In caso di dolore al piede

una delle possibili cause, discretamente frequente, di dolore al piede è costituita dall’ alluce rigido. Tale patologia è la manifestazione dolorosa della artrosi della articolazione tra il dito alluce ed il primo osso metatarsale. Deve essere distinta dall’alluce valgo.
Si contradistingue per la comparsa di dolore alla base dell’alluce, acuito dalla deambulazione, uso della calzatura, posizione accucciata, corsa (che risulta anche impossibile).

I sintomi caratteristici dell’alluce rigido:

  1. Dolore in corrispondenza della articolazione metatarso-falangea dell’alluce.
  2. Rigidità della stessa articolazione.
  3. Appoggio del piede sul versante esterno con comparsa di tilomi (callosità) conseguenti.
  4. Deformazione dell’articolazione con comparsa di osteofiti dorsali (prominenze ossee).
  5. Atteggiamento in flessione dell’alluce ( punta verso il basso)

La manifestazione dei sintomi da alluce rigido può essere lenta e progressiva o viceversa comparire rapidamente specie in seguito ad un trauma. In questo caso la comparsa del dolore da alluce rigido sarà causata dalla rottura dell’equilibrio che si era venuto a creare tra rigidità dell’alluce e adattamento del carico e della funzione.

La diagnosi di alluce rigido

è piuttosto agevole ed immediata. L’esame radiografico potrà servire per una eventuale diagnosi differenziale con altri disturbi dolorosi dell’avampiede o per la programmazione di un intervento chirurgico.

Dal punto di vista scolastico è stata proposta una classificazione in 4 stadi di gravità crescente. La classificazione è utile per proporre un trattamento.

Nei gradi iniziali o la dove il paziente abbia scarse richieste funzionali o breve aspettativa di vita il trattamento dell’alluce rigido potrà essere sintomatico

  • Farmaci antinfiammatori
  • Infiltrazioni con cortisone
  • Ortesi plantare
  • Calzature a “dondolo”
  • Terapie non convenzionali

Il trattamento chirurgico dell’alluce rigido.

Nei casi più gravi o in mancaza di miglioramento con il trattamento del dolore vi è l’indicazione al
La scelta del tipo di intervento dipende dalla gravità delle alterazioni artrosiche della metatarso-falangea, dalla presenza o meno di patologie associate e dalla esperienza del chirurgo.

Le tecniche chirurgiche applicabili per la correzione dell’alluce rigid.

Sono essenzialmente di due tipi

  • Conservative: distacco capsulare, osteotomie, cheilotomia.
  • Demolitive: artroplastica con resezione, protesi, artrodesi, interposizione di protesi riassorbibile
  • Tecniche miste: artrodiatasi con fissazione esterna

Questo articolo non deve essere interpretato come consulenza medica o parere medico relativamente a fatti o circostanze specifiche. Per quanto riguarda la vostra personale situazione e risposta a domande specifiche siete invitati a consultare un professionista Medico. L’uso delle informazioni reperite su questo sito deve rispettare i termini e le condizioni d’uso.


Dott. Giuseppe Fanzone

Pubblicato il 03 maggio 2012
Ultimo aggiornamento:  11 gennaio 2017

Di Dr. Giuseppe Fanzone

Mi chiamo Giuseppe Fanzone. Nato a Mazzarino nel 1967, al termine di una carriera scolastica irreprensibile, mi sono laureato in Medicina e Chirurgia, magna cum laude, nel luglio del 1991, all’Università di Catania. Iniziata prestissimo l’attività lavorativa, sono riuscito comunque a conciliarla con la vita familiare arricchita dalla nascita di tre splendidi figli. Ho ottenuto il titolo di specialista in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università Campus Biomedico di Roma. Sono iscritto all’Ordine dei Medici della provincia di Caltanissetta. Sono diventato un Ortopedico “On Line” quasi per caso ma, questa condizione, ha finito per piacermi! Attualmente lavoro come Medico Ortopedico nella UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’ Ospedale Umberto I di Enna dopo avere lavorato nell'altro ospedale della ASP di Enna Il Michele Chiello di Piazza Armerina.

139 pensiero su “Alluce rigido”
  1. sono stata operata di alluce valgo al piede dx il 17.04.2012 con tecnica percutanea mini invasiva e ad oggi non riesco ad avere un movimento normale dell’alluce nonostante la quinta seduta di tecar e fisioterapia. Vorrei sapere se è normale e devo attendere solo ancora un pò di tempo oppure l’intervento può aver causato una rigidità permanente del metatarso falangeo.
    grazie

    1. Il risultato “finale” di un intervento non è valutabile prima dei tre mesi. Forse però non la avevano avvertita che con questo tipo di intervento la ripresa della funzionalità della metatarso falangea non è propriamente al 100%.

      1. grazie per la risposta. Non mi aveano avvertita, e per questo contatterò il chirurgo che mi ha consigliato questa tecnica e che mi ha operata.

  2. salve da un rx fatta al piede dx mi è stato diagnosticato un alterazione morfo-strutturale della superficie articolare distale della falange prossimale del I° dito di tipo artrosico. Dovrei fare un intervento chirurgico?

    1. Dal referto delle radiografie non è possibile risalire alla diagnosi e quindi neanche indicare l’opportunità o meno di un trattamento chirurgico. Manca la descrizione dei sintomi, il suo problema come persona, le sue necessità e … tutto ciò che viene chiamato anamnesi. Se vuole mi mandi altre notizie.

      1. Grazie della tempestiva risposta, ho omesso di specificare che si tratta del I° dito del piede dx, i sintomi quasi assenti tranne quando cammino per lungo tempo o tengo per diverse ore le scarpe. Il dito lo muove normalmente ma se lo piego in avanti cioè verso la pianta del piede ho un leggero dolore che aumenta se con le mani aiuto questo piegamento. Gli rx mostrano solo la falange distale dell’alluce leggermente spostata verso il II° dito. Vorrei risolvere questo problema che è sorto dopo una partita di calcetto.

        1. Riguardo alla sua prima domanda se necesita o meno di intervento chirurgico direi di no. Il dolore comparso dopo una partita di calcio mi fa credere che le lesioni viste alle radiografie possano essere un esito di una piccola frattura a quel livello.

          1. Non posso proporre trattamenti senza una visita personale, in senso generale, a volte, con un bendaggio di tipo funzionale eseguito “legando” assieme con del nastro le due dita adiacenti rinforzando così l’articolazione si ottengono buoni risultati.

  3. Mia madre ha l’alluce rigido e più medici le hanno detto che deve sottorporsi ad intervento chirurgico (artrodesi). Ha già provato antinfiammatori, infiltrazioni e plantare. Tra le varie visite, è stata dal Dott. Sandro Giannini del Rizzoli, ed ora vorrebbe farne un’altra presso la Clinica Fornaca di Torino. Quale dei due centri è più specializzato? Siamo indecisi su dove fare l’intervento! Grazie

      1. Buonasera,
        purtroppo ho letto solo ora la Sua risposta e ormai l’intervento di mia madre si avvicina, in quanto hanno chiamato dal Rizzoli e verrà fatto la prossima settimana. Poiché noi partiremo dalla Sicilia, vorrei sapere quali saranno le condizioni subito dopo le dimissioni dall’ospedale. A mia mamma hanno detto che il giorno dopo l’intervento potrà uscire dall’ospedale ma non le hanno spiegato come… Probabilmente subirà un intevento di artrodesi (ad ambedue gli alluci) e Le chiedo quindi in quale stato potrebbero essere i suoi piedi.
        Grazie in anticipo, cordiali saluti

  4. Buonasera, è da venerdì 7 giugno 2013 che ho avvertito un dolore forte al calcagno. Ho fatto i raggi, e la risposta dell’esame è questa:Al piede sinistro alterazioni artrosiche all’articolazione metatarso-falangea del primo raggio. In cosa consiste tale risposta? La ringrazio anticipatamente, saluti.

  5. Salve, avrei una curiosità: mi sono accorta, di recente, che l’alluce del piede sinistro non flette completamente. Credo di aver capito – leggendo su internet- che si tratti della falange ungueale o distale: ebbene questa, mentre si piega bene nell’alluce destro, viceversa non si piega in quello sinistro. Riesco a piegare l’alluce verso la pianta del piede, ma l’alluce non si flette del tutto. Premetto che non avverto dolore, che riesco a flettere la falange con l’aiuto delle mani, che sono in attesa di una visita neurologica per capire le cause di parestesi al piede e alla gamba sinistra. Secondo Lei potrebbe esserci qualche attinenza tra parestesie (foricolii, sensazioni della pianta del piede che vibra di continuo) e difficoltà a flettere l’alluce? La ringrazio in anticipo!

  6. Innanzitutto, dr. Fanzone, La ringrazio per la risposta celere. Certo, un po’ l’espressione “degenerazione articolare”, alla mia età (29 anni) mi spaventa. Se Lei parla di “alluce rigido”, evidentemente non ho ben compreso, dalle letture sul web, di cosa si tratta: credevo che l’alluce, per essere cnsiderato “rigido”, non dovesse proprio muoversi vero la pianta del piede o in alto. Il mio, al contrario, si flette, anche la flessione – per così dire – “intermedia” (da metà alluce all’unghia).

  7. Buon giorno Dottor Fanzone,
    il 22 gennaio u.s. sono stato operato di alluce rigido al piede DX.
    Ad oggi (1 marzo ovvero a 37 giorni dall’intervento) il piede presenta ancora gonfiore, indolenzimento generale e sopratutto una fastidiosissima parestesia nella zona della incisione. Volevo chiederle se il quadro clinico rientra nella norma, cosa fare per la parestesia (mi è stato prescrito un cerotto a base di lidocaina) e quale è il tempo mediodi ripresa totale delle funzionalità.
    Grazie, cordiali saluti.

    1. La parestesia in zona di incisione è un problema conosciuto e difficilmente trattabile nel senso della scomparsa. In generale è legato alla distruzione di piccoli, invisibili, rami nervosi locali. In generale però il problema si risolve con il tempo dato che l’organismo riprodurrà i rami lesi. Il gonfiore può essere dovuto ad una difficoltà di scarico del sangua venoso. Alcuni prodotti farmaceutici possono alleviare il disturbo. Il tempo trascorso dall’intervento è ancora breve, abbia un poco di pazienza. Si risolverà.

      1. La mia “impazienza” e dovuta al fatto che pratico attività sportive e la cosa mi stà limitando molto (nei giorni scorsi ho fatto alcune uscite in Mountain bike).
        Tra l’altro nella prossima setimana mi recherò sulla neve per classica settimana e dato che lo scarpone impedise movimenti delle dita spero di poter riuscire a sciare.
        Lei vede controidicazioni ?
        La ringrazio per la sua cortese risposta.
        Cordiali saluti

          1. Si il rischiol’ho valutato (anche il mio ortopedico è del suo stesso parere) in base al fatto che la prossima settimana fanno 45 gg dall’interento.
            La ringrazio per la sua disponibilità e per la immediatezza nelle risposte.

  8. Egregio dottor Fanzone
    Sono stata operata di alluce rigido il 27 gennaio c.a., ,ad oggi ho ancora dolore nella zona interessata e l’esito di una radiografia fatta e’ stato” alterazione morfo-strutturale apice I metatarso e base I falange del I raggio da esiti chirurgici”. Cosa ne pensa e cosa mi consiglia?

    1. La radiografia descrive proprio il risultato dell’intervento per cui da questo punto di vista…ok. Certo non ci descrive se assi e posizione delle ossa sono corrette… ma di questo il radiologo sa poco, in genere è inutile chiederlo.
      Il suo chirurgo cosa dice?

  9. Sono stato operato il 16/02/2014 alluce rigido piede destro metodo Lelièvre con filo di Kirschner, dopo la rimozione dei punti e del filo la mobilità del dito è ancora limitata, il piede è ancora indolenzito e un po’ gonfio. A metà aprile ho fatto dodici giorni di mare e per circa 30 minuti al giorno ho camminato sulla spiaggia a piedi nudi, il dolore, ancora molto, mi costringe a camminare in modo innaturale, la parte inferiore del piede sotto l’alluce è più alta dell’altro piede, a piedi nudi col piede a terra l’alluce sfiora il terreno, non poggia, l’impronta lasciata sulla sabbia evidenzia benissimo che l’alluce del piede operato, al contrario dell’altro, non lascia quasi traccia sulla sabbia. Oltre che l’alluce e sotto l’alluce, mi fa male la parte esterna della pianta del piede operato, nella curvatura dopo il quarto e quinto dito, quando cammino il piede tende a fare la torsione esterna, forse per attenuare il dolore, ma soprattutto mi preoccupa che dieci minuti dopo che inizio a camminare mi fa male la schiena. Sono anni che non ho più mal di schiena, per attenuare momentaneamente il dolore inarco la schiena all’indietro per 1/2 minuti, ma dopo, quando inizio nuovamente a camminare, il dolore ritorna, che aumenta, aumenta fino a diventare insopportabile. Compatibilmente con le informazioni che ho dato chiedo cortesemente:
    E normale la persistenza del dolore e la difficoltà a camminare a poco più di due mesi dopo l’intervento ?

    Dopo quanto tempo , in media, si deve rientrare a lavorare, tenendo presente che faccio lavoro manuale in terreni scoscesi con sassi, e che utilizzo gli scarponi antinfortunistici?

    Il mal di schiena e il dolore alla parte esterna del piede può essere causato dalla postura anomala causata dal dolore?

    Se si, potrei risolvere le “anomalie” di postura con un plantare?

    Spero potrà rispondermi, grazie.
    Antonello.

      1. Grazie Dott. Fanzone,
        devo vedere il medico che mi ha fatto l’intervento e discuteremo sicuramente dell’opportunità del plantare, ma anche di poter fare della fisioterapia, sperando in un miglioramento della situazione attuale, mi preoccupa un po quel suo “lungo periodo di ripresa”, speriamo bene. Le farò sapere gli sviluppi, grazie ancora.
        Saluto cordialmente.
        Antonello

  10. Buonasera dottore ,mi sono sottoposto il 27/5/2014 ad intervento di correzione con osteotomia di arretramento +vite metallica e cheilectomia all’alluce sx……..apparte i dolori atroci dei primi giorni,ho il dito anestetizzato del tutto.È normale?quanti giorni passeranno prima che questa sensazione scompaia?per indossare dinuovo le scarpe antinfortunistica quanto tempo ci vorrà?ed infine il mare fa bene?grazie

      1. Gtazie dottore per la tempempestività ma per quanto ancora avrò questa sensazione?appena sveglio riesco anche a poggiare il piede a terra poi durante la giornata si addormenta di nuovo tantissimo!fa bene camminare con le scarpe adatte o è ancora presto?

  11. Dottore buon giorno
    Visto le risposte esaudienti date a tutti i pazienti, espongo il mio problema
    Operato alluce del piede dx x artrosi il 06.5.14 e tolto i fili di Kirschner il 06.6.14. (Cheilotomia ed artrolisi)
    Cerco di camminare con piede in completo appoggio, anche se fa male ancora il dito come appoggio il metatarso, ma il problema e’ che camminando mi fa male l’unghia e la parte prima di essa ed infatti ce’ un gonfiore proprio alla prima articolazione del dito. 8prima dell’unghia)
    L’otopedico che mi ha operato continua a dirmi di flettere il dito manualmente piu’ volte al giorno ma non ho sollievi e come appoggio il piede mi fa male sempre da meta’ dito sino all’unghia.
    E’ il caso di andare da un fisioterapista?
    Molte grazie per l’aiuto.

  12. Grazie Dottore per l’attenzione.
    Io cerco di camminare piano mettendo in lavoro tutta la pianta del piede, anche con dolore all’alluce in fase di piegamento.
    Sto’ prendendo il Meloxican 15mg
    Lei pensa comunque che la cosa si risolvera’ essendo passati solamente due mesi dall’intervento?
    Abbiamo troppa fretta di guarire!!!
    Contattero’ un fisioterapista.
    Grazie e buona serata.

    1. Dottore, ancora un chiarimento.
      L’aiuto di un fisioterapista per il problema dell’alluce trattasi di una manipolazione idonea all’intervento subito oppure ce’ bisogno anche di laser o chi più ne ha ne metta.
      Questo perché ultimamente si cerca di fare spendere il più possibile soldini inutilmente e quindi non farmi trovare impreparato.
      tante grazie, Maurizio

        1. Fatto 4 manipolazioni dal fisioterapista con 4 trattamenti di Magno terapia in quanto a detta di lui ( e si vede) ho ancora sotto l’alluce e la pianta del piede un po’ gonfi.
          Sinceramente mi sento meglio nella movimentazione anche se la parte dell”alluce prima dell’unghia e’ ancora un attimo gonfio ed il dito mi resta un attimino rialzato.E’ normale.
          Grazie, Maurizio

  13. Buon Giorno Dottore
    Volevo esporle il mio problema e sentire da lei cosa è possibile fare.
    ho subito l’intervento all’alluce rigido piede destro il 15-novembre 2013, cheiletomia articolare, il decorso è stato è stato regolare, poi dopo aver fatto la fisioterapia, mi è stato prescritto di fare un’infiltrazione ogni 3 mesi di ostenil mini. Il problema pero’ persiste, dato che io lavoro piu’ di 8 ore al giorno con scarpe antiinfortunistiche, il dolore al piede non passa mai, ho un autonomia di circa 2/3 ore poi devo cominciare a zoppicare e a camminare sul lato del piede, con la conseguenza di male al ginocchio all’anca ecc ecc…. ho fatto l’ultima infiltrazione a fine maggio, l’ortopedico mi ha consigliato di provare a farne di piu’ ravvicinate, quindi una ogni mese e mezzo, ho la prossima il 4 luglio, pero’ io non vedo davvero nessun beneficio da queste infiltrazioni, il problema è che sto veramente bene solo in ciabatte e come metto le scarpe cominciano i dolori. Il dito è abbastanza sformato e gonfio alla sera. Mi è stato consigliato eventualmente il bloccaggio, subire cioè un altro intervento per bloccare definitivamente il dito, lei cosa mi consiglia? Ho 51 anni e devo lavorare ancora per diversi anni prima di potermi fermare con il lavoro, la mia preoccupazione è che una volta bloccato il dito non c’è piu’ niente da fare. Io davvero non so piu’ a chi rivolgermi, pensavo davvero che con l’operazione qualcosa si guadagnasse, invece non essendo cambiato niente mi ritrovo sempre a dover camminare male e provare dolore.
    La ringrazio anticipatamente per i suoi consigli e saluto cordialmente.

    1. E’ un vero e proprio problema. I risultati della chirurgia sono sempre al di sotto delle aspettative del paziente forse perchè noi chirurghi dimentichiamo di non essere Dio, che i nostri interventi sono sempre imperfetti e ometiamo di dirlo al nostro malato. In un caso come il suo eviterei di fare infiltrazioni (di dubbia efficacia), non escludo la possibilità di un altro interento ma proverei a procastinarlo di molto tempo. Lei stesso attribuisce il disturbo alla calzatura che usa, quindi una possibilità sarebbe di cambiarla. Un’altra cosa da provare sarebbe quella di “incerottare” l’alluce insieme al II dito così che le due dita stando accostate si aiutino a vicenda. e anche un trattamento con antinfiammatori per bocca.

      1. La ringrazio Dottore per la sua cortese risposta.
        Purtroppo non mi è possibile seguire il suo consiglio di non indossare le scarpe antinfortunistiche perchè nel mio lavoro la legge non lo permette.
        Vorrei approfittare della sua disponibilita’ per chiederle se nel mio caso potrebbe essere utile qualche trattamento di onde d’urto per rompere la calcificazione che si forma sopra l’alluce, anche se so benissimo che il problema maggiore è dato dalla cartilagine consumata.
        Grazie ancora per la sua disponibilità

        1. Non dicevo di non mettere le calzature antinfortunistica ma solo di controllare che non esistano modelli più “comodi” per il suo piede. Non credo possano risultare utili le onde d’urto proprio per le ragioni che lei stesso sostiene. Potrebbero avere un ruolo le infiltrazioni di PRP anche se senza una indicazione precisa per questa patologia.

  14. Buon giorno Dottore.
    Come da Lei consigliatomi (e non capisco xche’ il mio ortopedico non lo ha fatto prima) ho iniziato a fare della manipolazione dal massofisioterapista.
    Ho gia’ trovato dei benefici nella movimentazione dell’alluce, pero’ non capisco perché schiacciando la pianta del piede mi fa sempre male la parte alta dell’alluce dove ce’ l’unghia mentre la parte inferiore all’unghia resta ancora un attimo gonfia.
    Ci vuole pazienza?
    Sto’ prendendo ancora il Meloxicam 15mg.
    E poi nonostante riesca a manipolare bene l’alluce nei piegamenti in alto e in basso, a riposo mi resta un attimo in alto.
    Grazie per i consigli, maurizio

  15. Dott. Fanzone,
    Sono Antonello e Le ho inviato un quesito il 26/04/2014 per quanto riguarda un intervento alluce rigido. Se potessi tornare indietro non farei più l’intervento, la situazione è peggiorata tantissimo, zoppico in modo evidente e il piede mi fa male tantissimo nella parte sottostante l’alluce, ma anche nella parte esterna in corrispondenza del 5° dito, ho grande difficoltà a camminare in terreni che non siano perfettamente in piano, ne risente molto la stabilità e l’equilibrio. Prima dell’intervento avevo molto dolore se camminavo più di 20/30 minuti, ora mi fa male dal mattino e per tutto il giorno, anche se sto solo in piedi senza camminare. Sono stufo di prendere anti infiammatori e anti dolorifici, anche muovendolo senza carico ho dolore (sopportabile) la mobilità dell’alluce e molto limitata, il dito sembra “inchiodato” e si muove perché quando provo il movimento si muove tutta la parte anteriore del piede, il dito da solo non riesco a muoverlo, sono in attesa dei plantari per vedere se la cosa migliora, all’esame baropometrico in pedana risulta chiaramente che camminando l’alluce non ha contatto con il terreno, e il peso maggiore si scarica sulla parte esterna del piede, il medico che ha fatto l’esame mi ha diagnosticato il piede cavo-varo, dicendomi che l’ortopedico non avrebbe dovuto operare un piede così. Non so più quali pesci prendere, a chi credere, inoltre da quando ho fatto l’intervento ho molti dolori alle anche , al bacino e alle ginocchia. Cosa mi consiglia? Grazie.
    Antonello

  16. Egregio Dott. Fanzone
    A circa 10anni di età ho subito una frattura, allora smisconosciuta, dell’alluce del piede sx. Da qualche anno e dopo circa cinquantanni ho iniziato ad avere dolore se tento di piegare l’articolazione e devo controllare bene le scarpe che acquisto a causa di un ispessimento sopra l’alluce che appare più corto rispetto al dx. Non ho mai preso in considerazione la possibilità di un intervento perchè fino ad ora l’articolazione era mobile, ma date le difficoltà attuali, che sembrano andare aumentando, forse anche in considerazione dell’avanzare dell’età, mi pongo la domanda se questa sia opportuna.
    Gradirei molto un Suo parere in merito
    Cordialità

    1. L’intervento chirurgico è sempre una possibilità. Onestamente però i risultati sono abbastanza controversi. Vige una regola che consiglia di utilizzare l’itervento chirurgico solamente se il disturbo è intollerabile o non trattabile altrimenti.

  17. Dottore buon giorno
    Sono Maurizio, gia’ ci siamo sentiti per via dell’intervento per alluce rigido, intervento di cheilotomia ed artrolisi.
    Non e’ che non abbia fiducia dello specialista ortopedico che mi ha operato, pero’ sentendo le risposte da Lei date ai pazienti mi tranquillizza.
    Comunque, operato il 6/5/2014.
    Attualmente ancora alluce gonfio nonostante prendo Meloxicam 15mg giornalmente.
    Ho fatto anche dieci manipolazioni dal fisioterapista, ma il mio ortopedico dice di fare solamente e continuamente nell’arco della giornata manipolazione in flessione dell’alluce, fatta da me’ .
    Cammino con piede in completo appoggio, nonostante il dolore sotto la pianta sotto l’alluce e cerco di sforzarmi nel camminare.
    Le chiedo Dottore: e’ giusto quel rigonfiamento dell’alluce dopo due mesi? Ci vuole piu’ tempo prima che l’alluce diventi piu’ regolare?
    Cosa ne dice se facessi una decina di ionoforesi con antinfiammatorio per rilassare quanto prima l’alluce e la pianta del piede?
    Anche perché facendomi male tento di spostare il carico sulla parte dex del piede con problemi poi di schiena.
    Mediamente per avere dei benefici migliori Lei cosa mi consiglierebbe!
    Grazie per la sua disponibilità
    Maurizio

    1. Ok la ionoforesi. Le proporrei un plantare fatto su misura da indossare durante l’uso della calzatura. In estate comunque anche l’uso di una “infradito” viene generalmente considerato comodo dai pazienti. Riguardo al gonfiore che cita non saprei se attribuirlo ad infiammazione o alla normale forma che adesso ha il piede. Nel primo caso passerà (anche se avrebbe già dovuto farlo) mentre nel secondo rimarrà grosso modo identico anche dopo diverse settimane.

      1. Grazie Dottore per l’attenzione.
        Inizio con le 10 sedute di ionoforesi, continuando la manipolazione in flessione dell’alluce e prendendo ancora per un mese il Meloxican.
        Poi le faro’ sapere.
        Grazie ancora, Maurizio

          1. Dottore buon giorno.
            Terminate le 10 ionoforesi e nel frattempo manipolazione dell’alluce che mi sembra abbastanza sbloccato.
            Pero’ il problema che quando io metto in carico la pianta del piede proprio sotto l’alluce, questo in prossimita’ della prima articolazione (vicino all’unghia per intenderci) si rialza come se il tendine volesse ritirarsi.questo non succede pero’ con il piede non in carico cioe’ l’alluce risulta in piano.
            Diciamo che e’ lo stesso problema di prima ed ormai sono passati quasi 3 mesi dall’intervento.
            A tarte ancora del dolore in piede in carico.
            Resto in attesa, Grazie

          2. Ho pensato parecchio a questo suo problema. Non lo capisco bene e quindi ritengo di non riuscire ad esser molto utile. In estate, scarpa aperta, attività fisica, relax… a settembre poi vediamo.

  18. Buongiorno Dottore.
    La contatto per un problema all’alluce del piede.
    In particolare ho un dolore intenso nella zona sottostante allo stesso (riesco ad appoggiare il piede a terra) ma mi sono accorto che non mi è possibile ruotarlo all’indietro.Mesi fa avvertii i primi dolori nella zona interessata che avvenivano, saltuariamente, il giorno successivo ad una attività fisica ma che tendevano a cessare nell’arco della stessa giornata (anzi a volte duravano pochi minuti).Mi rendo conto che sia impossibile effettuare una diagnosi a distanza e sulla base di quanto le ho detto ma volevo chiederle quale sia l’iter migliore da seguire per la risoluzione del problema .Cordiali Saluti.

  19. Grazie Dottore.
    Ai primi di settembre ho ancora un controllo nella struttura dove è avvenuto l’intervento.
    Spiegherò bene il problema che attualmente ho, e poi le farò sapere, tenendo nel frattempo in considerazione la sua ultima risposta.
    A risentirci, Maurizio

  20. Buongiorno Dottore,
    Le scrivo per un problema di alluce rigido dx al 2° stadio. Ho 28 anni e premetto che sono stata operata a 4 mesi per piede dx torto equino supinato e successivamente a 5 anni rioperata in quanto la prima operazione non era riuscita. Ora presento appunto questo problema di rigidità all’alluce. Ho fatto una visita con uno specialista (sotto consiglio del Dott. Maranzana che mi ha operato la seconda volta) e mi ha prospettato un intervento di cheilectomia più osteotomia di arretramento/plantarizzazione. So che se non mi operassi la situazione peggiorerebbe ma lo specialista mi dice che, anche se l’operazione tecnicamente riuscisse, occorre vedere il mio piede, essendo problematico di suo, come reagirà. Le chiedo gentilmente un’opinione. La ringrazio per la disponibilità. Giulia

    1. Corretto l’attegiamento del collega, mostra grande professionalità. Mi fiderei! riguardo alla decisione se operare o no mi affido invece a lei stessa. Il disturbo è grande? Provveda a risolverlo. Il disturbo è minimo? Pazientiamo ancora.

  21. Buonasera Dottore,
    la ringrazio per l’attenzione. Capisco bene il suo punto di vista e quello dello specialista che mi ha visitato, ma ho l’impressione di non avere molta scelta in realtà. Il dolore, a questo stadio, è relativo visto il livello si artrosi dell’articolazione; l’alluce praticamente non lo muovo e, nel camminare, lo escludo poggiando verso l’esterno. Certo, c’è da aggiungere la difficoltà di trovare una scarpa adeguata ed il fatto che non cammino nel modo corretto. Diciamo che potrei aspettare. Ma se il rischio è quello di arrivare ad uno stadio 3 con la prospettiva di un intervento notevolmente più invasivo e a quest’età, allora mi sembra appunto di non avere scelta se non quella di operare e sperare per il meglio. Grazie ancora, Giulia

    1. Buon giorno Dottore.
      Per rammentare il mio caso: operato a maggio x alluce rigido con intervento di cheilotomia ed artrolisi.
      Ora a distanza di 4 mesi e mezzo, si presenta ancora dolore rilevante all’alluce, questo quando e’ in carico, con le relative conseguenze.
      Questa e’ la diagnosi fatta dal mio ortopedico:
      Bene l’articolarita’, carico ancora laterale con iniziale fibrosi capsulare dorsale dell’alluce dx.
      Cure: Medrol 4 mg tutti i di’ x una settimana, poi a giorni alterni per un mese. Tapeing la notte in flessione.
      Cosa ne pensa Lei Dottore, sono abbastanza in crisi.
      Ci mancherebbe che mi prenda anche un esaurimento dato che e’ da un anno che ho smesso con tutte le mie passioni sportive.
      Molte grazie per la Sua diagnosi e consigli.
      Maurizio

  22. Buon giorno Dottore.
    per rammentarLe:
    eseguita operazione per alluce rigido con cheilotomia ed artrolisi a maggio. Però come le dicevo l’alluce in carico mi faceva ancora male, specialmente dall’unghia alla prima articolazione dorsale del dito. eseguito controllo l’altro giorno e questo è il responso dell’ortopedico:
    bene l’articolarità, carico laterale, con iniziale fibrosi capsulare dorsale dell’alluce, ancora lieve edema.
    prendere mg 4 di Medrol in giorni alterni e poi mi rivede fra’ un mese.
    Tapeing la notte in flessione.
    A detta dell’ortopedico e’ abbastanza normale la situazione e non mi dovrei preoccupare, però ormai sono passati 4 mesi e mezzo.
    Molte grazie, Maurizio

    1. Anche io ho pazienti con storia come la sua. Generalmente, se non è necessario un nuovo intervento, cerco di mantenere alto il morale, consigliare di non focalizzare l’attenzione sul problema ed ignorare il dolore. Tutto questo perchè il piede “regge” tutto il peso del corpo e nessun chirurgo è in grado di mettere l’articolazione in posizione perfetta, questo riesce a farlo l’organismo stesso, ma per farlo impiega mesi o anni ed ha assoluta necessità di una postura corretta non alterata da posizioni antalgiche.

      1. Grazie Dottore per l’attenzione ed i consigli.
        Però come mai mi è venuta questa fibrosi capsulare dorsale dell’alluce, pur avendo seguito tutte le cure e indicazioni datemi?
        E poi, il cortisone potrà risolvere il problema?
        Molte grazie.

  23. buongiorno.. vorrei descriverle un problema che ho riscontrato già da molto tempo… praticamente dopo una partita di calcetto mi sono accorto che mi faceva male tantissimo alla base dell’alluce alle articolazioni… passando dei prodotti locali tipo voltaren dolaut ecc il dolore sembrava migliorare.. ma dopo anche una settimana di riposo senza giocare e passando questi prodotti ritornavo ha giocare e ad esempio al primo tiro che facevo sentivo un dolore “allucinante” sempre alla base del piede… dopo che ho continuato cosi per un paio di mesi.. sono andato da un dottore che mi ha consigliato dei cerotti medicati da mettermi e delle bustine di vitamina C OSTEOTEND.. che erano ottime è il dolore passava.. ma dopo che rigiocavo il dolore veniva ancora prima in parte leggera.. poi ero punto e da capo.. con un dolore anche forte se provavo a fletterlo con le mani o in basso o in alto… ad oggi la stessa cosa.. sembra che passa con prodotti locali o gli altri 2 prodotti elencati prima ma dopo rigiocando anche dopo 2 settimane di riposo o di piu.. prendo la “ricaduta”.. cosa mi consiglia??

      1. quindi più riposo?? il fatto è che mi fa male se calcio di punta.. o di mezza punta (intendo la parte a sinistra dell’unghia quasi di interno) quando sono andato a visita da un fisiatra mi ha detto di prendere per un mese quelle bustine di vitamina C (OSTEOTEND) e per 5 giorni dei cerotti medicati (BETESIL) i risultati erano ottimi.. non ho giocato per un mese.. dopo di che.. sono tornato a giocare e dopo 3-4 partite di nuovo.. dopo ho smesso per un mese prendendo solo le bustine di OSTEOTEND e dopo ho fatto un viaggio a trovare parenti in Brasile per 2 mesi.. quindi non ho giocato per 3 mesi circa.. come mai.. sembra che mi passa.. ma dopo riprendo la ricaduta? è piu grave di quello che penso? 🙁

        1. ah dimenticavo.. questo problema lo tengo solo se calcio di punta o di mezza punta come le dicevo in precedenza.. se faccio anche 10-12 kilometri di corsa.. non mi fa male.. prendo la ricaduta solo se calcio con un parte specifica del piede..

        2. Probailmente l’articolazione è instabile… dovremmo vederla di persona ma se ho ben capito lei è campano quindi… mi pare difficile. A volte, però non so se è il vostro caso, ma provare non nuoce, bisogna mettere un cerotto tra il primo ed il secondo dito in modo da “stabilizzare” l’alluce. Provi, potrebbe funzionare. E se funziona ci informi.

          1. Grazie innanzitutto per le sue risposte abbastanza rapide… detto questo sono di lagonegro in basilicata provincia di potenza… non proprio campano :).. cmq dovrei legare il primo e il secondo dito?? cmq un’altra cosa che non ho detto è che l’alluce che presenta i problemi che ho citato prima se lo metto in flessione anche aiutando con la mano.. l’alluce destro si piega di meno di quello sinistro.. ma solo se lo piego verso il BASSO.. verso l’alto non ce differenza…

          2. Sembra proprio uno di quei casi che prima di dovere essere risolti in maniera complessa possano giovarsi di un trattamento… più casalingo. Un normale cerotto a nastro, in tela, che assicuri assieme le prime due dita. Provi, cosa le costa?

  24. dottore buonasera… oggi ho fatto una partita a pallone… e ho legato i primi 2 diti come mi aveva detto lei… per gran parte della partita sembrava funzionare ( forse anche perchè non mi è capitato di tirare di mezza punta) ma verso la fine uno degli ultimi tiri… tiro abbastanza forte di mezza punta… e sento un dolore fortissimo come una scossa alla base dell’alluce… un’altra volta!! pensavo stava per funzionare e invece niente!!.. poi torno a casa e vedo che la fasciatura che teneva i primi 2 diti era un po sciolta.. quindi ora le domande solo.. funziona e sono io che lo lego male?? o questo metodo non funziona?? non so piu che fare.. ora ho appena passato un anti infiammatorio (dolaut) per alleviare il dolore è subito ho sentito un grande sollievo.. ma ovviamente non risolve il problema… secondo lei potrebbe funzionare se uso lo stesso metodo però con una fasciatura che copre tutte le dite con una garza facendo piu giri e tenendo sempre i primi 2 diti legati? potrebbe funzionare?? ora veramente non so piu che cosa fare è un problema che mi limita molto………….

    1. Ci riprovi fermandola meglio. Tenga presente che quello che le consiglio viene chiamato anche taping ed è una pratica comune in molti sport. Il taping funziona ma deve essere ben applicato. Poi se nel suo caso specifico funzionerà, questo non lo so e non posso saperlo.

  25. Proverò a legare meglio i primi 2 diti e provando a mettere una garza che ricopra la base dell’alluce facendo un paio fi giri per trnerlo piu fermo… Anche se ora non giocherò subito perchè la base dell’alluce è ovviamente un po gonfia ma si vede poco.. Ma cmq si nota… E se provo a muovere il piede sento un po di dolore.. Ovviamente anche perchè il “trauma” lo subito ieri… Secondo lei quanto tempo di ripso circa serve per far passarr bene.. Ke ho notato ke dopo anche 1 mese se provo a piegare il dito dal basso verso l’alto con un po di forza fa unpochino male ma il dolore ke sembra non passare mai è quando spingo il dito lateralmente per farmi capire da sinistra verso destra in modo obliquo… Facendo cosi quqndo poco quando moltoa seconda del tempo del trauma subito la base dell’alluce fa sempre male.. Come una scossa alla alla base dell’alluce quando lo spingo da sinistra verso destra o obliquamente altri movimenti sembra fare meno male…

  26. volevo dirle GRAZIE!!!… con il metodo che mi ha detto lei di usare i cerotti di nastro in tela legando i primi 2 diti il piede non mi fa più male!!! prima di iniziare a giocare ho fatto 1 mese o piu di pausa.. ma se lo flettevo sentivo ancora dolore… ma ho provato a giocare legando i primi 2 diti come le ho detto e non faceva male… ho continuato cosi per piu di un mese a giocare e il dolore è scomparso al 99% non era mai capitato… sono convinto che un altro paio di settimane e può darsi che non ci sarà nenche bisogno di legarli piu (anche se devo dire che non mi limita affatto nel giocare a calcio ansi non lo sento per niente) ma visto che legandoli non mi da fastidio continuerò a farlo.. poi si vedrà… però grazie il metodo è funzionato.. inizialmente ero io a non legarli come si deve!!! GRAZIE ANCORA 🙂 🙂 🙂

  27. buongiorno , ho subito interv alluce valgo il 24 agosto 2014 con metodo mininvasivo, ma ad oggi e’ rimasto il valgisismo cioe’ l’alluce e’ 1 po troppo rivolto verso l’altro dito e al lavoro indossando scarpe antinfortinistiche dopo qualche ora,ho dolore sotto l’alluce cosa mi consiglia scarpe + comode , legare le dita? massaggi? o altro grz

      1. grz …ma c’e 1 metodo particolare ,ci sono in vendita delle bende apposite per legarli , si legano alluce e e il 2°dito stretti o cmq in modo che si possano muovere ? solo di giorno o anche la notte … lei sconsiglirebbe scarpe con i tacchi’?grz infinite

        1. Non è il tacco il problema ma l’ampiezza della base di appoggio. Non mi pare che in commercio ci sia nulla di “apposito” si può usare un normale cerotto o anche, venduti nei negozi sportivi, le stringhe che usano i pugili o i pallavolisti. I e II dito devono essere fissati insieme.

  28. Dottore sono stato operato circa 1 anno fa di tenolisi e artrolisi x ridare movimento all articolazione dopo aver subito un artrodesi alla 1 falange in quanto in un precedente intervento di alluce valgo il dito e rimasto a griffe , lortopedico mi ha detto che l’unico modo x sopprimere il dolore e un ulteriore artrodesi metatarsofalangea , mi domando se ho gia subito un blocco della 1 falange cm potrò fare a camminare senza zoppicare , e poi chi mi dice che nn abbia sempre dolore….? Grazie mille dottore

    1. Con l’artrodesi il dolore articolare scompare perchè non esiste più l’articolazione. Potrebbe rimanere quella porzione di dolore non legata all’articolarità. L’artrodesi è una tecnica di “salvataggio”, non è un intervento “bello” o piacevole. Valuti l’intensità del dolore e decida se il “prezzo” da pagare è congruo.

  29. Ho l’alluce destro rigido, terzo o quarto stadio. Il primo specialista che ho consultato, 2 anni e mezzo fa, mi ha consigliato le scarpe basculanti e il plantare. Mi ha inoltre detto di operare quando non ne posso proprio più, e che l’operazione consiste nel mettere una protesi. Ora sono peggiorata, ho male anche con le scarpe basculanti…Ho consultato un altro ortopedico che mi opererebbe subito. L’operazione consigliata da lui è l’artrodesi perché mi ha spiegato che nell’ottanta per cento dei casi le protesi si risolvono comunque in artrodesi. A questo punto non so come orientarmi. Cosa pensa delle protesi?Abito a Genova, mi può consigliare un centro, uno specialista fidato? Anche in Piemonte o Lombardia, regioni a me vicine. Mi pare che l’intervento sia abbastanza delicato per la camminata (e si potranno fare le scale facilmente, o si zoppicherà?) Grazie per la sua cortese attenzione.

    1. Effettivamente le protesi non hanno evidenza di lunga durata o di risultati brillanti. La maggior parte degli specialisti ospedalieri esegue la artrodesi. Intervento non “bello” ma efficace.

  30. Salve io mi sono operato l’alluce valgo il 31/03/2015, sono passati 45 giorni ma non riesco ancora a portare una scarpa, e il piede è ancora gonfio, l’ortopedico mi ha dato come terapia camminare nell’acqua, lei pensa che, e corretta la terapia visto che il piede e ancora gonfio? O cosa mi consiglia? La ringrazio x la sua certa risposta

  31. Salve Dott. Fanzone
    la contatto per avere dei chiarimenti , nove giorni fa ho avuto una frattura completa composta alla falange distale dell alluce sx a causa di uno schiacciamento … mi sono recata al ps e mi hanno, oltre ad aver prescritto profilassi antibiotica e antidolorifico ,bendato e steccato l alluce . Il medico del ps mi ha semplicemente detto che passeranno 25 giorni dalla guarigione e che non è nulla di grave; i miei dubbi sono i seguenti:
    dovrò tenere per tutti i 25 giorni la stecca ?
    devo fare un ulteriore rx trascorsi i 25 giorni ?
    quando potrò riprendere l attività fisica ( è abbastanza snervante stare a casa tutto il giorno in posizione di scarico ) !
    Grazie mille
    Cordiali saluti

    1. Non si steccano le dita del piede! Si trova refrigerio dal dolore evitando il cammino ed applicando un cerotto di immobilizzazione che solidarizzi l’alluce al secondo dito. Nella esperienza di altri pazienti il dolore viene riferito come forte solo inizialmente, a dieci quindici giorni, forse non sei del tutto guarito, ma quasi.

  32. Grazie mille dottore per il consiglio ! Questo tipo di frattura in 20 giorni si dovrebbe sanare? Lei pensa sia necessario fare un rx per vedere se la frattura si è risolta oppure no? Grazie anticipatamente per la sua risposta

  33. Bgiorno dott. Mi sono operata a l’alluci valgo entrambi i piedi a distanza di un mese il primo ho fatto anche le dita griffe il20/04/2015 mentre l’altro il 25/05/2015 la rigidità degli alluci e dolorosissima,mentre il primo piede alluce rigido e un cra cra alle dita e dolore ci può essere ancora una frattura?meglio fare una radiografia grazie bgiornata

  34. buona sera dottor Franzone sono la mamma di una bambina con pieve equino varo pronatore da esiti di probabilòe paralisi cerebrale infantile ,la bambina ha 7 anni che ne pensa Lei delle onde d”urto come terapia per questa patologia..lei ha esperienza in tal senso,,la ringrazio

  35. Buongiorno Dottore, ho un problema di alluce rigido de piede sinistro: a suo tempo mi sono fatto visitare presso la clinica Fornaca di Torino e all’esito il medico mi ha detto che facendo un’artrodesi il dolore sarebbe scomparso, ma non mi garantiva la possibilità di continuare a giocare a tennis come in precedenza (a 45 anni svolgo attività agonistica di buon livello). Il dolore dopo gli allenamenti o gli incontri mi fa assumere posture che infiammano la schiena con qualità di vita giornaliera non ottimale. Non volendo abbandonare lo sport che pratico da oltre 35 anni, Lei ha qualche suggerimento da darmi? Grazie.

    1. L’intervento non andrebbe escluso a priori, il trattamento non chirurgico potrebbe giovarsi di bendaggi funzionali. In pratica il semplice uso di un cerotto che tenga unite insieme e quindi solidali le prime due dita del piede durante l’attività sportiva a volte produce dei sinceri vantaggi.

  36. salve dottore, volevo chiederle quali limitazioni comporta un artrodesi visto che sono un ragazzo di 32 anni a cui piace il movimento????a ripercussioni sul modo di camminare e si puo’ correre????grazie in anticipo.

  37. grazie della risposta dottore,ma questa fase di spinta alterata e il pollice che non tocchera il terreno mi fara’ zoppicare???? E inoltre sara possibile tempi di recupero permettendo tornare a fare un po di corsetta e magari qualche partitella a calcetto con gli amici???

  38. Salve dottore mi sono sottoposto ad intervento chirurgico per la correzione dell’ alluce valgo e socondo dito a griffe a fine settembre e la scorsa settimana(a distanza di 60gg) mi è stato rimosso il ferro che teneva dritto il secondo dito.Oltre a non riuscire a piegare il secondo che credo sia normale sto notando che non riesco a piegare nemmeno l’ alluce esento dolore ad entrambe le dita quando provo.Secondo Lei è il normale decorso post operatorio o mi devo preoccupare?

  39. Gentile dott. Fanzone, sono stTa operata di alluce rigido il21 ottobre con osteotomia sec Malerba . A oggi il piede tende a gonfiarsi, ma quello che mi preoccupa è il dolore che provo nell’ appoggiare il piede a terra, dolore localizzato sul dorso e verso l’esterno . Ho usato la calzatura apposita, sto a riposo , sto prendendo dosi massicce di Fans , ma sembra che non migliori affatto. Sono molto scoraggiata è preoccupata …. È normale che i tempi di recupero siano tanto lunghi ? La ringrazio

  40. Buongiorno dottore!
    Il 10 marzo devo subire un intervento di Cheilectomia per alluce rigido fra primo e secondo stadio, il problema è che faccio regolare attività calcistica sopportando un po il dolore e ho timore che dopo questo intervento non riuscirò più a giocare. Ho piccoli osteofiti e la cartillagine rovinata.
    Cosa mi consiglia? Sarebbe più apportuno rimandare l’operazione? Oppure dopo l’intervento potrò riprendere la mia attività?
    Grazie in anticipo

  41. Ho dolore solo dopo l’attività calcistica, sopportabile per ora. Molto lieve quando faccio corsa… Ho timore, leggendo le testimonianze, che dopo l’intervento la cosa peggiori e debba definitiva lasciare calcio e corsa a 33 anni.

  42. Secondo lei per poter continuare a giocare per qualche altro anno è più opportuno rimandare oppure si possono avere risultati buoni per sperare in una ripresa migliore?
    Grazie e mi scusi per l’insistenza ma per me lo sport e il calcio è Vita

    1. Il calcio è una droga, lo comprendo, purtroppo è lo sport peggiore dal punto di vista fisico, specie perchè in genere per “calcio” si intende il calcio a 5 che è peggio di quello ad 11 per il tipo di campo su cui si gioca, per gli spazi ristretti che favoriscono i contrasti diretti e per la possibilità di essere giocato da persone in forma non ottimale. Consiglio sempre, non potendo rinunciare, di eseguire una buona preparazione atletica con rinforzo muscolare ed adeguato riscaldamento pre agonistico.

  43. Buongiorno Dottore,
    Mi è stato diagnosticato alluce rigido al piede sinistro credo ancora al primo stadio l’anno scorso.Ad oggi dopo un anno,dopo 3 infiltrazioni di acido ialuronico che,mi hanno sedato il dolore e permesso di portare dei tacchi di circa 8 cm,oggi non riesco a metterli e l’ultima infiltrazione è avvenuta 2 settimane fa….premetto che amo i tacchi,ma non vertiginosamente alti,vorrei un consiglio se pensare all’intervento, che tipo di intervento parliamo e se riuscirò di nuovo a mettere i tacchi,sempre altezza moderata…..grazie !!!

  44. Buonasera dottore, attulmente ho una protesi nellarticolazione dell’alluce il cui reparto di medicina vascolare consiglia di togliere, causa dito cianotico. Vorrei parlarle a voce il più presto possibile. Spero al più presto. Grazie

  45. buonasera, ho da tempo un leggero problema, le spiego ho avuto un infortunio in casa ho fatto un movimeto con il piede dx con l’alluce e dopo la botta mi è comparso un livido sotto il ginocchio una caviglia gonfia e l’alluce che come se non lo sentivo più ,dopo svariate settimane la si tuazione è migliorata, ma ora è passato parecchio tempo l ‘alluce è tornato più o meno a fare la sua funzione ma non flette totalmente.. nel senso che si muove giu e su ma in su non flette totalmente, non ho ne dolore e la camminata non mi risulta difficile pero se indosso che ne so una ciabatta si sente che cè una leggera differenza ..non saprei mi devo preoccupare eppure non ho sintomi o dolori nulla di tutto questo il piede risulta normale. che mi consiglia !!

    1. buonasera, ho visto la risposta in che senso, tranquillità che non è grave come penso o che ce una soluzione!! grazie della cortesia dott. fanzone

        1. La ringrazio per la disponibilità e pazienza che ha avuto..se si tratta di pazienza e tempo lungo di guarigione, mi sento più tranquilla ormai ero pronta a tutto..
          Saluti

  46. Buongiorno dottore.5 giorni fa ho subito intervento ad entrambi gli alluci. Sul sx meno grave tecnica percutanea akin e sul destro più grave osteotomia aperta.mi é stato detto che é stata utilizzata anche una vite di fissaggio.la cosa che mi preoccupa é che dal giorno successivo all’operazione il dito dx si sta spostando pressoché come prima verso l’esterno.la domanda é:possibile si sia spostato e non sia rimasto allineato come lo avevano messo?io capisco tutto ma ho gli occhi per vedere e chiedo se vi sia la possibilità che qualcosa si sia spostato cosi in breve tempo!la ringrazio molto…

  47. Buongiorno dottore dovrei subire a breve Un intervento all’alluce rigido
    L’intervento consigliatomi è quello di bloccare per sempre l’articolazione dell’alluce
    Premesso che otto anni fa sono stata operata( ma non ho risolto niente )il dolore non è mai andato via zoppico e non riesco più a impegnarmi nelle mie passioni (una di queste è il ballo liscio latino americano)il dottore Salvatore Miceli di campobasso mi ha assicurata che dopo questo intervento io potrò rimettere i tacchi e ricominciare a fare tutto quello che per otto anni non ho fatto secondo voi sinceramente questo intervento mi potrà ridare la mia vita di prima oppure sarà l’ennesima delusione?

  48. Buona sera dottore, ho 24 anni la mia patologia è alluce rigido ed esostosi al piede DX.
    Sono andato da un ortopedico e dopo i aver visionato i RX mi ha detto che mi devo operare, l’ospedale che mi ha consigliato e quello di Palermo il “Buccheri la Ferla fatebenefratelli”,
    Volevo sapere i costi a cui vado incontro visto che non me lo hanno specificato se è gratis o a pagamento.
    Grazie anticipate

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