezzo e le cose cambiano un pochetto. Considero raramente necessario un intervento chirurgico (lo sanno i miei pazienti) però decidere da qui, da casa mia, sarebbe scorretto. Spero comprenderà.
Comprendo perfettamente e mi azzardo a proporle le due lastre che mi hanno fatto la notte dell’infortunio ai link di seguito. Sembrerebbe che la frattura sia abbastanza in mezzo… Mi hanno colpito proprio nel punto giusto evidentemente :/ Lei cosa ne pensa?
http://i.imgur.com/sv3hbTP.jpg
http://i.imgur.com/OPPDFKI.jpg
Un filo ci starebbe.
Buonasera,
come altri utenti/pazienti in questa pagina che hanno avuto il mio stesso problema, il 1° Settembre ho subito una frattura composta spiroide del V metacarso del piede destro, diagnosticata lo stesso giorno al PS. Referto: ingessatura leggera a stivaletto per i primi 10 giorni e poi nuovi raggi con gesso e successiva visita di controllo.
Il 10° Settembre ho di nuovo fatto i raggi, i quali hanno confermato che la rottura non fosse scomposta, inoltre, il medico mi ha prescritto l’Eparina da fare tutti i giorni. La nuova visita è stata fissata per il 30 Settembre.
Dal 10 Settembre non ho mai fatto una iniezione di Eparina, tenendo sempre il piede in alto (fin dall’inizio) e spesso accompagnato da movimenti e senza mai caricarlo; spero di non incorrere in problemi di circolazione, ma le chiedo: può l’assenza di Eparina influire sui tempi di guarigione? Cerco di seguire una dieta ricca di vegetali,, verdure e alimenti ricchi di calcio e vitamina D…
Inoltre, in data 19 Settembre, ho accidentalmente caricato il piede ingessato a seguito di una perdita di equilibrio. Ho sentito male e il mignolo non ha più la stessa sensibilità che aveva prima. Probabile sia necessario effettuare una RX prima del 30 Settembre per verificare che non si sia scomposta o “riaperta” la frattura?
Grazie anticipatamente per la sua attenzione e le mie domande.
L'”eparina” non fatta non ha influenzato i tempi di guarigione. Fare una nuova rx sarebbe l’unico modo per scoprire se la frattura si è spostata ma è molto improbabile che questo sia accaduto.
Grazie per la rapida risposta, non mancando molto dalla data del 30 Settembre, farò a questo punto la radiografia già prefissare in poliambulatorio.
Grazie ancora e buon lavoro!
Buonasera Dr. Fanzone,
come anticipato, la radiografia del 30 Settembre ha riscontrato ancora la frattura, non consolidata. Tuttavia mi è stato tolto il gesso, con la solita prescrizione del carico parziale ed una ulteriore visita di controllo con rx al 21 Ottobre.
Ho iniziato dei cicli di Tecar per “sbloccare” la circolazione e sto effettuando esercizi con il piede “scarico”, senza appoggiarci del peso. Devo dire che i risultati per l’arto sono buoni, non ho particolari dolori e il gonfiore è già quasi del tutto sparito, segno di una buona circolazione.
La mia domanda è sempre la stessa però: non ho mobilità al mignolo dell’arto coinvolto, la sensazione è quella di un dito senza muscolatura, che non si muove al comando e se esercito un po’ di pressione sotto sforzo, non fa alcun movimento, se non nella zona sotto la rottura. Pensa sia dovuto al fatto che la frattura non è ancora consolidata, oppure, ci sono altre complicazioni?
Grazie ancora per la pazienza e buon lavoro.
Credo si tratti di un fatto momentaneo, lo dico anche epr invogliarla comunque a continuare nel processo di ripresa della funzione. Poi se dovesse persistere come disturbo sarà necessario farlo comunque valutare di persona.
Buongiorno.. Le scrivo perchè il 29 Agosto 2015 ho avuto un incidente in macchina, con conseguente frattura scomposta del 3° e del 4° metacarpo destro. Al pronto soccorso quella sera mi hanno steccata provvisoriamente per poi ingessarmi giorno 31. Facendo la visita di controllo una settimana dopo aver messo il gesso, dalle radiografie la frattura del 4° metacarpo risultava accorciata, e quindi la dottoressa di turno era propensa ad operare, perchè sosteneva che mi si sarebbe accorciato il dito. Altri due dottori la presenti però mi hanno sconsigliato l’operazione, e quindi ho lasciato stare. Il 15 Settembre, per caso ho avuto il parere di un quarto medico, che ha visto le mie radiografie tramite e-mail (perchè non è del mio paese), inizialmente era propenso ad operare, perchè sosteneva che con l’accorciarsi del dito avrei potuto avere problemi nel movimento, e quindi non era sicuro che avrei ripreso la funzionalità al 100%, oggi però, 23 Settembre, dopo essersi consultato con un suo collega mi comunica che è troppo tardi per operare. Io fra 5 giorni devo togliere il gesso. Considerando che se muovo il dito medio ho forte dolore. Cosa ne pensa? Cosa mi consiglierebbe di fare? Secondo lei avrò problemi in alcuni movimenti? Opererebbe o no?
Passato già un mese dalla frattura aspetterei di conoscere gli esiti, potrebbero essere comunque buoni e quindi non esserci nessuna indicazione ad ulteriore trattamento.
Buongiorno, mio figlio di 12 anni, cadendo dalla bici quest’estate, ha subito la frattura composta di ulna e radio. Il gesso gli è stato tolto a metà luglio e ci è stato consigliato uno stop di 6 mesi prima di riprendere gli allenamenti di basket. È un tempo congruo o eccessivo? Grazie anticipatamente per la sua risposta.
Minimo. Io li blocco per un anno.
Salve, volevo chiedere un parere medico. Il 22 agosto mi sono fratturata il malleolo peroneale dopo un atterraggio sbagliato con il paracadute. Ho avuto per una settimana il gesso momentaneo, e successivamente il gesso fisso che devo tenere fino al 28 settembre. Faccio sempre le punture di eparina. Volevo sapere in base a cosa il medico decide di togliere il gesso? E cosa succede dopo? Dovrò mettere altro nella caviglia tipo un tutore? Dovrò camminare con stampelle e fare fisioterapia? Per quanto tempo su per giù? Quanto passa per poter camminare normalmente? E un’altra domanda, oggi stavo per cadere e ho appoggiato il piede mettendo del peso, e ho un po’ di dolore, ho paura che possa aver peggiorato la situazione, è possibile?Ho un po’ paura, scusi per le numerose domande ahah Grazie in anticipo, attendo risposta