Una runner in piena forma

Il runner è colui che corre.

Nella corsa entrambi i piedi sono, in una certa fase della falcata, staccati dal suolo. Questo slancio consente di muoversi più velocemente che nella camminata, in cui almeno uno dei due piedi è costantemente appoggiato al suolo. Il prezzo da pagare per la velocità consiste in un maggiore dispendio energetico, nella necessità di una coordinazione precisa dei movimenti di tutto il corpo ed in un maggiore impatto con il suolo che si traduce in un enorme sforzo per muscoli, tendini ed articolazioni.
In gran parte il benessere di un runner dipende non tanto dall’evitare i disturbi o i problemi ma dal come reagisce ad essi. Fermarsi o rallentare al primo dolore è cosa saggia, continuare ad insistere un po’ meno.

La comparsa di un disturbo doloroso durante o dopo la corsa deve necessariamente portare ad una riflessione sul perché questo succede. Provare quindi a diminuire la lunghezza od il tipo di percorso, aumentare la fase di riscaldamento, eseguire esercizi di stretching ….

Quali sono i disturbi più frequenti in chi corre?

  1. Sindrome Femoro Rotulea, detta anche ginocchio del corridore dal runner’s knee anglosassone, Le statistiche riportano che colpisce il 14 % dei podisti. Il dolore compare al ginocchio tipicamente dopo lunghe corse, nel momento di alzarsi dopo essere stati a lungo seduti specie in macchina, in discesa o scendendo le scale.
  2. Tendinite dell’achilleo, il tendine di Achille prende origine dai muscoli del polpaccio e si connette al calcagno. L’eccessiva attività fisica può irritarlo con sviluppo di patologie a carattere infiammatorio definite tendiniti. A volte la sofferenza del tendine di Achille si sviluppa senza dolore per fatti definiti tendinosi.
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    Il dolore nella regione del tendine di Achille impone uno stop della attività fisica.

  3. Tendinite della zampa d’oca, l’inserzione sulla tibia dei muscoli gracile, semitendinoso e sartorio ha una forma che ricorda quella del “piede” dell’oca. Sono muscoli flessori del ginocchio. Sono a rischio di sviluppare questa patologia i runner che percorrono molti chilometri (fondisti) ed i giovanissimi.
  4. Fascite plantare, spesso conosciuta come spina calcaneare, è più propriamente una entesite. Il dolore tipicamente alla pianta del piede prossima al calcagno è più intenso al mattino in occasione dei primi passi dopo essersi alzati dal letto
    A rischio sono i podisti con un arco plantare molto pronunciato o in sovrappeso. La causa principale del disturbo da fascite plantare è da correlare ad una calzatura non fatta per il proprio piede.
  5. Periostite tibiale, è una patologia dolorosa della regione interna della gamba causata da eccessivo stress con microlesioni dei muscoli vicini alla tibia. E’ comune in chi inizia a correre o riprende dopo un lungo stop. Il livello di dolore può anche risultare molto intenso. La calzatura andrebbe controllata.
  6. Sindrome ileo tibiale. La fascia ileo tibiale ricopre il muscolo della coscia nella sua parte esterna, origina dal bacino e si porta giù fino a poco sotto il ginocchio. I disturbi possibili variano dal fastidio, allo scatto in regione dell’anca
  7. Frattura da stress: una frattura si produce quanto un trauma supera la forza di tenuta dell’osso. Nel caso delle fratture da stress piccoli traumi ripetuti hanno superato complessivamente la capacità di tenuta dell’osso. Con l’avvento della RNM le fratture da stress vengono diagnosticate prima che possano determinare una vera e propria interruzione ossea.
  8. Lombalgia, mal di schiena della regione bassa, ogni passo di corsa rappresenta un impegno per la cononna vertebrale. Il mal di schiena colpisce i podisti non regolari, chi inizia e chi non ha una buona qualità della falcata. La corsa non è una attività fisica semplice o facile o per tutti. Se non associata ad una ginnastica di potenziamento muscolare globale rischia di essere dannosa.

La corsa è uno sport ottimale per chi ha mal di schiena?

Un buon esercizio fisico aiuta a prevenire il mal di schiena ed evitare le ricadute dopo un episodio acuto.  Non tutti gli sport sono idonei a garantire una buona struttura muscolare ed a prevenire il mal di schiena. La corsa non viene indicata come la migliore attività per chi soffre di mal di schiena. Chi corre però dovrà rispettare le regole per non incorrere in un episodio di dolore lombare. Bisognerà ricordare sempre di essere cauti e graduali nell’allenamento, fare sempre un buon riscaldamento e stretching prima e dopo la corsa ed usare attrezzatura adeguata e in buono stato. Correre con le scarpe sbagliate su terreni rigidi e senza finirebbe per provocare guai.

Questo articolo non deve essere interpretato come consulenza medica o parere medico relativamente a fatti o circostanze specifiche. Per quanto riguarda la vostra personale situazione e risposta a domande specifiche siete invitati a consultare un professionista Medico. L’uso delle informazioni reperite su questo sito deve rispettare i termini e le condizioni d’uso.


Dott. Giuseppe Fanzone

Pubblicato il 18 gennaio 2015
Ultimo aggiornamento:  13 dicembre 2017

Di Dr. Giuseppe Fanzone

Mi chiamo Giuseppe Fanzone. Nato a Mazzarino nel 1967, al termine di una carriera scolastica irreprensibile, mi sono laureato in Medicina e Chirurgia, magna cum laude, nel luglio del 1991, all’Università di Catania. Iniziata prestissimo l’attività lavorativa, sono riuscito comunque a conciliarla con la vita familiare arricchita dalla nascita di tre splendidi figli. Ho ottenuto il titolo di specialista in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università Campus Biomedico di Roma. Sono iscritto all’Ordine dei Medici della provincia di Caltanissetta. Sono diventato un Ortopedico “On Line” quasi per caso ma, questa condizione, ha finito per piacermi! Attualmente lavoro come Medico Ortopedico nella UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’ Ospedale Umberto I di Enna dopo avere lavorato nell'altro ospedale della ASP di Enna Il Michele Chiello di Piazza Armerina.

6 pensiero su “I disturbi più frequenti in chi corre?”
  1. Dottore buongiorno, un consiglio da parte sua.
    Sono un runner età 44 anni per171/71kg.
    Mi è stata diagnostica da risonanza magnetica
    Frattura diasifa perimetrale femore sx
    ( non recente), il dottore mi sta facendo fare una
    Terapia disosfonal 100mg punture
    A scalare per quattro mesi,
    Più magnetoterapia biostim
    Riposo assoluto da tutte le attività sportive.
    Di punture ne ho ho fatte otto, e ho iniziato magnetoterapia
    Le chiedevo e’ normale che la gamba sia sempre
    ” intorpidita/insonnolita”, prima dell’inizio punture
    Era sempre stanca ( mancanza di forza quando correvo)
    Mi scusi del messaggio un po lungo lungo,
    Grazie buona pasqua marco

  2. grazie per la risposta,alla fine della terapia dovro’fare una tac al femore,poi visita di controllo.
    chiedevo solo un suo parere in riguardo sintomi sopra elencati.
    la magnetoterapia ha controindicazioni (sviluppo di tumori o altro)su di me, e su chi mi dorme vicino,mia moglie, la terapia la pratica di notte.
    di nuovo grazie ,se vorra’ rispondere,
    buona serata marco

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