L’ artrosi del ginocchio è la forma più invalidante e conosciuta di artrosi.
Come tale è una malattia cronica degenerativa, attualmente senza possibilità di guarigione. L’ artrosi, in generale, è sicuramente correlata all’invecchiamento ma non ne è direttamente causata. Ciò vorrà dire che in un futuro, che speriamo prossimo, potrà essere trattata fino alla guarigione.
Compare in genere oltre i 40 anni di età e colpisce maggiormente le donne.
Segni e sintomi dell’artrosi di ginocchio (solo i più comuni):
- Dolore
- Rigidità del movimento (al mattino ed alla sera
- Diminuzione dell’arco di movimento (ROM = Range of Motion)
- Perdita di forza e volume dei muscoli dell’arto inferiore
- Scrosci articolari
- Gonfiore, versamento, cisti di Baker
- Deformazione e variazione dell’aspetto estetico
- Deviazione dell’asse della gamba (gambe storte)
I fattori che condizionano la comparsa del dolore e del deficit funzionale articolare nell’artrosi di ginocchio sono poco conosciuti.
Cause di artrosi
Tradizionalmente la gonartrosi viene considerata come l’ineluttabile conseguenza del passare del tempo e dell’invecchiamento. In realtà alcune persone, anche oltre i 90, anni non ne soffrono per niente. Nelle articolazioni affette da osteoartrosi tratto comune è la perdita di spessore, elasticità e qualità della cartilagine articolare.
L’artrosi, presente a se stante e diffusa a quasi tutte le articolazioni viene definita primaria
Se trae origine da eventi traumatici viene definita secondaria.
Le cause principali di Artrosi secondaria di ginocchio:
• rottura meniscale
• interventi al menisco (artroscopia)
• fratture (tibia, femore e rotula)
• malattie infiammatorie (compresa l’ artrite reumatoide, la gotta e la psoriasi)
• deformità anatomiche (ginocchio varo / valgo)
• instabilità da rotture legamentose (crociato anteriore, posteriore e collaterali)
• Obesità
Diagnosi dell’artrosi di ginocchio:
la presentazione clinica ed i segni dell’artrosi di ginocchio, sono sufficientemente tipici per consentire una diagnosi, che verrà confermata da una semplice radiografia. La Risonanza Nucleare Magnetica in genere non aggiunge altro che una inutile spesa.
Il referto radiografico di un ginocchio affetto da osteortrosi includerà nella descrizione :
- Riduzione dello spazio articolare
- Formazione di osteofiti marginali
- Sclerosi dell’osso subcondrale
- Formazione di cisti subcondrali
- Necrosi ossea sub condrale
Terapia della artrosi di ginocchio:
Non esiste una “cura” per l’artrosi, intendendo per cura la scomparsa della malattia. Esistono solamente trattamenti che possono diminuire il dolore, impedire la cronicizzazione del dolore e contribuire al mantenimento di una buona funzionalità del ginocchio. Comunque sempre e solamente per un periodo di tempo limitato.
Esistono trattamenti proposti per mantenere una buona salute della cartilagine, spesso utilizzati e con ottimi risultati i prodotti naturali a base di estratti vegetali. Un articolo sull’argomento fitogalenica e prodotti naturali nel trattamento dell’artrosi
Terapia fisica e farmacologica dell’artrosi di ginocchio:
- Antinfiammatori
- Infiltrazioni intrarticolari (cortisone, acido ialuronico…)
- Calo del peso corporeo (dimostrato che il 10% in meno di peso riduce il dolore e la disabilità in artrosi di ginocchio)
- Attività fisica leggera di tipo aerobico
- Fisioterapia
- Kinesiterapia
- Bastone o stampelle
Terapia chirurgica:
- Protesi totale o mono compartimentale di ginocchio
- Osteotomie devarizzanti o devalgizzanti
- Debridement artroscopico (pulizia artroscopica del ginocchio)
Il trattamento della artrosi di ginocchio è legato alla presentazione del singolo caso. Non esiste uniformità di indicazione, anche a livello internazionale, riguardo al momento giusto per intervenire chirurgicamente con una protesi. Un atteggiamento diffuso anche tra gli specialisti, tende a procrastinare, ciecamente, l’intervento protesico. Questo avviene perché le prime protesi funzionavano male e per poco tempo. Il miglioramento delle tecniche metallurgiche, del disegno protesico e della tecnica operatoria ha fatto si che una protesi di ginocchio impiantata oggi possa garantire diversi decenni di funzionamento. Per tale ragione una protesi di ginocchio andrà impiantata quando la qualità di vita comincia a decrescere e non dopo dieci o quindici anni di sofferenza.
Per tale ragione consiglio di eseguire una valutazione con un chirurgo ortopedico anche nelle fasi iniziali di una artrosi di ginocchio in maniera che la patologia possa essere seguita nella sua evoluzione senza il rischio di mancare il trattamento più adeguato.
Questo articolo non deve essere interpretato come consulenza medica o parere medico relativamente a fatti o circostanze specifiche. Per quanto riguarda la vostra personale situazione e risposta a domande specifiche siete invitati a consultare un professionista Medico. L’uso delle informazioni reperite su questo sito deve rispettare i termini e le condizioni d’uso.
Pubblicato il 1 maggio 2012 Ultimo aggiornamento: 21 gennaio 2021
Egregio Dottor Giuseppe Fanzone,
ho 83 anni e soffro di artrosi diffusa, ma il ginocchio sinistro, anche per una meniscosi inoperata, è”!arrivato”, ma facendo delle infiltrazioni di Acido Jaluronico ho migliorato, notevolmente gli spazi intrarticolari, ma il favore di alcuni amici Medici che mi hanno favorito gratuitamente è trminato,quindi mi rivolgo a Lei per essere consigliato su un prodotto di buon peso molecolare ed ad un prezzo accessibile ad un pensionato. Grazie molto per l’aiuto. Cordialità
Tendo a consigliare le infiltrazioni per viscosupplementazione solo se un trattamento protesico è impossibile o per scelta del paziente o per ragioni di salute. L’età di per se stessa non è l’unico fattore da valutare. L’alto peso molecolare sembrerebbe fare durare più a lungo l’effetto lubrificante di questi farmaci e pertanto diminuire il numero di infiltrazioni. Alcuni tipi rendono possibile anche eseguire soltanto 1 o 2 infiltrazioni in un anno, pertanto il costo diluito risulta poi addirittura inferiore a quello dei prodotti a basso peso.
Riguardo ai nomi commerciali si affidi tranquillamente a chi poi la dovrà curare.
Diffusi segni di artrosi compartimentale.
Esiti di pregressa osteosintesi di rotula.
Condopatia femori rotulea discreto grado.
Rotula in iper pressione esterna.
Discreta falda versamento articolare nel comparto anteriore.
Regolare continuità dei legamenti crociati,collaterali, del legamento rotuleo e del tendine quadricipitale.
Ipertrofia della sinovia del pivot centrale.
Segni di meniscosi bilaterale.
Evidenti segni di frattura intrameniscale.
Non evidenti espansi patologici nel cavo popliteo.
Esame eseguito con sequenze tset1 e ffet2 secondo piani scansione assiali sagittali e coronali.
Qualcuno può aiutarmi a leggere questo esito di risonanza…per cortesia. Ringrazio anticipatamente.
La traduzione più semplice: ginocchio affetto da artrosi post traumatica. La lesione meniscale potrebbe essere responsabile di buona parte dei disturbi di tipo doloroso. La Risonanza però è una ricostruzione “virtuale”, come dire: “mi accontento di una foto per giudicare una persona”. Le consiglio una visita personale, per fare una buona diagnosi ed approntare la migliore strategia di “cura”. PS: porti all’ortopedico una radiografia, o meglio non la porti, se non la prescrive cambi medico.
Ho 74 anni e, cadendo da fermi in bici, mi sono distirto il ginocchio. Mi sembra con esiti gravi. Sarà necessario un intervento chirurgico e di che natura? Grazie per il parere.
“Manifestazioni artrosi che tricompartimentali, più evidenti a livello femoro-tibiale e femoro-rotuleo, dove si apprezzano circoscritte aree di sofferenza ischemica sub-condrali sul condilo femorale in sede trocleare laterale e sulla contrapposta rotula.
Lesione a “manico di secchio”sul menisco interno con flap lussato in sede intercondilica.
Lesione su base degenerativa sul corpo-corno anteriore della fibrocartilagine meniscale esterna.
Esiti di interessamento traumatico distruttivo del legamento crociato anteriore.
Nella norma il legamento crociato posteriore, i legamenti collaterali e la capsula articolare.
Normale il tendine popliteo, il tendine rotuleo e quadrici pitale.
Sinovite reattiva con quota di versamento nei recessi articolari e distensione reattiva della borsa del gastrocnemio-semimembranoso.
Rotula in asse”
Non leggo di nessuna lesione recente. Operato di cosa?
Salve dottor Fanzone
Mi potrebbe tradurre una RM nucleare? Alterazione di segnale di tipo degenerativo del menisco interno al corno posteriore, con fissurazioni interne.Presenza di falda di versamento nel pivot centrale e nella borsa retrorotulea
Alterazione di segnale significa che l’aspetto del corno posteriore del menisco indica una probabile lesione fratturativa di tipo cronico (generalmente da invecchiamento o usura) in un ginocchio che è leggermente gonfio per la presenza di una quantità di sinovia (il liquido) dentro il ginocchio. Comunque “tradurre” una RM non ha molto senso se non si correla alla clinica. La RM serve solo per conferma di un reperto clinico, di una sintomatologia, di una visita. Senza questo è…inutile, tranne che per il guadagno dello studio radiologico.
Buongiorno, soffro di una forma lieve di gonartrosi ad entrambi le ginocchia. Ho 53 anni e sino a qualche mese fà praticavo regolarmente sport (corsa) settimanalmente. Oggi a causa di questa patologia sto anche attento nel fare le scale. Attualmente, ho modesti disturbi e non faccio alcuna terapia, anche se mesi ho fatto alcune sedute di fisioterapia. Punto di domanda: secondo un suo modesto parere, in questo caso, sono utili le infiltrazioni di acido ialuronico ? Ho avuto in merito da differenti ortopedici giudizi contrastanti. Infatti c’é chi dice che sono praticamente inutili. In tale circostanza cosa mi consiglia ?
Grazie, Luigi
Buongiorno anche a Lei
domanda interessantissima e dai molti risvolti. L’artrosi di ginocchio, allo stato attuale, necessita prima o poi di trattamento chirurgico. Le infiltrazioni non servono a guarire dall’artrosi ma possono essere utili ad alleviare i sintomi ed a rendere nuovamente buona la qualità di vita. Se non riesco a salire le scale dovrò pur fare qualcosa! In tal senso le infiltrazioni possono essere utilizzate. Un farmaco da viscosupplementazione (alta densità) dovrebbe darle dei risultati… Non funzionerà? Potrò sempre fare altro!
Ricordo sempre che via internet posso solo dare spunti di riflessione e non prescrizioni mediche.
Buongiorno dottore mi hanno diagnosticato atrosi ai ginocchi e menisco destro rotto come sarà la procedura ci saranno da mettere protesi grazie mille
Molto probabilmente.
Buongiorno,
avrei bisogno di un suo consulto riguardo l’esito della risonanza che ho fatto ad entrambe le ginocchia.
In sede subcondrale posteriore paramediana interna dell’emipiatto tibiale mediale si documenta la presenza di area di alterato segnale similosteocondritica,edematosa,di circa 14mm.
Menisco mediale ridotto di spessore,sublussato,a struttura disomogenea per la presenza di lesioni a decorso obliquo al corno posteriore.
Menisco laterale ridotto di spessore,con note di degenerazione mixoide al corno anteriore e posteriore.
Nella norma i legamenti crociato anteriore ,posteriore e collaterali.
Ispessita qualche lacinia sinoviale del cuscinetto adiposo di goffa.
Nella norma il tendine quadricipite.
Entesopatia calcifica all’inserzione distale del tendine rotulea.
Discreta riduzione di spessore della cartilagine articolare femoro-tibiale mediale,con segni di condromalacia di grado3.
Nei limiti lo spessore della cartilagine articolare femoro-tibiale laterale.
Rotula normocentrata, con segni di iperpressione mediale.
Nei limiti lo spessore della cartilagine articolare femoro-rotulea.
Minimo versamento intrarticolare.
Borsite dei tendini popliteo e della zampa d’oca.
Presenza di piccola cisti di baker posteriore,comunicante.
Questo l’esito del sn.
Quello del dx quasi uguale a differenza:
Menischi mediale e laterale nei limiti per spessore.
Accenno alla latrerò deviazione della rotula,senza segni di iperpressione.
Discreto versamento intrarticolare.
Borsite del tendine popliteo,con associato ganglio cistico extrarticolare di circa 2.5cm.
Questo e il quanto.Mi sembra piu’ che sufficiente!
Io ho 42 anni ed ho sofferto fin da piccolo di tendinite e ho lavorato a dismisura ore e straore e spesso con carichi ecessivi di peso.
Ora sono seguito da un kinesiologo specialista della medicina dello sport per una cura per riequilibrare il metabolismo sotto tono.
Le diagnosi degli ortopedici non sono confortanti ma spesso non chiare.Dicono di verificare meglio in artroscopia.
Avrei cortesemente piacere di un suo parere in merito per avere un quadro più completo della mia situazione ovviamente con quello che le ho messo a disposizione.
Quello che più mi preoccupa e la mia futura qualità di vita in funzione della mia età e il mio lavoro che non e’ d’ufficio ma bensi, tecnico montatore di macchine utensili sempre in movimento,posizioni scomode,sforzi etc.
La ringrazio
Barry
Il quadro che emerge dal referto non è per niente incoraggiante. Se le è stata proposta una artroscopia questo sarà senza dubbio perchè c’è discrepanza tra quadro della RNM e la sua condizione clinica. In effetti la artroscopia è anche un esame “diagnostico”, in tal senso potrebbe avere un valore.
Buongiorno mi chiamo Gina e ho 22 di 3 messi mi fa male il ginocchio sin soffro di gono-artrosi ad interessamento patellaterale con iniziale coinvolgimento delle strutture carltilaginee di piatti tibiali e femorali.Si apprezza qualche cisti osteo-cartilaginea.modico versamento articolare.Sostanziale regolarità dei fasci tendinei principali con edema e lieve disomogeneità del T.crocoato posteriore.Appaiono nei limitidella norma le strutture meniscali esaminate.Questo e l’esame TC GINOCCHIO SIN.Mi hanno consigliato delle pilole Ialos con acido ialuronico per tre messi ma nessun effeto…alla risonanza magnetica i stessi resultati che dovrrei fare??grazie
Le consiglio di eseguire un intervento di artroscopia. Questo intervento può essere usato anche in forma diagnostica. Serve anche a vedere dentro l’articolazione del ginocchio e precisare la diagnosi, inoltre nel corso della stessa seduta potranno essere trattate alcune delle lesioni descritte nella sua domanda.
ho 59 anni, da circa e forse più di 10 anni soffro di una grave forma di artosi degenerativa ad entrambe le ginocchia. Nessun ortopedico da me contattato, vedendo le varie rmn effettuate ha ritenuto opportuno mettere protesi dicendo che si trattava di un caso grave e complesso. Solo il dottor Maggi, di Trieste, malgrado trovasse anche lui il caso abbastanza grave, ha voluto fare un’ artroscopia bilaterale di indagine. Sperando di poter trovare con questa esplorazione una soluzione. Con l’artoscopia mi fatto una sorta di pulizia internaRisitemando come poteva i menischi, togliendo una cisti alla sinovia ecc… Dopo questo intervento ,però, ha detto ai miei familiari che comunque restava il fatto che le protesi non si potevano mettere. Per questa cosa mi è anche stata riconosciuta all’epoca una invalidità superiore al 75% a parere della commissione non rivedibile. Ora la mia situazione negli ultimi mesi e molto peggiorata. Ho eseguito una rmn e la risposta , oltre la degenerazione già esistente una mancanza totale di catilagine e mancanza totale di menischi e quindi una maggiore erosione delle ossa che si toccano. Riesco a camminare solo con le stampelle o strisciano i pidi, perchè non riesco più a piegare le ginocchi e per fare qualche scalino devo dar forza alla muscolatura. I dolori sono diventati insopportabili, ma a causa di una epatite B e D che mi accompagna da anni, non posso prendere alcun tipo di antiinfiammatori. Ora, ho sentito parlare di protesi esterne, esistono? sono efficaci? La prego, mi risponda al più presto!!!! Intanto ho prenotato un’altra risonanza bilaterale per vedere cosa ancora è potuto accadere . Io ormai vivo un dolore continuo e non rieso più nemmeno a fare tutte le faccende di casa. Ho dimenticato di dirle che 20 anni fa mi anno riscontrato anche degenerazione all’osso tibiale e femorale bilaterale. Vorrei sapere se queste protesi esterne , se esitono, possono aiutarmi. La ringarzio!
Appare evidente da ciò che scrive la gravità della situazione. Do per certa la sua non operabilità, anche se non ne conosco i motivi, ma allora diventa necessaria una terapia del dolore efficace. Non tutti i farmaci per combattere il dolore sono antinfiammatori, anzi i più efficaci non lo sono proprio e possono essere usati con molta tranquillità anche da chi soffre di problemi al fegato.
Se la inoperabilità è legata ad altre patologie risolvibili la inviterei a risolverle. Una delle causa più frequenti di “inoperabilità” è la obesità ma è dimostrato che il calo di peso fa passare il dolore pur non guarendo dall’artrosi.
Riguardo all’esistenza di “protesi esterne” sarei curioso di sapere anche io da chi ne ha parlato con lei a cosa si riferisce.
di queste protesi o tutori esterni mi ha parlato un mio nipote che spesso è in america, ma questo non ha importanza. Volevo dirle che ho usato molti tipi di antidolorifici, ma appena arrivo dalla camera alla cucina ecco che dolore ritorna e anche quando mi alzo dal letto trovo difficoltà a camminare anche perche mi si è molto ridotta la sensibilità specialmente al piede destro. lo stesso problema di degenerazione mi è stato riscontrato anche ai polsi e alla schiena accompagnata da un’ernia discale l5-s1. Non credo di essere obesa. il mio peso oscilla tra i 59 -60kg. Volevo dirle anche che circa 20 anni fà hanno” sperimentato” su di me l’interferone che poi ho saputo essere efficace solo per l’epatite di tipo C che io non ho mai avuto. Ho fatto per 1 anno 6.000.000 di unità a giorni alterni per un anno sempre con febbre altissima. Può essere questa una motivo per quello chi mi stà capitando oggi? La ringrazio per la sua gentilezza e se mi permette le invierei la risposta della prossima rmn che effettuerò il 24/9 prossimo.
Salve dott Fanzone….. ho 30 anni e 5 anni fa ebbi, giocando a calcio, un trauma lussativo di ginocchio, con subtotale perdita dei capi articolari e lesione (piu o meno totale) di diverse strutture legamentose del ginocchio…..salvi i menischi invece….non mi sono operato subito per vari motivi, compresi motivi lavorativi di precariato….ma dato che i doloretti e i fastidi sono aumentati (il cassetto antero-posteriore nell’ultimo anno si è fatto piu evidente complice l’abbandono del rinforzo muscolare che facevo costantemente in palestra) mi dovrò operare entro la fine di quest’anno…..
sarò sottoposto alla ricostruzione di LCA, LCP e forse PAPE con tendini da donatore….mi impressionano un po’ i discorsi che si fanno sul’artrosi secondaria….ho avuto vari consulti ortopedici e c’è chi mi disse che lasciando un ginocchio cosi instabile avrei rischiato artrosi precoce, ma c’è anche chi mi ha detto che, operato o non operato, un ginocchio che ha avuto un grave trauma in gioventù, “si farà sentire” comunque piu in là con gli anni….e anche un intervento chirurgico, quanto piu complesso è, (per dirla alla romana, quanto piu si va a “smucinare” nel ginocchio), presenta sempre un “costo biologico” che si pagherà col tempo…..qual è la verità??
all’ultima risonanza fatta, pochi mesi fa, dopo 5 anni dal trauma, apparivano ancora sani e in buono stato i menischi e le cartilagini del comparto femorotibiale, era solo visibile una leggera condropatia di 1° grado della femoro rotulea, e questo mi è stato detto che è un buon segno di resistenza cartilaginea genetica perche magari con una lassità cosi evidente un altro ginocchio avrebbe dopo pochi anni gia dato segni piu degenerativi…. in effetti nessun membro della mia famiglia, anche i piu anziani come i miei nonni quasi 90enni, ha mai sofferto di gonartrosi……e mi spiacerebbe essere il primo “gonartrosico” della famiglia….
insomma, caro dott Giuseppe, so bene che nè io nè LEi abbiamo la palla di vetro, ma in tutta franchezza e secondo la Sua esperienza ortopedica, chi subisce un “trauma sportivo” da giovane sarà sicuramente condannato all’artrosi e alla protesi da anziano? non ho nessuna speranza di arrivare a 80 anni a fare la spesa con le mie gambe (sperando ovviamente di arrivarci a 80 anni ahahah)come ancora fanno i miei splendidi nonni?
Scusandomi x il disturboe ringraziandoLa anticipatamnte se mi vorrà rispondere, LE auguro buona estate e buone ferie…
Credo che lei abbia detto gia le cose importanti:
“doloretti e i fastidi sono aumentati complice l’abbandono del rinforzo muscolare che facevo costantemente in palestra”
“un ginocchio che ha avuto un grave trauma in gioventù, “si farà sentire” comunque piu in là con gli anni”.
Il potenziamento e mantenimento del tono muscolare è il principale “stabilizzatore” del ginocchio peraltro necessario anche dopo un intervento come quello che lei prospetta. L’artrosi post traumatica è ritenuta in genere molto probabile. Ma se la sua genetica è favorevole…
Buon Giorno,
Mi chiamo Marco e’ ho un problema al ginocchio dx . Nella parte posteriore ho una ciste di Baker di 6 cm x 4cm , e il ginocchio e’ gonfio di liquido sinoviale . Dai risultati della risonanza magnetica la cartilagine e’ a posto , pero’ mi dicono di intervenire in atrscopia per fare la pulizia del ginocchio e poi in seconda battuta togliere la ciste . Premetto che vivo all’ estero in Thailandia quindi mi rivolgo a Lei per capire se la procedura che mi dicono e’ giusta , perche’ secondo me togliendo la ciste dovrebbe bastare, senza fare la pulizia , quindi un intervento in piu’. I dottori mi hanno detto che la ciste potrebbe essere causata da un problema del ginocchio , ma che problema posso avere quando non ho mai sentito nessun dolore , nemmeno adesso ?
Nel frattempo prendo il deltacortene 10 milligrammi al giorno per tenere bassa l’ infiammazione , ma noto che a cicli di una settimana si gonfia , poi scompare poi torna il gonfiore ,e quando il gonfiore raggiunge i massimi livelli mi si gonfia un po’ anche il ginocchio sx .
Grazie
Marco
La cisti di Baker è una conseguenza non infrequente di moltissime patologie infiammatorie a carico della articolazione del ginocchio. E’ causata da una eccessiva produzione di liquido, dentro l’articolazione del ginocchio, che si espande posterioremente. Viene trattata direttamente solo quando è causa diretta di dolore articolare ma più spesso bisogna trattare la causa articolare di dolore e la “cisti” si riassorbe spontaneamente.
Buongiorno, mi chiamo Salvo ed ho 49 anni. Circa 25 anni fa sono stato operato per sindrome rotulea da malallineamento con tendenza a sublussazione della rotula a causa di un trauma. Da qualche anno soffro di dolore quasi continuo allo stesso ginocchio con notevoli scrosci articolari. Da una risonanza magnetica è risultato: Diffuse alterazioni osteoartrosiche a livello femoro-tibio rotuleo. Fenomeni meniscosici a carico di entrambi i menischi, in particolare il mediale. Area di sofferenza ischemica subcondrale con iniziale osteocondrite a carico del condilo femorale esterno. Sinovite reattiva al pivot centrale e nello sfondato sottoquadricipitale.
Gentilissimo dottore, secondo la Sua esperienza ortopedica, chi a seguito di un intervento post “trauma ” da giovane si trova nelle mie condizioni sarà sicuramente condannato in un prossimo futuro alla protesi del ginocchio?
Scusandomi per il disturbo e ringraziandoLa anticipatamente colgo l’occasione per porgerLe distinti saluti
Definire una protesi di ginocchio una “condanna” mi sembra esagerato ed ingiustificato. Certamente nessuno di noi desidera un intervento chirurgico, ma se questo interviene a risolvere un problema…
salve! ho fatto sia le radiografie alle ginocchia sia la R.M.N . ecco le risposte (in breve). ESAME RADIOGRAFICO: 1. considerevole osteopenia–2. riduzione degli spessori delle rime articolari con osteofiti marginale dei capi ossei, il reperto è più evidente in corrispondenza dei compartimenti femoro-tibiali mediali (grado 3 se. Kellgren&lawrence con tendenza alla valgizzazione delle ginocchia.—-3. in entrambi le eminentiae intercondiloidee sono riconoscibili delle formazioni gangliari——4. opacità nubecolari si proiettano in presunta sede meniscale, principalmente nei compartimenti articolari femoro-tibiali esterni. R.M.N. : 1. nelle ginocchia: 1. corpi liberi di aspetto osteocondramatoso, prevalentemente nel recesso capsulare interno a dx. ed in quello soprarotuleo a sin.—-2. grossolani geodi: in sede subcondrale del condilo tibiale interno a dx., sottocorticale del condilo femorale di sin. —- 3. meniscopatia degenerativa in prevalenza del residuo meniscale interno di sin.—–4. condropatia articolare di grado 3a sec. Noyes…….A SINISTRA: plica sinoviale mediopatellare 2-riduzione del versamento articolare(che fortuna!). Non più presente la voluminosa formazione cistica polilobata(bella scoperta…mi è stata tolta in artroscopia) A DESTRA: 1. un processo degenerativo alquanto avanzato interessa il residuo meniscale mediale, con frammentazione del corpo e del corno posteriore, ed il menisco laterale con numerose fassurazioni orizzontali nel suo contesto. —–2. nel compartimento articolare femoro-tibiale interno, nel versante tibiale, la cartilagine di incrostazione è alquanto assottigliata; sostanzialmente scomparsa nel tratto posteomediale dello spigolo del condilo tibiale mediale, dove si apprezzano alcune formazioni similcistiche circondata da sottile alone di edema midollare:. —-3. ostofitosi marginale dei capi articolari.. Il radiologo e il dottore che hanno questi esami sono del parere che io debba effetturare una densitometria ossea, anche perchè delle ginocchia ne parlo di più, perchè mi serno per camminare ,ma questi problemi enche credo con meno gravità sono diffusi a parecchie articolazioni. mi perdoni per il tanto disturbo, ma se trova un poco di tempo, può rispondermi circa il suo parere. saluti Annamaria 59 anni
Salve dottore, mia madre ha 82 anni e da un mesetto soffre di dolore al ginocchio dx, dolore che per lei è invalidante da camminare appena con il bastone. La risposta dei raggi è: L’esame delle ginocchia, eseguito con paziente in ortostatismo, documenta artropatia degenerativa femoro-tibiale specie al compartimento interno di dx, e femoro-rotulea bilateralmente; a quest’ultimo livello concomitano alterazioni osteocondrosiche delle superfici articolari rotulee. Presenza di calcificazioni delle fibrocartilagini meniscali bilateralmente maggiori al compartimento esterno dx. Lieve accentuazione del fisiologico valgismo femori-tibiale del ginocchio dx. Come terapia ha preso per venti giorni antinfiammatori tipo nimesulide senza aver nessun risultato, ora il dottore mercoledì gli ha fatto un’infiltrazione di cortisone. Il giorno dopo stava un po’ meglio, oggi sabato stà come prima di fare l’infiltrazione. Ora non so che fare se continuare con il cortisone o qualcos’altro. La prego Dottore mi dia una risposta. Ah dimenticavo mia madre non vuole operarsi, anche perché ha avuto interventi allo stomaco e all’intestino per tumore, quindi ora è terrorizzata alla parola operazione. Grazie
Mi pare corretto un approccio con infiltrazioni all’interno dell’articolazione. Oltre che il cortisone sarà possibile senza dubbio una infiltrazione con prodotti a base di acido ialuronico. Pur non essendo un toccasana possono comunque resitutire un discreto benessere anche se solo momentaneo.
Caro collega,
ho 46 anni e mi è stata diagnosticata una condropatia rotulea dal mese di dicembre 2011, quando una sintomatologia ingravescente non permetteva di scendere scale, stare seduta e dormire senza dolore al ginocchio sinistro. Ho effettuato dapprima delle sedute posturologiche che mi ahnno peggiorato i sintomi (Rolfing e Meziere) e poi un fkt per rafforzare il quadricipite, il VL e stretching degli ischio-crurali e del VM. Questo non ha attenuato la sintomatlogia. Effettuo così un’infiltrazione di Synvisc e dopo 7 giorni ho dolore, febbre, tumefazione. Al momento sto assumendo antinfiammatori, mi chiedevo se reazioni di questo tipo all’acido jaluronico sono frequenti. Infiammazione della sinoviale? Cosa mi consigli di fare per il futuro? E’ possibile che la sintomatologia comunque non sia diminuita dopo l’infiltrazione?
Egregio Dottore, ho letto con interesse l’articolo sulla gonartrosi: io ne sono affetto al ginocchio sx per esiti di meniscectomia parziale del menisco est. (30 anni fa). Ora, 54enne, da 2 mesi, senza traumi intercorsi peraltro, dopo una fase acuta, soffro di dolori che mi limitano anche nel semlice camminare, sono Medico ostetrico e le risparmio di raccontaeLe cosa comporta l’handicap in questione. Il ginocchio si è varizzato e flesso, non lo posso piegare né estendere completamente, i muscoli si stanno ipotrofizzando, etc… Degli Specialisti interpellati chi propone la protesi (tot. o monocompart.le) chi sconsiglia vivamente perchè ritenuto troppo giovane e l’interv. impegnativo (+ ev.li esiti del polietilene) . Il Suo consiglio? Grazie.
La sua domanda è interessantissima, pone un quesito fondamentale e risponderle non è facile. La sua articolazione le ha distrutto la qualità di vita (QoL)? Una protesi le potrà ridare la capacità di ritornare a vivere come prima? Che senso avrebbe aspettare altri dieci o venti anni per ricominciare a stare bene?
Le attuali protesi totali funzionano bene e durano a lungo e sicuramente danno risultati migliori rispetto alle monocompartimentali.
ho 42 anni mentre sto pulendo la scala e non ho visto che ce ancora 3 gradine e mi sono pogiato male la gamba dopo 10 giorni mi sento propio un gran male nel ginocchio. ho fatto la risonanza e i reperti dice : manifestazioni di gonartrosi con piccoli osteofiti marginali a carico del piatto tibiale, dei condili femorali ed in sede femoro- rotulea. lo apazio articolare mediale e lievemente ridotto in ampiezza. il menisco interno e parzialmente sublussato all’esterno e presenta alterazioni dell’intensita di segnale su base degenerativa, piu marcate a livello del corno posteriore. si associano inoltre a carico dell’osso subcondrale del piatto tibiale interno tenui e sfumati segni di edema ed un geode subcondrale in sede posteriore. la valutazione del strutture ligamentose del pivot centralee dei complessi collaterali non ha evidenziato alterazioni di calibro, decorso e segnale a significato patologico. lievi note di tenosinovite dei tendini della zampa d’oca. regolare il tendine rotuleo e quadricipite. modesta quota di versamento articolare. che intervento deve fare per guarire . la prego dottore mi da una risposta voglio lavorare ho due figli piccoli
E’ molto probabile che la lesione del menisco necessiti di un trattamento chirurgico. Ma la Risonanza non è stata prescritta da un Ortopedico? Questi cosa ne pensa?
buongiorno dott fanzone. mia madre 89enne ha dolori alle ginocchie, le infiltazioni sono pericolose per lei?
Con acido ialuronico no. Il cortisone potrebbe determinare un rialzo di pressione o di glicemia.
salve sono massimo volevo chiedere un paio di cose nel 2008 stavo scendehdo da una scala in cemento ho appoggiato il piede destro su un sasso mi sono scavigliato appoggiando il piede sinistro con gamba tesa mi ha ceduto il ginocchio completamente e mi sono fatto male anche al ginocchio destro esito del trauma facendo radiografie mi è stato diagnosticato ginocchio dx e sx :si vede una irregolarita al polo distale della patella compatibile con una sospetta frattura da trappo del leg. patellare, da li mi anno steccato il ginocchio sx per 10 giorni da li in poi mi anno fatto infiltrazioni alle ginocchie fiseoterapia in continuo fatto anche onde durto , nel giorno 23.09 2009 ho fatto risonanza magnetica ginocchio dx lesito: lacerazione del retinacolo laterale con rottura parziale a livello dell inserzione al margine infero-laterale patella,contropatia patellare moderata esiti da contusione delle parti molli superficiamente rispetto della bandelletta ileotibiale. fatto fiseoterapia in continuo .nel 14.12.2010 mi anno fatto artroscopia e debridement anteriore ginocchio dx si descrive una cartilagine tibiale con contropatia grado 1 al femore 1 menisco intatto e stabile legamenti crociati intatti. plica sinoviale che viene resecata ,al compartimento laterale cartilagine tibiale con contropatia grado I-II al femore grado I menisco intatto fatto poi fiseo terapia e palestra.il giorno 10.10.2012 stavo scendendo ancore le scale mi ha ceduto il ginocchio sx rm severo quadro di tendinosi del rotulo al suo III medio prossimale con associata parziale interruzione delle fibre al suo III prossimale .fatto fiseoterapia e analgesia nel giorno . nel giorno 09.01.2012 rm ginocchio dx alterazione cicatriziale del corpo di hoffa , segni per una tendinosi d inserzione del tendine rotuleo sul polo inferiore della rotula ,alterazione focale della cartilaggine retro-rotulea senza sofferenza ossea o difetto contrale . ad oggi ho un male pazzesco alle ginocchie sx dx mi e venuta anche la scogliosi per via che cammino male e problemi anche alle anche secondo lei e da operare le ginocchie grazie mille
Il quadro clinico da lei descritto è piuttosto complesso e francamente anche un po confuso. La sua domanda è se si deve operare, ma a me pare che le manchi la diagnosi. Intendo dire che la sintomatologia così persistente, (diversi anni anche se con due distinti traumi), sembrerebbe non legata solo alla lesione del rotuleo ma forse anche alla sofferenza della cartilagine, o del legamento alare. Ma, le rotule sono centrate? Il ginocchio è varo o valgo? Tutto questo per ribadire ancora una volta, in questo caso a lei, che non si può prescindere dalla corretteza della diagnosi prima di proporre un trattamento. Se non si trova risposta al primo tentativo si consulta un secondo e magari anche un terzo specialista, ma nessuno specialista potrà fare una diagnosi via internet.
salve sono massimo grazie per la spiegazione laltro giorno ho fatto una visita da un medico legale mi è stata stimata un invalidita per ginocchio del 5 al 7 per cento ,in piu adesso mi faceva male al gomito una tendinosi in piu mi ha riscontrato sui gomiti una sporiasi ,mio padre a una grande invalidita per questa malattia
Dott. Giuseppe Fanzone,
buona sera, ho fatto 4 infiltrazioni di acido ialuronico al ginocchio sinistro e 4 al ginocchio destro che stava meglio,
del sinistro, invece di avere un miglioramento ho peggiorato anche con il destro. Le infiltrazione l’ho fatto a settembre 2014 dopo quanto tempo mi faranno effetto queste infiltrazioni? Mi potrà dare qualche informazione? la ringrazio anticipatamente.
Antonietta
Dubito che inizieranno a funzionare adesso. Il trattamento infiltrativo non sempre da miglioramento ma se lo da questo avviene in pochi giorni non in tre mesi.
salve sono massimo gli volevo chiedere una cosa ,oltre ai ginocchi , le anche, i femori, mi è venuta la scogliosi perchè cammino male, adesso mi sono venuti due dita della mano dx a scatto ,il braccio dx e il polso non riesco a girarlo come il sx,il braccio dx e piu caldo del sx, e anche il ginocchi dx è piu caldo del sx,nel mese di aprile facendo una visita dal oculista mi è stata riscontrata anche una cheratite agli occhi,e da 2 anni anche mi e venuta un allergia ai farmaci antidolorifici, e mi è uscita anche la psoriasi al collo ,al l inguine e ai gomiti, salve e grazie
Il suo è un elenco lungo di problemi e disturbi. Forse riconducibili tutti alla psoriasi. Ma le confesso che non ho ben capito la sua domanda. La riproponga.
salve sono Massimo,volevo chiedere se per caso visto che mi ero fatto male nel 2008 a tutte e due le ginocchie, e il dott che ero in cura non è mai riuscito a farmi guarire, mi è venuta una tendinosi ai ginocchi in particolare ai tendine rotuleo, mi puo aver fatto venire tutti gli altri mali , visto che camminavo molto male, grazie di nuovo
NOn credo che tutto sia derivato da quello che lei teme.
Salve,mi chiamo Enzo e ho 45 anni da circa due settimane che non riesco a piegare il ginocchio per il dolore che mi provoca nella parte posteriore interna.Vorrei precisare che è un ginocchio che in passato ha avuto qualche distorsione con versamento molto significativa, vorrei sapere cosa sarebbe più efficace tra infiltrazioni di cortisone o acido ialuronico,grazie
Il cortisone, come infiltrazione, è utilizzato, per le capacità antinfiammatorie, la dove risulta necessrio diminuere l’aspetto “infiammatorio” di una lesione (ginocchio calco, gonfio…), l’acido ialuronico invece è in senso generale un “lubrificante”. Anzi l’acido ialuronico se infiltrato in un ginocchio infiammato perde le sue capacità in quanto viene degradato (distrutto) in un tempo brevissimo.
Salve, mi chiamo Giada e scrivo per conto di mio padre.
Da anni lamenta dolori al ginocchio sinistro. Lo scorso anno ha effettuato una risonanza e il medico ha prescritto un ciclo di infiltrazioni, ma la situazione non è cambiata. Il dolore è presente anche dopo pochi minuti di cammino, mentre è assente a riposo.
Mio padre ha 59 anni, è in sovrappeso 1.65 di altezza per 110 kg).
Le trascrivo l’esito della risonanza:
l’indagine mostra sofferenza condropatica femoro-rotulea e femoro-tibiale. Presente tenue versamento endoarticolare. Regolare posizione della rotula nella gola intercondiloidea senza anomale pliche sinoviali.
Nella norma i legamenti rotulei e il tessuto adiposo di Hoffa che appare omogeneo. Nella norma i legamenti mediali, collaterali e laterali. Integro il crociato posteriore. Ispessito e irregolare da lesione perlomeno parziale il crociato anteriore anche se globalmente conservato. Degenerazione meniscale massima interessa il menisco mediale. Inizialmente degenerato il menisco esterno. Non cisti para-articolari. Non lesione dei vasi poplitei. Presenza di piccole focalità cistiche ossee al di sotto delle creste intercondiloidee della tibia.
Secondo il suo parere, cosa sarebbe opportuno fare? Protesi?
Grazie e buon anno.
Come per caso avevo già pronto e pubblicato solo oggi un articolo che riguarda proprio le problematiche del trattamento protesico negli obesi. Riguardo alla domanda che mi fa le rispondo che protesizzare un ginocchio non è una cosa semplice e non è senza rischi. In chi è in sovrappeso l’intervento potrebbe determinare più problemi che benefici. Il tipo di disturbo che mi raffigura (dolore al cammino e non a riposo) mi suggerisce però che potrebbe trattarsi di un dolore da edema della spongiosa, come tale trattabile, in attesa del necessario dimagrimento, con farmaci come per esempio il clodronato o l’acido zoledronico o il neridronato.
Buongiorno
Le scrivo per un problema che è sorto quest’estate riguardante il mio ginocchio dx.
A seguito di 3 mesi intensi di attivita’ aerobica(tutti i giorni circa 40/50 minuti di corsa) che mi hanno portato a perdere circa 8 kg (da 100 kg a 92 circa)di peso mi sono ritrovato con il ginocchio dx(quello che oltrettutto ho sollecitato in assoluto nell’ultima settimana di agosto per mettere sul cavaletto uno scootrer 250..–con tutto il peso corporeo su un arto..)gonfio e dolente.
Recatomi al pronto soccorso mi è stato diagnosticata artrosinovite da sovraccarico funzionale.Mi è stata praticata artrocentesi(30 ml di siero limpido) e contestualmente mi è stata praticata infiltrazione di celestone 1fl e carbocaina 3 ml al 2%.
Altresi’ sono stato sottoposto a rx del ginocchio che non ha rivelato nulla.
Dimesso con indicazione alla terapia di indometacina per 10 giorni,ghiaccio e riposo.
A distanza di 3 mesi circa il problema del fastidio non è passato per cui su prescrizione del medico di base ho eseguito una rmn di cui posto gli esiti:
“Condropatia a livello della troclea femorale mediana senza alterazioni di segnale della spongiosa ossea subcondrale.
Non si osservano alterazione di segnale e morfostrutturali a carico dei menischi,dei legamenti crociati,dei collaterali e del tendine del muscolo popliteo.
Non alterazioni RM del trofismo osseo.Nei limiti i restanti profili condrali femoro-tibiali.Rotula in asse con spessore cartilagineo nei limiti senza alterazione di segnali.Non si osserva versamento intraarticolare.Non si osserva distensione fluida delle borse sinoviali.Non pliche sinoviali di aspetto patologicoi.Non espansi in sede intraarticolare.Nei limiti i tendini quadricipitali e rotuleo,il corpo di hoffa e le strutture del cavo popliteo”
Recatomi a visita di uno specialista ortopedico per capire il da farsi mi ha visitato(in maniera frettolosa) constatando una lieve falda liquida sottorotulea sul ginocchio rimandadomi a visita reumatologica.Sostiene che la condropatia non è causa del mio malessere al ginocchio.Nulla è valso a spiegargli che il ginocchio in questione è stato “maltrattato”.
Recatomi da un reumatolgo (istituto Pini-MI),dopo attenta visita ha escluso qualsiasi natura reumatica del mio problema,e ha confermato la diagnosi di condropatia.
Su sua indicazione ho effettuato 3 infiltrazioni a cadenza settimanale di acido ialuronico (hyalubrix) e da settimana prossima dovro’ fare un altro ciclo.Assumo anche 1,5 gr di glucosammina e condroitina a cicli sempre su sua indicazione.Allo stato attuale non noto grande migliornamenti,quando faccio le scale e quando mi piegoo il dolore è sempre in agguato.Cosa mi consiglia di fare?
Sono un po’ scoraggiato!
Cordiali Saluti
Dino
Non vorrei anche io essere frettoloso… continui con il dimagrimento, eviti però la corsa se non è sotto gli 80. Finito il ciclo di infiltrazioni valuteremo la loro efficacia, per adesso ancora due settimane di pazienza.
Egregio dottore.
Le scrivo per aggiornarla.Dunque settimana scorsa ho terminato il 2 ciclo di Hyalubrix di 3 settimane(un’infiltrazione ogni venerdi).Il reumatolgo nell’utlima infiltrazione ha aggiunto anche una fiala di Kenacort.Devo dire che ho avuuto dolore ,bruciore e sensazione di gonfiore nella parte dove è stata effettuata l’infiltrazione fino a ieri(oltretutto ho avvertito un sensazione di un piccolo bozzo ripieno sotto la rotula.)Ieri a distanza di 6 giorni circa ho fatto un po’ di ellittica in palestra..Sembra che le cose oggi vanno un po’ meglio anche se devo constatare che se piego il ginocchio nella suo massimo movimento avverto un po’ di dolore sulla rotula.Il reumatologo sostiene che sarebbe da effettuare un altro ciclo fra circa 6 mesi e che l’ultima infiltrazione effettuata con l’aggiunta del kenacort dovrebbe farmi stare bene per almeno 3 mesi..A mio avviso il problema è risolto al 60%..so che la condropatia è una brutta tegola..so che devo dimagrire..ma consideri che la mia percentuale di grasso corporeo è molto bassa perche’ pratico culturismo.Infatti sto effettuando anche degli esercizi per il vasto mediale(in isometria) e rafforzamento vasto laterale.Ha qulche altro consiglio da fornirmi?In attesa
Saluti
Il cortisone rimane comunque uno dei farmaci maggiormente attivo nei confronti di quella parte di dolore dovuto alla infiammazione articolare. Sono convinto che gli esercizi di potenziamento del quadricipite daranno i propii frutti nelle prossime settimane. Effettivamente i cicli infiltrativi vanno ripetuti nel tempo.
Buonasera dottore,ho 40 soffro di artrosi e fibriomialgia…ga qualche mese ho molto dolore al ginocchio sx e gamba.Il fisiatra mi ha riscontrato borsite ipertrocanterica curata con mobilizzazzioni e ionoterapia..parzialmente diminuito il dolore,ma la ginocchio no.Questo è il referto della risonanza:Esame eseguito con una sequenze Turbo Spin Echo STIR nei piani assiale, coronale e sagittale.
L’indagine dimostra menischi modicamente assottigliati, in rapporto ad iniziali alterazioni
degenerative senza segni di fissurazione marginale.
Iniziali aspetti degenerativi dei capi articolari dell’articolazione femoro-tibiale, prevalenti sul
versante mediale, dove si apprezza sfumato edema dell’osso subcondrale delle zone di carico del
piatto tibiale.
Non alterazione dei legamenti crociati, dei collaterali.
Non una alterazioni della tendine quadricipitale, del rotuleo e della segnale del corpo adiposo di
Hoffa.
La rotula presenta mal allineamento in direzione laterale rispetto alla troclea femorale, con discreti
segni di condropatia della cartilagine femoro-rotulea, prevalentemente sul versante laterale.
Il fisiatra mi ha detto di perdere peso e smettere con il tipo di attività fisica che seguo(tappetto,pesi,sicletta,ellittica ecc),ha consigliato piscina termale e antidolorifico al bisogno.
Il mio medico non è cncorde e dice di non fare niente,perdere solo peso e continuare in palestra…che faccio?Il dolore c’è e mi mette KO! Grazie Gi
mi pare saggio perdere peso. ma con il dolore come fa a fare sport?
Buonasera dottore,ho 50 anni adesso le spiego la mia diagnosi: lesione menisco mediale e laterale,sinovite anteriore, lesione condrali di 2° 3° grado condilo femorale mediale e polo inferiore rotola ,a destra. Il mio intervento effettuato in artroscopico di meniscictomia mediale e laterale,sinoviectomiaanteriore condroabrasioni condilo femorale mediale e polo inferiore rotula a destra.Vorrei cortesemente sapere i tempi di recupero visto che il mio lavoro mi richiede circa 8 ore in ginocchio (pavimentista) gli faccio questa domanda in quanto con i dottori dell’inail non ci capisco nulla grazie. In attesa distinti saluti
La situazione che lei mi descrive sembra piuttostto grave, considerata anche l’età ed il suo lavoro. Mi è capitato però in passato di discutere di casi simili con persone che fanno il suo stesso lavoro. Quasi tutti sono tornati a lavorare bene comprendendo di dovere usare le protezioni antinfortunistica. Esistono infatti speciali tutori, dedicati proprio a chi fa il suo mestiere, che consentono di stare in ginocchio senza poggiare il ginocchio.
Buonasera dottore, scrivo x conto di mio zio. Ha 60 anni e un anno fa ha fatto un intervento per mettere la protesi totale al ginocchio sinistro…si può’ chiedere l’invalidità’? Attendo cortesemente una risposta e la ringrazio anticipatamente.
L’artrosi è causa riconosciuta di invalidità. Immagino sia presente anche al ginocchio non operato, percui senza dubbio potrà richiedere ed ottenere un riconoscimento di invalidità.
Salve dottore vorrei un suo consiglio ho 42anni e ho fatto una rm per dolori al ginocchio destro ce scritto si richiama l attenzione sul tendine rotuleo che lungo tutto il suo decorso ma sopratutto nei suoi due terzi prossimali e in corispondenza della rotula appare marcatamente inspessito come da edema interstiziale senza tuttavia segni di distrazione delle sue fibre tale situaziine e piu accentuata nel versante esterno dove il tendine appare avvolto da sottile falda fluida associata a notevole ispessimento edematoso dei tessuti molli peri tendinei e della regione sottorotulea del corpo adiposo Hoffa. E presente discreta distensione liquida della borsa pre rotula. Di buon spessore la cartilagine jalina della rotula.modica quantita di fluido si localizza nei recessi para-rotulei.nei limiti della norma i legamenti crociati e il menisco esterno.tenue processo di natura degenerativa del corno posteriore del menisco interno senza tutta via immagine di lacerazione. In conclusione il quadro rm depone in assenza di traumi riferiti, per importante processo infiammatorio del compartimento antero laterale del ginocchio.grazie per la sua attenzione
Lei per caso conduce una attività che prevede di stare con ginocchio in appoggio a terra? Il quadro RNM sembra quello che incontro in chi per mestiere usa il ginocchio come appoggio (muratore, carroziere..)
La ringrazio per avere risposto si infatti il mio lavoro e sulle strade e porto molto peso Mi piace anche giocare a pallone, secondo lei cosa dovrei fare adesso sto usando ghiaccio e antiinfiammatori il doloro si un po attenuato pero o sempre paura che Mi si ringonfi grazie per la sua attenzione
La consiglio maggiore cautela nello svolgimento del suo lavoro. A volte, traumi anche piccoli, possono determinare conseguenze dolorose.
Buongiorno Dottore, vorrei anch’io un suo consiglio, è da un pò di tempo che soffro di un dolore non molto forte ma abbastanza fastidioso al ginocchio destro. Ho fatto una risonanza magnetica e mi ha trovato nel cavo popliteo mediale una formazione cistica di Baker di 3,6 X 1,5 cm per il resto sembra tutto a posto. Vorrei sapere se è solo fastidiosa e facilmente curabile come spero. Purtroppo con il mio lavoro sto in piedi tutto il giorno e a sera ho sempre questo dolore non forte ma costante e a volte mi si gonfia anche leggermente il ginocchio.
Anticipatamente grazie per la sua disponibilità
La cisti di Baker, al cavo del ginocchio, è un segno indiretto di sofferenza dell’articolazione stessa, in se stessa non rappresenta un pericolo a meno che non raggiunga dimensioni notvoli. Se la RNM è negativa? Prima cosa da fare è verificare che lo sia veramente (visita). Eventualmente verificare di non essere affetti da qualche patologia infiammatoria (un semplice esame del sangue come la VES può indicare la necessità di ulteriori accertamenti).
Buongiorno Dott. Fanzone voorei avere un suo parere in merito al mio problema: nel 2009 sono stato operato al ginocchio sinistro per una lesione del corno posteriore del menisco mediale. Da marzo 2012 a causa di una forte distorsione del ginocchio ho iniziato a soffrire di continui dolori al ginocchio sinistro effettuate due risonanze magnetiche (una in marzo 2012 e una in settembre 2012) dove veniva constatato una probabile lesione al LCA. Ieri su consiglio dell’ortopedico ho eseguito un esame artroscopico dove hanno controllato il ginocchio e menisco ok legamenti tutto ok però come diagnosi mi hanno scritto: ” Condropatia di 2° grado del piatto tibiale e lateriale del ginocchio”.
Cosa vuol dire?
La ringrazio anticipatamente della risposta
Il termine condropatia indica la “sofferenza” della cartilagine articolare. I tre gradi sono di gravità crescente. Dal semplice rammollimento cartilagineo, al suo distacco parziale, alla scomparsa. Non conosco la sua età ma ci sono strategie di trattamento. Si faccia consigliare.
Le chiedo scusa mi ero dimenticato di scriverlo che ho 47 anni.
Che strategie ci sarebbero?
Non ci sono allo stato attuale cure definitive. E’ possibile pensare ad un trapianto di cartilagine (lesioni fino ad 1,5 cm), alle infiltrazioni di PRP, al potenziamento muscolare con riprogrammazione motoria, al calo di peso, all’uso di plantari, all’integrazione dietetica con le sostanze fondamentali della cartilagine…
caro dott. Franzone dau estio di RMN vorrei una sua diagnosi:incremento di segnale del corno posteriore del menisco mediale per fenomeni degenerativi.indenne da lesioni la fibrocartilagine meniscale laterale, ad intensita’ di segnale conservata.film liquido in sede ifrapatellare.fini irregolarita’ del profilo cartilagineo dell’aspetto anteriore della troclea femorale.ispessimento del reticolo fibroso del corpo adiposo di hoffa.integri i legamenti crociati, i collaterali ed i segmenti tendinei esaminati.considerando che questo esito di RMN e di mia ,madre che ha 66 anni ed e’ sotto cura dell’ ortopedico.circa 1 anno e mezzo fa mia madre aveva gia di questi dolori al ginocchio dx e aveva fatto due cicli di infiltrazioni di acido ialuronico ha giovato per un po’ di tempo pero’ da un mese gli ritornano gli stessi sintomi di dolore al ginocchio ora l’ortpedico dice di fare di nuovo le infiltrazioni.colgo l’occasione per porgerle una domanda al riguardo essendo ignorante in materia ortopedica ma una donna di 66 anni che ha gia fatto due cicli di infiltrazione piu una terza che subentra,puo’ sempre fare infiltrazioni? vorrei capire se ci fossero altre soluzioni per eliminare per sempre il dolore al ginocchio.distinti saluti a presto il commento
I cicli di infiltrazione articolare possono essere ripetuti, specie se hanno avuto un effetto positivo. All’età che lei mi indica più che la RNM è la classica radiografia del ginocchio che da maggiori informazioni riguardo alla terapia ed ai provvedimenti da adottare. Probabile che la diagnosi corretta sia quella di patologia artrosica. Bisognerebbe allora valutare se non è necessario un intervento di sotituzione con protesi.
Salve, sono paola ho 63 anni e da anni soffro di avanzata gonartrosi bilaterale sintomatica in ginocchia valghe. Buona conservazione della funzionalitá articolare. Recente acutizzazione dei sintomi a sx associata a piccola cisti siniviale poplitea. Su prescrizione di un ortopedico ho fatto tre cicli di magnetoterapia senza nessun risultato. E dopo di che avrei divuto fare 3 iniezioni di sinovial forte. Cosi ho eseguito altra visita ortopedica da un altro dott. Che mi ha consigliato vivamente di perder peso <alta 168 peso 96) e di mettere le protesi . Lei che cosa mi consiglia? Provo prima con le infiltrazioni? Il dolore in questi giorni sta dimunuendo ma sottosforzo ritorna. Mi sono recata da una dietologa ed ho iniziato anche la dieta. Grazie.
Bene il dimagrire. la protesi la deve fare! In attesa le infiltrazioni possono essere utili per diminuire il dolore.
salve o tante domande che il mio medico che mia dato la cura non mia voluto rispondere,o fato una un esame al ginochio rm resonanza
e mea detto dai resultati che o non si osservano significative alterazioni di morfologia e di segnialedei capi articolari femoro tibiali ,in particolare di significativa post traumatico recente.La rotula e minimamente atteggiata in lateralo deviazione interna con note condropatiche della faccetta articolare corispondente.Il legamento collaterale mediale presenta aspetto ispessito e margini sfumati al 3 medioprossimanale come per esiti di alterazione distrattiva di basso grado.IL MEDICO come cura mia datto per fare linfiltrazioni nell ginocchio,e bustine che si cheama DONA,e integratori che si cheama FORTILASE ORTO .LE MIE DOMANDE SONO QUESTI :questa cura che mia datto mi guarisce il ginocchio?poi e necesario a fare un intervento chirurgico visto che o la rotula sposta?Come mai e iniziato a alterarsi ? MIA DETTO CHE O LA CARTILAGINE DANEGEATA ,SECONDO VOI IO O LA ARTROSI,O IL MIO PROBLEMA E STA SEMPLICEMENTE CHE O SBATUTO
. LA CARTILAGINE SIA DANEGIATA PERCHE SIA SPOSTATO LA ROTULA?..IO O SBATUTO LA GAMBA 5 ANNI FA, E MI FA SEMPRE MALE ,O FATTO PRIMA PUNTURA AL GINOCHIO E QUANTO STO SOTO LE COPERTE AL CALDO MI SI FA ROSSO E MI PRUDE E MI BRUCEA PROPRIO IN ZONNA DOVE MIA FATTO LA PUNTURA IO MI METTO LE COMPRESE CON ACUA FREDA CHE COSI MI PASA MA E NORMALE?GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.
Una parte fondamentale del rapporto medico paziente è la comunicazione. Mi dispiace che sentiate la necessità di cercare informazioni via internet dato che il vostro medico avrebbe dovuto già spiegare tutto. L’artrosi non è curabile, i farmaci attenuano il dolore ed i disturbi. Con l’andare avanti dell’età la malattia in genere peggiora. Il dolore notturno sul sito della precedente infiltrazione mi lascia perplesso e non azzardo nessuna ipotesi. Trovi un medico disposto a parlare con lei.
grazie milleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
salve dottore..
ho effettuato una risonanza magnetica,visto che ho sempre dolore al ginocchio sinistro in particolare quando sto seduto…
La conclusione è la seguente:
Lesione osteo-condrale in stadio 2 del condilo femorale-mediale,con versamento aticolare,iniziale artropatia degenerativa (stadio2) e meniscopatia laterale(grado2) e mediale(grado1)
Il mio medico mi ha consigliato di fare una visita ortopedica:
Appena fatta l’ortopedico mi ha consigliato potenziamento muscolare con bicicletta e nuoto e se non passa il dolore intervento chirurgico in artroscopia..
Vorrei chiederle:in cosa consiste questo intervento…e sopratutto nell’eventualità che lo facessi,quanto sono i tempi di recupero?in quanto ho un lavoro non stabile e mi dovrei organizzare..
Grazie e cordiali saluti
Durante un intervento di artroscopia possono essere eseguite diverse procedure. La ripresa dipende da ciò che viene fatto. Una artroscopia solo diagnostica(si entra solo a vedere cosa c’è) non prevede sostanzialmente periodo di ripresa, viceversa una artroscopia dove viene trattata una lesione della cartilagine può necessitare anche qualche settimana. Dovrebbe farsi spiegare bene da chi la deve operare che tipo di trattamento ha intenzione di fare.
Il trattamento è per trattare la lesione della cartilagine..isto che le cure che ho fatto fino ad ora (terapie) sono servite a poco,la soluzione che mi si prospetta è l’operazione……
Vista la mia situazione i tempi di recupero quanto possono essere circa?…se fossero come ha detto lei di qualche settimana sarebbe perfetto….
Grazie ancora e cordiali saluti
Da tre a sei settimane.
Salve, ho 44 anni sono stato operato più volte ad entrambe le ginocchia interessando sia i crociati che i menischi, a distanza di anni è avvenuto l’inevitabile, gonalgia acuta, (così mi è stata diagnosticata) di fatto bastano 10 minuti in piedi per sentire dolore e perdità di mobilità alle ginocchia.
Come se non bastasse il tutto viene avvalorato da una patologia congenita di varismo.
Negli ultimi anni si è aggiunta anche una grave sofferenza ai piedi anch’essa invalidante.
Mi dicono che dovrei fare una osteotomia piuttosto che pensare alle protesi perchè ancora giovane.
Quanto realmente risolvo con l’osteotomia? (dato che le ginocchia sono già provate da vecchie ricosruzioni dei crociati interessando anche i menischi).
E’ inevitabile la protesi con il tempo?
Posso ricominciare a fare attività sportiva? a che livello?
Io sono un autista di autobus, un intervento così quanto mi terrebbe fuori dal lavoro?
Si possono fare contemporaneamente entrambe le gambe in osteotomia?
E questo forte mal di piedi è attribuito a questo forte varismo?
Sarei lieto di ricevere il suo prezioso parere e consiglio in merito.
grazie.
Cordiali saluti.
Davide.
Esistono diverse tecniche di osteotomia, alcune prevedono che si possa camminare fin da subito, altre un pò meno. I tempi di guarigione sono di circa tre mesi per ogni lato. Fara l’ntervento ad entrambe le gambe contemporaneamente non è consigliato, per sbrigarsi si possono fare i due interventi a distanza di 45 giorni l’uno dall’altro. L’osteotomia ha un senso se ad essere rovinato è solo uno dei lati dell’articolazione (all’interno o all’esterno), determina sicuramente, se le indicazioni sono corrette, una diminuzione del disturbo doloroso e spostano in avanti la necessità di un trattamento protesico. Una tecnica all’avanguardia e relativamente nuova è illustrata in un mio articolo che se vuole può leggere
Buongiorno,
ho 40 anni e soffro da circa 20 anni di Osteocondrite bilaterale al condilo femorale mediale. Tale patologia mi ha provocato dolori diffusi per circa 15 anni dall’età adolescenziale ai 30 anni.
Nel 1996 ho subito il primo intervento bilaterale per il “fissaggio” di due frammenti abbastanza estesi ad entrambe le ginocchia.
Nel 2001 si è “staccato” il frammento del ginocchio dx, è stato asportato ed è stata provocata la ricrescita di una sorta di callo osseo nel cratere.
Nel 2003 è stato effettuato lo stesso intervento la ginocchio sinisto. Durante il periodo di convalescenza ho praticato ginnastica isometrica e la ionizzazione del sangue ed alla fine di tale periodo il chirurgo è rimasto stupito della “bellezza” della lastra e della mia ripresa in generale. Mi sono stati prescritti dei plantari che ho regolarmente portato.
Dal 2003 ho fatto una vita “normale” e per la prima volta in vita mia non ho più avuto dolori alle ginocchia.
L’estate scorsa ho ricominciato ad avere dolori al ginocchio sinistro. Il fatto “strano” è che i dolori insorgono solo camminando in pianura anche per poco tempo. Pratico abbastanza regolarmente escursioni in montagna e anche oggi non sento particolari dolori ne in salita ne in discesa (anche durante escursioni di 10-15 km con dislivelli di 1000 m. che durano alcune ore).
Ho da poco effettuato una visita biomeccanica (che non ha rilevato particolari problemi di postura _ in assenza di dolore) e ortopedico/radiologica e l’ortopedico mi ha prescritto: perdita di peso, ginnastica isometrica, fascia tipo “orione” per 4/5 ore al giorno, per poi valutare tra 3 mesi se operare il ginocchio sinistro (quello che fa male e sta messo peggio) con osteotomia.
La domanda che vorrei farle (alla quale il suo collega non mi ha dato delle risposte) è quali attività sportive posso praticare oggi e dopo l’intervento.
L’unica attività che vorrei riuscire a mantenere è l’escursionismo in montagna (che per altro ad oggi non mi provoca dolori). In passato avendo avuto delle indicazioni contrastanti in merito, mi sono regolato in base al dolore che le attività mi provocavano. Per alcuni sarebbe stata vietata la bicicletta ( che non mi ha mai provocato dolori) per altri era invece indicata.
Oggi no so come regolarmi ma in assenza di indicazioni precise penso di continuare con il metodo “se non mi provoca dolore lo posso fare”, pensa sia una scelta corretta?
Mi scuso per la vaghezza della domanda ma avrei bisogno di un suo parere.
La ringrazio della eventuale risposta…
Io sono tra quelli che consiglia la bicicletta come ginnastica valida per chi ha problemi cartilaginei al ginocchio, non perchè faccia guarire, ma perchè consente anche a chi ha una sofferenza della cartilagine di continuare a fare sport e mantenersi in forma. Era questa la domanda?
salve dottore
ni sono operato da circa 10 giorni in artroscopia al ginocchio sinistro e il quadro clinico era questo:
Lesione corno menisco laterale,condropatia diffusa troclea,condilo femorale laterale e posteriore…
Sono stato sottoposto a condroplastica con shaver,perforazione condilo femorale laterale e meniscectomia…( spero di aver scritto tutto in modo esatto in quanto la scrittura del medico è poco leggibile)
MI è stato consigliato ghiaccio locale,arto in scarico per 20 giorni con stampelle e poi carico parziale per 10 giorni sempre con stampelle….inoltre alcuni farmaci…in seguito probabilmente dovrò fare delle infiltrazioni di acido ialuronico e potenziamento con bici e piscina….
la domanda che volevo porle è la seguente: Quanto sono i tempi di recupero per questo tipo di operazione…..ovviamente in linea generica,non pretendo di sapere il giorno esatto…in quanto a breve dovrei rientrare a lavoro…..
la ringrazio per la sua cortesia e porgo cordiali saluti
DAll’intervento? dieci giorni. Per recuperare e vedere se si è guariti tre mesi. Per tornare al lavoro dipende dal lavoro- Se lo faccio in piedi, se mi devo muovere…
si..il mio è un lavoro in piedi e di movimento,in quanto sono un operaio forestale…..probabilmente rientro a metà maggio o fine maggio….
grazie e cordiali saluti
Gent.le Dott. Fanzone, scendendo le scale di casa ho subito una distorsione al ginocchio sx, dopo alcune settimane il ginocchio si è gonfiato e dolorante. Ho preso degli antinfiammatori e borsa del ghiaccio, ma il dolore era persistente. Sono andato dall’Ortopedico e dopo cure non andate a buon fine mi sono sottoposto a RMN riscontratomi ” menisco mediale presenta piccola frattura del corno posteriore. Integro il menisco laterale.Assenza di lesione a carico dei legamenti crociati e dei collaterali. Modesto versamento articolare. Non evidenza di lesioni ossee focali. In asse l’articolazione femore-rotulea”. Mi sono sottoposto ad intervento chirurgico Condroplastica e regolarizzazione MM in artoscopia. Visto che sono coperto di assicurazione contro gli infortuni ho chiesto la copertura che secondo loro non può essere evasa perché il ricovero è avvenuto a seguito di patologie preesistenti alla stipula. Oltre il danno la beffa. La ringrazio anticipatamente
A volte capita di ricevere una negativa dalle assicurazioni infortuni. Bisognerà verificare che abbiano ragione però.
Salve Dottore.
ho 38 anni, ho fatto la R.M. visto che ho dolore, edema persistente al ginocchio sn. gli esiti é:
sfumate alterazione degenerativa meniscale.
regolare per morfologia e intensitàdi segnale il LCP e il LCL.
LCM ispessito, LCA difussamente disomogeneoAi gradi di flesione dell’ esame, rotula altoposta, regolare il tendine rotiuleo, condropatia FR di medio grado
alterazione di segnale del t. quadricipite a livello inserzionale.
versamento intraarticolare, edema oseo rotuleo.
residua area di sofferenza ossea alll’epifisi tibiale laterale con modesto infossamento del corrispondente piatto tibiale . geodi subcondriale ed iniziale osteofitosi marginale del condilo tibiale esterno.
cosa le pare Dottore mi caso è grave, sono molto preocupata visto che il dolore è più intenso ogni volta.
le ringrazio per la sua risposta.
buonasera.
Il quadro disegnato dalla RNM è quello tipico di una artrosi iniziale. Il LCA? Rotto? Dovrebbe avere avuto un trauma! Verificherei la presenza di uno stato fisico che faccia “sentire” di più il dolore (obesità, sedentarietà, scarsa forza muscolare, sport incongrui, fumo) ed in caso proverei a modificare lo stato fisico e le abitudini di vita.
Buongiorno dottore
a seguito di un incidente in moto mi sono fatto male al ginocchio sx ,dalla risonanza risulta edema alla spongiosa ossea del piatto tibiale e all ‘epifisi pereonale.Volevo sapere i tempi di guarigione visto che sono che faccio magnetoterapia da trenta giorni ma con pochi risultati.Dopo circa 10 giorni dall’incidente iniziava a darmi fastidio anche il ginocchio dx ma non ho dato importanza ,arrivando al punto di andare dal l’ortopedico in questi giorni,il quale mi ha ordinato una risonanza per condropatia femore rotulea post traumatica.Praticamente camminando mi scatta il ginocchio e se mi abbasso e mi alzo il ginocchio scrocchia da paura.Dottore devo preccuparmi?
La ringrazio
Non sembra uno facile a preoccuparsi, ha impiegato 30 giorni a farsi visitare… Sono dubbioso, sembra che lei racconti la “storia” di una lesione meniscale ma non la cita nel referto della RNM. Credo che dovrà chiedere una visita personale ad un collega dalle sue parti.
Buona sera dottore
Forse mi sono spiegato male io.
Io appena ho avuto l’incidente sono andato al pronto soccorso,
ho fatto le lastre ma non é risultato nulla.
Dopo una settimana visto il dolore intenso il medico di famiglia mi manda a fare una risonanza con l’esito di edema spongiosa ossea piatto tibiale e edema all’epifisi.Subito il giorno dopo sono andato dal l’ortopedico che mi ha consigliato almeno 40 giorni di magnetoterapia e una puntura ogni 10 giorni per tre mesi clodron 200 e utilizzo di stampelle per 15 giorni.Ha escluso la lesione di LCA e dei menischi.Cosa strana e che la prova del cassetto é risultata positiva un’altra prova invece negativa.Una cosa non mi torna,se provo a tirare la tibia in avanti del ginocchio sx o in indietro é come se si fosse mollato qualcosa,l’ortopedico mi dice che é una mia impressione,rimane il fatto che questo gioco l’altra gamba non lo fa.Forse adesso credo di aver detto il tutto della storia.Detto ciò, secondo lei mi conviene farmi visitare da un altro ortopedico??
Volevo chiedere un’altra cosa,siccome il danno l’ho avuto a causa di un incidente in moto,l’assicurazione mi riconoscerà il tutto ?
Mi daranno dei punti di invaliditá per il danno che ho avuto al ginocchio.
Per i tempi di guarigione dell’edema della spongiosa ossea del piatto tibiale e dell’epifisi pereonale vista la sua esperienza ci vorrà tanto tempo.
Le chiedo scusa per le domande e la ringrazio.
Il rimborso del danno da parte delle assicurazioni dipende dalla completezza della documentazione, dalla clausole assicurative, dal fatto di essere terzo trasportato ovvero autista del mezzo…
Le consiglio di consultare già un medico legale che possa seguirla nella fase di preparazione dell’istruttoria.
Dottore
dimenticavo,oggi ho fatto la risonanza al ginocchio destro
che non mi ha fatto male da subito ma come le dicevo nella prima mail dopo 10 giorni.Lo stesso ortopedico mi dice che secondo lui
si tratta di condropatia femore rotulea post traumatica.
Praticamente con questa gamba non ho battuto,ma la moto dopo l’impatto ci é andata sopra.Il fatto che i primi giorni ho caricato di più ha potuto incidere sul fastidio che mi da questo ginocchio?
Il ginocchio mi scatta camminando e se rimango fermo e come si bloccasse la gamba ho,sempre la necessità di farlo scattare piegando la gamba .
Lunedì avrò i risultati speriamo bene
Buona sera
Salvatore
A lunedì allora.
buon giorno, ho 38 anni e sono di Bologna, chi ha questi problemi cerca soluzioni, cercando ho trovato Lei. Un anno fa ho subito un intervento su crociato anteriore, collaterali e menisco, dopo un anno di continue sofferenze ho effettuato una nuova risonanza e mentre per l esito dell operazione non da fattori negativi, si legge che il mio ginocchio ha livello 2 in artrosi…. pertanto ora mi consigliano altri rimedi.
L ultimo si tratta in una piccola operazione ambulatoriale dove mi verrebbero iniettate cellule staminali di trota, operazione poco invasiva e a dire loro efficace…. dice di tentare ? Comunque sia , grazie
Andrea
Non mi piacciono gli esperimenti! In genere consiglio metodiche efficaci e già provate. Ma del resto a Bologna c’è la migliore ortopedia d’italia proprio perchè fanno esperimenti.
Salve Dottore,
Ho trovato il suo sito perchè sono molto perplesso riguardo lo stato di salute del mio ginocchio. Ho 23 anni ed a 19 subii un trauma a crociato anteriore e menisco esterno destro. Mi rimossero parzialmente il menisco in artroscopia e non toccarono il crociato. Attualmente prendo regolarmente condroitina e glucosammina per via orale.
Le mie perplessità nascono dal fatto che da quanto ne so io,quando si abbina una rimozione parziale del menisco ad un crociato lesionato, il rischio di artrosi secondaria è molto alto…per di più sono giovane. Vorrei da lei una risposta sincera riguardo a quali siano le mie aspettative. Quando ho tempo faccio esercizi di rinforzo muscolare ma lavorando circa 12 ore al giorno al ristorante mi è difficile essere costante. Rischio un giorno di non poter fare più il mio mestiere? Sono sempre in piedi e spesso devo accosciarmi per prendere ingredienti o utensili. Vi è modo di continuare ad impegnare le ginocchia con tale frequenza anche in caso di artrosi? Ps: i miei genitori,entrambi cinquantenni, cominciano già a soffrirne. Saluti
Potrebbe avere una indicazione all’intervento di ricostruzione del crociato, se vuole verifichi. Riguardo alla artrosi è sicuramente vero tutto quello che dice. Ma preoccuparsi e basta non serve a niente. Bisogna fare con regolarità gli esercizi, bisogna rimanere in forma fisica smagliante, bisogna non ingrassare o se del caso dimagrire. Riguardo a continuare il suo lavoro? non vedo problemi ma le auguro di diventare il proprietario del locale.
Me lo auguro anche io di aprire un mio locale ma di gavetta ne ho da fare davvero molta, ho iniziato ”tardi” nel settore. Comunque cerco almeno di mantenermi in forma, peso 73kg per 1.79 metri di altezza. Non sara’ smagliante ma almeno non sovrappeso.
La ringrazio per la sincerita’ della sua risposta.
Salve dottore
Ho avuto l’esito della risonanza del ginocchio dx
Spessore condrale nei limiti con alterazione malacica a livello della faccetta articolare mediale della rotula.
Mi hanno consigliato infiltrazioni di hyalobrix e magnetoterapia.
Ho cercato un po’ su internet per conoscere il significato di malacica mi riporta a rammollimento.
Praticamente su questa gamba mi é caduta la moto e in più i primi giorni l’ho caricata perché all’altra avevo l’edema alla spongiosa,questo perché il medico di famiglia mi diceva di non aver nulla,poi ho utilizzato le stampelle.
Questo rammollimento secondo lei si é potuto creare per il fatto del carico differente.
Spero che il medico dell’assicurazione mi risarcisca che non dica che era una cosa già esistente,anche perché prima non ho mai avvertito nessun dolore e questo pensiero mi fa stare male,anche perché le infiltrazioni costano.
Secondo lei c’è questo rischio?
Saluti
Salvatore
La sofferenza della cartilagine sicuramente ha determintato il dolore per ilc arico dopo l’incidente. Riguardo al risarcimento ? In genere vengono risarciti i danni certamente correlati all’incidente e questo dipende in gran parte se nel primo referto di PS è stato indicato un danno anche all’altro ginocchio.
Buongiorno dottore
Infatti nel referto del pronto soccorso é indicata la contusione dell’altro ginocchio sx che poi ho seguito con risonanza e visite.
Vista la sua risposta cercherò di stare tranquillo e di seguire le cure del caso,mi preoccupano un po’ e infiltrazioni dicono che fanno male.
Grazie mille per la pazienza che ha avuto e per il tempo che ha perso per rispondere alle mie domande .
Cordiali saluti
Salvatore
Buongiorno dottore,
cercando risposte su internet, ho trovato Lei
Ho 47 anni e da qualche anno soffro di dolori alle ginocchia. Sono un’insegnante di educazione fisica, ho fatto vari sport, la pallavolo ad un certo livello. Poco tempo fa ho fatto l’rx ad entrambe le ginocchia e l’esito è stato “gonartrosi bilaterale”. Non contenta ho fatto una risonanza magnetica perchè secondo me i dolori non potevano essere provocati solo dall’artosi, l’esito non mi è ben chiaro e volevo una spiegazione da Lei. La diagnosi riferisce per il ginocchio sn, una gonalgia da conflitto femoro -rotuleo e una sub– centimetrica focalità ossea in corrispondenza della metafisi tibiale a matrice cartilaginea. per il ginocchio dx invece, assenza di lesioni ossee a focolaio.Gentilmente vorrei sapere da Lei in parole più semplici il significato e se esiste una cura.
RingraziandoLa anticipatamente le porgo i miei distinti saluti.
Grazia
Il termine artrosi si riferisce al “consumo” articolare, al suo rovinarsi dal punto di vista meccanico, alle superfici articolari che si usurano. In tal senso il dolore articolare è benissimo spiegato dall’artrosi. Poi all’interno del ginocchio sono diverse le componenti che usurandosi possono provocare dolore ma questo cambia da persona a persona e necessita di una valutazione clinica personale. Negli sportivi, a volte, il dolore compare nel momento in cui smettono di fare sport. Calo muscolare, aumento di peso sono in genere le determinanti.
Grazie mille per il tempo dedicatomi e seguirò il suo consiglio facendo una visita ortopedica.
Cordiali saluti
Grazia
Dottore buongiorno.
Ho 43 anni, premetto che nel ’95 sono stata operata al crociato anteriore del ginocchio sinistro. Sono circa tre mesi che il ginocchio è tornato a far male al punto che ho deciso di fare una tac ed il risultato dice questo: discreta gonartrosi, degenerazione calcifica dei menischi, ispessimento sinoviale al di sotto del collaterale mediale. normale il collaterale laterale, esiti di ricostruzione del crociato ant. senza reazioni indesiderate alle viti metalliche, normale il crociato posteriore. ho la passione dell bici, posso continuare ad andare? può darmi un consiglio su cosa devo fare?
cordiali saluti
michela
Ho pochi dubbi riguardo alla possibilità di continuare a pedalare. Sono anzi convinto che sia positivo. Escluderei alcune delle discipline più pesanti.
Grazie per il tempo dedicatomi.
Cordiali saluti
Michela
loria 11 07 2013 . buona sera dottore. sono stefano ho 45 anni peso 72 kg . le premetto che sono un maratoneta ed ultramaratoneta. facevo come allenamento tra i 50 e i 100 km a settimana .a seguito di dolori al ginocchio dx ho fatto una rm. esito note degenerative a carico dei menischi con ampia fissurazione al corno posteriore del menisco mediale. minima componente liquida intraarticolare al comparto anteriore . nei limiti le strutture del pivot centrale e le rimanenti componenti capsulo ligamentose del ginocchio. note condropatiche femoro-rotulee. minima distensione al polpide della borsa comune dei tendini gastrocnemio-semimembranoso. nei limiti l intensita di segnale del corpo adiposo di hoffa e del tendine rotuleo. ps piegando e raddrizzando il il ginocchio avverto dei forti sciocchi dei tendini. ho sentito parlare di infiltrazioni di pulizia dei menischi di trapianto di protesi. cosa mi consiglia di fare .ed in secondo, la mia storia da corridore é finita? la ringrazio anticipatamente
La lesione meniscale evidenziata dalla RNM e la sua storia clinica mi porterebbero a consigliarle una artroscopia. Tornerà a correre!
la ringrazio del consiglio e per l”augurio.
Buongiorno dottore, mi chiamo Simona e ho 26 anni. Circa un mese fa ho notato gonfiore e dolore al ginocchio sinistro. Martedì scorso decido allora di andare al pronto soccorso, dove eseguono artrocentesi di 40 cc più infiltrazione con Bentenal 4 mg. Mi prescrivono oki più borsa del giacchio. Mi fanno anche i raggi ma non risulta nulla. Alla volta di sabato ritorno di nuovo a ps, perchè piena nuovamente di liquido ed eseguono nuovamente artrocentesi. Quindi richiedono una risonanza e test reumatici. La risonanza da dato questo esito che vorrei gentilmente che mi spiegasse:
“L’indagine non dimostra segni di sofferenza meniscale. E’ apprezzabile un abbondante versamento marginalmente ai condili ai menischi nel recesso sovrarotuleo e nei recessi laterali. Non alterazione dei legamenti crociati e dei collaterali. Non alterazioni del tendine femoro-rotuleo.
Modesta reazione sinoviale anche sul versante profondo del corpo adiposo di Hoffa. La rotula presenta lieve tendenza al mal allineamento in direzione laterale rispetto alla troclea femorale con disomogeneità di segnale della cartilagine rotulea sul versante laterale da iniziale condropatia.”
La ringrazio in anticipo per la sua cordiale attenzione.
Spesso i medici dimenticano la clinica e si affidano alla tecnologia. La diagnosi circa le origini di un versamento può e deve essere fatta con la clinica, e gli accertamenti servono solo come conferma di un sospetto diagnostico. Che tipo di liquido era presente? Quale la funzionalità del ginocchio? Quali altri segni clinici sono presenti? Il dolore? La parte è calda ed arrossata?….
Buon giorno, dr.Fanzone. Ho 43 anni e soffro di artrosi idiffusa a varie articolazioni (polsi, anche). Ho alcune protrusioni cervicali e lombari, una lieve scoliosi con leggero disallineamento del bacino e osteoporosi che sto curando con OSSEOR.
Per le ginocchia mi è stata diagnosticata (RMN):
A dx: alterazioni di segnale di tipo degenerativo dei menischi con fissurazioni del corno posteriore del mediale e aspetto lievemente ipertrofico del laterale. sostanzialmente n ei limiti aspetto collaterali e LCP. LCA lievemente sottile e disomogeneo ma continuo. Versamento articolare di minima entità
Assottigliamento e disomogeneità di segnale della cartilagine articolare femororotulea con aree geodetiche subcondriali sia della rotula che della troclea femorale.
Tralci fibrotici ispessiti ed edematosi del corpo adiposo di Hoffa.
Plica sinoviale mediale ed infrapatellare.
A sx: lieve assottigliamento e disomogeneità di segnale del LCA che peraltro appare continuo. Normale aspetto LCP. Nei limiti collaterali.
Lesione del terzo medio e corno posteriore del menisco mediale che presenta irregolarità inserzionale alla capsula articolare. Non segni di discontinuità al menisco laterale.
Disomogeneità di segnale delkla cartilagine articolare femororotulea con aree geodetiche subcondriali dei capi articolari.
Ad una visita medica (prima della presente RMN) mi era stata riscontrata sindrome femororotulea e consigliato potenziamento del vasto mediale. Attualmente ho fastidio (sensazione di “sfregamento”, piccoli aghi frequente in movimento, non dolore intenso e non eccessiva limitazione funzionale. Non mi sento molto sicuro nelle forti pendenze specie in discesa )
Volevo conoscere il suo parere sulla gravità della situazionee sull’utilità di terapie conservative infiltrative (acido ialuronico, fattori di crescita), fisioterapiche.
Se invece ritiene si prospetti la soluzione chirurgica e quali attività fisiche ritiene possano giovarmi (camminate, bicicletta, cyclette, tapis rulant, nuoto, tai chi) o siano da evitare (immagino la corsa, un medico mi sconsigliava anche lo yoga, almeno alcune posizioni).
Grazie per quanto potrà e vorrà dirmi.
Roberto
Mi affiderei ai consigli di chi ha avuto l’opportunità di visitarla di persona. Il quadro descritto dalla RNM pur nella sua “gravità”, tenuto conto dell’età, deve essere trattato con buona attività fisica e solo in caso di insuccesso del programma fisioterapico e di vita (diminuzione del peso, aumento della massa muscolare, controllo della postura…) si potrà pensare ad un trattamento chirurgico (che in ogni caso si gioverebbe del miglioramento della forma fisica).
43 anni… e tutto questo? L’attività sportiva non è mai controindicata, basta adattarla al proprio fisico e sviluppare gli esercizi in maniera progressiva.
Buongiorno. Avrei una richiesta da porre. Ho un carissimo amico che ha un problema ad un ginocchio, precisamente quello destro. Non ha più la cartilagine sul ginocchio, e circa 4 anni fa ha avuto una asportazione del menisco laterale. Ora a distanza di 4 anni l’ortopedico cui è sotto controllo ha trovato, dopo aver fatto una RMN, che il piatto tibiale non espleta più le sue funzioni, ed hanno proposto, non la sistemazione dello stesso, ma l’impianto di una protesi tibiale. Si è posto una domanda: visto che oltre a ciò ha altri problemi fisici (ernia recidiva, 5 interventi), perdita di forza agli arti superiori, questa nuova sintomatologia, con relativo intervento, potrebbe essere compatibile con una richiesta di invalidità civile, nonché essere iscritto al lavoro mirato? Lo chiedo, perché io stesso, a parte avere un malattia rara che ha compromesso il SNC, in concomitanza con Spondilite Anchilosante, e quindi sono invalido al 100%, volevo sapere se per lui il tutto è invalidante (ernia recidiva, insensibilità variabile agli arti superiori e questo problema al ginocchio destro? LA ringrazio per la risposta e la saluto.
L’artrosi di ginocchio è malattia conosciuta ed invalidante. Può determinare senza dubbio un aumento della percentuale di invalidità.
Dr. Fanzone buongiorno, ho 55 anni e da 25 giorni cammino con le stampelle per sopraggiunta infiammazione ad entrambe le ginocchia,m che mi impedisce di camminare.
Circa 2 anni fa ho avuto un problema simile che poi si è risolto con infiltrazioni e ginnastica posturale in quanto, facendo i vari controlli mi è stata riscontrata la condropatia alle cartilagini e la stenosi del canale midollare (ho anche una vecchia ernia del disco l4-l5).
Passati i dolori e dopo aver iniziato la pratica dello Yoga metodo Yengher dal quale ho avuto dei benefici, ho ripreso a praticare il mio sport preferito, la bicicletta , infatti per due anni sono stata benissimo sino al primo agosto di quest’anno.
L’esame RX sotto carico con proiezioni assiali a 30, 60 e 90 parla di :” note di gonartrosi bilaterali con sclerosi ed appiattimento dei paitti tibiali accentuazione delle spine tibiali. Osteofitosi marginale dei condili femorali e dei piatti tibiali, ridotte di ampiezza le rime articolari nel comparto mediale regolare l’assialità delle rotule nei gradi flessione esaminati”.
A tutt’oggi ho ancora fastidi e non posso stare in piedi per piu’ di 10 minuti, ho fatto di mia iniziativa anche punture di voltaren, oltre al fatto che devo tornare al lavoro ma in questo stato sono impossibilitata. Cortesemente mi consiglia sul da farsi ? Ps: sono normopeso.
Grazie infinite AnnaRita
Ginnastica (ottimo lo yoga) ghiaccio e riposo. Vista l’età, con tranquillità le proporrei di valutare la possibilità di un intervento chirurgico. Parlando con il suo Curante verifichi la possibilità di un trattamento con antidolorifici puri ed a lunga durata.
Buongiorno dottore.
Ho fatto l’artroscopia al ginocchio sx per regolarizzazione menisco esterno causa lesione .
Il problema é che dopo 40 giorni con tutte le terapie del caso mi ritrovo ad avere un ginocchio abbastanza gonfio rigidità ,faccio fatica a scendere le scale in più ho dolore in prossimità del menisco mediale.
La cosa che non riesco a capire é che la risonanza riporta lesione menisco mediale mentre in artroscopia mi risulta lesione menisco laterale.
Mi chiedo,come mai in artroscopia non sono intervenuti per sistemare effettivamente le lesione riportata dalla risonanza (mediale)
É normale che dopo 40 giorni mi trovo ancora a queste condizioni con il ginocchio?
La cosa brutta se posso dire così é che con il ginocchio in queste condizioni faccio fatica con il fisioterapista a fare esercizi per ciò che riguarda il quadricipidi vasto mediale ecc..completamente scomparsi.
Il tutto é successo in seguito ad un incidente stradale..
Mi può dare qualche indicazione per poter stare meglio e suo fatto che il menisco mediale mi fa male .
Buona giornata
La RNM non è precisa come gli occhi e la “mano” del chirurgo, in genere bisogna dare più credito all’artroscopista che alla RNM. Nel singolo caso però non mi azzardo a fare ipotesi, necessita di una visita di persona.
Buongiorno Dottore,
ho 43 anni, l’anno scorso a seguito di rottura LCA mi sono sottoposto ad intervento di ricostruzione e durante l’operazione mi hanno asportato totalmente il menisco esterno e parzialmente quello interno. Oggi a distanza di oltre un anno dopo aver fatto la riabilitazione mi ritrovo con il ginocchio che mi da sempre fastidio, a volte ho l’impressione che mi ceda dalla parte interna e ultimamente avverto un forte dolore esterno quando lo stresso (a proposito sono un ciclo amatore su strada) in prossimità della bandelletta ileo tibiale. Ho fatto una RMN di controllo e non si evidenzia nulla di strano, effettuata visita dal chirurgo che mi ha operato, la risposta è stata che devo conviverci…..Vorrei tornare a correre anche se non come prima e superare tutte le paure mentali che sono nate post operazione.
Può darmi qualche consiglio utile?
La ringrazio anticipatamente e buon lavoro.
Saluti
I menischi hanno una importante funzione di ammortizzazione e protezione delle cartilagini articolari. Se rimossi le cartilagini vanno incontro ad una usura maggiore rispetto al normale ed è noto anche che la asportazione meniscale rende molto probabile la artrosi precoce.
Paure mentali ne abbimo tutti ma dobbiamo pur vivere e fare ciò che ci piace. Alle ginocchia può venire l’artrosi? Si certo ma allora che faccio non corro più? Andando in macchina si può avere un incidente? Ceto ed allora che faccio non uso più la macchina? Mille esempi di questo tipo. Per cui direi, fai sporta tranquillamente e se poi le ginocchia non vanno vedremo il da farsi.
Salve, ho 42 anni ed all eta’ di 20 anni ho subito un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore e collaterale piu la rimozione del menisco. Pur riuscendo a fare una vita normale il ginocchio non e’ mai tornato completamente normale ed ultimamente averto un dolore lieve e il ginocchio quando viene piegato fa degli scrosci sinistri. E’ possibile che si sia rotto qualcosa che si siano staccati i tiranti della operazione fatta piu’ di 20 anni fa? (scusi la terminologia).
Mi ricordo inoltre un episodio abbastanza sinistro: durante una delle mie innumerevoli visite quando avevo 20 anni i dottori non riuscivano a trovare la mia lastra. Io sapevo che era li sulla barella ma loro la guardavano e dicevano che non era la mia perche’ quella era la lastra di un ginocchio di una persona di 50 anni (io ne avevo 22). Insomma per farla breve a 22 anni il mio ginocchio presentava segni di invecchiamento di un ginocchio di 50 anni. Potrebbe consigliarmi un centro specializzato in chirurgia del ginocchio in emilia romagna o toscana? grazie mille
Sono due regioni in cui esistono buone ortopedie con alcuni reparti di eccellenza. NOn dovrebbe avere difficoltà a trovare specialisti affidabili. Perchè non chiede al suo medico Curante?
purtroppo vivo all’estero e come residente all’estero non ho un medico curante rientrando in italia solo per le vacanze. Non mi fido delle cure sanitarie nel paese in cui vivo abitualmente. Provero’ ad informarmi. grazie
Dott. Fanzone,vorrei anch’io approfittare della sua competenza per sottoporLe un problema che mi addolora perchè a tutt’oggi irrisolto. Causa una lussazione congenita,intorno ai 40anni , mi sono sottoposta ad un intervento di protesi all’anca ds; qualche anno dopo anche a quella sin. Ho ripreso la funzionalità degli arti ma la gamba ds più lunga di 1, 5cm (non so se a seguito dell’operazione) mi ha procurato il disturbo per il quale Le scrivo: dopo qualche anno (ne ho 50) il ginocchio ds ha subito una distorsione verso l’interno piuttosto evidente soprattutto in certi periodi nei quali è anche gonfio e leggermente dolorante. Con il deltacortene 5mg ho avuto buoni risultati ma mi hanno sconsigliato di farne uso frequentemente.In sintesi il risultato della La RMN : Gonartrosi tricompartimentale / LCA continuo ma caratterizzato da esiti distrattivi / LCP spr /Lesione complessa del corno ant menisco est che mostra evid segni degenerativi/ Rotula in lieve iperpressione esterna caratterizzata da alterazioni degenerative dela cartilagine femoro-rotulea/Sottile quota di versamento art. prevalentemente retro-rotuleo. Mi sono state consigliate infiltrazioni di acido ialuronico e diagnosticato un lieve valgismo. Peso 40kg per 1,58cm, quindi il peso non è in causa: è possibile sia solo un problema di artrosi o, come sospetto, possa essere stato causato dall’ipermetria della gamba ds ? In certi periodi la deambulazione è così alterata che sono costretta ad indossare pantaloni larghi. Sono molto abbattuta: le protesi ad entrambe le gambe in età ancora relativamente giovane, non mi hanno evitato questo inconveniente che sta diventando un vero problema. Come pensa sia più giusto intervenire senza dover ricorrere ad un altro intervento? La ringrazio molto, dottore. Paola, Roma
Devo per corretezza dire per prima cosa che sembra che la soluzione sia un altro intervento (protesi). In attesa di decidere potrebbe valutare (ma serve una visita di persona) di utilizzare un “rialzo” alla scarpa ed un tutore di ginocchio per un tempo che valuteri intorno alle 8 ore al giorno o comunque durante il cammino per tratti medio lunghi.
egregio dottore
sono 5 mesi che o dolore al ginocchio sx o fatto cura di artro cur e iniezioni di collagene senza risultati 2 giorni fa o fatto rx in carico referto varismo delle ginocchia,bilaterale iniziale gonartrosi estese calcificazioni dei minischi,versamento intrarticolare bilaterale piu evidente a sinistra ,entesopatia calcifica delquadricipitale ,calcificazione della menbrana interossea ,come intervenire, grazie
Una protesi di ginocchio? Forse! Vediamo un pò se con ginnastica, miglioramento del tono muscolare e della postura riesco a stare meglio?
dimenticavo o 65 anni
Salve Dottore,volevo qualche consiglio riguardo il mio problema,premetto che ancora non ho fatto esami e non so di cosa possa trattarsi,da circa un mese ho un dolore al ginocchio sinistro,il dolore non e persistente ,praticamente avverto il dolore quando mi fermo ad esempio quando mi alzo per iniziare a camminare quando scendo le scale e non quando salgo,sembra come se non riesco a piegare il ginocchio ,poi avverto il dolore quando mi inginocchio ma non sempre ,se invece cammino tutto il giorno non mi fa male,avverto il dolore solo se volessi correre poi a me sembra che il dolore provenga dalla parte esterna ,a volte no.Caro Dottore io vorrei sapere da lei cosa fare visto che il dolore e persistente e dura da circa un mese ,La ringrazio anticipatamente.
E’ il tipo di dolore che racconta chi ha una sofferenza della cartilagine articolare di rotula. La diagnosi potrà essere anche solo clinica esistendo dei validi test da eseguire sul ginocchio.
Buonasera Dott.Fanzone, sono un 70enne non sovrappeso senza problemi di salute che, il 10 agosto al risveglio mi sono ritrovato il ginocchio sx gonfio. Alla visita ortopedica il medico mi fece fare la Rx e la RNM ed i risultati sono: RX – Si evidenzia osteoporosi diffusa con appuntimento del piatto tibiale e delle spine intercondilinee. Scomparsa medialmente l’interlinea articolare. RNM – Esiti di pregressa ed inveterata rottura subtotale su batteri e negativa e menisco mediale (è scritto proprio così). Menisco esterno degenerato. Regolari i collaterali ed i crociati. Non liquido in cavità articolare. Nella norma il tendine del quadricipite. Segni di borsite sovrarotulea. Ipertrofia sinoviale a carico del corpo adiposo di Hoffa. Assenza di lesioni nel cavo popliteo. Esposizione di osso subcondrale da sovraccarico biomeccanico, con associato edema midollare in corrispondenza del condilo femorale mediale e dell’emipiatto tibiale interno. Ma è possibile che tutto compiaia all’improvviso, considerando che non ho mai, dico mai avvertito nessun sintomo prima pur facendo moderata attività fisica come il nuoto, la bicicletta, le lunghe camminate??? Ora avverto forti dolori con limitazione quasi totale della deambulazione, con prevista protesi monocompartimentale. Il tutto nel tempo di un mese? La ringrazio in anticipo per un suo parere e per la disponibilità che dimostra in rete. Cordiali Saluti
Carlo
Mi dispiace ma la monocompartimentale a mio parere non è indicata a 70 anni perchè in generale la sua durata è non sovrapponibile a quella di una protesi totale. Il grosso rischio è quello di dovere subire un secondo intervento nell’arco di 5 – 6 anni. Questo tipo di soluzione è in genere proposta da chirurghi che lavorano nel privato.
cortese dottor Franzone ,in data 11 luglio 2013 ,mi sono infortunato sul lavoro procurandomi una distorsione al ginocchio destro.Dopo una decina di giorni dall evento traumatico su consiglio dell ortopedico che mi ha visitato ho eseguito una rmn che dava il seguente esito:modesto versamento articolare,legamenti crociati continui e normodirezionati,integri legamenti collaterali .non si osservano fratture meniscali ma note degenerative specie al mediale.Non si apprezzano lesioni focali a carattere sostitutivo o di natura traumatica recente-In asse la rotula senza particolari alterazioni del rivestimento cartilagineo.Indenne il tendine rotuleo. Nel poplite non si apprezzano espansi cistici.Malgrado l esito confortante della rmn ,il ginocchio mi faceva male in corrispondenza del lcl e l ‘ortopedico mi ha consigliato di rivolgermi ad un fisiatra che i primi di settembre mi diceva che secondo lei il problema era causato da una distrazione del legamento collaterale laterale e mi ha consigliato di eseguire una serie di dieci tens e dieci ultrasuoni prontamente eseguiti.Malgrado le cure il dolore e rimasto pressoche tale,non noto
apprezzabili segni di miglioramento Alla ripresa del lavoro avvenuta ai primi di ottobre il medico aziendale che mi ha visitato ha notato a suo dire che c’e’ ancora presenza di liquido sinoviale e mi ha consigliato di rieseguire la rmn.A ggiugo che ho 46 anni peso purtroppo 100kili sono alto un metro e 86 cm e lavoro presso un ipermercato con mansione di addetto vendita p reparto mobili casalinghi, spesso come attivita lavorativa devo sollevare pesi e trainare grossi carichi di merce col solo ausilio di traspalletts manualiVolevo cortesemente chiderle cosa ne pensa e secondo lei perche dopo un lasso di tempo abbastanza prolungato ed avendo eseguito le terapie che mi sono state condsigliate
il ginocchio fa sempre male e soprattutto perche c,e , ancora probabile presenza di liquido sinoviale? La ringrazio anticipatamente della cortesia che mi usera’ nel rispondermi Attanasio davide alberto
Nella mia pratica clinica mi capita spesso di assistere pazienti con dolore persistente anche dopo traumi che apparentemente non hanno determinato grosse conseguenze. In genere attribuisco questo tipo di disturbo ad un errore iniziale di mancato “riposo” dell’articolazione. Dato per scontato che i medici che la hanno visitato e la RNM abbiano visto giusto le consiglieri di non esagerare con i carichi. Consulti il suo Curante in merito all’uso di una ginocchiera con stecche laterali e foro rotuleo da utilizzare almeno durante le ore di lavoro. In genere questo semplice presidio rappresenta un valido promemoria per ricordare che il ginocchio non va sforzato. Generalmente alcune settimane di prudenza mettono tutto a posto. Viceversa credo che un esame in artroscopia diventerebbe necessario.
Salve, mi chiamo Elisa ed ho 34 anni.
In seguito ad un incidente in scooter ho dolori al ginocchio sx, per essere precisa dietro la rotula, che si ripresentano periodicamente anche a distanza di 3 mesi dal sinistro. Al pronto soccorso sono stata mandata via subito perché dicevano che avevo solo una contusione al lato della rotula.
Ho fatto una visita da un reumatologo, che mi ha suggerito una RM. L’esito è ok, ma si parla di una “iniziale riduzione dello spazio femoro rotuleo laterale”.
Per ora non ho trovato risposte esaurienti su che cosa sia e da che cosa derivi (dall’incidente o non centra niente?) e cosa comporti in futuro, tanto meno dal mio medico di base, quindi chiedo a Lei.
Grazie in anticipo della Sua cortese risposta. Grazie.
Elisa C.
Se tutto è cominciato in seguito all’incidente, il nesso tra le due cose sembra evidente. Che poi questo incidente sia stato solo la classica goccia che fa trabboccare il vaso è pure possibile. Consiglierei un ciclo di ginnastica di potenziamento dei muscoli della coscia.
Buongiorno dottore,
sarei curiosa di conoscere il suo parere sul mio caso. Ho 37 anni e gioco a calcetto a livello agonistico. Il 23 giugno scorso durante una partita ufficiale e mentre effettuavo un passaggio della palla ho sentito un crack al ginocchio e sono caduta a terra. A differenza delle 2 volte precedenti non sono riuscita a rialzarmi ed a camminare nonostante il trauma, ma mi hanno dovuta portare in braccio al pronto soccorso. Il giorno dopo mi sono fatta vedere da ortopedico e mi ha consigliato di mettere tutore ed immobilizzare l’arto per 21 giorni e poi vedere il da farsi. Dopo questi 21 giorni ( siamo a luglio) ho cominciare a fare fisioterapia perchè l’arto non si muoveva nè in flessione né in estensione. Dopo 1 mese di fisio ho la gamba ha ripreso a flettersi e stendersi quasi completamente. Ho consultato il secondo ortopedico che mi ha subito fissato artroscopia secondo lui dovuto ad una lesione del menisco interno a manico di secchio. Purtroppo per diversi motivi sono arrivata a fare questa artroscopia il 25 settembre quindi dopo ben 3 mesi dal trauma. Durante artroscopia mi è stata fatta una meniscectomia selettiva stop. Dopo l’intervento la mia impressione è stata quella di non aver subito alcun intervento nel senso che l’arto sinistro non si estendeva esattamente come prima dell’intervento e il dolore è rimasto tale e quale. Adesso dopo 3 settimane di fisioterapia è leggermente migliorato ma le sensazioni sono sempre quelle. Dolore sulla parte interna e sotto il ginocchio e difficoltà a stendere arto soprattutto nel camminare. Devo solo avere pazienza o cominciare a pensare che ci sia dell’altro?
Grazie in anticipo
Domanda complessa.
Se il ginocchio è rimasto flesso per tutto il tempo prima dell’intervento, la sua rigidità attuale potrà essere vinta dalla fisioterapia (sarebbe dovuta all’accorciamento dei tendini dei muscoli posteriori della coscia), e l’attuale limitazione dovrebbe essere avvertita come uno stop legato solo al dolore e non ad un impedimento assoluto. Chi la segue potrebbe provare a eseguire la fisioterapia praticando prima una adeguata terapia antalgica o meglio una infiltrazione di anestetico locale per verificare se si tratta di uno stop “meccanico” o antalgico (legato al dolore). In caso di esito negativo, cioè persistenza della rigidità anche sotto anestesia, credo che la strategia migliore sia quella di eseguire una RNM ed un nuovo intervento di artroscopia diagnostica.
Ho 48 anni e sono in sovrappeso.circa un mese fa,dopo aver utilizzato per un’intera giornata un nuovo paio di scarpe ,ho accusato un improvviso dolore al ginocchio ,nella parte interna , non tanto nella fase del movimento, quanto sedendomi e alzandomi dalla sedia.Il dolore,sopportabile, è proseguito per circa 15 giorni , durante i quali ho eseguito una risonanza.Il referto è stato il seguente:regolare il menisco esterno. Meniscosi interna,focale sofferenza dell’osso subcondrale del piatto tibiale mediale a sede sottocorticale antero interna con edema dell’attigua spongiosa.nella norma i legamenti crociati e collaterali.Scarso versamento endoarticolare.regolare il tendine rotuleo.Note di gonartrosi e modesta condrosi delprofilo posteriore rotuleo.Attualmente il dolore è sparito.grazie per la sua attenzione.
Il ginocchio però mostra delle “rughe”. Cali di peso se possibile e faccia ginnastica.
Buon giorno,ho 40 anni gioco periodicamente a calcetto su terreno sintetico e circa un mese fa dopo la partita ho avvertito dolore alla parte esterna del ginocchio sx,ad oggi persiste un fastidioso dolorino che non mi complica la vita di tutti i giorni ma non mi permette di fare sforzi di una certa entità. Ho appena effettuato una RMN con il sottoriportato esito: Non segni di rotture meniscali Nei limiti crociati e laterali Come di norma tendine del quadricipite e rotuleo Rotula in asse;cartilagini articolari femoro-rotuleedi spessore conservatosenza segni di flogosi dell’osso subcondrale. Focale disomogeneità di segnale della cartilagine articolare a livello del piatto tibiale esterno al quale si associa minimo edema della spongiosa sottostane. Libero il cavo popliteo.Non significativo versamento. Se può servire,ormai nel 2001 mi è stata fatta artroscopia con pulizia del menisco laterale dello stesso ginocchio. Potrei avere aiuto sulla lettura del referto?
Mi è stato detto dal mio medico di base che il problema è abbastanza lungo dacurare per via di questa infiammazione ossea,ci sono cure adeguate da affrontare oppure serve solo tempo e pazienza? Eventualmente mi potrebbe essere di aiuto una ginocchiera e se si quale tipo per svolgere attività fisica ho devo per forza rimanere a guardare…? Grazie
La mancanza del menisco si sta facndo sentire. Lo si toglie perchè porta dolore ma si elimina una “protezione” per la cartilagine che rimane scoperta e soggetta ad usura. L’edema della spongiosa è una immaggine della RNM che tradotta significa “l’osso ha preso una botta”. Guarirà spontaneamente, con il riposo ed evitando traumi. Il calcetto è proprio necessario? Meglio la bici.
Buonasera , ho 42 anni. Da 10 gg ho un forte dolore al ginocchio sx. Al pronto soccorso mi hanno diagnosticato una distorsione e lesione al menisco mediale. La RM ha dato il seguente esito: Regolare il menisco laterale. Il menisco mediale presenta modeste alterazioni strutturali di tipo generativo a carico del corno posteriore e del corpo che è di spessore ridotto. Sul versante mediale si osserva anche riduzione dello spessore delle cartilagini articolari femoro-tibiali. Integri i legamenti crociati ed i legamenti collaterali. Troclea femorale poco profonda con cartilagini articolari femoro-patellari di spessore discretamente conservato. È presente solo una piccola quantità di liquido in sede retro rotula. Regolare il tendine rotolerò ed il corpo adiposo di Hoffa………Può aiutarmi a tradurre il tutto? Grazie
Salve non ho ancora ricevuto una sua gradita risposta. Debora
Non saprei, perdoni. La potrebbe riformulare?
Buonasera , ho 42 anni. Da 10 gg ho un forte dolore al ginocchio sx. Al pronto soccorso mi hanno diagnosticato una distorsione e lesione al menisco mediale. La RM ha dato il seguente esito: Regolare il menisco laterale. Il menisco mediale presenta modeste alterazioni strutturali di tipo generativo a carico del corno posteriore e del corpo che è di spessore ridotto. Sul versante mediale si osserva anche riduzione dello spessore delle cartilagini articolari femoro-tibiali. Integri i legamenti crociati ed i legamenti collaterali. Troclea femorale poco profonda con cartilagini articolari femoro-patellari di spessore discretamente conservato. È presente solo una piccola quantità di liquido in sede retro rotula. Regolare il tendine rotolerò ed il corpo adiposo di Hoffa………Può aiutarmi a tradurre il tutto? Grazie
Descrivono solamente lo stato del ginocchio. Se descrivessimo un viso avremmo detto “piccole rughe di espressione al contorno occhi, qualche ruga più profonda alla fronte…”.
Purtroppo la RNM non è in grado di diagnosticare il motivo del suo dolore. Questo, cioè la diagnosi, viene fatta dal medico con la visita e la RNM è solo una integrazione per conferma.
RNM senza visita = soldi perduti nel vento.
EGREGIO DOTTORE HO 40 ANNI E SONO GIà STATO OPERATO 4 VOLTE AL MENISCO DUE A SINISTRA E DUE A DESTRA L’ULTIMA IL 6/12/2013 PER FRATTURA A DECORSO OBLIQUO IN SEDE DI CORPO E CORNO POSTERIORE MENISCO MEDIALE DOPO QUEST’ULTIMO INTERVENTO NON SONO RIUSCITO A RIPRENDERMI DAL DOLORE DOPO UN MESE IL DOTTORE CHE MI HA OPERATO HA EFFETTUATO ALCUNE INIEZIONI CON ANESTETICO PER SOSPETTA LEGATURA DELLE DUE CICATRICI MA SENZA NESSUN ESITO ALLORA RICHIEDO UN ALTRA RISONANZA E ANCHE DEI RAGGI AL GINOCCHIO DAI RAGGI RISULTA (APPUNTIMENTO DELLE SPINE INTERCONDILOIDEE TIBIALI E VERSAMENTO INTRAARTICOLARE) ORA RITIRO RISONANZA E IL RISULTATO è (FRATTURA A DECORSO OBLIQUO DEL CORPO E CORNO POSTERIORE DEL MENISCO MEDIALE NOTE FIBROTICHE AL CORPO ADIPOSO DI HOFFA,DISCRETA QUANTITà DI VERSAMENTO ENDOARTICOLARE CON DISTENSIONE LIQUIDA DEI RECESSI PARA-ROTULEI E DELLA BORSA SOTTOQUADRICIPITALE,FALDA LIQUIDA DELLA BORSA COMUNE DEI MUSCOLI GASTROCNEMIO E SEMIMEMBRANOSO.) LA RINGRAZIO PER UNA DELUCIDAZIONE SALUTI.
Il quadro descritto è quello di una artrosi già sintomatica. Il menisco operato è un dato di fatto, bisognerebbe verificare quale fosse lo stato delle cartilagini (dovrebbe essere descritto nella scheda intervento) ed eventualmente intraprendere un trattamento dei disturbi cartilaginei. Dimagrimento eventuale, ginnastica di potenziamento dei muscoli della coscia, infiltrazione endoarticolare di acido ialuronico…
Troppe possibilità terapeutiche per esaurirle in un commento. Data l’età tra le altre cose potrebbe giovarsi di un trapianto cartilagineo, si ottengono buoni risultati con una indicazione corretta.
Egregio dottore, da qualche settimane ho un dolore fastidioso al ginocchio sinistro. Ho eseguito un RX ad entrambi le ginocchia prescritto dal mio medico di base. Eco l’esito: Modesto valgismo bilaterale con spazi articolari femoro-tibiali e lievemente ridotti spessore. Normo ampi gli spazi femoro-rotulei. Non lesioni osee a focolaio.
Mi può gentilmente dare un suo parere in merito.
La ringrazio in anticipo e Le auguro una buona giornata.
Perdonatemi ma ultimamente la mia sfera di cristallo è un pochetto mal funzionante 😉
Il referto radiografico che cita sembrerebbe quello di una donna di circa 55 anni, in eccesso di peso che non fa ginnastica da anni e per di più continua a faticare a casa ed al lavoro.
Se ho visto bene; dimagrire, potenziare i muscoli migliorare la postura.
Egregio Dottore
ho 59 anni e da 20 soffro di dolore al ginocchio sinistro,
o preso anti infiamatori è cortisone ma fino ad oggi o
sempre dolore.
La mia diagnosi è Gonartrosi bilaterale ; tentinopatia della
zampa d’oca gamba sinistra.
Adesso mi anno prescritto ultrasuoni e laserterapia e magnetoterapia , e sto mettento cerotti LENOTAC per il dolore,
ringraziandola della sua gentile risposta.
NOn ho capito bene la domanda… però penso voglia sapere cosa fare! La risposta la butto giù semplice ma cattiva: una protesi.
Buona sera, egregio Dott. da circa un mese ho dolori forti e continui al ginocchio dx, dalla radiografia effettuata risulta: Piccola area di sclerosi ossea di non univoca interpretazione a livello del piatto tibiale. Dottore la cosa secondo lei e grave? Mi dia un consiglio Grazie Alessandra.
La sclerosi rappresenta molto spesso un segno di sofferenza cartilaginea e di sovraccarico. Potrebbe anche essere solo una immagine radiografica senza significato clinico. Necessita una visita di persona per la valutazione del disturbo.
Buonasera dottore.
Mi scuso per la sezione non proprio correttissima, volevo, se possibile, da lei un consiglio: per un edema osseo trabecolare del condilo femorale e dei piatti tibiali, cosa mi consiglia di fare?
E’ a seguito di trauma semi/distorsivo, ma le altre strutture sono risultate a posto dalla RM (a parte un’infiammazione quasi cronica del LCA). 3 dottori (tra cui un ortopedico) mi hanno visitato e fatto le prove cliniche, dimostrandosi rassicuranti sulla prognosi e definendo il ginocchio nettamente stabile, ma ancora non avevo il referto.
Nonostante il dolore al momento del trauma (peraltro non completamente invalidante), già il giorno dopo camminavo da sola, pur con lieve fastidio.
A 20 giorni dal trauma cammino, salgo e scendo le scale senza alcun dolore, cercando ovviamente di non forzare la gamba danneggiata, più per blocco psicologico che fisiologico.
Ha qualche consiglio da darmi? C’è una terapia più indicata, o un iter particolare da seguire?
La ringrazio fin da ora per la risposta
La RNM a volte è eccessivamente sensibile e riesce a “vedere” cose che non hanno più un significato clinico. L’edema osseo è in genere determinato da una contusione ossea, persiste per un poco di tempo. Se il sintomo dolore è scomparso si può riprendere la normale deambulazione.
Grazie mille.
Per ritornare all’agonismo sportivo (calcio e pallamano) che percorso mi consiglia?
Grazie ancora per la risposta
Perdoni ma mi manca l’origine del problema. Un consiglio generico? Cominci dalla ginnastica di base, potenziamento muscolare, stretching. Aggiunga un pò di fiato con bicicletta, marcia in salita e poi corsa e solo dopo questo gli allenamenti specifici e la partita.
Buona sera dottore,
in seguito ad una distorsione con una risonanza magnetica mi hanno diagnosticato una “modica sofferenza del legamento crociato anteriore senza interruzioni di continuità” e “minimo versamento in sede femoro rotulea e modesto versamento liquido endoarticolare”.
Secondo lei cosa devo fare?
Grazie
“modica sofferenza” è un errore radiografico. Il crociato o è sofferente oppure non lo è. Termini come modico, modesto, incerto sono solo fuorvianti. Con la visita bisognerebbe accertare se il ginocchio è stabile o meno. Aspettare comunque quelle 6-8 settimane in cui un ginocchio smaltisce l’offesa che ha ricevuto e poi valutare.
Sono quello del post sopra.Io la distorsione l’ho avuta l’11 novembre ( pratico motocross, e per fortuna il piede non è rimasto incastrato nella pedana ma ha avuto libero sfogo dopo la torsione iniziale senno penso che avrei strappato il legamento).
A me non dà l’ impressione di instabilità anche perche ho una buona muscolatura, peró movimenti come iperestensione o piegarlo oltre 90 gradi mi provocano dolore.
Se nella peggiore ipotesi fosse sofferente, avrei bisogno di operazione? Oppure dovrei stare molto attento per ancora un mese circa cercando di evitare sforzi e movimenti torsionali?
In fin dei conti è passato circa un mese e se come dice lei il ginocchio si riprende da solo in 6-8 sett avrei solo da aspettare.
Mi dica lei
La ringrazio moltissimo per la prontezza e gentilezza
Mi pare giusta la sua idea di aspettare ancora un pò. Grazie a lei!
Buongiorno dottore,
4 mesi fa, durante lavoro in campagna, mi sono subito reso conto di aver fatto un movimento strano con il ginocchio dx tanto che per un paio di giorni camminavo zoppicando. Il mio medico di base mi ha prescritto allora l’ uso di pomate antinfiammatorie (dicloreum – un’ altra a base di arnica). Dopo una decina di giorni il dolore era diminuito notevolmente, e riuscivo a camminare normalmente. Tuttavia, se accennavo una breve corsa o provavo a tirare un calcio a pallone, il dolore si ripresentava in maniera fastidiosa. Forse ho lasciato passare troppo tempo, alla fine mi sono deciso per fare una RM su prescrizione del mio dottore.
Le sottopongo l’ esito:
“Rottura complessa, pluframmentata, del corno posteriore del menisco mediale. Regolare menisco lat. Nella norma componenti pivot e altre strutture capsulo-legamentose esaminate.
Condropatia basso grado del compartimento articolare mediale.
In asse l’ articolazione femoro-rotulea.”
Età 49 anni, non ho mai subito altre lesioni agli arti durante la mia vita.
Vorrei poter ancora giocare a pallone con i miei figli, e fare qualche corsetta se possibile.
Capisco che non sia facile stabilirlo su 2 piedi: terapia o chirurgia? Attendo sua gentile opinione in merito, per la quale ringrazio vivamente.
Saluto.
Un ginocchio segue tre strade diverse.
Passa il dolore in 6 – 8 settimane di continuo miglioramento.
Persiste il dolore o non migliora anche dopo 4 settimane.
Il ginocchio si blocca non consentendo il movimento (la peggiore possibilità).
Nel primo caso…
Nel secondo si programma un intervento
Nel terzo si opera senza dubbio.
In generale consiglio di aspettare l’evoluzione.
Salve dottore un anno fa dopo dolore fortissimo al ginocchio dx e infiltrazione di cortisone al pronto soccorso faccio la rsm con risultato di note di artrosi femoro tibiale, segni di condropatia femoro-rotulea con aree lacunari di sofferenza ossea subcondrale sul versante patellare. ho rifatto dopo 20 gg altra infiltrazione di cortisone, poi 40 sedute di laser e ultrasuoni, 5 infiltrazioni sovrarotulea di jointex 16 mg 2 ml ogni 10 gg, sto rifacendo in qst periodo un ciclo di 3 infiltrazioni sempre di jointex più condroprotettori amedial plus, ma ancora sento un peso sopra il ginocchio e il muscolo mediale quando lo contraggo mi da fastidio. Vorrei un suo parere sulla cura fatta e se nel mio caso le infiltrazioni di PRP potrebbero essere la soluzione. Ho 53 anni e amo andare in bici ma purtroppo ogni volta che scendo dalla bici dopo 40/50 km percorsi con ginocchiera ho sempre il suindicato fastidio. Grazie Saluti
L’artrosi di ginocchio non ha tendenza alla guarigione. Il trattamento subito è mirato alla diminuzione del dolore che è solo un sintomo della vera malattia. Un pò come nel caso del mal di denti da carie i farmaci fanno passare il dolore ma non la carie…
Il PRP è molto utile, le sue indicazioni sono sempre più estese, ma in casi simili al suo non ho ottenuto nessun risultato. Mi dispiace deluderla.
Grazie dottore per la sua disponibilità, perciò neanche un intervento di pulizia in artroscopia potrebbe essere la soluzione? In quanto alla mia passione per la bici è possibile continuare o puo danneggiarmi ulteriormente. Grazie ancora saluti
Non ho mai consigliato di smettere con la bici.
ho 70 anni, a 18 anni ho avuto un versamento al ginocchio dx e lesione al menisco , 30 punture di cortisone per guarire, poi da 30 a 50 anni ho fatto allenamenti e corse con un notevole impegno e con buoni risultati. a 55 anni operato di menisco a dx i menischi erano secchi e con elementi tipo sale che probabilmente era stato formato dalle iniezioni di cortisone mai smaltito. ora cammino con dolore e 4 anni fa mi avevano consigliato di fare protesi al dx. io ho fatto alcune infiltrazioni di acido aiuronico e devo dire che con 3 o 4 infiltrazioni vo bene per un paio d’anni.Ho fatto rx ai 2 ginocchi: gonartrosi incompartimentale con prevalente riduzione dell’ampiezza del compartimento mediale ove risulta più intensa la sclerosi subcondrale tibiale, si associa osteofitosi marginale con appuntimento delle spine tibiali. calcificazioni del menisco mediale e laterale a dx. non entesopatia calcifica inserzionale del quadricipite femorale bilateralmente. Mi può dare un consiglio. Grazie
Fare la protesi prima che sia troppo tardi.
salve dott.ho appena ricevuto gli esami del ginocchio ho 54 anni e l’esame dice :irreolarita dei capi articolari del ginocchio in esame,da incipeinte processo gonoartrosico.
Interlinea articolare ridotta di ampiezza medialmente.
Non apprezzabili alterazioni morfologiche e strutturali nei rimanenti ambiti.
Vorrei un consiglio da lei sul che fare.
In attesa di una sua risposta le invio un cordiale saluto.
Carla
L’artrosi è patologia che tende a progredire verso il peggioramento. In senso generale bisogna mettere in atto strategie che minimizzino i disturbi. Dimagrimento, ginnastica, potenziamento muscolare, esercizi di postura. In caso di dolore terapia con antidolorifici, ghiaccio, terapia fisica.
buona sera,ho 51 anni e dai raggi mi hanno trovato modesti segni di gonartrosi femoro-tibiale e femoro-rotulea con iniziale riduzione dell’emirima interna x sofferenza meniscale cronica,bilaterale.Osteofitosi marginale dei capi articolari femoro-tibiali e femoro-rotulei.Sclerosi ed osteofisi delle spine tibiali
Quale è la domanda?
Buona sera Dottore,ho 46 anni e ho avuto distorsione al ginocchio dx,ho fatto la RM e mi e uscito,(Rotula alta;condropatia femoro-rotulea di alto grado con area di edema osseo da sofferenza subcondrale del profilo trocleare mediale.Lei cosa mi consiglia da fare?INFILTRAZIONI di Acido IALURONICO??? o una terapia piu adatta al Problema ??grazie in atteso di una sua risposta!!!
Farei “raffreddare” il ginocchio prima di provvedimenti di tipo infiltrativo.
Salve ho 45 anni nel giugno 2013 operata in artroscopia al menisco destro dopo un anno di dolore costante..dopo 3 giorni dall’operazione (tolto il menisco laterale interno totalmente) inizia dolore al ginocchio sinistro così di botto!! Da risonanza e tc oltre allo stesso problema del destro c’è in più lesione femorale e rilevato un econdroma anche se datato ma benigno. Cmq, perché, mi chiedo se anche operata il ginocchio destro non è come prima? Perché tutti stanno meglio è io no? Perché non posso più correre camminare veloce stare in piedi più di mezzora senza che (il sinistro è scontato che fa male) il ginocchio destro si irrigidisce e fa male? Perché alla mia età la mia vita è finita. Ho 45 anni ma fisicamente e mentalmente non li dimostro, ero tornata a vivere a 40 anni ora da quasi 2 anni mi sembra di averne 90 per come mi sento!! Scusate lo sfogo mi sento infelice ed arrabbiata!
Sfogarsi fa bene! In un caso come questo però più importante è avere una diagnosi e cercare di guarire. La diagnosi non potrà averla via internet, purtroppo.
Buongiorno dottore. Ho 52 anni , da sempre pratico attività fisica regolarmente. A 23 anni ho effettuato un intervento per la frattura del menisco al ginocchio dx e 22 anni fa ho subito una lesione al crociato anteriore del ginocchio sin. Da oltre tre anni soffro di dolori ad entrambe le ginocchia e da un esame radiologico sono stati rilevati ” Segni bilaterali e gonartrosi tricompartimentale con iniziale impegno delle emirime articolari femoro-tibiale mediali” . Mi sono state consigliate delle applicazioni ma anche la possibilità di intervento di protesi. Quale consiglio devo seguire?
Temporeggiare può essere utile. La soluzione attuale è però la sostituzione con protesi. Come decidere? IN base al disturbo doloroso ed alla perdita di qualità di vita. IN altre parole se per il dolore al ginocchio sono severamente limitato a fare ciò che voglio…
Buona sera, dottore. Ho 51 anni e sono normopeso (54Kg per 163cm di altezza). Da circa un mese avverto dolore alle ginocchia quando scendo le scale, quando mi siedo e mi alzo. L’esame radiografico sotto carico riporta: “Segni di gonartrosi con sclerosi degli emipiattri tibiali ed appuntimento delle eminenze intercondiloidee. Regolari in ampiezza le rime articolari.” Gli esami ematici evidenziano Ra-test positivo, mentre la Waaler-Rose e gli indici di flogosi (Ves,Pcr, globuli bianchi) sono normali. E’ possibile escludere l’artrite reumatoide? Come intervenire per alleviare i sintomi e prevenire il peggioramento del danno articolare?
Non sono in grado di escludere l’artrite reumatoide!
L’artrosi è attualmente una malattia inguaribile. I sintomi della artrosi a carico delle ginocchia possono essere mantenuti ad un livello accettabile con l’uso di farmaci e con uno stile di vita adeguato.
Buon giorno. …mi chiamo mihaela o 28 anni e dopo che o sbatuto il ginocchio destro 6 anni fa din quello giorno o avuto sempre dolore piu che non mi da piu dolore quando mi metto in ginocchi. ….sono andata in Calabria e mi ano fatto tac e non mi risultava nulla insomma mi diceva che e tutto apposto..dopo 3 anni passati de la tac. .sono andata din nuovo a un ortopedico alla cclinica Fanfani di Firenze e mi anno dato per fare la risonanza magnetica che mi e risultato ..il legamento collaterale mediale presenta aspetto ispessito e margini sfumanti al 3 medio prossimanale come per esiti di alterazione distruttiva di basso grado .la rotula e minimamente attegiata in latero deviazione interna con note condropatiche della faccet articolare corrisponde. Dopo questo risultato mi anno consigliato di fare linfiltrazione con acido ialuronico. Piu bustine dona per 7mesi giustamente con pausa dopo che finivo una scatola di bustine dona.piu 9 infiltrazione …adesso mia dato a ripetere din nuovo la cura …ma secondo lei e giusto questa cura non sono tropo giovane afare quesge infiltrazioni sono parecchio preocupata. …
Le infiltrazioni funzionano di più nei giovani. Se il problema è la sofferenza della cartilagine va bene questo tipo di trattamento. Ma se ho capito bene su di lei non ha funzionato in passato! Forse si potrebbe fare un pochetto di fisioterapia!
Grazie mille. ….
Buonasera dott ….Mi chiamo Francesco e ho 23 anni e circa due anni fa ho rotto il menisco laterale giocando a calcetto circa 1 mese fa ho deciso di operarlo . Dopo una sett dall’intervento ho ttolto i puti e il liquido che si era formato all’interno. piano piano o levato le stampelle, e lunedì dopo un mese a casa sono tornato a lavoro premetto ke faccio un lavoro dove sto anche 10 ore in piedi . Il ginocchio lo vedo gonfio e si e formato come una noce dietro al ginocchio non fa ma male sento solo un lieve fastidio quando cambio direzione all’improvviso o quando mi piego. Secondo lei e normale ? Tra quanto potrei tornare a correre e giocare a calcio . Grazie dott le augurio una buona serata
Grossomodo mi pare una situazione accettabile. Il gonfiore è indice di persistenza di uno stato di infiammazione. Giocare a calcio? 🙁 Il menisco stava dentro il ginocchio per proteggere la cartilagine, adesso ne hanno tolto un pezzo, quindi la cartilagine non è più ben protetta, tenuto conto che il calcio è lo sport più a rischio da questo punto di vista…. cambierei sport.
Grazie dott ….. Si avevo già capito di fare un taglio con il pallone …., ma secondo lei posso iniziare piano piano a correre o è ancora presto !?
Prima un pochetto di ginnastica, poi si ricomincia.
Commento
dottore per una gonalgia bilaterale con condropatia di 4 grado grazieadentrambe le ginocchia (ero una fondista ora non posso superare i 25 minuti di camminata senza dolore) mi consiglia il prp o infiltrazioni di acidoialuronico ? od entrambi in quale sucessione ? e possibilmente l’acido di quale tipo ? Ho 50 anni e non voglio arrendermi all’artrosi . Grazie
A scopo puramente antalgico meglio l’acido. Si possono associare anche in unica somministrazione i due prodotti. Ne ho qualche esperienza con buoni risultati ma solo in pazienti più giovani.
Buonasera dott. Franzone, sono Pio ed ho 53 anni. A causa di dolore al ginocchio, mi sono recato presso l’Ospedale di Salerno per una radiografia e dove mi veniva diagnosticato: “Non evidenti fratture. Lieve riduzione in altezza dell’emirime mediali, con sclerosi dei piatti tibiali.
Osteofitosi intervondiloidea.
Sclerosi dei contorni rotulei.
Già diagnosticata lesione al menisco con spessimento capsulare accertata con RMN.
Le chiedo cosa mi consiglia per alleviare il dolore e se per tale patologia posso richiedere la causa di servizio. Grazie sin da adesso.
Per alleviare il dolore valgono i consigli di sempre; qualche buon anti dolorifico, perdere peso, fare fisioterapia. Sembrerebbe che siano iniziati per lei i problemi legati all’artrosi di ginocchio. Riguardo alla causa di servizio bisogna iniziare l’iter medico legale. Potrà farlo con il suo medico o se desidera con l’ausilio di uno specialista.
SALVE. HO SEMPRE DOLORE AL GINOCCHIO SX. SONO STATO OPERATO AL MENISCO 10 ANNI FA. ME L’ HANNO TOLTO. L’ ORTOPEDICO MI HA FATTO FARE UNA LASTE RAGGI RX. AL GINOCCHIO . LA RISPOSTA E QUESTA. MINIMI SEGNI DI GONATROSI CON LIEVE RIDUZIONE DELLO SPAZIO FEMORE- TIBIALE MEDIALE E RETRO PATELLARE . MINUTI OSTEOFITI ROTULEI A SINISTRA. CHE VUOL DIRE E’ GRAVE. HO SEMPRE DOLORE. NON E’ GONATROSI MI SUSI PERCHE HA SCRITTO NO. CHE MI CONSIGLIA.GRAZIE MI RISPONDA VIA EMAIL SONO PREOCCUPATO.
Ciò che riporta del referto è indicativo di un quadro iniziale di artrosi. Tale dato andrebbe correlato alla clinica e valutando anche l’età decidere per il trattamento migliore. Tale trattamento potrà andare dalla fisioterapia, alle infiltrazioni, all’intervento. Sempre necessario riportarsi al peso forma.
Buonasera dott. Franzone! Mi chiamo Luciano e ho 30 anni.
Circa 7-8 mesi fa accidentalmente ho fatto un salto e per evitare la caduta, sono caduto con tutto il peso del corpo sulla gamba destra.
Avevo con me anche dei pesi alle mani, complessivamente circa 6 o 7 kg che portavo metà caricati a sx e l’altra metà a destra.
Subito dopo il salto ho avvertito un dolore al ginocchio dx per un paio di giorni che però non si è mai gonfiato.
Da allora ho dei dolori lievi al ginocchio che si alternano a periodi in cui sembra tutto normale.
Ho fatto così una risonanza è l’esito è questo:
“-Non si rileva significativo versamento articolare
-LCA lievemente disomogeneo e tendenzialmente ipertintenso ma ben evidenziabile per tutto il suo decorso
– nella norma il LCP ed i legamenti collaterali
-Non si rilevano significative alterazioni di segnale a carico di entrambi i menischi
– Regolare il tendine rotuleo
– Normalità nella congruenza femoro-rotulea”.
Volevo chiederla cosa si intente per LCA lievemente disomogeneo e tendenzialmente iperintenso?
Questa disomogeneità a cosa si riferisce?E’ un fattore costituzionale o deriva dal trauma?
Come posso recuperare per rimuovere il dolore?
Grazie per la sua disponibilità.
Cordiali saluti
Luciano
LCA disomogeneo è la traduzione della immagine di risonanza che lo mostra… contuso e sofferente. Nel caso specifico, da ciò che racconta, non credo la RNM abbia fatto capire di più. Bisognerebbe fare una visita per correlare il sintomo alla regione anatomica sede del dolore e quindi del danno. Tenga presente che non sempre il dolore della regione del ginocchio ha origine dentro l’articolazione.
La ringrazio molto per la sua risposta.
Le auguro una buona domenica.
Buongiorno. Ho settant’anni e da quando ne avevo sedici sono sempre andato in montagna… arrampicate, escursioni, camminate, sci alpinismo, sci di fondo, bicicletta, ecc. Ho cercato sempre di mantenermi bene e in forma. Poco tempo fa camminando per strada, normalmente, ho sentito un dolore atroce al ginocchio sinistro e un rumore tipo ramo secco spezzato. Tutto il peso del corpo è andato sulla gamba destra che ha ceduto anch’essa, con stesso rumore di ramo spezzato. Caduto a terra con una gamba girata da una parte e l’altra dalla parte opposta… un male terribile…
Conclusione: operato all’ospedale S. Corona di Pietra Ligure per… rottura completa dell’inserzione distale del quadricipite bilateralmente, prognosi 60 giorni.
Ora cammino di nuovo, ma mi sento sempre tirare dentro le ginocchia… non faccio più sport, neppure bicicletta… solo cyclette in casa… non riesco più a correre neppure per due metri… a malapena faccia quattro gradini… Un amico più vecchio di me che ha sempre fatto vita sedentaria in ufficio, pieno di acciacchi, artrite alle dita… mai fatto sport in vita sua… sta relativamente bene… cammina veloce, corre, partecipa a corse ciclistiche tra amici… ecc… Morale della favola… tornassi indietro non farei più nulla… secondo me troppo sport distrugge legamenti, muscoli e ossa… o no?
Grazie dell’attenzione, Giorgio.
Lo sport è necessario però molte evidenze le danno ragione.
Buonasera ho 36 anni e circa 15 anni fà sono stato operato al ginocchio,”osteocondrite dissecante condilo femorale”, trattato con un trapianto osteocondrale..Da un po di tempo avverto fastidio anche all’altro ginocchio infatti ho la stessa patologia,anche se in forma iniziale ..Due volte l’anno faccio una terapia di acido ialuronico(hyalubrix)..Per tenere il tono muscolare attivo,e per non provare dolore dopo l’attività fisica, l’unico sport che faccio è il nuoto 3 volte a settimana, però diciamo che da un pò di tempo a questa parte ho un dolore persistente.Siccome sono un’operaio e sto 8 ore in piedi ,avverto ogni tanto dei cedimenti improvvisi,poi la mia stazza non mi aiuta sono 1,90 x95 kg, cosa mi coniglia? Cosa posso fare? grazie.
Il peso in più è abbastanza poco per potersi permettere di perderlo rapidamente. Aggiungerei o metterei al posto del nuoto una ginnastica di potenziamento dei muscoli della coscia (ginnastica classica o bicicletta). Bene l’acido ialuronico così come ha già fatto.
buongiorno ho 52 anni recentemente ho eseguito una RM del ginocchio sinistro con il seguente esito: evidente quadro di gonartrosi triconprtimentale. In esiti di meniscectomia riferita verosibilmente mediale la componente meniscale residua presenta aspetti degenerativi. Il menisco esterno presenta un grave quadro di meniscopatia degenerativa con presenza di un grossolano frammento meniscale lussato nella gola intercoindolilea.Presenza di evidente versamento sinoviale. Da pochi giorno a seguito di un anomalo gonfiore al ginocchio e persistente dolore nel camminare, ho eseguito anche una ecografia con la seguente diagnosi: borsite della sovrarotula di sinsitra con spessore di 21 mm che si estende anche alla cavità articolare con ricontro anche di ispessimento sinoviale. Sono gà stato operato di meniscectomia al ginocchio sinistro nel 2011, annualmente effettuo un ciclo di 3-4- iniezioni di acido ialuronico ma il ginocchio contunia a darmi dei problemi con difficoltà a camminare e fare le scale.Ritiene che sia ora di mettere la protesi?
E’ sicuro che le serva la mia risposta? Comunque la conosce già.
Buongiorno,ho 59 anni e da circa 4 mesi sto avvertendo un dolore sempre + inenso al ginocchio dx.
Ho effettuato una RX e il risultato: sclerosi subcondrale prevalente a carico dell’ emipiatto tibiale biteralmente e lieve riduzione dell’ampiezza dell’emirima articolare mediale femoro-tibiale.
Ho fatto sempre sport, bicicletta etc.
L’attivitaà sportiva compatibilmente col dolore è indicata in questi casi?
Grazie
L’attività sportiva è sempre possibile adeguandola però al cambiamento corporeo legato all’età. Alcuni sport sono eccessivamente “aggressivi” altri invece possono essere seguiti anche in età ben più avanzata della sua. La bicicletta è perfetta, magari bisogna cambiare l’itinerario.
la ringrazio del consiglio….un’ultima domanda , nel mio caso con questo quadro clinico,e con l’età di 59 anni, un intervento di ricostruzione con la protesi, sarebbe ammissibile o ancora è presto.. e meglio tirare avanti ancora.
Buona serata Mirco
L’età è perfetta per ottenere i risultati migliori.
Buonasera Dottore,
ho 40 anni e vendo dolore al ginocchio destro ho fatto una radiografia con tale responso: note di artrosi femore -tibiale e
femoro rotulea cn riduzione dell’emirina articolare del
comparto mediano.
Cosa mi consiglia?
Grazie
Fare una vita attiva, dimagrire, rinforzare i muscoli….
Salve mi chiamo Annalisa e ho 34 anni, nell’ottobre 2013 ho subito un intervento in artroscopia al ginocchio destro, dove mi hanno tolto frammenti di menisco. Il dottore mi ha detto che al menisco avevo un problema interno congenito ed uno esterno e ha riscontrato una carenza di cartilagine. Quattro mesi dopo l’operazione ho ripreso a far palestra e alla fine dei due mesi il ginocchio mi è gonfiato a tal punto che mi ha tolto di nuovo liquido e mi ha prescritto una cura di cortisone e dopo la fine di questa cura mi ha fatto un altro ciclo di infiltrazioni di acido ialuronico. Adesso il ginocchi me lo sento rigido nei movimenti ed il dottore sostiene che è dovuto alla carenza di cartilagine e l’unico rimedio è fare le infiltrazione quando cambia il tempo e mettere ghiaccio se gonfia. Gli ho chiesto se era necessario fare fisioterapia e mi ha risposto che non serve, Posso credere che non ci siamo niente da fare????
Ha già ricevuto dei consigli terapeutici in tal senso, le sono state consigliate delle infiltrazioni… la fisioterapia? Non vedo motivi per sostenere che non sia utile.
Buongiorno,
avendo dolore al ginocchio sinistro, a periodi alterni, il mio medico curante mi ha fatto fare una risonanza magnetica, questo è il risultato:
“Non alterazioni focali del segnale nei capi ossei del ginocchio. Rotula più bassa del normale, in asse. Minimi aspetti di entesopatia al polo rotuleo inferiore; regolare, per il resto, il tendine rotuleo. Limitata quanità del fluido intra-articolare; non giunge a delinearsi un franco versamento. Ispessimento di plica sinoviale sovrarotulea con parziale estensione retrorotulea; accentuazione della plica alare mediale; lieve ispessimento di pliche sinoviali anche in sede infrarotulea e minima reazione sinoviale nella gola intercondiloidea sul decorso del crociato anteriore. La continuità dei crociati è mantenuta. Nei limiti i collaterali. Areola di accentuazione del segnale nel passaggio fra corno posteriore e corpo del menisco interno, lieve assottigliamento del corno anteriore del menisco esterno: i reperti sono compatibili con minime alterazioni degenerative delle fibrocartilagini meniscali. Nei limiti i tendini della zampa d’oca e del punto d’angolo postero-esterno; regolare anche la banderella ileotibiale. Non rilevabili raccolte fluide a livello popliteo.”
In parole semplici, cosa ho?
Grazie per l’attenzione.
Perdoni.ma ha quello che sente e cioè “dolore saltuario al ginocchio”. La RNM non ha aggiunto nulla. Le serve una visita.
Dottore buongiono,
sono un ragazzo di 31 anni, che ormai da quasi 2 anni ha perso ogni speranza col proprio ginocchio. Ho un passato di basket (dai 12 ai 22 anni) e qualche anno di ciclismo. Sempre attivo fino ai 25 anni, poi causa lavoro ho mollato tutto. Come le dicevo, da gennaio 2013 ho problemi al ginocchio dx. Dopo una partita a calcetto (faccio il portiere) su una superfice dura, mi sveglio DUE giorni dopo la partita con il ginocchio bloccato, non riuscivo a piegarlo e c’ho messo tutta la giornata a camminare a “gamba di legno”, per sbloccarlo. E’rimasto un fastidio e dopo 1 mesetto che non passava (non ho preso nulla e stavo a riposo) sono andato dall’ortopedico che sentenzia:
CONDROPATIA FEMORO-ROTULEA DA LIEVE TORSIONE. In pratica ho le rotule un pò “storte” e vanno a grattare sul femore. Mi prescrive il “non fare attività caricanti sul ginocchio, antidolorico per 2 settimane” e via a casa. Dopo 3 settimane il fastidio non passa, cosi decide di farmi un ciclo di punture di acido ialuronico.. 170€.. e fino a gennaio 2014 vado avanti. Ma vado AVANTI tenendomi in tutto, non posso andare in bici, non posso correre, solo una partita a settimana a calcetto. Ovviametne mi sono fatto TRE risonanze magnetiche (dovevo seguire un encondroma) e nessuna delle tre rileva cartilagini usurate o rotule fuori asse o altri problemi strutturali. L’ortopedico in questione mi ha fatto delle varie prove cliniche e secondo lui le punture di acido erano più che sufficienti per il mio problema cosi “leggero” (leggasi dalla sua frase “casi del genere manco si operano visto la percentuale pari a quasi zero di artrosi precoce..”) però per quanto piccolo sia questo problema mi sta condizionando MOLTO la vita.
Non le scrivo gli esiti delle risonanze per il semplice motivo che dicono che è tutto a posto, a parte la prima che notava un tendinopatia del quadricipite e tendine rotuleo (fattore scatenante credo)..
Che consigli può darmi? Un altro ortopedico? Un operazione?
Grazie per la pazienza..
Magrezza costituzionale? Perdita di forza dei muscoli della coscia? Eccesso di riposo? Animo focalizzato sul disturbo? Depressione?
Continuo?
Senza visita un problema come il suo è impensabile possa essere risolto. Ma semplicemente questo disturbo è lieve? Un buon antidolorifico potrebbe magari consentire qualche settimana di sollievo così da ricominciare a fare un pochetto di attività fisica. Non prescrivo mai riposo assoluto, credo invece che ricominciare con progressività ed intelligenza una attività fisica non possa che aiutare.
Buongiorno dottore e grazie per la risposta.
Sono alto 184 cm per 82 kg di peso, ho 50 e passa cm di quadricipite (più sviluppato sul dx che sul sinistro). Avevo iniziato a marzo a fare camminate veloci, ma niente, appena comincio a fare 3 uscite a settimana, il fastidio permane. Sicuramente sono focalizzato sul problema, ma le posso assicurare che la voglia di fare sport c’è e pure tanta, ma ho paura che, facendo sport, possa aggravvare la situazione..
Come può un ginocchio reggere agli sforzi se il quadricipite non lo stabilizza? Spesso accade di credere che la condropatia sia la causa di tutti i mali. A volte però è solo sintomo di debolezza muscolare. Vero è che nel suo caso tutto è iniziato con un trauma ma nelle settimane successive il dolore ha condizionato una attività ridotta dei muscoli della coscia. Di conseguenza perdita di forza e di controllo del movimento. A mio parere e per esperienza, in casi analoghi, il supporto di una attività fisica di potenziamento dei muscoli della coscia porta anche ad un recupero di funzione ed alla scomparsa del dolore e della sensazione di cedimento.
La ringrazio dottore. Cercherò di allenare i quadricipiti, un ultima cosa, se dalla risonanza magnetica nel referto non si menziona danni alla cartilagine, o assi fuori norma della rotula o troclea displasica.. si può ancora pensare che sia condropatia? (magari dovuta come dice lei per un scarso allenamento?)
grazie e buon lavoro.
è stato gentilissimo!
Direi di si.
Grazie a lei.
Buongiorno Dottore,
sono una maratoneta (ex) e mi piacerebbe avere il suo parere riguardo la situazione del mio ginocchio.
sono stata operata in artroscopia il 1 marzo 2014 per lesione a manico di secchio del menisco mediale nel ginocchio sinistro. per due settimane dopo l’intervento ho avuto il ginocchio estremamente dolente e pieno di liquido. e l’ho tenuto in scarico facendo solo qualche movimento passivo. nel seguito,
dopo due mesi di riabilitazione, il fisioterapista ha cominciato a farmi fare i prmi passi di corsa. i primi giorni pochi metri, in un mese ho aumentato la distanza percorsa correndo fino ad arrivare a circa 8km, ma il ginocchio continuava a gonfiarsi dopo l’attività fisica, e ad essere dolente. ogni piccolo urto mi ha sempre creato un grande dolore nell’articolazione, che ho sempre sentito fragile. la formazione di liquido è diventata sempre piu’ grtave col passare del tempo, tanto che ho sospeso la corsa e poi anche la camminata, e ho ripreso le stampelle.
ho rifatto la risonanza, dalla quale si rileva una alterazione del segnale, di tipo degenerativo, del residuo meniscale, e un sovraccarico del piatto tibiale con edema osseo (quest’ultimo non presente nella risonanza effettuata prima dell’intervento).
a voce, il radiologo mi ha detto che il menisco residuo è frastagliato e “rovinato”. il mio ortopedico mi ha prescritto infiltrazioni di cortisone e acido ialuronico e riposo per due mesi da tutte le attivitò fisiche che mettono il ginocchio in carico.
secondo lei, potro’ riprendere a correre?
la ringrazio in anticipo dell’interessamento
Bisogna sapere a cosa serve il menisco per potere rispondere alla domanda. Si tratta di una formazione interposta tra tibia e femore con la funzione di ammortizzare e regolarizzare il carico. La sua mancanza (dovuta alla rimozione durante l’intervento chirurgico) ha mantenuto la possibilità del ginocchio di muoversi ma ha reso necessariamente più probabile la usura delle superfici articolari (la RNM conferma). Tornare a fare sport sarà sicuramente possibile ma il grosso problema è che il ginocchio si rovinerà presto. Se questo vale la pena….
Buongiorno Dottore,
ho 44 anni e sono un runner amatoriale, mi piacerebbe avere il suo parere riguardo la situazione del mio ginocchio: ho avuto problemi di stabilità del ginocchio sinistro e alcuni scricchiolii sospetti (a 14 anni mi è uscita la rotula), mi sono fatto fare una risonanza magnetica che non ha evidenziato lesioni al menisco ed ai legamenti, però ha evidenziato quanto segue:
“In sede tibiale laterale si osserva area focale di sofferenza ossea subcondrale. E’ presente minimo versamento intra-articolare.”.
Mi da il suo parere? Ho appuntamneto con l’ortopedico verso fine mese di settembre. Grazie in anticipo.
dato che la sofferenza è sulla tibia ci sono poche opzioni chirurgiche, bisognerebbe verificare l ‘asse meccanico della gamba( lo si fa con una radiografia) e in caso di assi non corretti, questi possono essere riportati alla normalità rallentando anche lo sviluppo di un’artrosi. Ciò che penso è l’eventualità di un intervento di osteotomia correttiva.
egr.Dott.
mi permetto di sottoporle il mio caso: a poco più di 40 anni mi è stata diagnosticata una gonoartrosi alle ginocchia con deviazione rotuea, soprattutto il dx.; dopo una brutta scivolata circa 4 anni fa ho un rigonfiamento sotto il ginocchio (diagnosi Borsite della zampa d’oca) oggi a 55 anni soffro di un certo dolore nel lato interno del ginocchio dx, soprattutto dopo una camminata e nel cambio di posizione, ho fatto una TC e su questa leggo: Riduzione dello spessore del menisco mediale; Regolare morfovolumetria e densità della fibrocartilagine meniscale laterale in assenza di lesioni a tutto spessore; Regolarmente inseriti i legamenti collaterali e crociato posteriore; Il legamento crociato anteriore è sottile ed inserito; Inseriti il tendine rotuleo e quadricipitale; Abbondante versamento fluido endo-articolare con distensione del recesso sotto quadricipitale; Distensione fluida della borsa del gastrocnemio semimembranoso mediale;Al grado di flessione in cui è stato studiato il ginocchio si reperta attegiamento in iperpressione esterna della rotula con iniziali segni di condromalacia femoro-rotulea; ipoplassia del condilo femorale e troclea poco profonda
SOS, MI SEMBRANO TUTTE BRUTTE PAROLE. Ho qualche speranza? e in ultimo esiste un modo per togliere quell’antiestetica borsite dell’oca (io non credo di essere oca). Spero che la richiesta di un suo chiarimento/consiglio vada a buon fine. Cordialmente la saluto.
Dalla lettura del referto sembrerebbe che al suo ginocchio siano comnparse le prime “rughe di espressione” che tanto valore danno al volto di una donna 😉
Rimuovere quel gonfiore è certamente possibile.
Carissimo Dott.
le chiedo lumi al riguardo grazie mille..
Esame condotto con sequenze SE, TSE e GE, pesate in T1 e T2, su piani di scansione assiali,
sagittali e coronali, anche con soppressione del segnale del grasso.
Lieve disomogeneità di segnale del corno posteriore del menisco mediale che appare assottigliato
in rapporto ad alterazioni degenerative senza evidenti lesioni fratturative nel suo contesto.
In corrispondenza del condilo femorale mediale è evidente sofferenza ischemica subcondrale e
conseguente edema midollare dell” osso spongioso circostante con risentimento edematoso del
guscio capsulare adiacente.
lntegri il menisco laterale, i legamenti crociati e i legamenti collaterali.
Normali per morfologia e caratteristiche di segnale il tendine rotuleo e quadricipitale.
Non versamento intrarticolare in atto nè raccolte fluide nel cavo popliteo.
Rotula lievemente deviata sul versante esterno con normale segnale delle cartilagini ialine del
comparto femoro-rotuleo.
La ringrazio nuovamente.
Descrive un quadro di artrosi del ginocchio. Voleva sapere questo?
Ok grazie , in effetti volevo sapere se questo problema si può curare e se potrò ritornare a correre
grazie
Gent.mo Dottore, le chiedo il suo parere. Operato nel 2001 di meniscectomia selettiva mediale a cielo aperto e dopo un mese altra operazione in artroscopia di lavaggio articolare causa infezione, da un pò perdo la stabilità del ginocchio e accuso compressione allo stesso. la Rm dice: irregolarità sclerotiche al piatto tibiale con aspetto appuntito del profilo dell’eminenza intertibiale e microlacune geodiche. Evidente focolaio condropatico lungo la marginale d’appoggio del condilo femorale mediale. esiti di meniscectonia con fibrocartilagine residua modicamente degenerata ed assottigliata e con modica ipermia al livello del punto di giunzione con la capsula prossima al PAPI. Legamenti e menisco laterale regolari. Corpo di Hoffa discretamente disomogenea per abbondante rappresentazione fbrocicatriziale postchirurgica, fenomeni aderenziali retroattivi fino al retinacolo pararotuleo mediale irregolarmente ispessito a tratti esuberante. rotula in flessione leggermente bassa e lieve obliquità esterna, microfocolaio erosivo a carico della limitante condrale rotulea posteriore. esigua quota liquida intraarticolare e nel recesso retrorotuleo. Grazie per una risposta
La parte di referto che mi scrive mette in evidenza un quadro artrosico (ha più di 60 anni?). Capirà che il trattamento dell’artrosi cambia con il cambiare dell’età anagrafica e con le esigenze funzionali.
Egregio Dottor Giuseppe Franzone,
vorrei un suo parere per i miei raggi che ho fatto al ginocchio dx. Scusi, sono Concita ho 55 anni.
Il referto dice: non si rilevano lesioni focali.
Gonartrosi con lieve riduzione in ampiezza dello spazio femoro-tibiale interno.
So che dovrò consultare un ortopedico, ma vorrei ugualmente un suo parere se è possibile. La ringrazio tanto.
Cordiali saluti
Dal referto risulta che il ginocchio è affetto da artrosi. Quadro molto diffuso e quasi comune a 55 anni, ma una rx non dice nulla se non è correlata alla clinica, cioè alla osservazione diretta del malato.
Egregio Dottor Giuseppe Franzone,
vorrei un parere sulla rmn che ho fatto da poco. Devo precisare che sono già due anni che soffro al ginocchio dx. Attualmente lavoro come capo sala in un ristorante situato in una torre e devo giornalmente fare di corsa le scale per accedere alla sala principale che si collega alla mia.Il dolore è sempre più peggiorato, fa male a flettere e stendere , non riesco a dormire la notte e la mattina è un calvario. Mi scricchiola di continuo. Il mio medico mi ha prescritto la risonanza (fatta giovedì) e dopo averla fatta il medico è uscito fuori mi ha visitato e schiacciandomi dietro al ginocchio sono schizzata dal male. Dopo due giorni (di solito per avere il referto ci vogliono 7 giorni lavorativi ) mi chiamano per andare subito a ritirarla)
L’esito della risonanza è :
Non segni di versamento articolare.
Sfumata alterazione di intensità di segnale della cartilagine rotulea,sul versante laterale per iniziali manifestazioni di Condropatia.
Diffusa alterazione di intensità di segnale del corno posteriore del menisco mediale in rapporto a fenomeni degenerativi.
Nei limiti menisco esterno legamenti crociati e collaterali.
Presenza di piccola cisti di Baker.
Si segnala alterazioni di intensità di segnale del tratto distale del tendine semimembranoso e del semi-tendinoso con possibili manifestazioni degenerative.
Dovrò secondo lei subire qualche intervento ? Avevo fatto delle cure lo scorso anno ma nulla …Le chiedo se è possibile un suo parere. Grazie . Distinti saluti…
Manuela
La risonanza magnetica è un esame molto sensibile a diverse alterazioni. Purtoppo non dice cosa o quale struttura determina il dolore. Questo può essere stabilito solo con una visita di persona. Solamente così potrà determinarsi la diagnosi e di conseguenza la giusta terapia. In attesa di questo, sicuramente utile applicare localmente del ghiaccio ed usare qualche antidolorifico.
Egregio Dottor Giuseppe Franzone,
volevo avvisarla che oggi ho fatto la visita dall’ortopedico. Mi ha riscontrato rottura del corno posteriore e lesione della rotula. Mi ha fissato l’intervento fra un mese ( tempo per fare esami clinici per il ricovero). Nel frattempo ghiaccio e ginocchiera.
La ringrazio tanto per la sua disponibilità nel rispondermi.
Cordiali saluti…. Manuela
Salve Dott. Fanzone, ho 53 anni, impiegato, e le presento la mia situazione al ginocchio destro per un suo cortese parere. A luglio mi sono sottoposto ad intervento in artroscopia per meniscectomia parziale selettiva menisco interno dx (diagnosi: lesione totale LCA, lesione corno posteriore, condropatia tricompartimentale 3-4° grado gin dx). Dopo il decorso operatorio e fisioterapia mi sono ritrovato con una condizione peggiore rispetto ad alcuni mesi fa. Ho ripetuto la RM a settembre con questo esito: “modesti fenomeni di gonartrosi tricompartimentale con riduzione di ampiezza degli spazi articolari femorotibiali e femororotulei. Esiti di regolarizzazione del menisco mediale; si manifestazioni degenerative meniscali evidenti a livello della porzione residua del corno interstiziale; segni di condropatia a livello dei contrapposti versanti di carico femoro-tibiali mediali; rotula in lieve tilt esterno”. L’ortopedico che mi ha operato mi ha praticato un ciclo di infiltrazioni. Ho sempre praticato sport, in particolare la corsa, che ho dovuto interrompere. Ho provato ad accennare una breve corsa leggera, ma il ginocchio da fastidio e cede. Non provo particolari dolori, solo un pò di fastidio nel fare le scale. Pensa che potrò sperare ancora nella corsa, magari con l’ausilio di un tutore? Sono candidato alla protesi? Coso posso fare in alternativa all’intervento chirurgico? Grazie e saluti
Se il dolore e la limitazione funzionale sono lievi non si fa nulla tranne che cambiare sport. In seguito forse la protesi sarà necessaria.
Salve dottore. Ho 29 anni , in 2012 novembre ho avuto un incidente , e ho avuto frattura piato tibiale al genocchio sinistro. Mi hanno fatto intervento: con placa e viti. E passato gia 2 anni , adesso in 29 settembre 2014 mi anno fatto din nuovo intervento : e mi anno tolto tutto. E passato gia un mese e una settimana ed ieri ho fatto i raggi: ecco la risposta: Atrofia calcare delle ossa. Esiti di infissione di viti e placca metalliche, ormai rimosse alla tibia. Modeste note artrosiche ai profili dei capi ossei del ginocchio con spazio articolare di ampiezza conservata. Lei mio puo spiegare? Grazie
La radiografia dice solo che le placche non ci sono più. Questo però lo sapevamo già. Ha fatto la radiografia per una qualche ragione diversa?
Salve dottore, ho 36 anni e da qualche mese provo dolore al ginochio sx. Generalmente non posso fare lunghe camminate perché tende a irrigidirsi e faccia fatica a inginocchiarmi, da una RM mi è stato diagnosticato fenomeni di degenerazione mucinoide al menisco esterno nonchè (così scritto sul referto) una piccola cisti parameniscale a ferro di cavallo. Secondo lei come devo comportarmi?
A volte i radiologi ti confondono le idee. La cisti parameniscale in genere è segno di lesione del menisco. Andrebbe visitato e magari sarebbe il caso di fare una artroscopia.
salve dottore ho 43 anni ho effetuato una rmn al ginocchio sx che dice iperintensita della spugna ossea metafiso-epifisaria del condilo femorale interno del piatto tibiale sottostante ed in minor misura della testa rotulea.irilievi ossei apsecifici possono essere ascritti ad entesopatia sindrome da sovraccarico ma non sono escludibili segni di riconversione midollare pertanto da contestualizzare clinicamente.Per il resto i menischi presentano alterazioni meniscosiche bilaterali piu marcate sul comparto esterno dove concomitano erosioni marginali delle cartilagini di coniugazione anche con parcellari interruzioni in corrispondenza della superficie da carico del piatto tibiale.Vorei averre un suo parrere.Grazzie in anticipo
La RM mostra un quadro di grave sofferenza. Bisogna però capire che dalle sole immagini non si capisce tutto, sarebbe come giudicare una persona solamente da una sua fotografia 😉
Salve dottore di mestiere faccio muratore volevo sapere se il mio problema necesitta di intervento chirurgicho e se devo cambiare lavoro. Grazie,cordiali saluti
Cambiare lavoro? Se ne ha sotto man un altro dove si guadagna di più e si fatica di meno. Faccia pure. Altrimenti semplicemente si organizzi per lavorare meglio.
Salve
Sono una mamma molto preocupata ,a mia figlia ha dei problemi con gli ginocchi a solo 22 anni (a 175 de alteza e pesa 58 kg)a fatto ragi e risultato e :lieve riduzione della rima articolare femoro-tibiale mediale per modesto varismo articulare,con evidente tilt all’esteno di entrambe le rotule.iniziale sclerosi artrosica dell’osso subcontrale sia femoro-tibiale che rotuleo.CHE DEVO FARE?
Se il varismo è accentuato può essere trattato con chirurgia. I risultati sono molto buoni. L’intervento consiste nel “rimettere dritto” il ginocchio. Più brutto a dirsi che a farsi.
primade arriva al intevento che tipo di sport lei mi po consiblia .grazie!!!!!!!!!!(siclet,piscina ,palestra?)
Piscina si, palestra si. Alla cyclette preferisco la vera bicicletta.
Buonasera dottore, ho 48 anni alto 172 cm e peso 62 kg, ho smesso con il calcetto 2 anni fa per una distorsione al ginocchio sx, ora cammino pratico sci e volevo iniziare a correre un pochino. Ho sempre avuto problemi alle ginocchia: il sx scricchiola e nei piegamenti sento dolore. Qualche settimana fa durante un movimento ho sentito dolore e cosi per tutto il giorno, dopo RM questo è l’esito:non sono visibili lesini del menisco laterale. Alterazione degenerativa meniscosica del terzo medio e corno posteriore del menisco mediale. Sovraccarico mediale tibio femoale con sofferenza condrale del condilo e minuta osteofitosi marginale. Nei limiti la femorotulea. Versamento articolare di modesta entità con capsula ispessita che presenta una plica sinoviale media. L’esito indica un problema di artrosi? Che consigli può darmi? Grazie.
Scelga sport che non stressano il ginocchio. Bicicletta? Ginnastica classica? Ballo latino?
La corsa non è il massimo.
Non sono in grado di stabilire senza visita se potrebbe giovarsi di una artroscopia.
Buonasera Dott. Fanzone,
sono un ragazzo di 32 anni che frequenta la palestra con regolarità da circa 10 anni. Amo fare trekking in montagna e camminare in generale.
Da circa 2 anni soffro di dolore alle ginocchia e la scorsa settimana le ho sottoposte a RM.
Di seguito il testo del referto per il quale chiederei una spiegazione:
“Fibrocartilagini meniscali regolari, non segni di fissurazione.
Legamenti crociati e collaterali normoinseriti, regolari.
Sono presenti segni d’ipertrofia della plica sinoviale articolare nello spazio anteriore.
I tendini rotuleo ed il quadricipite hanno morfologia normale.
La rotula è in asse, mostra segni di sofferenza ischemica dell’osso subcondrale sul versante medio, in corrispondenza della troclea, la soprastante cartilagine presenta segni di fissurazione parziale.
Nell’articolazione la quota fluida è modesta.
Alterazioni osteocondrali di tipo geodico, si osservano a livello del condilo femorale laterale, nella gola intercondiloidea.”.
Si tratta di una semplice infiammazione che si cura con del semplice riposo, meglio con del nuoto oppure è tutt’altra cosa?
Grazie.
Mi dispiace informarla che è passato dalla categoria ragazzo alla categoria adulto 😉
La RNM segnala una iniziale sofferenza artrosica del ginocchio. Non passa ma si può tenere sotto controllo.
Gent.mo Dott. Fanzone,
La ringrazio per la sua ironia! 😉
A questo punto le chiedo quale tipo di attività fisica consiglierebbe a questo “giovane” adulto? 🙂
Se non passa, è possibile quanto meno fermare questa artrosi?
Grazie!
L’artrosi è attualmente una malattia non curabile, non esistono terapie in grado di fermare o fare regredire il deterioramento delle cartilagini. Per stare bene bisogna mantenersi in forma, quindi fare sport non solo è possibile ma anzi benefico. Il ginocchio soffre molto durante la corsa ed il salto, nel trekking si trova a mal partito in discesa su terreno sdrucciodevole. In genere in biciclette funziona alla meraviglia, lo stesso nella ginnastica avendo cura che non superi mai i 90° di flessione. Mai prendere peso, mai perdere tono muscolare e motilità fuori carico.
Buona sera dottore ho 43 anni scusi il disturbo, il 29 novembre 2014 dopo una partita di calcio senza aver avuto traumi o distorsioni mi si è gonfiato il ginocchio sx con parecchio dolore già operato 15 anni fa per asportazione menisco interno ed esterno e ricostruzione LCA.In data 8 gennaio 2015 Ho fatto la Rsm con il seguente esito:Edema intraspongioso sul versante mediale e posteriore del condilo femorale interno.Una piccolae focale area di edema subcondrale si apprezza in corrispondenza del condilo femorale esterno.Ad oggi il ginocchio si è sgonfiato e riesco a salire e scendere le scale senza sentire troppi fastidi, le volevo chiedere quando posso riprendere attività sportiva (ciclismo) e se sono opportune sedute di fisioterapia.Mi dia dei suggerimenti.Anticipatamente ringrazio e buon lavoro
Credo molto utile un buon trattamento fisioterapico e ginnastica di potenziamento muscolare. Cambierà sport? Me lo auguro per lei.
Buona sera dottore, Seguiro senza dubbio il suo consiglio di cambiare sport.Le volevo chiedere che tipo di fisioterapia devo svolgere e visto che non ho più alcun fastidio al ginocchio devo fare un altra rsm per vedere se l edema si è riassorbito o posso iniziare a pedalare?Grazie ancora e complimenti per il lavoro e la pazienza che mi offre.Buona serata
Inizi a farlo lavorare!
L’artrosi del ginocchio
Esimio Dottore
ho quasi 88 anni, ho una gonartrosi bilaterale,piu’ pronunciata sulla gamba destra,
che comincia a limitare le mie passeggiate a circa 1-2 km.
giornalieri.
chiedevo se era opportuno cominciare a usare un bastone o a fare qualche trattamento per limitare il dolore dopo queste
brevi passeggiate.
seduto e sdraiato non ho sofferenze
La saluto e La ringrazio.
Sicuramente non deve smettere. Al rientro dalle passeggiate dieci minuti di ghiaccio. Mi pare una ottima idea usare un bastone.
Durante la valutazione artroscopica si reperti grave condropatia del comparto mediale femoro rotuleo che risultano controindicazione assoluta all’ esecuzione dell’ osteotomia femorale varizzante
Mi manca la sua domanda.
Egregio Dottor Giuseppe Fanzone,
Buon giorno.
Mi chiamo Giuseppe ho 48 anni non avevo mai avuto problemi alle ginocchia fino a un’anno fa che notavo nell’abbassarmi e alzarmi un leggero dolore e che piano piano mi è aumemntate nel tempo ,poi incominciai ad avvisare il dolore salento scalini o percorrendo salite visto che correvo sia in strada che campi cosi per attivita’ sportiva non agonistica,adesso faccio solo camminate veloci ,in pianura non avverto dolore ma solo in salita.Pochi giorni fa ho fatto una rx bilaterale e la diagnosi è (Bilaterale riduzione dello spazio articolare femoro-tibiale,con sclerosi del piatto tibiale,come da iniziale quadro di osteoartrosi dei seghimenti articolari in esame).
Quale terapia mi consiglia ,cosa potrei fare per alleviare il dolore?Da qualche giorno ho visto esposto un integratore alimentare in farmacia e l’ho sto usando vorrei sapere cosa ne pensa lei,si chiama Fastum articolazioni con Collagen II Complex.
In attesa di una sua risposta e di suoi consigli le porgo i miei più cordiali saluti.
Giuseppe Enea
Il trattamento con integratori è molto in voga attualmente. Li consiglio anche io perchè i risultati, pure se non certi, sembrano comunque esserci. Il trattamento iniziale di una artrosi è solo sintomatico, bene l’attività fisica evitando però i movimenti o gli sforzi che generano dolore.
Buongiorno dottore,mi chiamo Giovanni ho 49 anni.Mi piaceva andare a correre,ho iniziato ad accusare dolore al ginocchio sinistro. Dopo una meniscectomia al ginocchio sinistro nel novembre 2014
provando ancora dolore il mio medico di famiglia mi ha consigliato un’altra risonanza magnetica,dal quale risulta note degenerative gonartrosiche con segni di condropatia un poco piu’ evidenti in sede femoro tibiale mediale in quadro di ginocchio lievemente varo artrosico.
Menisco mediale leggermente ipotrofico in esiti chirurgici con sfumata alterazione di segnale del corno posteriore in quadro di tipo degenerativo cronico.
Nell’attesa della visita dallo specialista gradirei il suo parere e che terapia lei mi consiglierebbe
grazie cordiali saluti
La corsa è una attività fisica piuttosto impegnativa per le ginocchia. La meniscectomia è un intervento che prevede la rimozione del menisco (o parte di esso) ma il menisco ha una funzione importante di protezione della cartilagine e quindi il ginocchio senza menisco è più fragile. Credo comunque che smettere con l’attività fisica sia scorretto ed inutile, magari basta cambiare sport. Chi la visiterà riuscirà magari ad indicarle una terapia per far passare il dolore al più presto.
Buongiorno,
da circa 2 mesi ho iniziato ad avvertire dolori acuti al ginocchio sinistro con il coinvolgimento della rotula.
La RNM riporta questo :
Irregolarita’ gonartrosiche tri-compartimentali.
Note degenerative meniscali con sospetta micro-fissurazione del corno posteriore del menisco mediale e lesione del corno
anteriore del menisco laterale.
Legamenti crociati continui.
Minimo ispessimento del legamento collaterale mediale.
Legamento collaterale laterale continuo.
Segni tri-compartimentali di condropatia articolare con, in particolare, iper-pressione femoro-rotulea laterale con focali
fissurazioni della cartilagine di rivestimento articolare, unitamente ad alterazioni osteo-condrosiche sub-condrali.
Componente di versamento articolare di lieve enita’.
Segni di entesite all’inserzione tibiale del tendine infra-rotuleo con concomitante alterazione edemigena intra-spongiosa in
corrispondenza dell’apofisi tibiale anteriore.
Ectasie venulari.
In attesa della visita specialistica che eseguirò a breve, a suo parare il quadro clinico che cosa presenta?
Sarà necessario un intervento ?
Non ho subito traumi recenti, e non faccio sport traumatici da oltre 3 anni, a parte piscina 2 volte settimana.
La ringrazio anticipatamente per la sua disponiblità
Il quadro descritto è quello di una artrosi di grado elevato. Per decidere se c’è indicazione all’intervento serve fare una visita e vedere una radiografia sotto carico.
oggi ho ritirato questo referto:
irregolarità artrosiche a carico dei piatti tribali e degli intercondili mediali,con fine riduzione in ampiezza della rima articolarefemoro-tibiale. fatti artrosici a carico delle femoro-rotulee sx
cosa vuol dire…
grazie
Che ha superato i 50?
Mie stata riscontrata una ciste dietro il ginocchio ho un dolore insopportabile operata da 16 mesi al femore ma il dolore più grande è il ginocchio sono disperata ho 80 anni mi consigli grazie
Magari un ciclo di infiltrazioni potrebbe aiutarla. Ne sono convinto.
Egregio dottore vorrei un suo consiglio, ho una sacralizzazione di L5 condiscopatie degenerative in L3-L4 ed L4-L5 ne soffro da quando ero gioyane ora ho 56 anni però se non faccio sforzi eccessivi sto bene.Da 2 anni ho dolore alle mani ho fatto delle radiografie un anno fa alle mani ed al bacino.Al bacino ho presenza di incipienti segni di coxo-atrosi bilaterale,espessi prevalentemente dalla sclerosi a livello del tetto acetabolare. Alla mano modeste manifestazioni artrosiche dell’articolazione interfalangea distale e segni di rizoartrosi.Ho iniziato a prendere Amedial plus e ho meno dolore. Da 2 mesi ho dolore al ginocchio sinistro soprattutto quando scendo le scale devo fare uno scalino alla volta ho fatto venti sedute di magneto terapia ma non ho avuto risultati allora ho fatto RX e irisultati sono gonartrosi del comparto femoro-tibiale bilaterale di grado moderato.Lieve sclerosi della limitante superiore del piatto tibiale bilaterale.Lieve varismo bikateraleL’ortopetico mi ha consigliato dei plantari piatti con rialzo esterno ed un cintolino da metter e sotto al ginocchio e di evitare le scale .Le scale non le posso evitare perchè il luogo dove lavoro si trova al secondo piano e la mia abitazione è su due piani Facendo un lavoro sedentario ho sempre cercato di fare movimento lunghe caminate ha passo veloce in terreno collinare ,ballo e le scale anche a corsa evitando gli ascensori può essere questo la causa dell’atrosi alle ginocchia ed all’anca.Ora che sport posso fare mi è stato consigliato la ciclette con il sellino alto ma devo rinunciare a camminare,lei cosa mi consiglia premetto che non posso andare in piscina. Grazie
Alcune volte l’artrosi ha una origine di tipo costituzionale. Sembra il suo caso. Bisogna cercare di mantenersi in forma, credo che il movimento a corpo libero sia sempre il migliore. Ok bicicletta, ma anche camminare (le è stato detto di no?) su percorsi piani è una buona cosa.
La ringrazio della risposta ,la fisioterapista mi ha detto di fare la ciclette e mi ha sconsigliato di camminare ,l’ortopetico invece mi ha consigliato di camminare e di fare della ginnastica con elastici e strecing per rinforzare la muscolatura della gamba.
Camminare sicuramente si, magari con aiuto di un bastone, almeno inizialmente.
Buonasera dottore,
le scrivo per conto di mio padre, 67 anni che da qualche tempo ha dolori forti al ginocchio. Dopo visita dal medico gli è stato consigliato di farsi una lastra. Fatta la lastra gli è stato consigliato a sua volta visita da un posturologo. Gli è stato consigliato dei plantari in quanto secondo lui era un problema di postura errata…. sono passati 15 giorni e ancora i problemi ci sono. Infatti venerdì ha deciso di farsi anche una risonanza magnetica del ginocchio e ecco i risultati:
“Corpi meniscali assottigliati con corni protrusi posteriormente e protrusione anche dei muri, e con cisti para-meniscali. Il menisco interno presenta anche una piccola rima di frattura longitudinale a livello del corno posteriore.
LCA/LCP – LCA edematoso e ispessito. LCP in degenerazione e con esiti pregressi di distacco parziale di fibre all’inserzione tibiale.
COLLATERALI – Zone di degenerazione del collaterale esterno. Nei limiti della norma l’interno. Tendinosi del quadricipide.
OSSO/CARTILAGINE – Ampie aree di edema intra-spongioso a livello dei capi ossei articolari. Cartilagine di rivestimento articolare assottigliata e con piccoli “minus” con associata sofferenza osteocondriaca in un quadro di incipiente artropatia.
FLUIDI – Ampio versamento retro-patellare e laterale ai condili femorali. Versamento nella gola e nel compartimento interno. Corpo di Hoffa edematoso e parzialmente disgregato.”
Cosa ci consiglia di fare? Grazie mille!!
Sembra un chiaro quadro di artrosi di ginocchio. La strada in genere seguita è quella che prevede terapia con farmaci contro il dolore, infiltrazioni, fisioterapia e poi… protesi di ginocchio. Comunque in ogni caso il dolore deve essere inteso come un messagio da parte del ginocchio che sta chiedendo riposo.
Salve Dottore ho da qualche anno problemi a entrambe le ginocchia. La sensazione è quella di avere sempre le ginocchia infiammate. Al tatto non mi fanno male se le tocco, non sono gonfie ne calde ma le sento bruciare. A questo si è aggiunto il dolore a seguito di una caduta. Ho fatto risonanza che ha evidenziato grossolani ispessimenti plicali di natura fibrotico-cicatriziali nel contesto del corpo adiposo di Hoffa. Ho mia madre malata di artrite psoriasica. Ho consultato vari reumatologi e ortopedici e ci son sempre diagnosi differenti. Per alcuni è artrite, per altri una condropatia femoro rotulea. Il reumatologo mi ha prescritto infiltrazioni di cortisone, l’ortopedico invece acido ialuronico. Secondo lei posso fare come devo muovermi? Ho anche fatto elettrostimolazione ed esercizi per il quadricipite, ultrasuoni ma senza alcun risultato.
Ricevere differenti diagnosi è frquente allorchè i sintomi siano “sfumati” e prevalentemente soggettivi. Si inizia allora un calvario di analisi ed accertamenti che alla fine (ed è una buona cosa dato che non trovano malattie) non si scopre niente. Bisogna rimanere tranquilli, non focalizzare troppo sul disturbo, continuare a fare tutto quello che si vuole. A volte il disturbo scompare così, a volte si manifesta meglio l’eventuale causa ed allora risulta evidente la diagnosi. In ogni caso si risolve.
Buongiorno Dottor Franzone. Sono alla ricerca di tutte le informazioni sulla protesi del ginocchio. Infatti temo che mia figlia di 53 anni, dovrà affrontarla presto. All’età di quindici anni ha subito l’asportazione di entrambi i menischi del ginocchio destro. Uno, dissero che era malformato e l’altro si ruppe per un trauma. L’operazione riuscì perfettamente e per ben quarant’anni la ragazza ha praticato sport anche pesanti e lavorato in un ambito che richiedeva ginocchia solide ed efficienti. Ora però si presentano i guai a causa delle cartilagini totalmente distrutte. Dai commenti che leggo, non si tratta di un’operazione dai risultati scontati e forse per mia figlia sta entrando in gioco tutto il suo futuro lavorativo. Che cosa può dirmi sulle terapie alternative, tipo rigenerazione con cellule staminali, mesenchimali e così via, di cui leggo dappertutto ma di cui non so nulla? Esistono realmente e se sì sono sufficientemente sperimentate? Prima di parlarne con mia figlia che comprensibilmente è molto depressa, vorrei saperne di più. Le sembrerà impertinente che lo chieda a Lei che pratica la protesizzazione tradizionale, ma è proprio a Lei invece che mi sento di chiederlo e di ascoltarne i consigli. Le sarò grata se vorrà rispondermi
Di recente ho operato un muratore di 54 anni. Non riusciva più a piegare il ginocchio ed ogni passo era dolore. La protesi ha una indicazione precisa allorchè la disabilità provocata dal dolore e dalla rigidità del ginocchio non hanno più soluzione. Farmaci, fisioterapia riescono a procrastinare l’intervento. Infiltrazioni di acido ialuronico e PRP, riescono a procrastinare l’intervento. Curano anche l’artrosi? No, purtroppo no.
Da un altro punto di vista, chi ha detto che una protesi a 53 anni sia una così grande sventura da “fare entrare in gioco tutto il futuro lavorativo”?
Salve dottore le spiego un po la mia situazione ,sono camillo ho 25 anni da circa 7/8 anni cioè da molto giovane mi sono cominciati i primi fastidi alle ginocchie dovute ad un varismo a detto di molti ortopedici accentuato ma non troppo..anno dopo anno i fastidi cominciano ad aumentare tanto da diminuirmi di parecchio la qualità della vita sopratutto in inverno quando la situazione peggiora di molto limitandomi parecchio anche solo a stare in piedi a volte. Dagli esami effettuati RX e RM La diagnosi non è grave a parte una leggera sofferenza cartilaginea(contropatia diffusa) dovuta al sovraccarico che porta il varismo tutto il resto è apposto e quindi la terapia conservativa che svolgo da parecchi anni ormai si basa sul potenziamento muscolare..integratori alimentari e ogni tanto faccio anche qualche ciclo di infiltrazioni di acido ialuronico(jalubrix) quando sento molto fastidio.tutto cio fin adesso mi porta ad avere una riduzione importante dei fastidi e del carico nei periodi estivi dove riesco a svolgere una vita normale.ma purtroppo in inverno la situazione ritorna “grave” e mi limita parecchio tanto da non poter lavorare ecc..tant è che pur di trovare qualche cura alternativa ad aprile ho voluto fare una visita in germania da un ortopedico specialista che a differenza di tutti gli altri in italia che scartavano l ipotesi di una soluzione chirurgica mi ha consigliato l intervento di osteotomia correttiva devarizzante come unica soluzione visto che i miei fastidi/dolori derivano dal varismo accentuato che mi porta a sovraccaricare le articolazioni e quindi ad assottigliare la cartilagine, e sostenendo anche che dovrei operarmi adesso vista la mia giovane età e prima che la situazione peggiorasse, percio dottore non capisco come mai qui in italia vogliono insistere su una cura piu che altro conservativa e tra l altro poco producente e perche aspettare che la situazione degeneri e la cartilagine si consumi del tutto invece di intervenire adesso..lei che mi consiglia di fare , vorrei provare anche con i plantari specifici devarizzanti per vedere come va visto che non li ho mai messi, ma anche li ho trovato pareri discordanti tra chi mi consiglia di usarli per spostare il carico dall altra parte e chi invece mi dice mi potrebbero peggiorare..mi dia un consiglio perche i miei dubbi sono molti..e la situazione mi preoccupa non poco..
In prima ipotesi pure io sarei portato a valutare una ipotesi chirurgica. Tenga presente che non tutti gli ortopedici praticano questa metodica. Magari è stato visitato da chi non esegue questo intervento… avrebbero però dovuto dirlo.
egregissimo dott fanzone, sono francesco ,44 anni di professione militare,circa 15 giorni fa’ durante una partita di calcetto, nel ruolo di portiere,durante un’azione di gioco,in posizione accovacciata, il piede rimaneva bloccato per terra, ma ruotava in maniera anomala e violenta il ginocchio sx,verso l’interno.Inizialmente accusavo un lieve dolore interno al ginocchio,continuando a giocare,La notte invece sono stato colpito da dolori lancinanti al ginocchio,a qualsiasi movimento,tanto da sudare freddo.Per un paio di giorni il ginocchio mi e’ rimasto quasi bloccato,con il dolore forte persistente internamente lato interno. Cosi mi sono recato dal mio medico di base il quale mi ha prescritto una risonanza magnetica che ho effettuato e ritirato gli esiti della risonanza magnetica oggi, il cui referto mi mette in allarme e non poco. RM ginocchio sinistro. Quesito diagnostico esiti traumatici, indagine effettuata nelle diverse proiezioni ortogonali. Normale l’aspetto del legamento crociato posteriore,nei limiti il collaterale laterale,e non segni di discontinuita’ al menisco esterno. Il legamento crociato anteriore appare lievemente assottigliato e disomogeneo ma continuo.Aspetto edematoso disomogeneo di significato post traumatico recente del collaterale mediale con segnale alto nelle sequenze T2 pesate e con evidente edema e imbibizione dei tessuti molli adiacenti in sede prossimale. Fissurazioni del corno posteriore del menisco mediale. Versamento articolare di minima entita’.Distensione cistica della borsa gastrocnemio semimembranoso .Disomogeneita’ di segnale della cartillagine articolare femoro rotulea con fissurazioni condrali dei capi articolari.Tralci fibrotici ispessita ed edematosi del corpo adiposo di Hoffa.Plica sinovale infratellare .Minima distensione della borsa prerotulea. Egregio dottore, mi potrebbe cortesemente spiegare cosa indica la risonanza magnetica, ed eventualmente una soluzione a tale patologia riscontrata,artroscopia diagnostica o altro,e presente anche un artrosi del ginocchio precoce seconde lei ?. Il dolore attuale aumenta esponenzialmente quando da accovacciato sul divano mi metto in piedi,o sono seduto per un po’ di tempo e mi rialzo con dolore lato interno collaterale mediale, a palpazione e non e schiocchi articolari dolorosi ,e zoppia susseguente,con sensazione di qualcosa che ti tira dentro.grazie infinite ,con cordialita’ francesco.ad oggi non ho fatto nessuna terapia ,ne uso di stampelle ,andando a lavorare normalmente, con dolori importanti.grazie ancora!
Il tipo di evento traumatico è del tipo che provoca una rottura meniscale. Credo che sarrebbe opportuno fare una visita di persona.
Infatti dottore me l hanno accennata più volte la possibilità di intervenire chirurgicamente ma me la facevano intendere come ultima spiaggia quando proprio arrivavo diciamo all osso..in poche parole ritenevano la mia situazione un po troppo buona per essere operata e nello stesso tempo troppo grave non darmi disturbi..cioè quindi una via di mezzo.ma a questo punto sono più propenso ad un eventuale operazione correttiva e quindi affidarmi a chi è di competenza ..senza aspettare che la situazione degeneri ulteriormente ..mi scusi se mi dilungo dottore ma a questo punto mettere dei plantari devarizzanti sarebbe utile? mi conviene provare o sono poco risolutivi nel mio caso…la ringrazio in anticipo per la risposta
Verificherei con serietà l’opportunità del trattamento chirurgico. Tenga anche presente che se non eseguito per tempo, cioè prima che l’articolazione sia completamente “fregata”, questo tipo di trattamento non ottiene risultati.
Buongiorno dott. artoprotesi bicompartimentale regolare valgismo femore-tibia
le illustro i RX sn ginocchio con protesi oramai già noto a Lei
Nei limiti lo spazio articolare rotula protesi,
non sono apprezzabili calcificazioni entesopatiche in sede rotulea.
Calcificazione del tendine quadricipite,questo è la mia domanda cosa è ed come intervenire.
La ringrazio
BELLEFFI QUINTILIANO
Come intervenire su cosa? Spesso viene considerata patologia il referto di una lastra che invece è solo una descrizione di ciò che si vede ai raggi X. La verità è che bisogna necessariamente correlare i dati clinici alla lastra e non viceversa. Per potere essere di aiuto necessito di sapere di quali disturbi il paziente si lamenta. Viceversa la “calcificazione” potrebbe essere solo un dato descrittivo senza alcuna importanza dal punto di vista clinico.
buongiorno dottore Lei ha ragione, io da due anni ho una protesi totale al ginocchio sx,dopo tutta la fase riabilitativa dopo un anno ho incominciato a sentire il ginocchio duro al mattino appena alzati,camminare non fa male ma adesso da quasi tre mesi sento come una morsa che stringe il ginocchio,a parte il cric -crac che dice l’ortopedico che mi ha operato è normale,il problema generale è quello di camminare e sentire che dentro ci sia qualcosa che te lo impedisce,non è elastico sempre sulla zona rotulea ,sulla parte sinistra del ginocchio non sento niente in quanto sembra che sia anestetizzato,una fatica enorme a stare a portarmi in ginocchio,forse sarà normale,spero di aver descritto il problema sempre gentile se ha bisogno di altre informazioni a disposizioni,
Grazie Quinty
Il rumore è abbastanza comune, in genere non bisogna preoccuparsi. Le sensazioni che lamenta non sono facilmente correlabili alla presenza della protesi. Cerchi di non focalizzare l’attenzione su questo e di incrementare l’attività fisica. I suoi disturbi sembrano più correlati a perdita di forza ed elasticicità a carico dei muscoli che perdita di funzione della protesi.
Dottore buon pomeriggio,
mia moglie ha appena ritirato il referto relativo ad un esame radiologico al ginocchio destro.
l’esito dell’esame è il seguente:
“gonartrosi tricompartimentale, con osteofiti centrali.
ridotta in ampiezza la rim articolare femoro-tibiale nel comparto mediale.
esosotosi del condilo mediale tibiale”
E’ grave?
Grazie fin d’ora
Paolo
L’artrosi è grave nella misura in cui limita i movimenti o determina dolore.
Buongiorno Dr Fanzone sono la signora Rosa , da qualche mese soffro di forti dolori al ginocchio destro ho fatto la radiografia l’esito : <assenza di lesione ossee. Normale rapporto dei capi articolari mi spiegare di che si tratta
grazie
Cara Signora, non sono bravo abbastanza da indovinare. La diagnosi ed i consigli di un medico vengono fuori da una analisi di molti dati. Un referto radiografico, un nome proprio ed un sintomo… non bastano.
Buongiorno dottore, mio papà (78 anni) dopo una partita di tennis ha iniziato a sentire un dolore di media/forte entità al ginocchio dx. Dopo alcuni mesi di riposo l’entità del dolore è diminuita ma permane ancora un certo dolore/fastidio. Il referto della radiografia cita: Moderata gonoartrosi dx con minima deviazione in varismo. Osteofitosi intercondiloidea: Minuto frammento osseo corticalizzato nel recesso infrarotuleo. Calcificazione meniscali periferiche nel comparto mediale e laterale. Artrosi femoro-rotulea. Potrebbe spiegare lo stato di gravità del ginocchio? L’attività sportiva a questo punto sarà da evitare per il futuro? Grazie per sue informazioni
Evitare la attività fisica? Mai. Magari ridimensionarsi.
Buongiorno dottore ho 35 anni e da circa 2 anni durante il periodo invernale accuso alcuni disturbi a ginocchia e piede destro. Durante la notte, benché dormo con coperte molto pesanti, ho dolore al ginocchio destro come fosse una sensazione di forte freddo nella fessura orizzontale appena sotto la rotula. Il dolore mi sveglia e svanisce quasi completamente con il movimento o quando mi alzo la mattina. Questo fastidio lo accuso esclusivamente nel periodo autunno / inverno / primavera diciamo grosso modo quando la temperatura esterna scende sotto i 20 gradi. Se aggiungo un’altra coperta sul ginocchio riesco in qualche modo a tenerlo sotto controllo il che mi fa pensare che il dolore è scatenato essenzialmente dal freddo.
Ho poi anche un altro disturbo da 4 o 5 anni, questo però è prevalentemente diurno ma anche questo circoscritto al periodo invernale. Durante il giorno ho una forte sensazione di freddo al piede destro, addirittura quando ci cammino mi provoca dolore tanto che si è irrigidito. Da alcuni esami che ho eseguito per la circolazione è tutto perfettamente in regola. Uno dei medici mi ha ipotizzato un problema posturale dal momento che ho qualche protusione alla schiena, sto quasi esclusivamente seduto per lavoro e utilizzo nelle scarpe alcuni plantari avendo piede cavo.
Non so se i due problemi sono in qualche modo legati, ma il fastidio al piede, che io ricordi, lo accuso da almeno due anni prima dei problemi al ginocchio.
Ora, da pochi giorni, al ginocchio destro ho dolore anche di giorno, sicuramente più lieve e nulla di paragonabile al dolore notturno ma comunque c’è e questa è una novità rispetto ai due inverni trascorsi. Mi accingo ad eseguire una radiografia alle ginocchia sotto carico.
I sintomi cosa le fanno pensare ?
Grazie in anticipo.
Iniziale sofferenza cartilaginea.
buongiorno dottore, da diversi anni ho dolore al ginocchio destro soprattutto quando lo piego. Premetto che nuotavo fino a pochissimi anni fa a livello post-agostico e inoltre pratico sci.
Il medico della squadra di nuoto mi aveva accennato al fatto che forse ho avuto una lesione del menisco.
prontamente ho fatto una risonanza magnetica nucleare e il responso è stato il seguente:
Non alterato segnale da edema trabecolare a livello osseo.
Discreto versamento articolare.
Disomogeneità di segnale del corno posteriore del menisco mediale e del corno anteriore del menisco laterale, senza discontinuità.
Nei limiti il tratto in esame del tendine del quadricipite e il tendine rotuleo.
Nei limiti il corpo adiposo di Hoffa.
Piccola cisti di Baker.
Conservata la femoro-rotulea con normale spessore del panno condrale, dosomogeneo ma senza segni di sofferenza dell’osso subcondrale.
Nei limiti i legamenti alari.
Secondo Lei quale terapia dovrei effettuare? consiglia un intervento chirurgico?
grazie mille
Sembrerebbe effettivamente che l’indicazione all’intervento sia corretta. Si renderà però conto che è la clinica (cioè la visita diretta) l’unica strada corretta.
Buongiorno Dr. Fanzone. Mi chiamo Elena e vorrei avere alcune informazioni, se è possibile, riguardante l’infortunio che ha subito mio marito circa un anno fa cadendo dalle scale condominiali esterne perche’ sporche, piene di limo e la rampa di scale senza un corrimano per un possibile appoggio e senza l’antisdruciolo a terra. Rottura legamento crociato posteriore con avulsione ossea, rottura subtotale del legamento collaterale interno e rottura del menisco interno (tramite la risonanza magnetica si è riscontrato che era già leggermente meniscosico ma mio marito, prima di questa caduta, non aveva avuto nessun problema, stava bene. Successo a dicembre 2014 e lui aveva fatto del nuoto per quasi tutto l’anno e a settembre eravamo andati in montagna a fare qualche sentiero, comunque facile, ma con nessuna difficoltà). Ora, si ritrova a non potersi nemmeno operare perche’ già invalido nefrologico, non può prendere antidolorifici e sta convivendo con dolori cronici. Invalidante è il fatto che per muoversi comunque si stanca più facilmente e la vita non è più come prima. Dopo quasi 11 mesi di malattia, nonostante tutto faccia fisioterapia, il problema rimane. Comunque mio marito ha una obesità, per fortuna non troppo marcata. Ora tra i postumi invalidanti si ritrova ad avere abbastanza spesso, specialmente se si muove tanto o fa fisioterapia, gonalgia e dolori. In più gli hanno riscontrato una condropatia rotulea (non credo dovuta solo al menisco perche’ prima non stava così male). Usa un tutore per uscire e un bastone perche’ si sente insicuro e ha ovviamente della zoppia. Sta molto attento a fare le scale perche’, ripeto, non è più come prima. Ha 44 anni. E poi vedendolo ad occhio nudo ha il ginocchio valgo (non saprei a che grado) e la rotula non è allineata alla tibia mentre l’altra gamba si’. Secondo lei, potrebbe avere già un’inizio di artrosi?
Vorrei capire se il nostro medico legale è stato corretto a dare 15 punti di danno biologico da postumi invalidanti come responsabilità civile perche’ a noi ci sembrano pochini.
10 punti per legamento crociato posteriore e 5 per il collaterale. Capisco che il menisco non va messo visto che sembrerebbe già lesionato da prima, ma tutto il resto? Artrosi dovuta a lassita’articolare, gonalgia, condropatia e ginocchio valgo……vanno conteggiati per il risarcimento o no?
La ringrazio anticipatamente e nell’attesa di una sua risposta, porgo i miei più cordiali saluti.
Elena
Mi occupo di medicina legale anche se solo in maniera marginale. Il medico di parte ha certamente fatto il proprio mestiere che comunque non comprende il rischiare di apparire ridicoli.
Buon giorno… mi chiamo Rosanna e vorrei chiederLe un parere….Sono affetta da una gravissima gonartrosi e ginocchia valghe, a entrambe le ginocchia, (chi vede le mie radiografie si spaventa e mi chiede come ho fatto a ridurmi così…sembrano ginocchia di un’anziana di 80 anni)…ho chiesto diversi pareri e tutti mi dicono che ormai devo intervenire chirurgicamente con protesi totale….Secondo Lei se inoltro domanda d’invalidità riesco ad avere i 2/3?
Sui 2/3 non saprei proprio. Comunque l’artrosi è patologia invalidante.
buonasera Dott.Fanzone
Donna 51 anni molto attiva sportivamente (trekking,arrampicata,sci di fondo) e appena entrata in menopausa.
Da un mese circa non riesco a flettere bene il ginocchio e a sentire una certa rigidità.Non dolore solo fastidio.Dopo un RM il responso è stato questo:Sclerosi subcondriale a carico di entrambi i piatti tibiali.Nei limiti la morfologia di entrambi i menischi,che presentano disomogeneità dell intensità del segnale a carico dei corni posteriori,come da iniziale meniscopatia degenerativa.Non si segnalano immagini riferibili a rime di frattura.Nei limiti per decorso,morfologia ed intensitàò del segnale i legamenti crociati,i legamenti collaterali ed il tendine rotuleo.Uniformemente assottigliata la cartilagine ialina femoro tibiale e femore rotulea. Abbondante versamento in sede intrarticolare e nella borsa sottoquadricipitale.Presente cisti di Baker ad aspetto tor multiloculato delle dimensioni di circa 37x20mm.
Vorrei un suo parere se possibile, cosa si potrebbe fare per ritornare alla normalità?Potrò ancora fare sport
la ringrazio molto
mandi Cristina
Passato questo momento di “infiammazione” (ci chiediamo cosa abbia fatto) continui a fare sport solamente ridimensionandosi un pochino.
Gentie dottore,ho da circa due mesi un fortissimo dolore al ginocchio sinistro ed anche sotto dalla parte interna,avendo problemi di stenosi alla spina dorsale e varie ernie il mio neurohirurgo ha attribuito il fortissimo dolore,dopo una rm alla colonna allo scivolamento di due vertrebe mi ha consigliato riposo assoluto ionoforesi e tens.Di mia iniziativa ho fatto una radiografia alle ginoccia che già in precedenza mi avevano dato problemi tanto do fare cicli annuali di ortovisc per evitare l”intervento ho 70 anni Il risultato è:gonartrosi femore rotulea con grossolani osteofiti rotulei e segni di iperpressione,Artropatia cronica femore tibiale con sclerosi subcondriale degli emipiatti tibiali delle eminenze intercondiloidee che appaiono acuminate,osteoproduzioni marginali interne condiloidee e tibiali.Riduzione di ampiezza della rima articolare a livello del comparto mediale,distrofiche calcificazioni pericapsulari,e sovrarotulee a sinistra.Sono alla seconda infiltrazione al ginocchio sinistro,una alla settimana,il mio ortopedico ne vuole fare ancora 1 o 2 e mi ha riferito che non era possibile per la patologia una volta passata l”infiammazione fare l”intervento di protesi.La ringrazioer il consiglio che mi darà ed invio cordiali saluti
Dubito sia vero ciò che scrive riguardo al non potere eseguire l’intervento per infiammazione, forse ha capito male 😉
Quindi gentile dottore per la mia diagnosi se non fanno effetto le infiltrazioni di cortisone sarà il caso di rivolgermi ad un ortopedico specializzato per il ginocchio e fare necessariamente l”intervento?Risolverò il mio problema,la mia situazione adesso è piuttosto invalidante non posso uscire di casa e i tempi del dolore si sono i più allungati ma non sono ancora spariti La mattina quando mi alzo dal letto il dolore è forte.La ringrazio Alessandra
Le infiltrazioni hanno un senso se usate per diminuire dolore e disabilità. Oltre un certo limite smettono di funzionare ed essere efficaci. In questi casi l’intervento ha la sua indicazione massima, non deve essere demonizzato.
Buongiorno sig. Dottore. Mi chiamo Alessio 41 anni. In seguito a forti dolori al gin dx ho eseguito una risonanza. Gli esiti sono meniscosi al corno posteriorn del menisco mediale. Indenne menisco laterale. In corrispondenza del profilo antero mediale del piatto tibiale nella compagine del corpo adiposo Hoffa immagine a margini netti sostanzialmente ipointensa ipotizzabile a formazione fibro calcifico. Il trofismo osseo femoro tibiale è conservato con cartillagini lievemente assottigliate. La rotula è in iperpressione esterna con fenomeni di condropatia femoro rotulea medio alti. Discreto versamento articolare per quadro artrosinovitico. Cosa ne pensa? Basterá un infiltrazione? O… ? Grazie dottore
Una? Magari qualcuna in più.
Buongiorno Dottor Fanzone,
volevo sottoporLe il mio caso e avere qualche consiglio.
Sono un 37enne (183 cm x 84 kg) e faccio il magazziniere in una grossa multinazionale della logistica che mi ha appena offerto un contratto a tempo indeterminato. Da circa un anno ho iniziato ad avere dolori al ginocchio destro e da circa 3 mesi anche a quello sinistro. la risonanza al ginocchio dx (quello dove il dolore è più acuto) ha evidenziato una presunta rottura del crociato anteriore e una lesione alla cartilagine della rotula di II grado. L’ortopedico si è rifiutato di ricorrere ad interventi chirurgici asserendo che se avesse toccato il ginocchio una volta l’avrebbe dovuto toccare in continuazione. Mi ha consigliato delle sedute di fisioterapia, bicicletta (che faccio ogni giorno da 4 mesi) , nuoto e mi ha raccomandato di ridurre il carico sul ginocchio. Da 2 Mesi lavoro part-time e per poter ridurre ulteriormente il carico, lavoro solo con transpallett elettrico e scanner sollevando pesi solo di rado e mai superiori ai 10/15 kg. Nonostante questi accorgimenti i dolori sono aumentati in entrambe le ginocchia. Premettendo che nelle prossime settimane tornerò a parlare con il mio ortopedico, vorrei chiederLe se ritiene che una persona nella mia situazione sia costretta, nel lungo o nel medio periodo, a dover lasciare il proprio lavoro o qualsiasi altro lavoro che la obbliga a stare all’impiedi per almeno 6 ore.Ultimamente ho difficoltà a far le scale con le buste della spesa e accuso dolori lievi anche semplicemente camminando per casa. Ho un po’ di paura per il mio futuro lavorativo e spero che un qualche tipo di intervento possa almeno arrestare o ridurre drasticamente il processo degenerativo consentendomi almeno di continuare a lavorare part-time.
La ringrazio per sua cortese disponibilità e Le auguro una buona giornata.
Età e sintomi, più conferma della diagnosi di rottura del crociato… intervento!
Buongiorno,
ho fatto rx ai ginocchi questo è il risultato:
A destra e sinistra trofismo regolare.
A dx lieve riduzione degli spazi articolari femori-tibiali.Calcificazioni entesopatiche in sede rotulea.Regolari spazi articolari femore patellari.
A sx esiti di artoprotesi bicopartimentale senza segni di riassorbimento osseo a carico dei monconi femore-tibiale.Calcificazioni entosopatiche in sede rotulea.
Volevo sapere se queste calcificazioni sono curabili e cosa posso fare,Ringrazio anticipatamente.
Le calcificazioni sono “segni” legati alla età del ginocchio, un pochino come le rughe di espressione degli adulti. Le lascerei li, testimoniano tutte le nostre esperienze. L’eventuale dolore o disabilità è un’altra cosa.
Salve dottore, ho 38 anni e volevo porle il mio caso a fronte della seguente risonanza magnetica per ottenere anche da lei qualche valido consiglio e per avere anche una sua diagnosi sulla mia situazione..Una minima puntiforme inomogeneità di segnale su base malacica è riconoscibile a livello cartilagineo nella porzione centrale della faccetta articolare mediale della rotula: configurazione femoro-rotulea di tipo III secondo Wiberg, con relativa ipoplasia della corrispondente faccetta articolare mediale del femore. Per quanto valutabile dal basso campo magnetico adoperato non si apprezzano altre significative alterazioni morfologiche o di segnale dei capi osteo-articolari del ginocchio destro. Nei limiti i legamenti crociati e collaterali. Con riferimento al quesito diagnostico, non evidenti segni di lesione a carico dei menischi. Non è presente significativo versamento articolare. Nei limiti il segnale delle strutture muscolo-tendinee para-articolari: in particolare nei limiti i tendini quadricipite e rotuleo. CONCLUSIONI RADIOLOGICHE: l’orientamento diagnostico è per una condromalacia rotulea di lieve entità. In attesa di una sua analisi e consigli le porgo i miei saluti.
Consigli su cosa?
Sulla terapia da seguire, chiedo scusa. Buongiorno.
Non mi è possibile indicare diagnosi o suggerire terapie via internet. Non solo per motivi legali ovvi ma anche perchè senza visita di persona, senza anamnesi senza parlare con il malato…
Buongiorno dottore.
Ho 64 anni, non faccio attività sportiva e da circa un anno soffro di dolori al piede e al ginocchio. Quelli al ginocchio si stanno intensificando, a parte brevi parentesi grazie all’uso di anti-infiammatori FANS e recentemente mi è anche comparso un versamento articolare, lato interno.
La diagnosi RX dice: “Ginocchio gonartrosico, varo. Ridotta l’ampiezza della emirima mediale femoro-tibiale”.
La Risonanza magnetica rileva “solo”, si fa per dire… “Il menisco mediale presenta dimensioni ridotte a livello del corpo per parziale amputazione del margine libero, segnale disomogeneo e irregolarità marginali sul versante tibiale a livello del corno posteriore”.
La ringrazio per una sua analisi e risposta.
E’ la descrizione classica dei problemi legati alla artrosi. IL trattamento è ben conosciuto passa sempre da antidolorifici, ginnastica ed infiltrazioni. Appena necessario bisogna fare una protesi.
Professore buonasera mi chiamo Enzo ho 62 anni e avendo dolore al ginocchio sinistro ho fatto una RM con il seguente referto. Non evidenza di rime di lesione a carico delle strutture meniscali in presenza di diffuse alterazioni involutive che risultano focalmente più significative a livello del corno posteriore del menisco interno ove si osservano iniziali fenomeni di sfaldamento periferico della struttura meniscale. Sostanzialmente nella norma le strutture legamenti se del pivot centrale. Non si apprezzano significative alterazioni traumatiche recenti a carico delle restanti formazioni capsule legamentose esaminate. Ai gradi di flessione dell’esame la rotula si presenta sostanzialmente in asse, disomogeneità delle contrapposte superfici articolari femoro patellari come per condropatia di grado iniziale in sede trocleare. Allo stato attuale nell’articolazione è presente un minimo diffuso impegno reattivo sinoviale localizzato in sede peripatellare con ispessimento reattivo sinoviale del corpo di Hoffa. Minima quota di versamento nei recessi superiori ed a livello della borsa del gastrocnemio semimembranaso da borsite anserina. CONCLUSIONE: Borsite anserina come dato saliente in minima involuzione degenerativa meniscale e femororotulea. Scusandomi della lungaggini della mia scrittura ma era solo per dare un quadro più reale rispetto alla sola conclusione, le chiedo se può gentilmente darmi una risposta a quanto sopra. La ringrazio
Capisco la richiesta ma devo dire che non funziona così. La Risonanza è un esame strumentale, la clinica è la sintomatologia, la visita è ciò che fa comprendere quale sia il problema da risolvere. Il referto parla di un “normale” ginocchio di una persona di 62 anni, tra le altre cose nemmeno messo male.
La ringrazio comunque è stato gentilissimo
Egregio drFranzone, ho 75 anni, un anno e mezzo fa mi sono operato al gin . sx con protesi totale. Per circa 6 mesi il ginocchio e stato gonfio e dolente, infatti, l’ortopedico mi ha estratto 6 cc di liquido, la 1 volta e le successive tre volte 3/4 siringhe di liquido. poi piano piano si e sgonfiato e non ha prodotto liquido, pur restando dolente nella parte sup , alt vasto lat sin.e quando mi sollevo dal letto, . ma il punto è che ho un forte crocchio sia quando cammino , che quando faccio un movimenti di torsione, nel letto specialmente.Dai RX la protesi e in asse.
Il chirurgo che mi ha operato, mi dice che mi deve riaprire per la sostituzione della rotula , senza darmi altre spiegazioni. cosa ne pensa?? un’altra DOMANDA per la sublussazione della spalla e meglio L’APPLICAZIONE DEL CALDO o del freddo a distanza di 10 ggdal rauma , La ringrazio mariano
BUONGIORNO DOTTORE HO FATTO UNA TAC AL GINOCCHIO SX CON IL SEGUENTE REFERTO, ALTERAZIONI DEGENERATIVE ARTROSICHE IN SEDE FEMORO ROTULEA E FEMORO TIBIALE, MILLIMETRICA IMMAGINE A DENSITA’ CALCIFICA IN PROSSIMITA’ DEL VERSANTE POSTERO SUPERIORE DELL EMIPIATTO TIBIALE INTERNO DM3 mm PICCOLO SPESSORE OSSEO SUL VERSANTE ANTERIORE DEL CONDILO FEMORALE MEDIALE. SEGNI DI DIFFUSA CONDROPATIA CON SCLEROSI DEGLI EMIPIATTI TIBIALI E DELLE FACCETTE PATELLARI SOPRATTUTTO SUL VERSANTE LATERALE. ROTULA SOSTANZIALMENTE IN ASSE GRADI DI FLESSIONE DELL’ ESAME. IN RELAZIONE AL QUESITO CLINICO SI CONFERMA MINIMA QUOTA DI VERSAMENTO INTRA ARTICOLARE CHE SI DISPONE ANCHE NELLO SFONDALO SOTTOQUADRICIPITALE E PER QUANTO VALUTABILE CON LA METODICA LIEVE DISTENSIONE FLUIDA DELLA BORSA DEL PES ANSERINUS. DOMANDA MI DEVO PREOCCUPARE?
Spesso si confonde il risultato di un esame diagnostico con la clinica. In altre parole noi medici non trattiamo il referto di una TAC ma delle persone. Dobbiamo sapere che sintomi hanno, che disturbo lamentano, la loro età, occupazione, aspettative…
Il quadro descritto dal referto è quello di una artrosi di ginocchio, patologia frequente, ad alto impatto, trattabile riguardo ai disturbi che provoca.
Grazie per la sua disponibilità
egr.dott.FANZONE ho 82 anni e peso 92 kg. ,da qualche tempo provo un dolore alle ginocchia di piu’ il sx ho fatto una lastra 4-5 mesi fa dove evidenziava che la cartillagine,
,specialmente sul sinistro era ai minimi termini, sto ancora lavorando (sono titolare di un esercizio commerciale) e devo stare parecchie ore in piedi e dopo qualche ora mi porta una sofferenza notevole in tutti i muscoli della gambe e dei piedi.
Cortesemente,Le chiedo se c’e’ qualche possibilita’ di intervento chirurgico o con infiltrazioni di altro altro genere. Inoltre,mi sto curando da circa 2 anni per un problema alla prostata di cui mi e’ stata prescritta una fiala al mese di enantone 3,75,il dolore
hai muscoli della gambe e dei piedi puo’ essere un effetto collaterale dell’enantone 3,75?
Grazie per la Sua disponibilita’ Giovanni
Il dolroe muscolare può essere peggiorato dal trattamento che sta facendo. Credo di comprendere che lei si gioverebbe senza dubbio delle infiltrazioni con acido ialuronico. Ne parli con il suo medico, lo consiglio.
Buongiorno,
invio di seguito i risultati delle RM eseguite prima e dopo intervento in artroscopia per meniscectomia selettiva con shaving condrale (eseguito il 14/10/2016) per avere un suo parere dato che dopo 8 mesi dall’intervento durante i quali ho seguito 2 cicli di fisioterapia e 2 cicli di tecar terapia, i dolori forti e l’instabilità persistono e si è aggiunto un rumore alla camminata (click). Specifico che ho 58 anni, peso attualmente 77 kg (in corso calo ponderale con perdita già di 7 kg da ottobre ad oggi) e vita pressoché sedentaria ma con lunghe passeggiate nei fine settimana. Grazie anticipatamente.
RM del 14/9:
” meniscosi del corno posteriore e corpo della fibrocartilagine meniscale mediale, di aspetto anche tumefatto, con associata frattura radiale completa ed avulsione della radice posteriore e secondaria dislocazioneparacondiloidea del corpo; concomita ampia falda di sinovite reattiva paracondilare mediale e lieve edema midollare reattivo della spongiosa ossea subcondrale del versante esterno contrapposto condilare femorale e tibiale. Modesti segni di meniscosi della fibrocartilagine meniscale laterale senza lesioni fissurative. Regolari i legamenti crociati e collaterali. Versamento articolare di discreta entità. Concomita distensione fluida della borsa del gastrocnemio-semimembranoso in particolare nel tratto più distale intorno all’inserzione tibiale del tendine del m. semimembranoso.
RM del 7/3/2017
“Rispetto al precedente controllo RM si osservano gli esiti di intervento di regolarizzazione meniscale mediale su frattura radiale completa ed avulsione della radice posteriore con evidente già nota meniscosi delle porzioni residue del corno posteriore e del corpo; persistono sostanzialmente invariati la dislocazione paracondiloidea del corpo, l’ampia falda di sinovite reattiva paracondilare mediale ed il lieve edema midollare reattivodella spongiosa ossea subcondrale del versante esterno contrapposto condilare femorale e tibiale. Modesti segni di meniscosi della fibrocartilagine meniscale laterale senza lesioni fissurative. Regolari i legamenti crociati e collaterali. Versamento articolare di discreta entità incrementato rispetto al suddetto controllo con associata minima irregolarità del margine posteriore del corpo adiposo di Hoffa come per modica artrosinovite. Non evidente nota distensione fluida bursale evidenziata intorno al tratto inserzionale distale tibiale del tendine del m. semimembranoso. Ispessimento e minima disomogeneità di segnale del tratto ileo-tibiale della fascia lata in rapporto con possibile sindrome di attrito da valutarsi clinicaente. Accenno a minima traslazione laterale della rotula.”
Ho effettuato anche visita fisiatrica per poter fare ulteriore fisioterapia affiancata anche da palestra e piscina ma la fisiatra mi ha sconsigliato al momento qualsiasi tipo di fisioterapia indirizzandomi (giustamente) ad una ulteriore visita con l’ortopedico che mi ha operato con la seguente diagnosi: “artrosinovite ginocchio sx in postumi di meniscectomia mediale selettiva, ginocchio tumido e dolente, ballottamento rotuleo.
Tornata dal chirurgo che mi ha operato lo stesso mi ha prospettato un reintervento ma con minima garanzia di riuscita o in alternativa un ciclo di 60 giorni di CEMP (campi elettromagnetici pulsati che dopo 45 giorni ho interrotto in quanto non mi dava alcun beneficio anzi te deve ad aumentare il dolore) la prosecuzione del rinforzo del quadricipite e l’ulteriore calo ponderale e successivamente eventuale camera iperbarica.
Lo scorso maggio ho effettuato una ulteriore visita con altro professionista che si è dichiarato in forte disaccordo sull’intervento. Mi ha consigliato plantare con sostegno della volta, scarico metatarsale, rialzo del profilo esterno valgizzante di 2 mm + elettrostimolazione del quadricipite, cyclette, ghiaccio, esercizi in isometria ed evitare carichi eccessivi e la flessione del ginocchio.
Per il momento le cose non sembrano molto migliorate per questo Le chiedo un consiglio.
La ringrazio anticipatamente per quanto potrà dirmi.
Continui a perdere peso, faccia il possibile per sentire meno dolore ed in tal senso a volte aiutarsi con un bastone è utile. Anche io su questa situazione non farei una artroscopia.
La ringrazio infinitamente per la celere risposta, ma le chiedo solo una cosa ancora: lei ritiene che sia una situazione grave?
Grazie e cordiali saluti.
Ogni cosa che provoca dolore è grave. nel caso specifico però esistono tutta una serie di terapie e strategie che consentono comunque una buona qualità di vita.
A questo punto mi sembra di capire che mi devo considerare “invalida”?!?!
Io direi che… hai un modo per dimostrare quanto sei tosta e che un ginocchio non ti fermerà.
Buonasera professore, le volevo chiedere un parere. Ho 22 anni e in seguito ad un continuo fastidio al ginocchio destro mi hanno consigliato di fare una risonanza, questo è il risultato:
Nella norma le strutture meniscali e legamentose.
Non è presente importante versamento articolare.
Segni di condropatia iniziali in sede femoro rotulea con verosimile becco osteofitosico sulla base della rotula. Nella norma il tendine rotuleo, appena ispessito il tendine del queadricipite a livello inserzionale.
Ho eliminato tutti i movimenti che mi provocavano dolore, ed ora non ho più fastidi.
Lei cosa mi consiglia di fare? Grazie anticipatamente.
Sembra che già abbia fatto il necessario, almeno in questa fase. Riuscire ad evitare i movimenti che determinano dolore è già un fatto importante. Anche perché questo non significa automaticamente privarsi di qualcosa
vorrei avere un parere sul discorso menisco e sull’atrosi: 4 anni fa mi son rotto i crociati lca con un calcio rotante e successivamente il ginocchio è uscito tante volte e mi son rotto pesantemente il menisco esterno nel seguente modo: vorrei vari pareri sulla situazione del mio ginocchio “tritato” da ormai 4 anni. Sono alto 188 cm e peso 129 kg, obesità di 2 livello…. lesione totale dell’lca, menisco mediale nella norma, alterazione del menisco esterno con presenza di lesione a livello del corpo che si estende al corno anteriore e posteriore a decorso longitudinale orizzontale con amputazione del labbro libero del corpo e presenza di cisti parameniscale. Nella gola intercondilinea si evidenzia la presenza di immagine riferibile a flap meniscale a manico di secchio incompleto…. ora vorrei sapere a cosa vado incontro come ho detto all’inizio….. il chirurgo mi ha guardato 3 minuti in piedi e mi ha liquidato dicendo che leviamo tutto….. secondo lei è salvabile questo menisco al punto di non incorrere in protesi tra 20 o più anni??? se lo tengo così come appunto voglio fare??? sono disoccupato e potrebbero capitarmi lavori pesanti quindi capirà la mia preoccupazione (preoccupazione è dir niente diciamo ossessione)…. perchè lca come intervento è standard x tutti più o meno ma il menisco no…….cosa importantissima, così posso lavorare?? anche fare lavori pesanti del tipo magazziniere (che da ottobre potrebbe capitarmi) o lavori simili (non ho problemi a camminare anche a lungo, a scendere dalla macchina, fare le scale ecc) mi aiuti la prego….. non sono nelle condizioni socioeconomiche per operarmi, l’intervento è gratis ma il tempo che sto perdendo no e devo lavorare…. grazie
Un mio insegnante mi disse: devi essere un bravo medico ma sperare, con la grazia di Dio, di avere buoni pazienti.
Dimagrisca, la prego, così la protesi non la metterà mai!
Dottore ha ragione in 7 anni son ingrassato 45 kg x dei farmaci che son costretto a prendere…. quello che mi preme chiedere è secondo lei posso lavorare?? ha letto la diagnosi…. posso fare qualche lavoro anche semi pesante?? del tipo centro commerciale??? E’ importante……
Certo che può, L’unico problema potrebbe essere il dolore.
Io non ho dolore (strano ma vero) potrei correre ma mi han detto di no….. dopo 4 anni che son così non ho cenni di artrosi anche se il quadro è devastante per il menisco da quello che ho capitpo…. scusi glielo devo richiedere….. ma l’artrosi x il lavoro semipesante?! stare in piedi otto ore sollevare piccoli carichi (fosse un lavoro pesante pesante non riuscirei anche per la schiena)…. insomma vorrei preservare al max il ginocchio…. lei che ne pensa sul discorso lavoro/ginocchio??? scusi se insisto….
Il lavoro svolto non sembra avere a che fare con la degenerazione articolare. I traumi e la predisposizione genetica si.
Nulla vieta comunque di provare a cambiare lavoro.
Il lavoro si consisterebbe nello sforzare il ginocchio sollevando magari qualcosa di semipesante, magari inginocchiarsi e rialzarsi eccecc, quindi mi pare che il ginocchio col menisco come avrà letto malmesso e senza lca degeneri no?! non posso non ho altro da ottobre e spero di avere almeno quello…..
Buongiorno Dottore, vorrei saper da Lei nella rx quale flessione in gradi è piu utile per la valutazione dello spessore della cartilagine articolare dei condili femorali nelle zone di maggior usura in presenza di osteoartrosi?
Spero di avere capito cosa intende. La radiografia in anteroposteriore sotto carico.
Gent di fanzone, artrosi ed assottigliamento del menisco, Cosa ne pensa del trattamento con le cellule stamina in via sperimentale, oggi, in italia., grazie
Non lavoro in un centro di ricerca dove si applicano cure sperimentali. Più modestamente faccio un lavoro dove applico cure già sperimentate e validate sul campo.
Buongiorno Dottore,
ho bisogno di una sua opinione, ho 64 anni dopo aver sforzato un po’ le mie ginocchia portando dei pesi e dopo una camminata sono tornata a casa con forti dolori.
Ho fatto rsm 24/10/2019:
Ginocchio destro
Fenomeni degenerativi a carico di entrambe le strutture meniscali e più evidenti in corrispondenza del menisco interno, sede di lesione trasversale a livello del corpo-corno posteriore. Condropatia femoro-tibiale interna di medio-grado con riassorbimento dell’osso sub-condrale su entrambi i versanti, femorale e tibiale. Normali le componenti del pivot centrale e le altre strutture capsulo-legamentose esaminate.
Ai gradi di flessione dell’esame, la rotula presenta lieve iperpressione esterna; condropatia femoro-rotulea di basso-medio-grado. Piccola quota di versamento articolare.
Gavoccioli venosi nel territorio delle safene.
Ginocchio sinistro
Fenomeni degenerativi a carico di entrambe le strutture meniscali e più evidenti in corrispondenza del menisco interno, sede di lesione di primo grado a livello del corno posteriore.
Condropatia femoro-tibiale interna di medio-grado con riassorbimento dell’osso sub-condrale su entrambi i versanti, femorale e tibiale. Normali le componenti del pivot centrale e le altre strutture capsulo-legamentose esaminate.
Ai gradi di flessione dell’esame, la rotula presenta lieve iperpressione esterna; condropatia femoro-rotulea di basso-medio-grado. Discreta quota di versamento articolare interessante sia il recesso sovra-rotuleo, ove si rileva ispessimento sinoviale, sia la borsa comune dei tendini gastrocnemio mediale-semimembranoso (cisti di Baker del diametro longitudinale di 45mm.
RX ginocchio destro e sinistro del 31/01/2020
segni di gonartrosi bilateralmente con appuntimento delle spine tibiali e riduzione dell’ampiezza dello spazio articolare femoro-tibiale interno, con osteofita marginale a destra.
Tono calcico nei limiti.
Ho già consultato un ortopedico che mi ha fatto due infiltrazioni di acido iarulonico 1 a sx e 1 a dx, ma hanno peggiorato la situazione, ora mi ha prospettato una artroscopia.
Mercoledì prossimo consulterò un altro ortopedico.
Volevo un suo parere.
La ringrazio
Annamaria
Anche io consulterei un altro ortopedico.
Salve Dottore,
vorrei un suo parere
ho 56 anni ho fatto attività sportiva fino a 30 poi famiglia e lavoro
3 anni fa ho smesso di furmare, sono ingrassato ed ho seguito una dieta – ho aggiunta 1/2 volte alla settimana una camminta a 5/6 km orari al parco o su tapirulan in palestra e 2 anni fa mi è venuta una fascite al piede destro (curata con 4 sedute dall’osteopata), mentre l’anno scorso l’1 agosto facendo una camminata in montagna ho sentito come sgretolarsi il ginocchio destro. Da allora un calvario.
Sono andata ad inizio settembre 2019 dall’ortopedico che mi ha trovato una borsite al ginocchio destro ed all’anca destra, mi ha prescritto una rx, risonanza ed ecografia alle parti indicate ed in più anche una visita dal reumatologo (per evitare problema reumatologico dovuto alla psoriasi).
Conclusione il reumatologo non ha trovato nulla di rilevante e l’esito generale degli altri esami è stato che mi hanno riscontrato: Gonalgia in gonartrosi destra e Borsite trocanterica dx
In seguito a questo ho fatto 5 sedute dall’osteopata (in attesa di riuscire a prendere a febbraio 2020 un appuntamento dal Fisiatra ma poi è arrivato il Covid-19), passavano i dolori ed i problemi all’anca e al ginocchio e riuscivo a camminare per km (faccio il venditore di mestiere e devo camminare molto durante il giorno) ma poi ritornava tutto dopo 2 settimane
Ad oggi ho fatto visita dal fisiatra che mi ha prescritto fisioterapia PKT (che non sono riuscito ancora a fare per mancanza di personale causa Covid-19) e un ciclo di 3 + 3 onde d’urto al ginocchio ed all’anca.
Sono a metà ciclo ma non vedo ancora la luce in fondo a tunnel (nel frattempo da solo a casa sto facendo esercizi per irrobustire il quadricipite ed il polpaccio della gamba destra che sono un pò atrofizzati). Quando cammino per un pò 1/2 km sento cvhe il ginocchio è come se non avesse più benzian da spendere e devo andare piano piano e poi cerco di prendere come anti infiammatorio dicloreum 150 o Aulin
Sarebbe così gentile da dirmi se sono stato consigliato bene o potrei fare altro di diverso / migliore ?
Grazie mille per la sua pazienza nell’aver speso del tempo nel leggere il mio post e èer la risposta che mi vorrà dare
Nel frattempo è già dimagrito?
La infiammazione di più articolazioni contemporaneamente, suscita in me, l’idea che sia presente una qualche malattia reumatica. Sembrerebbe che anche il collega che l’ha visitata avesse questo sospetto.
In ogni caso la fisioterapia consigliata non potrebbe che farle bene.
Buongiorno dottore, ho 60, h 170, peso 66. Un mese fa circa ho iniziato ad avere dolori al ginocchio dx che si è gonfiato notevolmente, il medico curante mi ha consigliato il ghiaccio per cui si è parzialmente sgonfiato, ma rimangono come due “protusioni” a dx e sx., dato che la situazione sembrava peggiorare ho fatto i raggi da cui è risultato che non c’erano rotture e poi la rsm di cui le allego il referto: Degenerazione mucinoide del menisco esterno, estruso, parzialmente troncato a livello del corno anteriore, dove si apprezza un accenno a cisti parameniscale. Nella norma il menisco interno. Regolari i legamenti crociati e i legamenti collaterali. Rotula in asse, normoconformata, con lesioni condrali di I grado. Versamento articolare con ispessimento diffuso della membrana sinoviale di significato. artrosinovitico. Nella norma il tendine rotuleo e il tendine quadricipitale. Discretamente conservate le cartilagini femoro-tibiali. Corpo libero di morfologia allungata di verosimile significato fibrinoide nel contesto del recesso sovrarotuleo dell’articolazione. Cisti di Baker del cavo del poplite estesa in senso longitudinale per circa 7 cm.
Volevo chiederle come posso curarmi, se sarà necessario intervenire chirurgicamente e come posso aiutarmi per camminare nel frattempo che la situazione si risolve. Informo che circa una 30 di anni fa, per essere stata seduta a terra e aver tenuto piegato questo ginocchio per alcune settimane per motivi di lavoro avevo avuto il versamento del liquido e il ginocchio gonfio e dolorante, poi non ricordo di aver avuto altri disturbi, però mi sembra che si sia accentuato il “valghismo” delle ginocchia. Mi piace camminare, spero tanto di poter riprendere. Grazie per la sua risposta.
Sembra una di quelle occasioni in cui un ginocchio (che pur avendo 60 anni non li dimostra) diviene dolente quasi inspiegabilmente. Lo farei valutare ad un medico Fisiatra per un pò di terapia fisica. Non mi pare ci siano indicazioni ad un intervento, anche se naturalmente le ricordo che non avendola visitata non posso esprimere pareri diagnostici. Spero capirà.
Buongiorno Dottore,
ho 43 anni, altezza 176, peso 88. Fisico sportivo – sport praticati calcio e palestra. Da un mese che le ginocchia si gonfiano dopo uno sforzo fisico (ultimamente solo corsa causa pandemia), per poi sgonfiarsi dopo un paio di giorni, senza provocarmi dolore o impedimenti nella deambulazione. Ho eseguito un esame radiografico ad entrambe le ginocchia sotto carico con il seguente esito “Dai radiogrammi non si rilevano immagini riconducibili a lesioni osteotraumatiche in atto o recenti. Diffuse manifestazioni gonartrosiche bilaterali con sclerosi degli emipiatti tibiali ed appuntimento delle spine intercondiloidee. Rima articolare femoro-tibiale conservata bilateralmente. Atteggiamento in iperpressione esterna di entrambe le rotule, nelle proiezioni aggiunte.” Mi potrebbe gentilmente dirmi di cosa si tratta e cosa mi consiglia di fare?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Con tutti i limiti del consulto a distanza direi di verificare ed escludere una patologia di tipo reumatico. Il suo Curante potrà di certo aiutarla.
Molto probabilmente si tratta di un sovraccarico legato ad una non perfetta forma fisica ed ad un leggero eccesso di peso, sicuramente le consiglierei di non correre. Magari della ginnastica a corpo libero e la bicicletta sarebbero più opportune in questo momento.
Buongiorno Dottore…ho 57 anni, sono stata operata in artroscopia al menico mediale ler importante lesione…..ho una artrosi diffusa e segni d lesione alla cartilagine….dopo l’intervento ho recuperato susbito la deambulazione con esercazi per il quadricipite…..dopo venticinque giorni dall’intervento l’ortopedico ha subito fatto iniezioni di acido ianulorico….il ginocchio si piega bene…secondo la vostra esperienza posso ancora stare senza effettuare una protesi visto che cmmino bene….ho solo un po’ di doloretto quando salgo le scale….per quanto riguarda il peso sono dimagrita ora peso 72 kg e sono alta 171……dovrei dimagrire ancora?…..grazie attendo sua gentile risposta
La protesi appena ci sarà da risolvere il dolore e la difficoltà a camminare.